Dedicato ad INTERNET.

 

Namir, ha fatto una ricerca sulla nascita del sito - Internet -, cercando di capire perche’ in Italia, questo mezzo d’informazione importantissimo non viene utilizzato come dovrebbe. E’ il 1969 quando al pentagono cercano di trovare una soluzione per non perdere, in caso di guerra o di eventi disastrosi, i dati segreti inseriti in un computer. Creano cosi’ - Arpanet -. All’inizio la rete e’ formata da quattro - nodi - con i quali collega quattro computer tra loro, situati in diverse Univerita’ americane. L’universita’ dell’Ucla e’ il primo nodo collegato, mentre all’istituto di ricerca di Stanford ( nodo 2 ), ci lavora Douge Engelbart, l’uomo che ha inventato il mouse.Nel 1971 nasce una delle piu’ sconvolgenti invenzioni dell’ultimo secolo la " e-mail " ad inventarla sara’ Ray Tomlinson ingegnere della societa’ informatica Bbn. In poco tempo Arpanet diventa internazionale, collegando L’university College di Londra e il Royal Radar Estblishment di Norvegia e permettendo nel 1976 alla Regina Elisabetta di inviare il primo messaggio di posta elettronica.Nel 1982 Arpanet verra’ chiamata definitivamente Internet e in seguito a cio’, nel 1985 1986, nascono le prime comunita’ virtuali, nasce cioe’ la possibilita’ di dialogare e fare ricerche, attraverso computer, con tutto il mondo, conoscendo dati, stati d’animo, pensieri, persone, culture diverse dalla propria, Internet e’ un - libro - in continua evoluzione e nel quale possiamo scriverci tutti. MA PERCHE’ IN ITALIA INTERNET NON E’ UTILIZZATO ?.Gli italiani che si collegano al sito una volta al mese sono 5 milioni. 4 milioni i ragazzi tra i 15 e i 18 anni che non hanno mai provato a collegarsi con il computer in rete. Un computer per soli videogiochi lo possiedono il 17 per cento degli italiani. 4 milioni di italiani possiedono un modem, ma solo il due per cento ha sottoscritto un abbonamento ad internet.. Sono solo 515 i siti italiani per il commercio elettronico, molti dei quali sono dedicati al turismo, alcuni ai servizi finanziari, altri ai fiori e ai regali. L’Italia spende l’1,5 per cento ( pil ) per l’acquisto d’informatica, la Germania il 2,9 e la Gran Bretagna il 2,3. Siamo ultimi in Europa.- I problemi ? : 1 - La tecnologia usata per potersi collegare ad internet risulta complicata alle nuove e vecchie generazioni, un fatto questo, legato alla continua evoluzione tecnica della macchina ( computer )e dei programmi. 2 - Le bollette telefoniche e gli abbonamenti fino ad ora previsti, in Italia sono troppo cari, pensate che in America le telefonate urbane sono gratuite.Inoltre l’- IDEA - di internet, circola in U.S.A. fin dal 1975. L’italiano, poi, e’ portato all’uso della parola, piu’ che quello della scrittura e della lettura ( guardare la crisi delle casa editrici - libri - ) e per comunicare con il computer bisogna scrivere e leggere, pensare, oltre che saperlo usare. 3 - In ultimo il problema dei modem, per via delle linee telefoniche,questi apparecchi, risultano lenti nel prelevare testi e immagini dalla rete. Soluzioni. - Rinnovare il materiale informatico, instituire gratuiti corsi per computer, - sull’utilizzo di Internet - grafica - e pagine Web. - Diminuire i prezzi telefonici, utilizzare linee veloci, questi i primi giusti passi da compiere per attuare una soluzione. C’e’ da dire a proposito che Nell’Istituzione Biblioteche di Roma cio’ si sta realizzando ma vi faremo sapere di piu’ e con precisione, nel prossimo numero, quando iniziera’ il tutto. Internet quindi non ha bisogno di sovvenzioni europee o altro ma ha bisogno di veri e propri progetti complessi, culturali ed economici. Pensare che tutti si collegano ad internet ma solo nei siti americani o inglesi, non vi farebbe nascere la domanda - come mai di italiano non c’e’ nulla ? - . Come un ciclista in salita l’Italia verso la cultura, pur avendone tantissima a disposizione nel proprio paese, continua ad essere ultima, affaticata, disinteressata e la responsabilita’ e’ di tutti noi che abbiamo lasciato assopirci da un mondo - spettacolo televisivo - inesistente nella realta’quotidiana, per il quale paghiamo spesso duri sforzi per la ripresa, che non sempre riesce. I dati che vi abbiamo fornito sono stati prelevati ,da diversi quotidiani e settimanali : - Espresso - Corriere della sera - Repubblica - Le monde - New York Times - The Times.