INTERVISTA AFRICA a Roger Sylvestre Ongolo Presidente - Associazione Peace Generation - centro di ricerca e di consulenza per la pace e lo sviluppo - Ho incontrato Roger per un disegno, un segno con il quale e' avvenuta la nostra comunicazione. Siamo due mondi, due pensieri, due ruoli piu' o meno importanti nella vita, ma una cosa sappiamo entrambi, non abbiamo nessun desiderio di attaccare, o di difenderci, desideriamo solo, che i diritti UMANI e anche della NATURA, vengano rispettati. Cosi' lo chiamo, lo invito all'intervista, la mia intenzione e' da tempo, quella di aprire una pagina Internet per l'Africa e l'immigrazione tutta, dare voce cioe', alle persone che realmente percorrono nella realta' un interminabile viaggio, fatto di scoperte, di luoghi, di inserimenti, ma anche di malinconie di soprusi e di ricordi legati sempre al proprio luogo di nascita. L'immigrazione, ho imparato, non e' mai una scelta ma una costrizione determinata da una economia che sfrutta, e un'altra che subisce. Max - Roger, cosa fai nella vita ? Roger - sono giurista, esperto di diritto internazionale, cooperatore della COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, quindi mi occupo di legge. Max - ma come mai in AFRICA suonano tutti e benissimo fin dall'infanzia ? Roger - ma sai non e' una caratteristica particolare all'AFRICA, perche' anche i SUDAMERICANI suonano e suonano benissimo. Se ti devo dare una piccola spiegazione, direi semplicemente che forse e' un fatto legato alla NATURA, nel senso che, vivendo in luoghi in cui fa molto caldo, il sangue e' piu' caldo, e per cui c'e' piu' desiderio di muoversi danzare - suonare. Max - c'e' una differenza di suoni e anche di stili di vita tra l'AFRICA del sud e quella del nord ? Roger - e' difficile dividere l'AFRICA geograficamente.... quella del nord e' occupata dai popoli arabi, sulla costa del mediterraneo....e invece, tutto il resto sotto il deserto del Sahara, si puo' considerare AFRICA del sud anche se vicino al Marocco c'e' il Senegal e quindi e' difficile fare delle considerazioni. Semmai possiamo descrivere le differenze, dai popoli colonizzati dagli inglesi e quelli colonizzati dai francesi e dagli altri, perche' sono tanti. Max - quindi tu pensi che la colonizzazione si sia infiltrata sottoculturalmente nella societa' africana ? Roger - certamente, ma non si e' infiltrata si e' IMPOSTA culturalmente. l'africano che ha subito la colonizzazione pensa e si comporta, relativamente, come se fosse ancora un colonizzato e quindi e' condizionato da questo evento storico, inevitabilmente. la colonizzazione, per il fatto che andava a conquistare una societa', doveva per forza di cose IMPORSI, ed e' evidente che quello che ha fatto e' ancora presente. Max - come sei arrivato in Italia ? Roger - sono arrivato in Italia, agli inizi degli anni novanta, continuando un percorso che avevo precedentmente costruito. Nel senso che un giovane africano che nasce in AFRICA deve cercare delle strade che portano a farlo un uomo e la scuola e' una strada per avere delle indicazioni sulla via, alternative a quelle che i nostri antenati praticavano, anche perche' loro per crescere non avevano bisogno di molto. Se vuoi, e' proprio la colonizzazione che ha portato anche altre soluzioni per vivere, soprattutto quella della crescita intellettuale culturale. Max - non e' che la cultura africana non esisteva, anzi.... Roger - non era questo che volevo dire, la colonizzazione ha portato una competizione di culture, la conoscenza delle altre culture, scatenando un confronto. L'africano non ha mai rinunciato alla sua cultura, l'africano pratica la sua cultura, ma gli e' stato proposto qualcosa di inaspettato che aveva un'altra dimensione, qualcosa di curioso che doveva assimilare e confrontare. Il fatto e' che l'homo sapiens si e' sostituito all'homo faber primitivo e' una realta' della nostra storia, e ricordati pero'che entrambi provengono dall'AFRICA come recentemente affermano importanti studiosi. Max - quindi arrivi in Italia ..... Roger - sai in AFRICA vivi in una dimensione molto semplice, c'e' una vita sociale evidente e coerente, non devi fare molta ricerca per trovarti dentro... arrivo in Italia e scopro un continente, vedi tante cose che non ti erano sconosciute, ma hanno una loro realta' piu' forte, ti creano una forte emozione dal vivo, fanno tremare per attimi le proprie convinzioni. Max - dagli anni novanta ad oggi, in Italia, secondo te c'e' piu' razzismo o no ? Roger - guarda, io collaboro con una rete Europea antirazzista, e quindi ho potuto conoscere le forme di razzismo anche mascherate, questo mi consente di dire che le cose non sono ne migliorate ne peggiorate, solo che qualche volta viene fuori nuova notizia e allora nell'emozione la gente ne parla, piu' o meno, dipende anche dalla drammaticita' dei fatti che accadono. Max - da uno a cento, se si puo' fare la misura, quanto razzismo percepisci ? Roger - diciamo che l'Unione Europea aiuta a fare dei progressi, inserendo in termini normativi e legislativi leggi che puniscono gli atti di razzismo, quindi recentemente siamo migliorati, ma c'e' ancora molto da lavorare.... Max - pero' in Europa la Germania e l'Italia, sono quelle piu' pericolose rispetto a fenomeni di razzismo e intolleranza contro l'immigrazione , negli altri stati, l'integrazione razziale avviene tranquillamente - guarda in Francia e in Inghilterra.... Roger - anche in Spagna non e' facile integrarsi...... ma per definire e comprendere tutto questo, bisogna risalire, cioe' conoscere la storia, l'organizzazione e' nata all'interno degli stati che praticavano la colonizzazione, cioe' l'immigrazione che vedi inserita in Francia e in Inghilterra e' l'eredita' dei fatti che hanno compiuto. chi e' stato colonizzato si e' ritrovato all'interno dei loro stati . Cittadini che all'inizio, sfruttati come schiavi, non facevano parte della loro struttura nazionale, finita la fase del colonialismo, quei cittadini si sono integrati. in realta' queste societa, e te lo posso affermare grazie alla mia esperienza nella comunita' europea, producono piu' razzismo delle altre e proprio in quelle societa' trovi piu' vittime del razzismo, piu' della Germania e dell'Italia. Il razzismo si combatte con infrastrutture, coinvolgimento e cultura. L'UOMO e' solo un pezzo unico, si differenzia per la sua storia, non per il colore della sua pelle, si differenzia per la sua umanita', non per la sua estetica, l'uomo si giudica dal comportamento. Max - che significato ha per te cio che ha fatto MANDELA ? Roger - MANDELA e' la storia presente dell'AFRICA, la sua immagine nei nostri ricordi, ci lascia una testimonianza vivente di quanto si puo' contare su se stessi per cambiare gli avvenimenti. l'esperienza di MANDELA quindi non costituisce solo un ammirevole esperienza di vita sofferta, ma anche una testimonianza, del vissuto e di un combattimento che si vince anche essendo i piu' deboli. MANDELA ha vissuto tutto, ha sofferto e combattuto da politico fin da giovanissimo, ha vissuto tutta la storia del SUD-AFRICA fino a diventarne il presidente per poi, solo ora, ritirarsi Max - si e' ritirato perche' ? Roger - politicamente avrebbe potuto esserci ancora oggi, ma da noi si dice, - BISOGNA SAPER PARTIRE - bisogna lasciare le cose fin quando sei in tempo. Max - quale differenze sostanziali tra MANDELA - MALCOMX - e gli altri rivoluzionari africani e afroamericani ? Roger - nessuna diversita', sostanzialmente hanno combattuto tutti per i diritti umani, utilizzando strumenti diversi, cioe' strumenti adatti alle loro circostanze storiche. Il problema e' quello della negazione dei diritti umani. L'uomo, fosse bianco o nero, giallo o rosso, quando si trova questo problema da affrontare e risolvere e' perche' subisce la piu' grossa offesa per la sua identita. I diritti umani sono UNIVERSALI. Tra questi uomini c'e' un diversita', gli afroamericani sono stati tutti uccisi, MANDELA per fortuna, con tutte le disgrazie che ha dovuto affrontare e' ancora vivo. non e' superfluo pensare che oggi gli africani possono andare a votare. Max - senti l'AFRICA ha il sottosuolo ricchissimo - diamanti - oro -petrolio.....chi e' che sfrutta queste risorse, perche' il popolo africano non e' ricco ? Roger - quando si vede l'immigrato africano, si pensa subito, ..... ecco il morto di fame africano, perche' non mangia a casa sua ? - l'AFRICA ha la sua storia, e non puo' essere esaminato il presente senza tener conto del suo passato, almeno il piu' recente. Siamo negli anni duemila e l'Africa e' uno dei continenti piu' poveri, dal punto di vista dello sviluppo industriale economico. E' una caratteristica ritardata da ritardati. Il continente africano ha subito un ritardo PROVOCATO. Max - mancando le risorse per sfruttare il sottosuolo,...... le portano gli occidentali e loro si prendono il tutto, esattamente come tentano di fare in RUSSIA in questo periodo....pero' molti dicono che al potere dei vari continenti africani ci sono africani, perche' loro non distribuiscono queste risorse economiche ?......ci sono le multinazionali dietro queste persone che vengono scelte per stare al potere dei vari governi ? Roger - si puo' capire ma non si puo' dire con precisione, neanche in Europa-Occidente, si puo' mai dire chi realmente c'e' dietro i politici. Ma l'Europa non e' soltanto l'Unione Europea, bisogna arrivare a scoprire che e' un continente pieno di problemi e incontrollabile. Gli stessi intrecci ricadono anche sull'AFRICA - ma soprattutto gli stessi interlocutori che noi ritroviamo in scena in Europa, li ritroviamo anche in Africa. Ci ritrovi le multinazionali europee che hanno il monopolio della tecnologia, della distribuzione del controllo e della gestione economica che fanno le stesse cose fatte in Europa. L'AFRICA alla mia immagine e' un continente povero, ma povero non significa essere deboli. Max - l'AFRICA politicamente e' comunista o di destra ? Roger - l'identita' politica e' legata ai singoli stati, ma l'AFRICA e' un continente che desidera diventare democratico. Tutti i popoli africani tendono ad avere dei diritti rispettati. Oggi essere di destra o di sinistra in AFRICA significherebbe far parte di una scacchiera politica mondiale, e perderebbe se in OCCIDENTE vincesse la destra, essendosi alleata con il comunismo, o viceversa, .....questo l'AFRICA non puo' ancora permetterselo. All'interno dei singoli paesi esistono delle tendenze, conservatori o altri che sono pronti al dialogo...... ma la democrazia africana e' ancora molto fragile. In questo momento in AFRICA non c'e' ancora un paese che si puo' definire comunista ne capitalista. Max - l'AIDS in AFRICA.....che cosa mi puoi dire ? Roger - l'uomo per esistere deve essere riconosciuto tale. prima di parlare di questa terribile malattia parlerei d'altro. in AFRICA si nasce per caso, nel senso che non c'e' mai stata una programmazione delle nascite, si nasce in tanti e tutto nello stesso posto. Siamo 600 milioni di persone. Non bisogna programmare le nascite ma i luoghi la distribuzione, voi occidentali dite che in AFRICA si fanno tanti figli, ma fare tanti figli non significa essere sovrappopolati. Nel Sudan il 70 per cento della popolazione e' fatta da bambini, di cui il 30 per cento non arrivera' mai oltre i dieci anni. Se non si risolve il problema, la statistica trovera' la stessa cosa all'infinito e continuera' a dire sempre le stesse banalita'. Il fatto di nascere in AFRICA e' gia' un accidente, non sei il figlio desiderato ma sei il figlio che tutti vorrebbero avere, quando nasci in AFRICA e' festa per te e anche per la mamma, non si pensa a tutto il resto. Le malattie ci sono sempre state, pensa a quelle legate al contesto geografico, quelle tropicali. Max - ma sono malattie curabile oggi.... Roger - la malaria stessa, e' curabile, in un contesto adeguato, bisogna organizzare bene le popolazioni, altrimenti le epidemie prenderanno il posto a qualsiasi cura. Se si prende in considerazione che 600 milioni di persone vivono in Africa - casualmente - ....... non c'e' bisogno di assistenza, ma di conoscenza dei meccanismi, delle strutture, che permettano loro di svilupparsi e cioe' di sopravvivere. C'e' bisogno prima di tutto di istruzione, c'e' bisogno di scuole. Esiste un concetto che si chiama COOPERAZIONE - cioe' un coinvolgimento delle parti delle societa' dei paesi mondiali, per affrontare e risolvere i problemi INSIEME. E' questo il nodo della questione. Il concetto dello sviluppo, come lo considera l'occidente oggi e' sbagliato, pensare di organizzare L'EUROPA con delle strutture funzionanti al suo interno per far star bene l'intero mondo povero, non e' una soluzione sostenibile. L'occidente deve pensare la propria politica organizzativa e praticare la COOPERAZIONE con gli stati poveri, se riesce a costruire INSIEME le strutture adatte in questi paesi, anche l'Economia Europea vivra' piu' facilmente......questa e' la soluzione reale da percorrere. Max - che religione c'e' in AFRICA ? Roger - in Africa non esiste un concetto di religione come quella in occidente, non e' come quella che intendete voi. L'africano puo' essere legato ad un totem - un oggetto che unisce le persone dello stesso gruppo e quasi sempre questo oggetto e' legato alla natura. Non c'e' una religione vera e propria come la vostra. Max - e l'infibulazione ? Roger - l'infibulazione e' una pratica recente, legata alla religione ma non e' africana, ed e' legata alla religione recente frutto di quella colonizzazione passata ....... nella mia famiglia, ne dai mie avi, ho mai sentito parlare di questa pratica mostruosa, l'africano ha praticato, per questioni igieniche, la circoncisione. Max - cosa stai facendo in occidente per la tua AFRICA ? Roger - .... sono come un piccolo sasso nel muro Max - tornerai in AFRICA ? Roger - io sono sempre in AFRICA..... Chiudiamo questo dialogo stringendoci la mano, forte. Chiudiamo tutti e due tristi, perche' sappiamo che non si risolvera' tutto rapidamente, che deve passare altro tempo per veder sconfitto definitivamente il razzismo e le altre mostruositą' commesse dall'occidente. Ora sono al lavoro, e' un piccolo sasso che metto anhe io....forse un giorno sorrideremo entrambi, per ora c'e' ancora lavoro da progettare.......... ti voglio bene Roger - Massimo. |