FUORI RAZZISTI, FASCISTI, OPPORTUNISTI DA REGGIO EMILIA!

Nessuna agibilità per i fascisti a Reggio Emilia!

Fuori i tesserati fascisti dai sindacati!

I sindacati sono dei lavoratori!

Cacciamo i dirigenti burocrati dai nostri sindacati!

I Comitati di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (CARC) sono stati i primi promotori e hanno lanciato la proposta di costruire e organizzare per sabato 25 settembre una grande giornata unitaria in solidarietà ai lavoratori e alle masse popolari immigrate di Reggio Emilia, contro la legge razzista Bossi-Fini e per contrastare la nascita di organizzazioni neo-fasciste come Forza Nuova. La nostra proposta è stata fatta propria da varie organizzazioni e associazioni raccolte principalmente intorno al Coordinamento Antifascista di Reggio Emilia, da qui è nata la costruzione unitaria della Giornata per i diritti e la libertà dei migranti.

Sabato 25 settembre un corteo multietnico (composto da almeno 1.000 partecipanti), organizzato nell’ambito della Giornata per i diritti e la libertà dei migranti, ha attraversato il centro storico di Reggio Emilia. Nei pressi di piazza Del Monte, al passaggio del corteo, membri di Azione Giovani e lega Lega Nord con la presenza di banchetti (per altro sprovvisti di regolare autorizzazione comunale – ndr), sfoggiando celtiche, manifesti e simboli razzisti e provocando con saluti romani e insulti, hanno causato la reazione di quei lavoratori e di quei giovani che rappresentano la parte più coerente e decisa del movimento antifascista a Reggio Emilia. Così come è avvenuto il 1° maggio di quest’anno allo stesso modo sabato 25 settembre, decine di giovani e lavoratori antifascisti, tra cui anche compagni aderenti ai Comitati di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (CARC), al Fronte Popolare per la ricostruzione del partito comunista (FP-rpc), hanno assediato e contestato la presenza dei banchetto di Azione Giovani e della Lega Nord.

Rivendichiamo l’intervento deciso delle nostre compagne e dei nostri compagni nei confronti di queste organizzazioni fasciste e razziste.

Reggio Emilia città medaglia d’oro alla Resistenza non può dimenticare e non dimentica i suoi 600 morti e il sacrificio di decine di lavoratori (come i fratelli Cervi, ma così anche i manifestanti uccisi il 7 luglio 1960) che sono caduti lottando contro il regime del fascismo, del razzismo e dell’oppressione. Per questo il nostro intervento aveva l’obiettivo di adempiere al nostro dovere storico di portare avanti quella pratica e cultura antifascista che è patrimonio dei lavoratori e delle masse popolari di Reggio Emilia. Per noi comunisti l’antifascismo è un dovere!

La linea dei CARC e dei comunisti nella lotta al razzismo, al fascismo e anche nella lotta per contrastare la rinascita di organizzazioni neo-fasciste come Forza Nuova, è una linea decisa e coerente con ciò che i nostri nonni, le nostre madri e i nostri padri ci hanno insegnato con la lotta vittoriosa quale è stata la Resistenza. E’ per noi quindi fare nostra quella cultura di libertà, di giustizia e quella pratica che i contadini e gli operai di Reggio Emilia ci hanno lasciato in eredità.

Per questo i CARC fanno appello agli operai, ai lavoratori e ai giovani delle masse popolari di Reggio Emilia ad organizzarsi e mobilitarsi in una lotta coerente, decisa e senza compromessi contro quelle organizzazioni e quei partiti che fanno del razzismo, del fascismo e dell’intolleranza la propria linea politica reazionaria.

Nessuna agibilità per i fascisti!

Riteniamo estremamente negativa la polemica che si è sviluppata sui principali quotidiani e in alcune assemblee cittadine riguardante l’assedio ai banchetti di Azione Giovani (AN) e Lega Nord durante il corteo. Assurdo l’atteggiamento di dirigenti di gruppi, partiti e organizzazioni sindacali (DS, CGIL in testa) che per il proprio percorso storico dovrebbero ritenere l’antifascismo come uno dei principi fondanti e essenziali della propria esistenza. Abbiamo assistito non solo ad una deplorevole accondiscendenza di questi gruppi alla presenza di forze fasciste e razziste nella nostra città, ma anche ad una assurda esplicita campagna di criminalizzazione di quei giovani, di quei lavoratori e di chi al contrario non può più assistere indifferente a tali provocazioni.

Denunciamo l’operato di tali gruppi di "sinistra" in primo luogo di dirigenti burocrati di CGIL nel colpevolizzare e isolare compagne e compagni di organizzazioni comuniste come i CARC e della Rete Antifascista (RAF) di Ravenna. Esprimiamo la nostra solidarietà di classe alle compagne e ad i compagni della RAF per le vili menzogne rivolte nei loro confronti e le accuse costruite dai dirigenti di tale sindacato.

Ancora una volta i "baroni" burocrati della CGIL di Reggio Emilia tentano di isolare e attaccare compagni riconosciuti nel loro ruolo di avanguardie da molti lavoratori. Allo stesso modo dell’espulsione nel 2002 del compagno dei CARC Gemmi Renzo dalla FIOM di Reggio Emilia, dei compagni dei CARC Valter Ferrararto dalla FILLEA di Torino e di Pier Angelo dalla FIOM di Vercelli, dell’espulsione dei 15 lavoratori e delegati "scomodi" della Piaggio dalla FIOM e di molti altri lavoratori, coloro che si atteggiano a padroni del sindacato questa volta attaccano e tentano di isolare compagne e compagni antifascisti della nostra e di altre organizzazioni.

Ma non solo questi signori intolleranti verso i comunisti attaccano i compagni del CARC con vili menzogne. Permettono al contrario, in contrasto con lo stesso Statuto di CGIL, e evidenziando tutto il proprio opportunismo e la propria malafede, la presenza nelle proprie fila (con tanto di tessera di iscrizione) di personaggi fascisti e razzisti come ad esempio Valter Galante Consigliere Regionale per la Sanità del Piemonte di Alleanza Nazionale.

In questo modo è chiaro il ruolo dei burocrati di CGIL di porre il fianco a organizzazioni fasciste e razziste come AN e Lega Nord che quotidianamente sono i principali responsabili dell’eliminazione di tutti i diritti fondamentali e di "tutela" conquistati a partire dalla Resistenza (Statuto dei Lavoratori, legge sull’aborto ecc. ecc.), di tipo associativo e politico, e del continuo peggioramento delle condizioni di vita delle masse popolari del nostro paese attraverso la legge Bossi-Fini, creata appositamente per introdurre ad una maggiore ricattabilità i lavoratori immigrati, la riforma Moratti che rappresenta il tentativo di liquidare l’istruzione pubblica e gratuita, la legge 30 (riforma del mercato del lavoro – legge Biagi) che significa un catastrofico peggioramento delle condizioni di lavoro per i proletari del nostro paese e immigrati, la campagna di aggressione e occupazione dell’Afganistan e dell’Iraq, guerra di sterminio del popolo arabo e iracheno che i signori dell’attuale governo italiano conducono a fianco degli imperialisti USA con lo scopo di accaparrarsi una parte del bottino di tali paesi.

Ma i CARC non si faranno intimidire dagli attacchi che partiti fascisti come Alleanza Nazionale, Lega Nord, spalleggiati da burocrati sindacali di CGIL stanno scatenando nei nostri confronti. Porteremo avanti la nostra attività quotidiana di lotta contro l’oppressione e l’intolleranza che i governi reazionari e le organizzazioni neofasciste stanno sempre più attualizzando. Continueremo ad essere in prima fila in tutte le forme della nuova resistenza che gli operai e le masse popolari stanno conducendo contro questo stato di barbarie e miseria.

Continueremo il nostro lavoro di costruzione di un nuovo e vero partito comunista come strumento di lotta indispensabile della classe operaia per la propria emancipazione.

Facciamo appello a tutti i lavoratori iscritti a CGIL e FIOM a non tollerare la presenza di dirigenti e membri di Alleanza Nazionale e di fascisti all’interno del proprio sindacato.

Chiediamo ai lavoratori iscritti a CGIL di schierarsi contro la campagna di menzogne che dirigenti di CGIL di Reggio Emilia stanno portando avanti nei confronti delle compagne e dei compagni dei CARC e dei comunisti in generale.

Comitato di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo (CARC) di Modena

Membri e collaboratori di Reggio Emilia dei CARC

e-mail: carcmo@carc.it

- sito web:

http://www.carc.it

 

 

 

 

 

 

 

 

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