aideM - Media

vi annunciamo l'uscita - a dicembre - del primo numero della rivista trimestrale aidem - critica della comunicazione diretta da Giulietto Chiesa e Adalberto Minucci.

http://www.megachip.info


La scelta del nome ben evidenzia la volontà di indagare, da un´altra prospettiva, forme e contenuti dei media, per proporre al lettore un punto di vista critico e plurale, focalizzato sulle dinamiche economiche e politiche che controllano la comunicazione.
aideM esaminerà, analiticamente, ogni singolo aspetto del mondo dei media, con l´obiettivo di aiutare i cittadini ad uscire dalla condizione di audience passiva ed a farsi lettori-spettatori critici del flusso comunicativo esistente.
Questa rivista non gode di alcun contributo economico e la sua realizzazione è il frutto della partecipazione (motivata e volontaria) di donne e uomini del mondo della cultura e della comunicazione che hanno voluto condividere un progetto culturale per tutti noi molto impegnativo.

A coloro che vorranno sostenerci sottoscrivendo un abbonamento, verrà inviato il libro "Media between Citizens and Power"

Il comitato scientifico:

Oliviero Beha, Luciano Canfora, Franco Cardini, Luciana Castellina, Vanni Codeluppi, Fausto Colombo, Carlo Formenti, Claudio Fracassi, Domenico Gallo, Aldo Garzia, Sabina Guzzanti, Margherita Hack, Lamberto Maffei, Raniero La Valle, Lidia Menapace, Giuliano Montaldo, Luisa Morgantini, Daniele Pitteri, Ennio Remondino, Anna Maria Testa, Gabriella Turnaturi, Enrico Vaime.

Il comitato editoriale:

Paolo Aleotti, Marco Ferri, Michele Loporcaro, Roberto Natale, Edoardo Novelli, Roberto Morrione, Anna Oliveiro Ferraris, Lidia Ravera, Roberto Seghetti, Marcello Villari

Per saperne di più, visitate il sito www.aidem.it

INTERVISTA ALL'EX DIRETTORE DI RAI NEWS - ROBERTO MORRIONE comitato editoriale della rivista AIDEM - per ascoltare le interviste clicca sull'immagine fai SALVA e apri il file .zip mp3 con un qualsiasi player

 

INTERVISTA AL GIORNALISTA ADALBERTO MINUCCI - direttore insieme a giulietto chiesa della rivista AIDEM - per ascoltare le interviste clicca sull'immagine fai SALVA e apri il file .zip mp3 con un qualsiasi player

INTERVISTA ALL'EDITORE

http://www.chimientieditore.it

 

Come è nata l'idea di questa rivista?


Sai  come succede, tra compagni si parla, per esempio, del
modo in cui è stata data notizia dell'ultima strage
commessa da qualche governo amico, e ci si indigna nel
sentirla definire"incidente" o, al più, conflitto a
fuoco. E  mentre questo crimine affoga nella banalità
dell'incidente e va in archivio, la notizia di una rapina
commessa da un extracomunitario scatena appassionati
discorsi sul diritto alla difesa della patria, alla
legittima difesa del cittadino e così via. 
Sai che non è un problema di stile informativo, è un
problema di democrazia. Ci stiamo dentro e quindi lo
sappiamo bene che il potere mediatico ha  la capacità di
accendere e spegnere emozioni e coscienze,  passando
incolume attraverso le maglie della democrazia, logorandola
pian piano.
Nell'Associazione discutiamo di questo. Sentiamo la
necessità assoluta di dare risposta a quella che è
un'urgenza politica e democratica non più rinviabile e
stabiliamo una prima intesa. Io, come editore, mi assumo il
carico di  pubblicare una rivista che si occupi proprio
della comunicazione mass-mediatica, con lo scopo di
disvelarne i meccanismi manipolativi. In primavera
cominciamo a dare struttura all'idea, a settembre tutto
viene formalizzato.

Quindi possiamo dire che "aideM" è un'emanazione
diretta dell'Associazione Megachip?


In un certo senso sì, ma solo in quanto nasce dal
dibattito e dal sentire comune che sono l'essenza di MC.
Ma la Rivista ha vita autonoma, ha un proprio comitato di
redazione che non coincide con quello di MC. Inoltre aideM,
che tutti fermamente vogliamo rappresenti un "punto di
vista critico e plurale", ha un comitato scientifico in
cui tale pluralità è ben evidenziata. Alcuni dei suoi
esponenti sono stati invitati a farne parte proprio da me e
la scelta è stata dettata dal desiderio di rendere
leggibile lo spirito che ha dato vita all'iniziativa. Del
resto il nome che abbiamo scelto rappresenta la linea guida
della Rivista.

Senza contributi economici è rischioso, oltre che molto
ambizioso, pensare di farcela.
Qui va detto che il rischio economico al momento è assunto
dall'editore. Ma non escludiamo di ottenere sostegni
finanziari, di tipo pubblicitario o altro,   che ci
consentano di lavorare a rischio contenuto. E' superfluo
dire che non accetteremo nessun finanziamento che possa
appannare la trasparenza dei nostri obiettivi .  Certo, noi
ci auspichiamo che siano i lettori a darci  il contributo
necessario a far vivere bene la rivista. Il loro sostegno
avrebbe, per noi, il chiaro significato di aver ottenuto il
riconoscimento dello scopo per cui siamo nati.