MAGGIO 2012

 

31 maggio 2012

TERREMOTO IN ITALIA E SITI DI STOCCAGGIO DEL GAS.

DUNQUE VEDIAMO - I SITI DI STOCCAGGIO DEL GAS FUNZIONANTI SONO - SETTALA - BRUGHERIO - SERGNANO - RIPALTA - CORTEMAGGIORE - MINERBIO - SABBIONCELLO - FIUMETRESTE - APPARTE QUEST'ULTIMO IL RESTO SONO TUTTI POSIZIONATI DOVE CI SONO I SCIAMI SISMICI E IL TERREMOTO. DI FATTO ANGELINI CONFERMA CHE IL GAS PUO' ESPLODERE E FUORIUSCIRE O PER IL TERREMOTO O PER CAUSE NATURALI CAUSANDO IL TERREMOTO. E A RIVARE E IN ALTRI LUOGHI DEL NORD IL GAS DOVEVA ESSERE ED E' STOCCATO SOTTO LA SUPERFICIE.

LEGGIAMO COSA DICE UN ESPERTO IN MERITO AGLI STOCCAGGI E AL TERREMOTO.

ha prodotto uno studio relativo ai rischi possibili e ai casi già studiati a livello internazionale (soprattutto California e Regno Unito). Un ulteriore approfondimento sarebbe necessario per ribadire – o nel caso confutare – le sue conclusioni

CLICCA QUI PER LEGGERE LO STUDIO DEL GEOLOGO SERAFINO ANGELINI: Angelini_2011_a03

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Lo stoccaggio di gas nel sottosuolo è sicuro al 100%? O esistono rischi di perdite di gas di varia forma? Il geologo Serafino Angelini, ha realizzato un dettagliato studio al riguardo, concentrando poi l’attenzione sull’eventuale stoccaggio Gas Plus a San Benedetto. Ricca la bibliografia e le citazioni.

Scrive Angelini citando uno studio di Gurevich A.E., Endres B.L., Robertson J.O., Chilingar G.V. del 1993, “Gas migration from oil and gas fields and associated hazards”, in Journal of Petroleum Science and engineering, pagine 223-238: “L’esperienza ha mostrato che la migrazione del gas in superficie crea un potenziale rischio di esplosioni, incendi, odori nocivi e potenziali emissioni di composti cancerogeni e non dovrebbero essere posizionate in contesti urbani. È virtualmente impossibile assicurare che il gas non migri in superficie. Specialmente nel caso di terremoto, le zone relative ai piani di faglia possono divenire più permeabili e potrebbero rappresentare una corsia preferenziale per il gas per raggiungere la superficie”.

Angelini cita anche studi riguardanti pericoli registrati in stoccaggi gas in California, a causa del rischio sismico, e nel Regno Unito, dove “superficialità ingegneristica, regolamentazioni lassiste e cattiva gestione hanno contribuito affinché si siano registrate perdite rilevanti nei siti di stoccaggio” (da An appraisal of gas storage technologies and incidents, for the development of risk assessment methodology, British Geological Survey for the Health and Safety Executive, 2008).

Angelini conclude scrivendo che “sottoporre una zona densamente popolata a rischi comprovati da pubblicazioni che parlano di pericolosità idrogeologica del sito, la sua costante attività tettonica, le problematice geologico-strutturali evidenziate e comuni con altri siti nel mondo, appare oggi discutibile. Subsidenza, perdite del reservoir, pericolo immediato per la popolazione, rischio di incidenti, appaiono attualmente problematiche sulle quali riflettere in maniera seria e approfondita”.

Un approfondimento che, considerata la questione altamente tecnica, sarebbe possibile forse condurre nell’apposita commissione, presieduta proprio da un geologo quale Giuseppe Cappelli, e che potrebbe vedere forse un coinvolgimento dell’Ordine dei Geologi nel caso la questione non rientrasse negli approfondimenti dell’Unicam. In modo da confermare o confutare le tesi esposte da Angelini.

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28 MAGGIO 2012

La formula Krugman per uscire dalla crisi
"Insegnanti e welfare contro la depressione"

Intervista al premio Nobel diventato un "guru" per la nuova sinistra americana. "I governi devono spendere di più", come nel New Deal. C'è chi lo vede già prossimo segretario al Tesoro Usa, se Obama sarà rieletto. Ma lui dice: "Mi basta fare il castigatore delle idee sbagliate"

NEW YORK - "Calma, calma, sono solo un economista".

Il suo blog è uno strumento di battaglia politica contro l'egemonia culturale della destra. Il suo nuovo libro, nell'edizione americana promette o intima "Fuori da questa depressione, subito!". Depressione? Addirittura? L'editore italiano Garzanti, che lo pubblica a fine mese, non se l'è sentita di usare un termine che evoca gli anni Trenta, le code dei disoccupati alle mense dei poveri, il nazifascismo. E così il titolo italiano suona un po' più tradizionale: "Fuori da questa crisi, adesso".

Perché Krugman non esita invece a usare un termine ben più drammatico?

"Quella che attraversiamo  -  risponde  -  la chiamo la Depressione Minore, per distinguerla dagli anni Trenta. La differenza è meno sostanziale di quanto si creda. Anche allora ci fu una prima recessione, poi una ripresa inadeguata, poi la ricaduta. I tassi di disoccupazione reali di cui soffriamo non sono tanto inferiori a quelli di allora. E se guardiamo al numero di disoccupati a lungo termine, che qui in America restano oltre i 4 milioni, siamo proprio a livelli da anni Trenta".

Il messaggio che questo libro martella con insistenza è che il male va combattuto, oggi come allora, con un deciso intervento statale.

"Abbiamo bisogno che i nostri governi spendano di più, non di meno  -  sintetizza il 59enne docente alla Princeton University  -  perché quando la domanda privata è insufficiente, questa è l'unica soluzione. Assumere insegnanti. Costruire infrastrutture. Fare quello che fu fatto con la seconda guerra mondiale, possibilmente scegliendo spese utili".

Quell'avverbio "subito" che tuona nel titolo del suo libro, Krugman lo esplicita senza esitazioni:

se l'Occidente applicasse la ricetta giusta, potremmo essere fuori da questa crisi in 18 mesi. Un anno e mezzo! Attenzione: questa non è una promessa da comizio elettorale.

Il bello di Krugman, quello che ti affascina nel personaggio, è l'impegno con cui tiene insieme il suo "ruolo pubblico", di opinionista schierato e aggressivo, con il rigore scientifico del teorico che macina grafici e statistiche come un computer. Capace di passare dall'uno all'altro in pochi istanti, per rispondere all'obiezione politica principale: la sua ricetta oggi appare inascoltata, inapplicabile, impraticabile, perché siamo terrorizzati dal livello del debito pubblico. Non è solo un problema europeo. Anche qui negli Stati Uniti 15.300 miliardi di dollari di debiti, quasi il 100% del Pil, sembrano un ostacolo insormontabile per la sua terapia keynesiana.

"Falso, falso  -  risponde secco  -  anzitutto dal punto di vista storico. In passato gli Stati Uniti ebbero un debito ancora superiore, durante le seconda guerra mondiale; la Gran Bretagna per quasi un secolo. Il Giappone ha tuttora un debito statale molto più elevato in percentuale del suo Pil eppure paga interessi dello 0,9% sui suoi buoni del Tesoro. Quindi non esistono soglie di insostenibilità come quelle che ci vengono propagandate. Inoltre è dimostrato, e lo vediamo accadere sotto i nostri occhi, che in tempi di depressione le politiche di austerity aggravano il problema: accentuano la recessione, di conseguenza cade il gettito fiscale, così in seguito ai tagli il debito aumenta anziché diminuire".

Resta però il problema politico, e non solo in Europa dove c'è un ostacolo che si chiama Angela Merkel. Anche qui, Barack Obama non ha osato sfidare i repubblicani con una seconda manovra di spesa pubblica anti-crisi.

"Anzitutto perché all'inizio Obama sottovalutò la gravità di questa crisi  -  risponde Krugman  -  mentre adesso sta cambiando posizione. Il fatto è che a lui conviene battersi fino in fondo per le sue idee, tenere duro, non cercare compromessi. Se Obama vince a novembre, io credo che governerà meglio nel suo secondo mandato".

Un'altra obiezione frequente alla sua ricetta keynesiana, riguarda la qualità, l'efficacia, la rapidità della spesa pubblica. La macchina burocratica è spesso inefficiente, non solo nell'Europa mediterranea ma anche qui negli Stati Uniti. Krugman ha una risposta anche a questo.

"La prima cosa da fare  -  spiega  -  è cancellare l'effetto distruttivo dei tagli di spesa. Per esempio, qui negli Stati Uniti, bisogna cominciare col ri-assumere le migliaia di insegnanti licenziati a livello locale. Queste sono manovre di spesa dagli effetti istantanei. In Europa, la manovra equivalente è restituire le prestazioni del Welfare State che sono state ingiustamente tagliate".

Veniamo dunque al malato più grave del momento: l'eurozona. A questo paziente in coma, Krugman sta dedicando un'attenzione smisurata. Spesso i suoi editoriali sul New York Times sono duri attacchi all'austerity d'impronta germanica, appelli ai dirigenti europei perché rinsaviscano prima che sia troppo tardi.

"Guardate cos'è accaduto all'Irlanda  -  dice  -  cioè a un paese che si può considerare l'allievo modello, il più virtuoso nell'applicare le ricette dell'austerity volute dal governo tedesco. L'Irlanda ha avuto una finta ripresa e poi è ricaduta nella recessione. All'estremo opposto ci sono quei paesi asiatici, dalla Cina alla Corea del Sud, che hanno manovrato con energia le leve della spesa pubblica, e così hanno evitato la crisi".

Krugman considera probabile l'uscita della Grecia dall'euro, ma lo preoccupa di più il "dopo". Denuncia il rischio di un "effetto-domino, se la Germania non cambia strada". Avverte che le conseguenze di una disintegrazione dell'Unione

"sarebbero perfino più gravi sul piano politico che su quello economico". I suoi modelli, oltre ai paesi asiatici, sono la Svezia e perfino la piccola Islanda: "Perché dopo la bancarotta ha avuto il coraggio di cancellare tutti i propri debiti con le banche, negare i rimborsi, ed è ripartita dopo una svalutazione massiccia".

Uno schiaffo nei confronti della finanza globale, che il premio Nobel considera legittimo e benefico (per l'Islanda). E su questo conclude toccando una questione scottante: perché anche la sinistra quando va al potere diventa succube dei banchieri?Perché Obama all'inizio del suo primo mandato nominò così tanti consiglieri legati a Wall Street? La risposta di Krugman è fulminante:

"Perché danno la sensazione di sapere. Sono davvero impressionanti, quelli di Wall Street: danno a intendere di capirne qualcosa, anche dopo avere distrutto il mondo, o quasi".

Qualcuno già punta su Krugman come prossimo segretario al Tesoro, se Obama viene rieletto a novembre. "Si vede che non hanno mai visto il caos che regna sulla mia scrivania e nel mio ufficio", scherza l'economista più influente e controverso d'America. Poi chiude: "A me piace il mio ruolo attuale, che definirei così: il castigatore delle idee sbagliate".

27 maggio 2012

FORNERO INVOCA IL LICENZIAMENTO DEI DIPENDENTI

USB P.I. CHIAMA ALLA MOBILITAZIONE GENERALE

“Nulla di nuovo nelle esternazioni della Fornero sull’impegno di questo Governo a licenziare i dipendenti pubblici - osserva Licia Pera, dell’Esecutivo Nazionale USB P.I. - se non l’incontenibile livore con cui ha espresso tale volontà”.

“Gli unici a fingere di non essersene resi conto sono Cgil Cisl Uil e Ugl – incalza la dirigente sindacale - che con la firma apposta al protocollo sul lavoro pubblico del  3 maggio scorso avallano supinamente licenziamenti e smantellamento della Pubblica Amministrazione”.

“Come USB non solo quel protocollo non l’abbiamo firmato – sottolinea Pera - ma ci siamo fermamente opposti al chiaro intento in esso contenuto, mentre i sindacati ‘complici’ hanno spostato virgole e cambiato parole nel tentativo di mistificare la realtà agli occhi dei lavoratori e delle lavoratrici del pubblico impiego. Una fatica sprecata, vista la pronta risposta del Ministro Patroni Griffi”.

Continua Licia Pera: “La volontà di licenziare i dipendenti pubblici non si manifesta solo con l’ulteriore inasprimento dei motivi disciplinari e l’art 18, ma anche attraverso l’enorme taglio alla spesa pubblica che viene introdotto dalla spending review, con cui questo governo di finti tecnici intende far fuori un altro bel pezzo di welfare del nostro Paese, con il beneplacito dei sindacati e dei partiti che lo sostengono”.

“Noi – conclude la rappresentante USB P.I. - continueremo ad opporci con determinazione a questo progetto e, oltre a confermare la mobilitazione dei lavoratori pubblici prevista per l’8 giugno prossimo,  parteciperemo domani all’assemblea convocata all’ Ambra Jovinelli di Roma, da delegati ed eletti RSU, nella quale il confronto si allargherà alle diverse componenti, anche in Cgil, del sindacalismo conflittuale, e che dovrà necessariamente mettere in campo un percorso di mobilitazione generale in questo Paese”.

Roma, 25 maggio 2012

RIFLESSIONE IN MERITO ? la logica di monti è sempre la stessa, colpire in basso. infatti non sono gli operai del pubblico impiego che pesano, ma i vertici. i vertici delle ex usl ora chiamate rm, sono tutti politici esterni che non capiscono le problematiche dei lavori che diriggono e si prendono 12 mila euro al mese per truccare appalti. sono i vertici delle circoscrizioni sempre politici che beccano altri stipendi per non fare nulla e sono i vertici delle province e delle regioni che pesano sulla spesa pubblica. ma monti tocca sempre i soliti e per chi è contento si prevedono scenari catastrofici. dunque vediamo ... se licenzi il pubblico impiego chi è che paga le tasse regolarmente e puo' comprare ancora qualcosa ? se la domanda diminuisce anche l'offerta si arresta. ricordo quando arrivo' l'euro in italia e i commercianti vendevano tutto al doppio. certo per un po di tempo si sono arricchiti, ma oggi che si lamentano a fare se nessuno compra nulla e le loro bancarelle e negozi rimangono pieni e vuoto di utenza ? c'era anche chi pensava, silvio berlusconi, che lasciando in pace i ricchi si incentivava a farli spendere e quindi il pil rimaneva in attivo. in realtà i ricchi comprano solo beni di lusso e sono pochi e quindi l'economia non gira per questo e per chi continua ad evadere e a rubare.

SUA SANTITA'

Gianluigi Nuzzi, firma del quotidiano ‘Libero’ e volto del programma televisivo in onda la scorsa stagione su la7 ‘Gli intoccabili’, dopo le inchieste “Vaticano Spa” e “Metastasi”, torna a raccontare i segreti del Vaticano. Questa volta lo fa con il libro "Sua Santità" (ed. Chiarelettere) in cui svela intrighi di potere, corruzione e intrecci tra il Governo italiano e la Chiesa, attraverso carte segrete di Papa Benedetto XVI, inedite e private, al centro di polemiche in queste ore dopo l'arresto dell'uomo che secondo il Vaticano avrebbe trafugato i documenti riservati.

Immediatamente dopo la pubblicazione del suo libro ‘Sua Santità’, il Vaticano ha comunicato che agirà per vie legali.


Questa è una risposta oscurantista da parte del Vaticano. Il giornalista ha il dovere deontologico di rendere pubbliche le notizie che trova. Io ho fatto solo il mio mestiere. Mi fa ridere pensare che il Vaticano chieda aiuto ai magistrati italiani dopo che non ha mai risposto alle rogatorie che ha ricevuto su tante vicende. Gliene indico solo una: l’omicidio del banchiere Roberto Calvi. Lo stesso pm del caso Calvi ha detto che alcune rogatorie sono rimaste del tutto inevase. Da una parte, sulle vicende di sangue, il Vaticano non risponde. Dall’altra, dopo l’uscita del mio libro, ricorre alla magistratura italiana per stanare le mie fonti.

Non c’è stata nessuna violazione della privacy?


Ma sta scherzando? Qui si tratta di dovere di cronaca. Quando si entra in possesso di un memorandum del Papa in occasione dell’incontro con il Presidente Napolitano, credo che il dovere di cronaca sia preminente. Capire chi sono stati i congiurati che hanno fatto fuori Boffo, secondo le sue stesse parole, è prioritario. Sapere che c’è stato un lavoro diplomatico che si è sviluppato tra l’Italia e il Vaticano per evitare che il Vaticano pagasse una multa sugli arretrati della tassa dell’Ici e che questa trattativa si è sviluppata in incontri tra Tremonti e l’ex presidente della Banca dello Ior Gotti Tedeschi, interessa tutti gli italiani che pagano le tasse. Come pure il memorandum sulle leggi da modificare che finisce nelle mani del Santo Padre alla vigilia dell’incontro con il Presidente Giorgio Napolitano. È interessante sapere che il Vaticano è intervenuto perché l’Eta deponesse le armi. Sono storie che non riguardano solo il Vaticano, ma tutta la politica italiana e internazionale, si intrecciano con essa e con le scelte economiche. Ci sono vicende singolari, come quella dell’automobile targata ‘Stato Città del Vaticano’ condotta da alcuni gendarmi del Vaticano che vanno a cena con colleghi dell’Interpol e quando escono ritrovano la macchina crivellata di colpi. Vogliamo rassicurarci dicendo che sicuramente è stato un balordo? Cos’è successo? Non lo sappiamo.

I ‘reati’ imputati dal Vaticano sono furto e ricettazione.


La ricettazione di notizie è un brutto segnale, indica un bavaglio all’informazione. È curioso che in un Paese, il Vaticano, dove hanno introdotto soltanto nel 2009 la legge antiriciclaggio, proprio loro indichino alle autorità italiane il reato di ricettazione. È surreale. Comunque in Italia per la Cassazione non esiste la ricettazione di notizie. Se io avessi dei documenti e li tenessi nel cassetto, farei un altro mestiere. Ancora peggio se tenessi per me una parte dei documenti senza pubblicarli, qualora li reputassi ‘compromettenti’, perché sarei da considerare un ricattatore che distilla notizie per il suo tornaconto. I cassetti dei giornalisti devono essere vuoti.

Si aspettava tanto clamore o è abituato, date le tematiche del suo precedente libro ‘Vaticano spa’?


‘Vaticano Spa’ non ha sortito alcuna reazione del Vaticano. Hanno cercato di far passare tutto sotto silenzio nonostante avessi migliaia di documenti e parlassi di come la maxi tangente Enimont fosse passata per lo Ior, la banca vaticana. Anche lì c’erano tante lettere, ma forse non davano fastidio ad altri.

Perché ‘Sua Santità’ indispettisce il Vaticano?


Per la prima volta abbiamo occasione di conoscere il dietro le quinte delle attività tra l’ Italia e il Vaticano. Sappiamo dei timori del Vaticano rispetto alla situazione economica mondiale, soprattutto in relazione alla crisi delle offerte. Inoltre, veniamo a conoscenza del conto personale del Papa nella banca vaticana, lo Ior. Si sono adirati perché abbiamo una molteplice varietà di notizie e di informazioni. Ma non con me, mi auguro, perché sarebbe un brutto segnale per la libertà di stampa. Ce l’hanno con le mie ‘fonti’. Ora cercheranno di individuare chi ha passato i documenti.

Nel suo libro sostiene che una delle priorità del papato attuale è di tenere unita la Chiesa. Fino a che punto?


È un tentativo dal Santo Padre rispetto alla crisi dei fedeli, che, certo, di questi tempi non aumentano. C’è l’impegno di tenere unite le varie anime della chiesa, tutti i movimenti interni: da Comunione e Liberazione all’Opus Dei e altri. C’è anche un tentativo di dialogo con la chiesa ufficiale cinese. Poi c’è stata un’apertura anche quando il Papa ha revocato la scomunica ai quattro vescovi lefebvriani. Benedetto XVI cerca di recuperare lo scisma che c’è stato con tutti i gruppi, anche con i Legionari di Cristo emerge in maniera forte il tentativo di non criminalizzarli. Peccato che poi ci sia molto disagio e subbuglio all’interno di questi movimenti.

Lei dedica anche un capitolo alle offerte destinate al Vaticano. Ci sono varie personalità, tra cui Bruno Vespa, che versa un assegna di 10.000 euro.


Trovavo interessante questo viavai di oboli che arriva in Vaticano la vigilia di Natale. Volevo evidenziare il flusso di denaro proveniente da tante personalità. Credo che il fatto che Bruno Vespa ceni a casa sua con il Segretario di Stato Tarcisio Bertone non sia un fatto proprio usuale. C’è un mondo, che non conosciamo, che dialoga con il Vaticano, un mondo di relazioni che è emblematico e che si manifesta anche con quell’assegno. Mi piaceva e mi interessava il fatto che Vespa chiedesse un appuntamento a Papa Benedetto XVI nella stessa lettera in cui versa diecimila euro. Letta, Geronzi, Bisignani, sono tutti uomini che hanno ruotato in quel mondo, tutta quella rete relazionale è stata un pezzo importante del potere politico ed economico in Italia ed era giusto raccontarlo. Vespa rappresenta un’interfaccia mediatica. Mi incuriosiva perché lui chiede un appuntamento con il Papa e c’è un’attenzione che normalmente, se lei scrive al Papa o a chi per lui, certo non le rivolgono, non valutano la sua lettera.

A suo avviso, quali sono le differenze tra il papato di Benedetto XVI e quello del suo predecessore Giovanni Paolo II?


Benedetto XVI cerca di cambiare le cose, al contrario del precedente pontificato, però incontra tante resistenze. La priorità per Giovanni Paolo II era soprattutto far cadere il comunismo nei Paesi dell’Est e liberare la sua Polonia con qualsiasi mezzo, anche finanziario. Benedetto XVI è molto meno simpatico, mediaticamente parlando. Però ha compiuto dei cambiamenti importanti. Durante il papato di Giovanni Paolo II, la pedofilia non era perseguita come oggi. Questo papa ha rimosso cinquanta vescovi, Giovanni Paolo II ha coperto la pedofilia. Inoltre, ho notato da questi documenti che nel precedente papato rivolgersi a Giovanni Paolo II era un fatto raro ed eccezionale, ci si rivolgeva alla Segreteria di Stato. Oggi invece molti scavalcano la Segreteria di Stato e si rivolgono direttamente al Santo Padre. Anzi, indicano nella Segreteria di Stato una sorta di ‘problema’. C’è un’ipoteca sulla Segreteria di Stato da parte di diversi cardinali. Tant’è che andarono a Castel Gandolfo per chiedere al Papa di dimettere Bertone.

Il Segretario di Stato Tarcisio Bertone è una figura chiave.


È Il numero due del Vaticano. La Digos scandaglia anche il rapporto tra lui e Benedetto XVI, è interessante capirne le radici e comprendere che tipo di rapporto c’è tra il Papa e lui. Benedetto XVI lo ha voluto fortemente, si fida di lui, lo ha avuto con sé dal 1995 al 2003 come segretario della Congregazione per la Dottrina di Fede, quando il Papa era ancora prefetto. Bertone è fondamentale per i suoi legami e i contatti con il mondo della politica italiana.

Quali scenari politici ed economici odierni spaventano il Vaticano?


La paura oggi non viene dal patto di Varsavia, naturalmente siamo in un altro periodo storico. Il timore oggi è rappresentato dalla Cina e dai paesi emergenti. La preoccupazione, come si deduce dai documenti che ho pubblicato, è di vedere i paesi occidentali impoverirsi a causa della crisi economica e del sistema che stanno soffocando l’economia americana, italiana, spagnola, tradizionalmente i paesi più generosi nei confronti della Chiesa. Mentre i paesi che sarebbero da evangelizzare, come l’India e la Cina, stanno diventando la locomotiva economica del mondo. L’allarme è che la Cina, oltre a questa sua bulimia finanziaria, economica, industriale, metta le mani sull’estrazione delle materie prime, controlli le borse e i fondi di investimento, compri il debito dei paesi e, oltre a tutto questo, esporti l’ateismo, lo diffonda. Questo spaventa i sacri palazzi.

Il ‘caso Boffo’ rivela scuole di pensiero distinte, all’interno del Vaticano, nei confronti della politica dell’ex governo Berlusconi.


Non riduciamo la questione a pro e contro Berlusconi. Ci sono davvero tante individualità all’interno del Vaticano. Sicuramente c’è Dino Boffo che afferisce alla scuola di Ruini e di Bagnasco, i quali sostengono che la Chiesa deve avere un ruolo attivo nei confronti della politica italiana perché la missione politica e sociale fa parte del compito della Chiesa stessa. Dall’altra parte, c’è una scuola più tradizionale che dice il contrario, cioè che non ci deve essere questa ‘ingerenza’. In realtà, vediamo che i rapporti sono strettissimi. In Vaticano ci sono tante anime che si sovrappongono, non è una partita di calcio. Il caso Boffo è stata un’operazione partita all’interno del Vaticano che è finita sul tavolo di Vittorio Feltri con tanto di documenti. Mi perdonerete, ma io credo che Feltri fosse in buona fede, aveva verificato la sua ‘fonte’, non aveva motivo di dubitarne. Ha fatto il suo ‘scoop’ in una logica per taluni discutibile: Boffo criticava di malcostume Berlusconi, poi lo stesso Boffo era condannato per molestie omosessuali. Essendo il giornale di Feltri di proprietà di Berlusconi, è evidente che questa cosa ha assunto un rilievo politico tutto italiano. Si è detto: Berlusconi e Feltri attaccano Boffo, da lì ‘il metodo Boffo’ e si è vissuta questa vicenda nel solito dramma agrodolce all’italiana, senza chiedersi chi avesse portato questo documento a Feltri e perché. Oggi Boffo indica dei nomi, sono quelli veri? Non lo so, lo dice Boffo. Di certo, lui è stato riammesso all’interno della Chiesa e gli è stato dato un altro ruolo di grande rilievo, la direzione della tv della Cei, Tv 2000. Se io dico delle falsità il mio datore di lavoro non mi promuove, ma nemmeno mi riassume. Dall’altra parte anche le persone che accusa Boffo sono rimaste tutte ai loro posti. È una situazione gemella a quella di Viganò e troviamo le stesse persone coinvolte nella faccenda. I congiurati sono sempre gli stessi.

Quali sono stati gli uomini politici del Governo Berlusconi che hanno mediato con il Vaticano e quali sono quelli del Governo Monti?


Il governo Berlusconi aveva due ‘alfieri’, due diplomatici a cui era legata l’attività di confronto con il Vaticano: Gianni Letta e Giulio Tremonti. Oggi il Vaticano può contare su ministri che prima di dire sì al Governo Monti hanno chiesto il beneplacito all’interno dei Sacri Palazzi. Hanno chiesto a Padre Georg Ganswein se potevano accettare l’incarico di diventare Ministri. Uno su tutti: Andrea Riccardi, il fondatore della comunità di Sant’Egidio, che è esattamente Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione. Poi ci sono i ministri Lorenzo Ornaghi e Corrado Passera. Per dirlo con una battuta: questo è uno tra i governi ‘tecnicamente’ più filo vaticani che abbiamo mai avuto. Mi riferisco a questo secolo, perché naturalmente Andreotti e la Dc battevano tutti.

Sul caso Emanuela Orlandi lei, fino a qualche tempo fa, diceva che non sarebbe stata mai aperta la tomba del boss della Magliana Renato De Pedis sepolto nella chiesa di Sant’Apollinare.


Sono cambiati gli scenari. Quando ho detto che il Vaticano non l’avrebbe mai aperta, è perché non sapevo che fosse indagato Don Vergari. Il fatto che l’ex rettore della basilica di Sant’Apollinare sia indagato mette il Vaticano in una posizione che non può ostacolare lo sviluppo delle indagini, quindi ha dato un nulla osta, non indispensabile, ma importante, perché venga fatta chiarezza. Quello che emerge dalle carte è che il prelato Giampiero Gloder, capo dei ghotstwriters del Papa, scrive al Santo Padre di non intervenire sulla vicenda durante l’omelia dell’Angelus, perché sarebbe un riconoscimento indiretto del problema. Comunque, credo che si debba sempre ragionare sulla vicenda Orlandi ricordandosi di Mirella Gregori. Entrambe le ragazze sono scomparse a un mese di distanza. Penso che questa sia la giusta chiave di lettura.

Lei racconta di una ‘nota preparatoria’ scritta da monsignor Dominique Manberti, ministro degli Esteri della Santa Sede, per Benedetto XVI in occasione di una cena segreta con il nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.


Nella nota, Dominique Manberti indica al Papa una serie di appunti relativi all’incontro del 19 gennaio 2009, giorno in cui vedrà Napolitano. Il primo paragrafo è dedicato a una biografia di Napolitano. Ho trovato ‘divertente’ il fatto che sottolinei che Napolitano si è sposato con rito civile e non con quello religioso. Poi si entra più nel dettaglio nel secondo paragrafo, perché si introducono i temi di interesse della Santa Sede e della Chiesa in Italia. Si evidenzia la centralità e il valore della famiglia e, in seguito, i temi eticamente sensibili. In questi appunti è scritto che si devono evitare equiparazioni legislative e amministrative tra le famiglie fondate sul matrimonio e altri tipi di unione. Magari il Papa non li ha neanche usati, ma il fatto stesso che siano stati evidenziati questi temi è grave. Non hanno evidenziato il problema della fame nel mondo, la disoccupazione, le tasse. Hanno sottolineato i problemi legati a temi eticamente sensibili. C’è scritto, inoltre, che riguardo all’ipotesi di intervento legislativo in materia di fine vita e di fine trattamento, si deve evitare che l’eutanasia passi. Poi si parla anche di parità scolastica e di calo demografico. Ci sono indicazioni precise. il Papa deve fare leva su Napolitano. Lei si immagini Napolitano che fa pressione su Obama su delle leggi americane. Perché lo stato vaticano può far pressione sullo stato italiano? Perché uno stato sì e l’altro non può farlo? La mia è una provocazione, ma credo che qui ci sia una rilevanza della notizia.

Il Vaticano ha paura di essere delegittimato dalle rivelazioni contenute nel suo libro?


Ma scusi, sono io che delegittimo le Sacre Istituzioni o sono loro che si autodelegittimano con l’omicidio Calvi, con Emanuela Orlandi, con la strage delle guardie svizzere, con la banca dello Ior?

(25 maggio 2012)

TUTTO COINCIDE I VERDI DENUNCIANO IL TERREMOTO CAUSATO DALLO STOCCAGGIO DEL GAS.

il terremoto secondo esperti ambientalisti sarebbe stato causato dallo stoccaggio del gas di RIVARA MODENA... un sito pericolosissimo nel quale il ministro dell'ambiente sta cercando di intervenire ma che fino ad oggi di fatto e' rimasto come era.

“Gli aspetti tecnici dello stoccaggio del gas e il suo impatto sul territorio. Due sono gli aspetti principali di uno stoccaggio del gas: tecnico e gestionale. Quello tecnico richiede una grande esperienza nella produzione del gas e va puntualizzata la grande differenza fra un pozzo di produzione e uno di stoccaggio. Un buon pozzo di produzione dà mediamente 200.000 metri cubi di gas al giorno e la sua attività va vista mediamente nell’arco di 10 anni (tempo legato alla deplition del giacimento). Quello di stoccaggio invece può arrivare a erogare 2 milioni di metri cubi di gas al giorno e va visto nell’arco di quattro mesi (svaso invernale), con un controllo continuo degli acquiferi. A cui segue la reiniezione di gas per la ricostituzione delle scorte,
con volumi iniettati al giorno paragonabili a quelli dello svaso. Queste caratteristiche danno un’ idea della diversa gestione di un giacimento in produzione e di uno di stoccaggio, che richiedono
modelli di ottimizzazione e di valutazione delle prestazioni diversi. L’altro aspetto è quello gestionale, con l’impatto sul territorio, che deve essere minimo, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza e la percezione positiva dell’attività. La Stogit ha messo a punto una serie di interventi per garantire il raggiungimento di questi risultati, con una serie di attività di elevato contenuto tecnologico, tra le quali:
- sismica cross-well: da un pozzo si emettono segnali che sono registrati da un altro pozzo, permettendo la realizzazione di sezioni sismiche che danno un’idea di elevato dettaglio dell’ andamento delle formazioni geologiche nell’area del giacimento, a volte molto complesso;
- microsismica di superficie e di pozzo: utilizza geofoni ad alta definizione che servono ad acquisire segnali sismici dal sottosuolo innescati sia naturalmente (terremoti) che artificialmente (esercizio dello stoccaggio). Si tratta di un monitoraggio continuo;
- microgravimetria: misura il differenziale gravimetrico di fluidi di densità diversa. Anche qui si
tratta di un monitoraggio continuo che mette in luce ad esempio come il gas può spiazzare l’acqua e viceversa;
- misura dello stato tensionale a fondo pozzo: attività in corso di sviluppo per vedere se l’argilla
di copertura «tiene», segnalando eventuali anomalie. In questo modo si acquisiscono informazioni con le quali si può meglio contribuire alla sostenibilità ambientale dell’attività di stoccaggio nel territorio.”

ci aggiungianmo per essere correti anche CHIETI dove c'e' un'altro sito di STOCCAGGIO e CHIETI si trova in ABRUZZO.

23 giugno 2012

MODIFICHE SUL TESTO CONTRO LA CORRUZIONE

se qualcuno aveva dubbi in merito al pizzino di brindisi... ecco le modifiche portate al testo sulla corruzione :

La corruzione. Per quanto riguarda il reato di corruzione per l’esercizio della funzione, il testo sarà il seguente: “Il pubblico ufficiale, che per l’esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri indebitamente riceve per sé o per un terzo denaro o altra utilità o ne accetta la promessa è punito con la reclusione da uno a cinque anni”. Le parole nuove che sono state inserite nel corso della riunione tra tecnici e Guardasigilli sono “per” e “indebitamente”.

CIOE' DI FATTO LA PENA E' SCESA DA 1 A CINQUE ANNI - NON PIU' OTTO.

Traffico di influenze illecite. Numerose le modifiche alla norma sul traffico di influenze illecite. Secondo la nuova formulazione si dice che chiunque “sfruttando relazioni esistenti con un pubblico ufficiale o con un incaricato di un pubblico servizio, indebitamente fa dare o promettere, a sé o ad altri, denaro o altro vantaggio patrimoniale, come prezzo della propria mediazione illecita, ovvero per remunerare il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, è punito con la reclusione da uno a tre anni. La stessa pena si applica a chi indebitamente dà o promette denaro o altro vantaggio patrimoniale. La pena è aumentata e il soggetto, che indebitamente fa dare o promettere a sé o ad altri denaro o altro vantaggio patrimoniale riveste la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di un pubblico servizio. Le pene – recita ancora la norma – sono altresì aumentate se i fatti sono commessi in relazione all’esercizio di attività giudiziarie. Se i fatti sono di particolare tenuità, la pena è diminuita”.

E IN QUESTO CASO SI PUNISCE IL MEDIATORE NON IL MANDANTE OLTRE CHE IL PUBBLICO MANDANTE RIMANE PUBBLICO ANCHE IN CASO DI PENA.

IN POCHE PAROLE E' STATO DI FATTO CANCELLATO LA DAZIONE AMBIENTALE - O MEGLIO SE UNO SA CHE DEVE PAGARE IL PIZZO LO PAGA DIRETTAMENTE E NON E' REATO SE INVECE GLI VIENE RICHIESTO E' REATO.

5 STELLE PRENDE PARMA.

parma da sempre in mano alla destra ha spostato i VOTI PDL nelle mani di grillo che rappresenta il nuovo con un elettorato vecchio. il tutto messo insieme fa le solite idee. anche l'esperimento di LUCCA dove la sinistra si è presentata tutta unita non ha avuto un buon successo calcolando che la vittoria non ha raggiunto alte percentuali. il che dimostra che sono proprio le idee che bisogna migliorare.

ANCORA TERREMOTO IN ALTA ITALIA. VITTIME E SFOLLATI.

il problema dell'italia e' il terremoto. qualche scossa anche forte naturalmente e viene giu' tutto. se guardiamo al giappone che ha ricevuto la scossa piu' forte mai registrata al mondo i grattacieli sono rimasti intatti. da noi si potrebbe utilizzare il personale addetto e gli operai per sistemare i palazzi in termini antisismici a cominciare dalle scuole che sono tutte a rischio terremoto. e si risolve anche il problema lavoro. se poi ci mettiamo che crollano edifici nuovi si comprende anche cosa altro bisogna far sparire dalle imprese... il male affare.

A BRINDISI VIENE LIBERATO IL SOSPETTO.

interessante l'arrivo di monti nella cittadina dove il sindaco si ostina a dire che non esiste la mafia. monti pero' e' un segnale come a dire la vittima di quel pizzino legato a mille interessi politici ed economici e firmato con il sangue innocente.

BAGNASCO LE FORZE POLITICHE SI RINNOVINO.

la chiesa ha capito immediatamente quale e' il problema. non e' grillo ma l'assenza della politica. quello che non comprende la chiesa e' che anche rinnovandosi non basta, ci vuole il coraggio di nuove idee e il ritorno ad ideologie e conoscenza storica che manca anche in vaticano.

TASSE ALLE STELLE 47,3 PER CENTO DI PRESSIONE FISCALE 2012.

di questo passo si preleva per andare in europa ma non si abbatte il debito se il pil non sale non c'e' neanche la domanda. siamo in crisi e tutto deve ancora arrivare.

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21 maggio 2012

BOMBA DI BRINDISI UCCISA RAGAZZA DI 16 ANNI

dopo due giorni cosa non torna ? le immagini famose dell'attentatore. un uomo di 55 anni con scarpette da tennis ai piedi e mano in tasca. come puo' venir in testa a chi indaga che quello puo' essere l'attentatore lo spiegheranno nel prossimo futuro. ma ammesso che lo sia non sembra ne' uomo di estrema destra ne' un pazzo, sicuramente uomo affiliato alla mafia nostrana che invia con il suo gesto folle un pizzino. inoltre se la bomba si autoinnescava da sola, come dicono, cioe' avendo un sistema come quello degli allarmi che se ci passi davanti suona e in questo caso invece si innesca, che ci stava a fare con il telecomando in mano ? dicono loro ma nelle foto non si vede. poi il muretto intatto dove sono esplose le tre bombole... tre bombole un muretto lo fanno saltare in aria ripeto in questo caso e' intatto. quindi non sanno o lo sanno e non lo dicono che esplosivo e' stato utilizzato. tre bombole del gas collegate insieme... e' da esperti non da comuni attentatori di 55 anni con i capelli brizzolati. ultima stranezza le bombole od altro esplodono e uccidono proprio il giorno dopo in cui alla camera si e' votato per il decreto contro la corruzione battendo la pdl oltre al fatto che MONTI sta tentando di colpire l'evasione fiscale ovviamente in mano alla mafia. concludendo lo chiamerei SECONDO PAPELLO e in questo caso la firma e' di una innocente. ASSASSINI ! che i vostri PIZZINI ricadano sui vostri figli.

BALLOTTAGGI AFFLUENZA FLOP

finalmente verra' considerato il primo partito reale d'italia. quello de non voto. che in questo caso vedremo successivamente chi ha scontentato.

PUBBLICO IMPIEGO A GIUGNO LICENZIAMENTI.

cominceranno i ministeri a licenziare operai mandandoli in cassaintegrazione per due anni e poi addio. nessuna riassunzione in atto. i tagli allo spreco stanno per essere attuati dal nuovo tecnico dei tecnici che invece di colpire in alto alla pubblica amministrazione dove avvengono i reali sprechi a cominciare dagli appalti e per concludersi allo stipendio dei politici che le amministrano, si taglia in basso. in atto e' una guerra e le vittime sono state scelte e quale altre vittime poteva scegliere il capitalismo se non le classi povere ?

Barnard: attenti a quei 30, sono loro che ricattano il mondo

Attenti a quei Trenta: ricattano il mondo truccando le regole. E nessuno li può fermare, perché maneggiano 650.000 miliardi di dollari, cioè otto volte il Pil del pianeta. In dieci anni, hanno messo in ginocchio l’economiareale. E sono ancora lì, a dettar legge, a cominciare da uno dei loro specialisti, Mario Draghi. Teoria del complotto? No: storia. Quella del famigerato “Group of 30”, creato alla fine degli anni ’70 da personaggi come David Rockefeller. Obiettivo: piegare le nazioni ai diktat della speculazione finanziaria. Missione compiuta: oggi l’interaEuropa è nelle loro mani, e un paese come l’Italia – membro del G8 – è agli ordini della super-lobby che ha commissariato il governo affidandolo al fido oligarca Mario Monti, tecnocrate targato Goldman Sachs, veterano del Bilderberg, della Trilaterale e della micidiale Commissione Europea, quella che oggi dispone il suicidio sociale degli Stati mediante il pareggio di bilancio.

Un capolavoro, in sole tre mosse. Primo: attraverso la “superstizione o isteria del debito pubblico”, si distrugge la capacità dello Stato di creare e controllare qualsiasi ricchezza finanziaria significativa, che a quel punto resta unicamente nelle mani dei mercati di capitali, da cui gli Stati finiscono per dipendere in toto. Seconda mossa: i dominatori finanziari, che ora spadroneggiano, per ottimizzare la rapina globale incaricano la super-lobby dei tecnocrati di ridisegnare leggi e regole, con adeguata propaganda. Terzo: gli oligarchi impongono le loro condizioni-capestro ai governi, ormai privati della facoltà di creare ricchezza finanziaria e quindi dipendenti dal ricatto, pronti cioè a ingoiare qualsiasi aberrazione speculativa. Parola di Paolo Barnard, autore del saggio “Il più grande crimine” sul complotto mondiale della finanza. Promotore italiano della Modern Money Theory – sovranità monetaria per avere democrazia reale e benessere sociale – Barnard è reduce dalla caserma dei carabinieri nella quale ha sporto denuncia contro Monti e Napolitano per “golpismo finanziario”.

C’era un piano ben congegnato per mettere nel sacco l’Italia: occorreva creare una sofferenza finanziaria artificiosa per consentire alla super-lobby di prendere direttamente il timone. Peccato che i “salvatori”, dice Barnard, fossero gli architetti stessi del piano: «Non ci vuole un genio a capire che il poliziotto iscritto al club dei ladri che gli pagano laute prebende finisce col tradire il suo mandato». Mario Draghi, per esempio: «Poteva fermare la loro mano semplicemente ordinando alla Bce di acquistare in massa i titoli di Stato italiani». Acquisto che avrebbe abbassato drasticamente i tassi d’interesse di quei titoli, la cui impennata stava portando l’Italia alla caduta nelle mani degli “investitori-golpisti”. Se Draghi avesse mosso un dito, i mercati si sarebbero fermati, «resi inermi di fronte al fatto che la Bce poteva senza problemi mantenere a un livello basso e costante i tassi sui nostri titoli di Stato». Ma Draghi, che pure siede sul trono della Banca Centrale Europea, si guarda bene dall’intervenire. Motivo? Non è solo l’ex governatore di Bankitalia: è anche, e soprattutto, un uomo di punta dei “terribili Trenta”.

Cosa ci fa un personaggio pubblico come Draghi dentro il club di coloro che hanno impedito al mondo di fermare la finanza criminale planetaria? Purtroppo, aggiunge Barnard, il presidente della Bce «dovrebbe vigilare proprio su coloro che condividono il suo club con intenti criminosi». Del resto, chi era il funzionario italiano che – da direttore generale del Tesoro – lungo tutti gli anni ’90 «supervisionò la svendita del nostro Paese alle privatizzazioni selvagge che non hanno sanato di nulla il debito pubblico ma che hanno sanato di certo imprenditori falliti come De Benedetti e fatto incassare miliardi in parcelle alle investment banks?» E chi era il funzionario italiano che «non ha detto una parola contro la micidiale separazione fra Banca d’Italia e Tesoro», divorzio «che ingrassò le medesime banche?». Sempre lui, l’ineffabile Draghi, «uomo “Group of 30”, uomo Bilderberg, uomo Goldman Sachs, e anche “bugiardo-Sachs”», visto che «ha sempre negato di essere stato in forza alla Goldman quando la banca di Wall Street organizzò la truffa per truccare i libri contabili greci in collusione col governo di Atene». E invece, dice Barnard, alla Goldman lui c’era, eccome: e ne dirigeva proprio gli affari europei.

E’ stato lui, Mario Draghi, a “inventarsi” un trilione di euro, in piena agonia dell’Eurozona, per regalarlo alle banche, praticamente senza condizioni. E tutto questo, dopo aver chiuso i rubinetti della Bce per far collassare il governo Berlusconi e consegnare l’Italia all’uomo del super-potere, Mario Monti. Manovra orchestrata dai maxi-speculatori, gli inventori della più spaventosa truffa planetaria, quella dei “derivati”, «astrusi prodotti finanziari del tutto comprensibili a non più di 200 individui nel mondo». Ma il “derivato dei derivati”, aggiunge Barnard, è proprio la crisi finanziaria 2007-2012, innescata dal virus dei titoli fasulli spacciati da Joseph Cassano, boss finanziario della City londinese. Il flagello dei “derivati” si è abbattuto su una situazione già catastrofica, provocata dalla bolla speculativa immobiliare americana dei mutui subprime, infettando quasi tutte le maggiori banche del mondo. Fino all’attuale “spirale della deflazione economica imposta”, la famigerata austerity, che ora i “golpisti” – sempre loro – usano per depredare a sangue interi Stati europei.

I “derivati”, dice Barnard, sono vere e proprie armi di distruzione di massa, visto che questi “Frankenstein-assets” vagano per il pianeta senza più controllo né regolamentazione, per una cifra di circa 650.000 miliardi di dollari. Il primo allarme nel lontano 1994, coi miliardi-fantasma della banca d’affari Merrill Lynch. Un pozzo senza fondo, che ha travolto anche i Comuni italiani, invitati a “privatizzare” il debito. Ancora oggi, i contratti Otc (“over the counter”) sono «liberamente usati per distruggere, e lo stanno facendo glihedge funds come quello del criminale John Paulson, che scommettono in queste ore contro l’euro». Usando i “derivati”, continua Barnard, un pugno di speculatori può affondare persino uno Stato sovrano. Può ricattarlo e sospingerlo oltre il baratro del default. Con conseguenze agghiaccianti: disoccupazione e sotto-occupazione, suicidi, morti anzitempo, abbrutimento sociale, svendita-truffa del patrimonio pubblico, usura sullo Stato. E soprattutto: perdita di democrazia, a favore dei super-profitti dei soliti speculatori, grazie anche al “fascismo finanziario” dell’Unione Europea, che oggi fa gridare allo scandalo persino il “Financial Times”, di fronte ai trattati-capestro imposti senza mai un referendum.

«Domanda: come si è arrivati a questo? Perché non lo si è evitato? Risposta: “Group of 30”». Proprio i Trenta, secondo Barnard, sono la punta di lancia dell’operazione “golpista”. Una lobby di tecnocrati eccezionali, varata nel 1978 con l’aiuto dei Rockefeller: 30 membri, a rotazione, accuratamente designati. «Sono quasi tutti uomini che hanno lavorato con la mano destra nella speculazione finanziaria, e poi con la sinistra nella regolamentazione statale». Missione: piegare le leggi ai propri voleri, naturalmente all’insaputa dei cittadini. Il “Group of 30”, scrive Eleni Tsingou nel più devastante lavoro accademico sulla super-lobby planetaria, «non solo ha legittimato il coinvolgimento del settore privato nelle politiche di Stato, ma ha anche permesso all’interesse privato di divenire il cuore delle decisioni di politica finanziaria». Un trust di cervelli, potentissimo e imbottito di miliardi. E’ proprio il “Gruppo dei 30” a intuire le immense potenzialità dei “derivati”: sono stati loro, gli adepti della super-setta egemone, a inquinare il mondo con la peste dei titoli tossici, per riuscire infine a mettere in ginocchio interi Stati.

Nel 1993, racconta Barnard, il gruppo pubblicò il primo manuale d’uso sui “derivati”, destinato ai controllori statali, europei e americani, delle transazioni finanziarie: non sapevano come maneggiare quei titoli, quindi accolsero con favore lo studio del gruppo e l’ignoranza tolse loro ogni potere di contrastarne le pericolose conclusioni. Primo: i “derivati” sono indispensabili perché “rappresentano nuovi modi di capire, misurare e gestire il rischio finanziario”. Ovvero: «Gli strumenti più “rischiogeni” della storia dellafinanza avrebbero, secondo loro, ridotto il rischio». Poi: si sottolineava che “la chiave per l’uso dei “derivati” è l’autoregolamentazione”, visto che “le regole statali intrusive e basate sulla legge ne rovinerebbero l’elasticità e impedirebbero l’innovazione infinanza”. Ergo: si prega di non disturbare il manovratore. E i controllori? «Per evitare di apparire ignoranti che brancolavano nel buio si aggrapparono alle raccomandazioni del Gruppo, sia in Usa che in Europa, sospinti in modo decisivo proprio dai loro colleghi senior che erano membri di spicco di questa lobby».

Ma il “Group of 30” osò anche di più, continua Barnard: la super-lobby scrisse che i controllori avrebbero dovuto “aiutare a rimuovere le incertezze legali dei regolamenti in vigore”, e fornire un trattamento fiscale favorevole ai “derivati”. «L’intero lavoro era stato abbondantemente oliato con i fondi della mega-banca speculativa JP Morgan». Eppure, «nonostante la sfacciataggine di quelle righe – osserva Barnard – tre fra i maggiori organi di controllo del mondo, il Comitato di Basilea, il Congresso degli Stati Uniti e la Federal Reserve Usa, trovarono l’idea dell’autoregolamentazione accettabile». Di più: «Gettarono il loro peso contro i pochi controllori ed economisti che già allora suonavano le campane d’allarme», tra questi un prestigioso portavoce della Modern Money Theory come William Black. Al che, si mossero due delle più potenti lobby finanziarie anglosassoni: l’Iif di Washington (Institute for International Finance) e la Liba di Londra (Investment Banking Association): i due colossi «buttarono sul tavolo della trattativa le loro proposte per l’autoregolamentazione della trasparenza sui “derivati”, a pieno sostegno del “Group of 30”».

Per dare un’idea agli scettici del complotto, aggiunge Barnard, basta ricordare che proprio la Iif è la lobby che, poche settimane fa, ha dato gli ordini nella trattativa suicida della povera Grecia verso la trappola del secondo “bailout”. E dire che l’occasione per capire e controllare la distruttività dei “derivati” Otc si era presentata già all’inizio degli anni ’90: ma il “Group of 30” fu il primario attore nell’annullamento di ogni tentativo di portare questi killer sotto il controllo pubblico, con le conseguenze che sappiamo: crimini globali. Utile riflettere, dice Barnard, su «cosa questi mostri hanno fatto alla vita di centinaia di milioni di famiglie, a milioni di aziende e alle democrazie dei maggiori paesi occidentali, per non parlare degli orrori nel Terzo Mondo e sull’ambiente». Oggi, in pratica, «viviamo tutti su un ordigno termonucleare finanziario fuori controllo che si chiama 650.000 miliardi di “Frankenstein-Derivatives” in grado di far fallire il pianeta». Apriamo gli occhi: «Nessuna democrazia ha un senso, quando tutta la ricchezza è nelle mani di queste lobby senza pietà, a cui tutti i politici devono rispondere a bacchetta, invece che ai propri elettori».

E tanto per non far nomi, Paolo Barnard avverte che il “Gruppo dei 30” è fatto di persone in carne e ossa, ovviamente potentissime. Come gli americani Paul Volcker e Gerald Corrigan, passati dalla Fed a gruppi come Chase Manhattan Bank, Goldman Sachs, Morgan Stanley. Ci sono gli inglesi come lord Richardson of Duntisbourne (Banca Centrale d’Inghilterra, Lloyds Bank), l’ex ministro Geoffrey Bell, dirigente anche di Schroders, e lo stesso Mervyn King, governatore della Banca Centrale d’Inghilterra. Se dominano gli esponenti della finanza anglosassone come gli statunitensi William McDonough (Dipartimento di Stato e First National Bank of Chicago) e Lawrence Summers (Segretario del Tesoro Usa, fedele del Bilderberg) non manca il resto del mondo: l’israeliano Jacob Frenkel (Banca Centrale d’Israele e Merrill Lynch), il giapponese Toyoo Gyohten (Ministero delle Finanze del Giappone, dirigente della Banca di Tokyo), il brasiliano Arminio Fraga Neto (Banca Centrale del Brasile, Solomon Brothers Ny, Soros Management Fund),  l’iberico Guillermo de la Dehesa (Banca Centrale di Spagna e ministro delle finanze, nonché banchiere del Banco Santander Central Hispanico e di Goldman Sachs).

Alcuni membri del “Group of 30” hanno legato il proprio nome a famosissimi disastri: è il caso dell’ex ministro argentino dell’economia, Domingo Cavallo, padre della catastrofe che travolse il paese latinoamericano e “diligente allievo” del super-clan, i cui esponenti sono specializzati nel doppio incarico: Bundesbank e Dresdner Bank per il tedesco Gerd Hausler, Banca Centrale di Francia e Bnp Paribas per il transalpino Jacques de Larosière. Oltre a quello di Draghi, fra gli italiani spicca il nome dell’ex ministro prodiano Tommaso Padoa-Schioppa, quello dei “bamboccioni”, membro del Bilderberg come il francese Jean-Claude Trichet, già ministro delle finanze a Parigi e poi a capo della Bce. Conflitti d’interesse permanenti: chi lavora per la speculazione è chiamato anche a presiedere le autorità europee di controllo sulla finanza. E’ il caso del tedesco Axel Weber: Bundesbank, poi Ubs, quindi “European Systemic Risk Board” e “Financial Stability Board”.

Grottesco, annota Barnard: uno che lavora per il profitto speculativo con la super-lobby che ha scatenato il peggior rischio sistemico della storia della finanza mondiale, poi siede anche fra i funzionari che valutano il rischio sistemico in Europa, dichiarando di vigilare sulle crisi. Altro controllore, l’inglese Adair Turner, presidente della Financial Services Authority della Gran Bretagna, l’istituto nazionale deputato a controllare l’industria dei servizi finanziari. Eppure: «Eccolo a busta paga della super-banca speculativa Merrill Lynch Europe come vice-presidente, e in bella mostra al “Group of 30”», dopo aver anche fatto parte, a Londra, delle commissioni per le pensioni e per i salari minimi. Un altro controllore, il tedesco Gerd Häusler (Global Financial Stability Report e Financial Stability Forum) ce lo ritroviamo come direttore dell’Institute of International Finance diWashington, altro deregolamentatore dei “derivati”. Membro del “Group of 30”, Häusler compare anche a New York nell’agguerrita agenzia Lazard, che nel caso-Grecia «faceva il doppio gioco», come consulente sia degli “investitori-strangolatori”, sia del governo di Papademos.

Questi, dice Barnard, sono gli uomini che hanno creato le leggi-capestro che oggi dissanguano la nostra economia e confiscano la nostra sovranità: «Stiamo parlando del sistema che ha messo in ginocchio l’economia del mondo in meno di un decennio». E’ il super-potere che, anche in Italia, ha minato il futuro dei nostri bambini, regalandoci le immense sofferenze di cui ormai sono pieni ogni giorno i titoli del giornali, con buona pace di qualsiasi residua democrazia reale. «Questo è il “Group of 30”, la lobby che ha aiutato in modo decisivo a causare questo allucinante scenario, questo livello di crimine internazionale», conclude Barnard: «Trenta individui a rotazione, ma solo trenta, col nostro Draghi in prima fila. Roba da far apparire Goldfinger un patetico principiante».

18 maggio 2012

ora riporto il titolo di un giornale - SEMBRANO DUE MONDI DIVERSI DA UNA PARTE LA CRISI DALL'ALTRA I 30 SOVRANI A WINDSOR.

non sembrano - sono sempre stati due mondi diversi... e il secondo ha creato scientificamente ed economicamente l'altro, cosi come ha creato scientificamente la crisi sostituendola ad una guerra.

FRANCOFORTE MANIFESTAZIONE ANTI EUROPA

finalmente ci si decide a non manifestare contro i politici che sono dei veri burattini in mano al danaro. bisogna manifestare contro le politiche europee e contro le banche.

HOLLANDE SI TAGLIA LO STIPENDIO E CON LUI TUTTI I MINISTRI.

da noi invece stessi stipendi piu' quelli dati al governo dei tecnici e piu' ai tecnici dei tecnici. siamo ineguagliabili come esempio.

FACE ENTRA IN BORSA - OGNI AZIONE VALE 38 DOLLARI.

questa e' finanza pura. allora se fallisce face cosa si vende per poter pagare chi ha comprato le sue azioni ? le nostre fotine ? ecco spiegata in due righe l'economia fittizia e quella reale.

LEGA INDAGATI BOSSI E FIGLI.

l'errore di silvio berlusconi è stato quello di non essersi accorto che sul piano internazionale non aveva piu' la copertura di bush sostituito da obama. quello di bossi e' stato di non essersi accorto di non avere piu' la copertura di berlusconi e dei servizi segreti di gianni letta.

LUSI ACCUSA LA MARGHERITA SOLDI ANCHE A RENZI.

70 mila euro al renzino che intendeva portare fuori dal pd insieme a veltroni la destra del partito e sfociare nel nuovo grande centro di casini. beccava soldi anche lui... il rottamato dei rottamatori.

MARCHIONNE NON VERSAVA IL CONTRIBUTO SINDACALE DALLE BUSTE PAGHE DEGLI ISCRITTI.

ora ha perso la causa e deve risarcire i sindacati degli iscritti. ma per farla franca applica un'altra tassa di otto euro sulle buste paghe degli operai cosi' ci rientra. forse era questo il famoso piano fiat ?

IN SPAGNA E' PARTITA LA CORSA AGLI SPORTELLI.

ritirati dalle banche oltre un miliardo di euro. se l'europa non interviene ben presto non ci sara' nulla da fare contro la paura.

INTERVISTA A GAD LERNER LA SETTE IN VENDITA.

Gad Lerner, come si lavora a La7 in vendita? Vede pericoli all’orizzonte per la vostra rete televisiva?

«Ricordo ancora quando, l’11 settembre 2001, lasciai lo studio di Enrico Bondi, appena arrivato alla guida di Telecom Italia, in via Melchiorre Gioia a Milano. Uscii dopo aver appreso due grandi novità. Il crollo delle Torri gemelle a New York. E il giudizio di Bondi su La7: “un progetto velleitario e inopportuno della precedente gestione”, urgeva “soltanto ridimensionare”. Ricordo che il loro consulente, in quel momento, si chiamava Maurizio Costanzo… Invece a novembre festeggio dieci anni di “Infedele”: in una tv che si è affermata ed è complessivamente cresciuta ».

Questo ricordo sembra quasi un gesto di scaramanzia…

«I precedenti incoraggiano alla fiducia. Se un progetto editoriale ha un senso, ed è il caso de La7, diventa difficile cancellarlo. In passato si è visto che spegnere La7 sarebbe stato ben più complicato di quanto non potesse sembrare. Oggi ho lo stesso atteggiamento».

Nel suo blog lei scrive: «Mi auguro che a esaminarla giungano investitori attratti dalle sue virtù editoriali dimostrate negli anni in cui tanti ci davano per spacciati e invece siamo cresciuti in ascolti e credibilità. Talvolta nel passato considerazioni di altra natura (calcoli politici o di galleggiamento aziendale) hanno frenato uno sviluppo più rapido di La7». Per esempio? Quando e in che occasione?

«Abbiamo vissuto diverse stagioni. Prima un azionista che ci ha visto come un impiccio, un aggravio di costi, una fonte di proteste e interferenze politiche. Poi ci ha preso gusto. E forse un editore puro, o una proprietà che avesse avuto la tv alla cima dei pensieri, non avrebbe atteso un anno emezzo prima di affidare il Tg a EnricoMentana che aveva manifestato la sua disponibilità. O avrebbe concluso la trattativa con Michele Santoro o con Fabio Fazio. Ma qualsiasi manager conosce le conseguenze anche politiche di certe scelte… Ecco perché parlo di uno sviluppo che sarebbe stato più rapido se non ci fossero stati calcoli di natura non televisiva ».

Crede che La7 verrà acquistata da Carlo De Benedetti?

«So che il gruppo l’Espresso ha studiato i bilanci. Guardando i fatturati delle due aziende, a me sembrano entità non facilmente integrabili. Altra questione è la nascita di una nuova società di infrastrutture televisive con i multiplex di Telecom Italia Media e altri azionisti, tra cui anche De Benedetti. Mercoledì ci sarà una scissione societaria, non c’è più alcun vincolo di riservatezza nell’affermarlo.Ma è una evoluzione della struttura industriale. Per dirla tutta, non credo che De Benedetti stia bluffando, meno che mai rilanciando al ribasso la trattativa, quando fa capire che la sua intenzione di acquistare davvero La7 è ormai venuta meno ».

A chi potrebbe interessare La7, a suo avviso?

«Partiamo da un presupposto. La7 è ormai una realtà imprescindibile del panorama della tv italiana di qualità. È difficile, direi impossibile, ignorarci. Qualsiasi imprenditoreanimato da un autentico spirito televisivo non potrebbe trovare migliore piattaforma della nostra per investire in Italia. La pubblicità nel 2011 ha fruttato per le tv di Telecom Italia Media 184 milioni di euro e nel primo trimestre 2012 c’è stato un fortissimo incremento, proprio mentre il mercato pubblicitario registrava altrove significative flessioni. Comunque non escludo che sia proprio di Telecom, in futuro, la proprietà…»

E allora perché si parla di cessione? Mercoledì parte un’operazione per arrivare alla valutazione degli advisor…

«Non è una novità quanto accadrà mercoledì. Già due anni fa Telecom diede un mandato esplorativo aMediobanca, anche su sollecitazione degli azionisti che soffrivano la minusvalenza dei loro investimenti e chiedevano alla holding di liberarsi delle attività non coerenti col core business. Poi non accadde nulla. Però potrebbe essere proprio Telecom, valutando la situazione, a volersi pensare davvero editore televisivo».

Un Gad Lerner ottimista, nonostante tutto.

«Ci fu il tentativo di ucciderci appena nati, nella culla. Poi, per anni, un drenaggio della pubblicità deviata verso Publitalia a scapito di tutti gli altri, nell’era Berlusconi. Siamo sopravvissuti a stagioni ben più difficili di questa».

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14 maggio 2012

ALEMANNO MANIFESTAZIONE A ROMA ANTIABORTISTA IL GIORNO DELLA FESTA DELLA MAMMA.

ABORTO - IL PIU' ASSURDO DEI SINDACI SI TROVA A ROMA ... STA FACENDO LA MARCIA PER LA VITA CONTRO L'ABORTO... COME SE UN ABORTO FOSSE UNA PASSEGGIATA E NON UN DRAMMA... UNA DONNA QUANDO ABORTISCE HA LE SUE RAGIONI... BAMBINO MALATO - VIOLENTATA - MINORENNE - RISCHIO GRAVIDANZA - PADRE IGNOTO - FAME - SOPRUSI - ... UN ABORTO E' DI FATTO UN INNO ALLA VITA... QUELLA VITA CHE QUANDO SERVE STA SEMPRE DA UN'ALTRA PARTE A GIUDICARE ...CHI VITA NON HA.
MA POI SCUSATE... E' EVIDENTE CHE ALEMANNO FA LA MANIFESTAZIONE PER ACCAPARRARSI LA BENEVOLENZA POLITICA DELLA CHIESA E DI QUEI FESSI CRISTIANI CHE CREDONO ANCORA AL PRESEPE... OK CI STO ... ACCETTO LO SCAMBIO... SE LA CHIESA E' CONTRO L'ABORTO IO SONO DA SEMPRE CONTRO LA PEDOFILIA... DA CHE PARTE STATE ORA CRISTIANACCI ?

SCONFITTA DELLA MERKEL

la CDU perde oltre otto punti. malgrado le varie tv che ci proponevano tedeschi ricchi e rigorosi, il popolo ha compreso che se l'europa va male si fermano le esportazioni. certo il piano della MERKEL e' puntare tutto all'est dove con un euro debole potrebbe continuare la sua politica sui mercati, ecco perche' non vuole una EUROPA IN CRESCITA. il problema pero' sono gli USA che hanno bisogno di un EURO FORTE per continuare ad avere il cambio in dollaro. LA MERKEL non ha compreso che mettersi contro gli americani senza avere le forze necessarie è come mettersi in bocca alla balena bianca. lo stesso errore lo ha fatto silvio berlusconi che al momento del cambio in usa con le elezioni di obama si limito' a dire che era giovane e abbronzato, continuando i suoi rapporti con putin che certo gli usa non sopportano, anche perche' se dobbiamo comprare qualcosa si deve passare alla cassa americana. LA MERKEL con questa idea della grande germania ADOLFINA si sta eliminando da sola e alle prossime elezioni sara' anche peggio e le prossime sono vicinissime. il popolo tedesco per ora ha compreso che se c'e' crisi prima o poi arriva anche da loro e quindi bisogna puntare sulla crescita. su questa parolina CRESCITA si muovera' l'italia e la francia le quali non sono in grado di mantenere gli impegni economici richiesti dalla MERKEL ed hanno bisogno di tempo per poter risanare tutte le truffe commesse dai propri politici, anche se per poter risanare le truffe bisogna cambiare classe politica.

SCORTA AL NUMERO UNO DI FINMECCANICA.

secondo il VIMINALE sono 400 i punti a rischio di terrorismo. non è strano che proteggono il numero uno della finmeccanica ? da tempo vado dicendo che la FINMECCANICA e' in vendita e quando vendi qualcosa i mercati si scatenano come le invidie e l'odio. ad esempio se vendi agli usa è ovvio che la russia ti puo' gambizzare e viceversa.

MANUELA ORLANDI FINALMENTE SI APRE LA TOMBA DI DE PEDIS.

questa tomba si doveva aprire da circa tre anni... con i servizi segreti che abbiamo o meglio che lo STATO PONTIFICIO ha... mi domando da quanto tempo sono entrati all'interno della stessa e hanno fatto sparire quello che bisognava eliminare, ammesso che c'era qualcosa da eliminare, perche' i rapporti tra DE PEDIS e la chiesa rimangono tutti.

L'ITALIA TAROCCO' I CONTI ?

dalla germania vengono fuori nuove carte sull'italia nelle quali si afferma che il governo ciampi prodi, cioe' quando siamo entrati in europa con la famosa tassa prelevata di forza dai conti correnti, ha nascosto la vera situazione economica italiana. insomma messi a confronto non abbiamo nulla di meno o di piu' della grecia... siamo solamente piu' grandi geograficamente ma in termini di furto identici. dalla spesa pubblica a taroccare le questioni sociali... ora la domanda da porsi e' se faremo la stessa fine della grecia. per fortuna la merkel ha ricevuto uno scossone elettorale.

MARONI IN MERITO AL TROTA.

cosa dice l'ex e dico ex ministro della repubblica italiana ? sul trota ammette che l'errore e' stato quello di non aver scelto un ottimo autista. insomma l'autista che ha filmato come il trota fregava i soldi della lega e quindi soldi pubblici è colui che ha sbagliato... secondo MARONI appunto ... ministro della repubblica italiana.

PIETRO GRASSO VUOLE PREMIARE SILVIO PER LA SUA POLITICA ANTIMAFIA.

non abbiamo nulla da aggiungere... solo che a PIETRO GRASSO gli ricordiamo FALCONE E BORSELLINO.

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12 maggio 2012.

la rassegna stampa di oggi comincia con un articoletto ritrovato nei vari ritagli di giornali che da sempre raccolgo.

CARLO PALERMO era stato appena trasferito a TRAPANI da Trento : a Trento stava indagando su un grande traffico di armi e di droga che coinvolgeva il PSI: gli indagati, tra cui BETTINO CRAXI e FERDINANDO MACH di Palmstein, l’avevano denunciato; il CSM l’aveva trasferito qui a Trapani, dove Palermo aveva continuato a lavorare su alcuni filoni di indagine aperti da CIACCIO MONTALTO. Il 2 aprile 1985, a soli cianquanta giorni dal suo arrivo in citta’ a Pizzolungo, era pronta per lui un’autobomba. Ma proprio nel punto in cui era piazzata l’auto carica di tritolo, Palermo aveva sorpassato una VOLKSWAGEN SCIROCCOche quindi si era trovata tra la 132 e l’autobomba. Quella SCIROCCO era guidata da una ragazza di trent’anni, BARBARA RIZZO e a bordo c’erano due gemellini di sei anni, Salvatore e Giuseppe Asta- cosi’ loro erano morti e CARLO PALERMO si era salvato.

INTERVISTA A CARLO PALERMO.

Palermo: io avevo visto giusto e vi spiego perche'

Carlo Palermo e' citato piu' volte nell' ordinanza dei magistrati di La Spezia. Con un riconoscimento piu' che lusinghiero nei confronti dell' ex collega: le sue inchieste, partite dalla Procura di Trento, hanno rappresentato una delle "poche occasioni" in cui si e' penetrati a fondo "nel tessuto connettivo" su cui poggiano le attivita' illecite di traffico d' armi. Nel frattempo Palermo ha lasciato la magistratura e ha avuto anche un' esperienza parlamentare.

Cosa pensa, onorevole Palermo, dei riconoscimenti che le vengono dall' inchiesta spezzina?

"Non possono non farmi piacere. Sia sotto il profilo piu' strettamente personale sia per gli spazi che aprono per arrivare a risultati concreti".

I magistrati liguri riportano un articolo della Nazione secondo il quale Pierfrancesco Pacini Battaglia sarebbe intervenuto con una sua societa' per recuperare le casse di uranio imbarcate sul DC9 di Ustica. Il materiale radioattivo sarebbe stato venduto all' Irak e lei, nel corso delle sue inchieste, trovo' due fatture di 852 miliardi di lire ciascuna rimaste senza giustificazione...

"Se tutte le ipotesi avanzate dalla Nazione venissero approfondite e confermate aprirebbero la strada a sviluppi interessanti. Per quanto riguarda la strage di Ustica ci sono delle connessioni che non fui in grado di documentare. Nella mia inchiesta ebbi occasione di imputare il direttore del Sismi di allora, Giuseppe Santovito e gli sequestrai un' agenda del 1980. Senza pero' intuirne a pieno il valore. E oggi quell' agenda so che e' al vaglio del giudice Priore. Mi limito a questo perche' non conosco gli atti dell' inchiesta spezzina. Ovviamente sono interessatissimo a capirne gli sviluppi perche' legati ad un episodio rilevante della mia storia personale, l' attentato organizzato contro di me a Trapani".

Nelle sue indagini si e' mai imbattuto nella figura di Pacini Battaglia?

"All' epoca no, solo successivamente. Parlo del ' 93 quando ero deputato trentino e mi occupai dell' alta velocita' ferroviaria che in Alto Adige riguarda il traforo del Brennero. Tra gli operatori interessati alla progettazione trovai rapporti societari che portavano a Pacini Battaglia e a un tal Massimo Perotti. Non so se quest' ultimo sia legato da rapporti di parentela con il Perotti arrestato dai magistrati di La Spezia".

Rese pubbliche quelle sue indagini?

"Ne parlai diffusamente in Parlamento prendendo la parola in occasione della seconda richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Bettino Craxi per le tangenti Enimont. E sottolineai gli interessi che esistevano attorno al business ferroviario".

Si imbatte' in Pacini Battaglia anche in vicende piu' strettamente legate al traffico d' armi?

"No. Pero' capii i rapporti tra Eni e banca Karfinco e tra quest' ultima e la banca araba Bcci, controllata dalla mafia pakistana e legata alle vendite illegali di armi fino al ' 90 ' 91".

Lei si occupo' anche delle aziende a partecipazione statale del settore difesa, segnatamente l' Agusta...

"L' Agusta svolse un ruolo chiave. Le mie indagini si bloccarono sulle forniture militari italiane all' Argentina, usate come contropartita alla costruzione della metropolitana di Buenos Aires. Partendo dalle esportazione dell' azienda Efim mi imbattei nel ruolo di Craxi e mi costo' l' arresto dell' inchiesta. Successivamente i colleghi del pool Mani pulite fecero luce sul ruolo strategico che il business della metropolitana milanese svolgeva nel sistema ambrosiano delle tangenti e nei finanziamenti al Psi".

Nell' ordinanza di La Spezia si cita anche l' indagine condotta dal procuratore di Roma Maria Cordova nei confronti dei responsabili dell' Oto Melara e della Snia. Il provvedimento venne pero' avocato dal procuratore capo pro tempore Ugo Giudiceandrea. E proprio lei in precedenza aveva fatto arrestare il figlio di Giudiceandrea, Bonifacio, nell' ambito della sua inchiesta sul traffico d' armi...

"Devo ricordare che Bonifacio Giudiceandrea fu prosciolto da ogni imputazione. Detto cio' e' positivo che i magistrati di La Spezia abbiano ripreso in mano quel filone d' indagine. Perche' da li' potrebbero scaturire connessioni molto interessanti. L' episodio legato all' inchiesta della Cordova e' delicato e sulle sue dinamiche non si e' mai fatta luce. Eppure ritengo che sia uno dei piu' inquietanti misteri della nostra storia recente con connessioni governative di altissimo livello".

un'altra giornalista si era avvicinata all'indagine di traffico d'armi e rifiuti tossici fatti affondare insieme alle navi ed altri barili sigillati w sotterrati nel deserto. anche lei indagava nei pressi di Hammamet a due passi da CRAXI... drammatiche casualita'.

11 maggio 2012

ADINOLFI RIVENDICANO GLI ANARCHICI.

fasulla la rivendicazione oppure gli anarchici si sono dimenticati il cervello a casa e appunto non ci credo. la rivendicazione descrive in pagine e pagine quanto sia stato bello caricare e scaricare colpi sull'adinolfi colpevole dell'atomo... e non dice nulla sull'imminente chiusura dell'ansaldo e la svendita della finmeccanica agli usa. strano poi che la rivendicazione sia arrivata solo oggi al corriere della sera e nessuno ha esaminato la lettera come di dovere e intendo non leggerla e pubblicarla come hanno fatto ma con perizie scientifiche. da ricordare poi che oltre a questa rivendicazione altre tre firmate EX BR sono state trovate e nello stesso giorno, il che fa pensare o che ci sono molte emulazioni oppure i servizi segreti con i primi caldi hanno fatto corto circuito. per concludere ... come mai si batte la pista dei terroristi quando anche chi indaga afferma che la pista migliore è quella di un regolamento di conti in merito ad appalti dell'ansaldo all'est ? ... forse proprio per il fatto che quando chiuderanno finmeccanica gli operai terroristi saranno puniti preventivamente in caso di sciopero e di manifestazioni ?

MONTI IL PIANO PER L'EQUITA'.

è ridicola la manovra monti sull'equita' soprattutto se si pensa che quei due miliardi dati al sud sono sempre gli stessi.

EQUITALIA MANIFESTAZIONI A NAPOLI.

equitalia risponde che è assurdo dargli la colpa. infatti la legge e' del governo tremonti... invece di colpe bisognerebbe cambiarla immediatamente e permettere a chi non puo' pagare delle rateizzazioni senza confiscare casa beni o industrie.

BANKITALIA - IL SOMMERSO VALE IL 31 PER CENTO DEL PIL.

finalmente se ne sono accorti. ora o la mafia si regolarizza oppure affondiamo. ma come si fa a regolarizzare la mafia ? berlusconi avrebbe dato immediati condoni per il ritorno di capitali. mentre monti continua a tassare colpendo i soliti noti. in realta per regolarizzare la mafia oramai infiltrata ovunque con i suoi capitali, bisognerebbe tassare le rendite alte quello che questo governo come detto continua ad evitare.

LA GERMANIA ABBANDONA ATENE.

la merkel di fatto afferma che si puo' fare a meno della grecia nell'unione europea. cosi' chi ha scommesso sulla caduta libera della grecia ora puo' ritirare alla cassa e quelli che avevano scommesso non è un caso che sono tutti giocatori di borse. ma è anche vero che la germania intende creare un euro forte di pochi, tre o quattro paesi, per poter comprare in europa e svendere all'est con l'euro debole battendo di fatto il dollaro. non gli interessa nulla del mercato europeo ora punta tutto all'est. quindi alla germania si potrebbe solo dire di rallentare e attendere chi ha commesso gravi errori. ma non lo fara' e se alle strette usccira' dall'euro tornando al marco che pero' vale troppo e lo utilizzera' solo per importare. alla fine per vedere qualcosa di nuovo in europa bisognera' attendere le nuove elezioni e sperare che anche le merkel come sarkozy vada via, magari con qualche spintarella degli usa che proprio non vogliono un euro debole.

PASSERA A RISCHIO LA TENUTA SOCIALE.

i giochi all'interno dei ministeri si sono aperti. mentre monti si concentra a tenere i conti e punta sulla recessioni per poi svendere i beni pubblici, passera pensa alle politiche ...si dice che andra' con casini.

PROVENZANO HA TENTATO IL SUICIDIO.

è stato salvato da un agente. vuole uscire dal carcere e finge di essere scemo. in realta' la via di fuga potrebbe cavalcarla rapidamente, basta cominciare a parlare.

BERSANI - GRILLO NON E' ANTIPOLITICA MA UNA SFIDA E NOI L'ACCETTIAMO.

con l'accetta ? anche perche' se la sinistra non fa la sinistra non solo grillo ma il primo che arriva potrebbe ritrovarsi a fare il presidente del consiglio.

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9 maggio 2012

Solo con l’austerità andiamo in malora, occorre sviluppare una politica industriale europea

intervista a ROMANO PRODI.

Un patto a tre per convincere Berlino

Intervista di Riccardo Barlaam a Romano Prodi su Il Sole 24 Ore del 6 maggio 2012

Sul tavolo dell’hotel, in giardino, sotto un sole africano, ci sono due cartoncini, forse il retro di una scatola di fazzoletti, pieni di parole scritte a mano fitte fitte: «Sono alcune riflessioni sul capitalismo. Non avevo fogli di carta. Ora devo ricopiarli».

Romano Prodi, 72 anni, non ascolta i consigli dei suoi che lo invitano a stare all’ombra («comincio a vivere sopra i 30 gradi», ride sornione). Come un gatto dalle sette vite sembra in forma più che mai. Parla a ruota libera dell’Europa e dell’Africa, delle elezioni francesi, della Grecia. Dell’Italia del Governo Monti e perfino del Giro d’Italia («mi hanno invitato, mi piacebbe andare ma non so se riuscirò…»).

È ad Addis Abeba, la Bruxelles africana, per la terza edizione del convegno organizzato dalla sua Fondazione per la collaborazione tra i Popoli: «Africa, 54 Paesi, una Unione». L’unità, l’integrazione è una delle costanti, da politico e da economista, del professore. Non molto tempo fa si diceva che l’Africa era un continente perduto, oggi è diventata la terra delle opportunità. Il convegno si svolge nella impressionante sede dell’Unione africana, appena inaugurata. L’hanno costruita i cinesi in due anni. Sul terreno dove sorgevano le carceri politiche del sanguinario Mengistu oggi c’è il simbolo identitario della nuova Africa unita.

Il tema dello lo sviluppo economico è centrale.

L’Unione europea, con tutte le critiche che le si fanno, è stato il più grande cambiamento pacifico del continente nel nostro secolo. L’Africa è infinitamente più frammentata dell’Europa: 54 Paesi diversi. Se non si crea una cooperazione strettissima, anche al suo interno, non si potrà mai avere un’industria moderna, non si potrà mai avere il grande salto che oggi si profila. Noi abbiamo messo attorno allo stesso tavolo per la prima volta rappresentanti di Stati Uniti e Cina, le due grandi potenze, con Unione africana, Ue, Onu e con le banche pubbliche (Bei, World bank, Afdb). Un discorso ristretto dal punto di vista dei partecipanti ma estremamente importante perché mettiamo sul tavolo le cose da fare per aiutare questo sviluppo.

L’Africa è diventata la nuova frontiera per gli investimenti in un momento di crisi economica occidentale.

Tutti vogliono venire in Africa con strategie diverse. La Cina considera l’Africa come un unico continente e ha relazioni diplomatiche con 51 nazioni su 54. Gli europei invece vanno avanti in ordine sparso: la Francia con le ex colonie, gli inglesi con i Paesi anglofoni, gli Stati Uniti con i Paesi amici. L’Europa fa quello che può ma i suoi Paesi gli corrono alle spalle.

La Cina in pochi anni ha mischiato le carte della geopolitica del continente.

La Cina fa un’opera di trascinamento e gli europei hanno capito che se non ci si mette insieme l’Africa va tutta alla Cina… Allora di fronte a questa prospettiva occorre una politica per l’Africa che guardi a tutto il continente. Una concorrenza virtuosa è condizione indispensabile per lo sviluppo africano. Una concorrenza necessaria anche alla Cina perché si tenga lontana da vizi di neocolonialismo

Veniamo alla vecchia Europa. Oggi la Francia sceglie il suo presidente. Françoise Hollande ha già detto quale sarà la sua ricetta in caso di vittoria: l’Europa deve fare politiche che puntino alla crescita e non solo sul rigore. Il cambiamento in Francia può essere l’inizio di un cambiamento necessario nella Ue?

Il cambiamento in Francia e in Europa è indispensabile. La Francia deve riprendere il suo ruolo di cemento comunitario con l’Italia e con la Spagna. Un asse a tre che non si oppone alla Germania – nessuno fa questo discorso – ma propone alla stessa Germania e all’Europa un progetto di rilancio credibile. Bisogna considerare che continuando con questa politica basata sull’austerità, solo sull’austerità, andiamo a finire in malora. L’Europa rischia di avere dei problemi gravissimi.

Hollande propone anche una tassa patrimoniale del 75% sui milionari.

Io so che il capitalismo basato solo sulla finanza mette fuori gioco l’economia reale. Sono aspetti deteriori su cui ragionare.

In questo senso potrebbe aiutare la sua proposta lanciata dalle colonne del Sole 24 Ore di creare degli eurobond per finanziare le infrastrutture europee?

L’importante è muoversi. Se si vuole che la parola crescita abbia un significato bisogna che si passi a un rafforzamento sostanzioso dei poteri della Banca centrale europea e all’emissione dei tanto citati eurobond.

L’Europa è ferma. In ciò ha una responsabilità anche il suo successore alla guida della commissione europea Barroso?

Rispondo da italiano, come si diceva per don Abbondio: «Il coraggio se uno non ce l’ha non se lo può dare».

Il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, ha detto che non si ricandiderà lamentando l’influenza eccessiva dell’asse franco-tedesco.

Ha ragione. Lo ripeto: Francia, Italia e Spagna devono fare un asse a tre per rilanciare l’Europa, aiutando la Germania a non fare tutto da sola.

Dopo Juncker alla guida dell’Eurogruppo sembra possa arrivare il ministro tedesco dell’Economia Wolfgang Schauble, l’uomo sulla sedia a rotelle che tiene in piedi l’Europa…

Quando ero presidente della Commissione era un grande europeista. Mi aspetto qualcosa di buono da lui.

Schauble vorrebbe tassare le transazioni e le rendite finanziarie. Un tentativo di limitare le mosse speculative sul debito europeo. I tedeschi la vogliono, gli inglesi no.

L’idea di una Tobin tax all’europea sta lentamente entrando. Più passa il tempo e più sembra essere un’idea condivisa. Certo, non si può andare avanti così. Non è possibile che il capitalismo finanziario speculi sull’economia reale, sul destino delle aziende, sul futuro di milioni di persone.

Con la crisi economica il sogno europeo si è trasformato in un incubo?

Il rigore è necessario ma non sufficiente. Se tu non offri una via di uscita alla crisi, i piani di austerità sono dei rimedi nel breve termine che rischiano di essere strumentali. Curano il malato ma non lo guariscono. Il vero problema è che oggi i singoli Paesi sono troppo esposti davanti ai mercati finanziari, non hanno la forza per opporsi. O sei un pesce grande, come Stati Uniti e Cina, o i mercati ti mangiano. Con la crisi del debito i singoli Paesi europei hanno di fatto perso la loro sovranità. È cambiato il mondo.

Intanto l’Europessimismo cresce. In Grecia, la frammentazione politica che probabilmente uscirà dalle urne rischia di condannare il Paese alla ingovernabilità. In Francia, Marine Le Pen al primo turno ha avuto un successo impensabile…

Le faccio io una domanda. Perché secondo lei fanno meglio gli euroscettici di Londra? Stanno meglio di noi gli inglesi?

No.

Ebbene, oggi sembra che la finanza valga di più delle nazioni. Ed è una cosa inaccettabile. Di certo è la fine di un periodo storico e se nessuno vi pone rimedio, l’Europa rischia davvero l’implosione. Bisogna trovare dei freni alle storture dei mercati, al capitalismo malato.

L’euro non è stato un progetto troppo ambizioso?

È stato un miracolo politico. E per sette anni la moneta unica ci ha protetto in un modo straordinario. Bisogna andare avanti.

Come giudica la cura dei conti italiani messa in atto dal Governo Monti?

Monti sta facendo il possibile ma purtroppo deve operare in questo contesto.

Le misure del governo Monti sembrano non essere sufficienti per evitare i rialzi dello spread. Non basta evocarla la crescita perché si materializzi… Il discorso non è solo italiano ovviamente…

È vero, le politiche nazionali, pur se fondamentali, non sono più sufficienti. Io dico, insisto, che bisogna rilanciare l’Europa. Un patto per la crescita e per la finanza. Sulla crescita, Italia e Spagna devono chiedere al prossimo presidente francese, chiunque esso sia, di fare fronte comune per sviluppare una politica industriale europea. D’altra parte noi vinciamo la concorrenza asiatica solo se creiamo un grande cluster industriale europeo. Un cluster che avrà certamente come centro la Germania ma che non potrà funzionare senza gli altri partner europei.

Come se ne viene fuori dalla crisi del debito?

Per superare questa crisi drammatica, che è la più grave dal dopoguerra, e immaginare una nuova stagione di benessere bisogna avere il coraggio e la visione dei padri fondatori. L’Europa insomma non si salva con le sue divisioni: non è quello che ha costruito l’Europa che ha creato la crisi ma quello che non ha ancora costruito.

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DRAMMI UMANI CAUSATI DALLA CRISI - RIFLETTA CHI L'HA CAUSATA.

lo dice mario monti... a rifletterci insieme la crisi l'ha causata l'america con le sue banche... e chi ha inventato azioni spazzatura. poi ci sono le borse. insomma tutti amici di mario monti, forse la riflessione deve cominciare proprio da questo governo cosi' detto tecnico... ma in realta' di banchieri.

PAGLIONCELLI E TUTTI I SONDAGGISTI AFFERMANO CHE GLI ITALIANI NON VOGLIONO LE PROSSIME ELEZIONI.

come si fanno i sondaggi ? si telefona a mille persone e si fa la statistica in percentuali... questo detto semplicemente. ma paglioncelli e tutti gli altri utilizzano per risparmiare solo il telefono fisso. mancano cioe' i cellulari che solitamente utilizzano i giovani e soprattutto la rete internet dove ci sono coloro che approfondiscono le notizie. quindi paglioncelli non prende in considerazione una buona fetta degli italiani rifacendosi di fatto ad una generazione passata. tolto questo non vorrei che i sondaggisti e i media stiano preparando l'olio di ricino per il popolo italiano e che le elezioni hanno gia' deciso in alto di non falre, visto che siamo commissariati dall'europa e che i venti gelidi non sono conclusi e che la politica di fatto è in mano a questioni losche che non gli farebbero decidere un bel niente.

NAPOLITANO NON VEDE IL BOOM DEL PARTITO DI BEPPE GRILLO.

napolitano è la vecchia politica e non sa ammettere gli orrori commessi dall'attuale politica. se beppe grillo fa il pieno dei voti della pdl è perche' di politica in italia negli ultimi 20 anni non c'e' stata nessuna politica. hanno solo spartito la spesa pubblica rendendoci come la grecia.

VASCO ROSSI SI SPOSA.

la notizia non mi piace... non perche' non doveva farlo oppure doveva, ognuno sceglie come stare in coppia nella vita... ma quando ci si sposa ad una certa eta' si pensa che muorendo ci siano questioni di eridita' che con il matrimonio si gestiscono facilmente... e apparte l'eredita' mi spiace pensare ad un vasco che non sta in forma, tanto da mettere in ordine le carte.preoccupata.

CASINI CROLLO DEI MODERATI.

certo del centro tutti ne parlano. il pd è diventato moderato tanto da guardare a casini come alleato. tutti a chiedersi del grande centro senza mai capire se il popolo lo vuole davvero questo centro che poi sarebbe la vecchia democrazzia cristianaccia.

L'ALBANIA AFFERMA CHE LA LAUREA DEL TROTA E' REGOLARE.

solo che è arrivata prima della maturita' e ci sono carte che provano le omissioni del trota. primo non è mai andato in albania e secondo ha lasciato prove nel tentativo di farsi riconoscere la laurea prima che scoppiasse lo scandalo. la terza domanda è... chi lo avverti' dello scandalo imminente tanto da fargli chiedere all'albania di mentire ?

MEDIASET CROLLA L'UTILE

da 68 a 10 milioni di euro... in questo modo silvio non condivide e dichiara il crollo della pubblicita' che di fatto vive altre crisi. primo utilizza poco la rete e secondo oramai la fanno soltanto le automobili. il biscione ne inventa una dopo l'altra per rientrare dei danari che ha dovuto versare a de benedetti.

OBAMA VUOLE UNA LEGGE PER CONTROLLARE I DATI INTERNET.

il controllo della rete secondo obama è necessario. calpesta cosi' il leader invocato da tutto il mondo quelle che sono le normali leggi democratiche sulla privacy. chi lo avrebbe mai detto ?

SCANDALO CALCIO E SCOMMESSE

arrivano le prime stangate... e prima di luglio, cioe' prima di comunicare chi andra' in europa... tocchera' alla lazio e forse anche al napoli.

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8 maggio 2012

MOVIMENTO CINQUE STELLE BOOM DI VOTI.

analisi del voto amministrativo italiano. la PDL si è dissolta... e tutti i voti sono confluiti nel partito di beppe grillo che tutto è tranne che di sinistra. la lega in qualche modo regge i scandali con la vittoria di TOSI... ma bisogna ricordare e sottolineare che TOSI è maroniano e anti BOSSI. il PD si conferma primo partito ma a PALERMO è in testa ORLANDO dell'italia dei valori e palermo è un segnale importante. altro da aggiungere ? la fine di silvio berlusconi che si fa trovare in RUSSIA DA PUTIN per non commentare la sua sconfitta. il resto era stato previsto, grande calo di affluenza... il primo partito è quello del NON VOTO... e soprattutto i grandi partiti perdono numerosi consensi a dimostrazione che lo sfascio poi si riversera' nel partito centristi ... la nuova balena bianca il ritorno della DC.

LA CIA SVENTA UN ATTENTATO DI ALQAEDA.

obama la deve smettere con questi giochini, si è inventato ancora una volta la riapertura del processo contro i 5 presunti terroristi delle torri gemelle...questo processo di fatto si fa ogni volta che arrivano le elezioni, tutto è cominciato con bush. un processo farsa...cosa non si fa per vincere le elezioni... quando non si hanno argomenti.

ALTRI DUE SUICIDI IN ITALIA PER LA CRISI.

è strano che non si uccidono i poveri, anche queste due persone erano due imprenditori. vuoi vedere che la crisi eliminera' i ricchi mentre loro l'avevano organizzata e progettata proprio per uccidere la classe operaia ?

SARKOZY LASCIA LA POLITICA.

diciamo che dopo il suo accellerare contro gheddafi per prendersi qualche barile di petrolio... la politica della francia è stata fatta dalla merkel, quindi di fatto SARKOZY ha da tempo lasciato la presidenza.

filosofo e storico inglese marxista, 95°enne, ERIC HOBSBAWM, riportate in una illuminante intervista al settimanale L’ESPRESSO (n.19/2012)


CAPITALISMO: opera attraverso crisi e successive ristrutturazioni, non possiamo sapere quanto sia grave quella attuale; spostamento del centro di gravità dai vecchi paesi occidentali (nazioni che E.H. pensa siano in un rapido declino) verso quelli emergenti (del Bric: Brasile, Russia, India, Cina); nonostante la gravità della crisi l’economia mondiale continua a crescere, però fuori dall’Occidente; il Capitalismo non è un sistema unico e coerente ma ci sono tante varianti; per i paesi del vecchio capitalismo il problema è come mantenere gli standard del benessere esistenti (cioè il Welfare); sta emergendo il fenomeno del “Capitalismo di Stato”, buono per creare infrastrutture ma meno per creatività e innovazione, ma che a differenza del privato può gestire egregiamente il Welfare (per questa forma di Capitalismo E.H. prevede un grande futuro, anche perché non è legato all’obbligo di una crescita senza limiti e al consumo di risorse naturali, che vanno verso l’esaurimento - tema caro agli ambientalisti-);


LIBERISMO ECONOMICO: non è vero che il capitalismo di “libero mercato” sia necessariamente legato alla libertà e alla democrazia, ne vediamo oggi le conseguenze disastrose per le masse popolari (sconfitta storica di quella che lui chiama “teologia del libero mercato” e fine dell’economia liberale come è stata conosciuta negli ultimi decenni);


CAPITALISMO e SOCIALISMO non sono necessariamente due vie contrapposte e alternative come le abbiamo concepite finora, Marx spiegava solo che il sistema capitalistico un giorno sarebbe stato superato;


FINANZA e INFORMAZIONE: due mezzi potenti nelle mani di una élite globale che decide tutto nel campo dell’economia, ma la borghesia non è scomparsa. La Finanza è necessaria per il Capitalismo, ma non è indispensabile


LOTTA DI CLASSE: il vecchio proletariato si è spostato dai vecchi paesi a quelli emergenti, è là che dovrebbe esserci la lotta di classe (ma non la vediamo ancora);


RIVOLUZIONI: improbabili, anche se secondo le antiquate credenze della sinistra la crisi dovrebbe produrle (non si vedono, a parte qualche protesta degli indignati);


GLOBALIZZAZIONE: il vero problema è la “asimmetria” della glob., come pure quello della non glob. della politica, ancora frazionata nei centri di potere degli Stati nazionali, con conseguenze negative per l’economia e l’ambiente in generale;


ECONOMIA MISTA (Pubblico e Privato): falliti i tentativi del XX secolo (URSS) di eliminare il settore privato, come pure il tentativo ultraliberista di lasciare andare l’economia senza regole e senza alcun intervento esterno, cosa resta per appianare le diseguaglianze sociali prodotte dal Capitalismo attuale? Non si può pensare ad una crescita solo dell’economia: abbiamo un “obbligo morale” di cercare di costruire una società con più uguaglianza.


MARX: rimane il suo metodo di analisi della società e la sua previsione che i lavoratori devono organizzarsi in quanto partito di classe. “La sinistra attuale non ha più niente da dire, non ha un programma da proporre; quel che le rimane rappresenta gli interessi della classe media istruita e non sono certo centrali nella società”. Ho cercato di riassumere il pensiero di questo illustre pensatore anche perché lo trovo in sintonia con quanto dico e scrivo da tempo, e invito i Suoi lettori (in particolare l’esimio prof. Barone, Bontempi, Madasi e altri) a cimentarsi su questi importanti argomenti di alta speculazione storico-filosofica, che poi tanto teorici non sono in quanto interessano lo sviluppo di tutta la nostra moderna società.

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7 maggio 2012

HOLLANDE VINCE IN FRANCIA.

ora si muovera' anche l'italia. tutti prevedono un asse tra bersani e la francia per convincere la merkel a cambiare linea sull'europa. difficile prevedere se monti rimarra' al governo, certo è che ora si puo' parlare di un gran movimento per poter sistemare il tutto, dalla crisi euro a quella italiana con tempi meno serrati. intanto il marione nostrano ha chiamato il nuovo presidente e per anticipare quanto potrebbe succedere all'interno del nostro parlamento ha chiesto una collaborazione. una soluzione che nessuno prevede non è tanto far cambiare idea alla merkel che dovrebbe poi fare i conti con il suo partito e con il popolo tedesco, è quella che la germania esca dall'eurozona... tempo fa infatti si parlava che in casa tedesca avevano cominciato di nuovo a stamparsi il marco.

GRECIA VINCE LA DESTRA.

e allora cari miei potete affondare. certo il partito di sinistra si piazza al secondo posto scavalcando addirittura i socialisti. ma se nei paesi dove regna la crisi si vota a destra significa soltanto che il popolo è senza cultura. succede a tutti coloro che hanno fatto del danaro la propria essenza di vita e della paura la propria prigione.

ANCHE ALLA MERKEL NON VA BENE IN GERMANIA.

perde consensi anche se rimane al vertice delle due grandi prove elettorali in germania. certo è che per poter continuare a governare dovra' fare accordi elettorali e coalizioni. questo significa che non tutto il popolo tedesco approva la sua politica di rigore e le regole dettate agli altri paesi poveri e sicuramente ladroni dell'europa.

FERMATO IL CORTEO ANTI ROM.

un ragazzo ucciso sembra da un rom scatena nuovamente il razzismo di massa. le persone scendono in piazza per cacciare altri poveri, senza comprendere che l'orrore è sia nella poverta' che nel vivere una vita fatta di nulla... e il nulla contro il nulla non fa altro che scatenare tragedie mentre i ricchi continuano a viverci sopra indisturbati.

OSSERVATORI ONU IN SIRIA.

dell'onu non ci si puo' fidare. spesso in africa hanno chiuso gli occhi sui massacri. ma questa volta per far muovere l'america potrebbero sostenere qualsiasi cosa. non dimentichiamo che la siria è vicino all'iran e da quelle parti scorre petrolio. se poi ci mettiamo il fatto che gli americani stanno arruolando soldati libici e che si sta muovendo anche israele, i venti di guerra non sono solo ariette.

CARDINAL BAGNASCO - PIU' LAVORO E STOP ALL'ANTIPOLITICA.

mai vista una cosa del genere. ora è la chiesa che protegge i politici. comunque ne' gli uni ne' gli altri possono fermare la disillusione degli italiani rispetto ai furti commessi da entrambi. se proprio si vuol fermare l'antipolitica bisogna solo cominciare a dimostrare nei fatti non nelle parole l'intenzione di cambiare.

GLI SCOUT ITALIANI CONVINTI CHE L'OMOSESSUALITA' SI PUO' CURARE CON LO PSICOLOGO.

ecco se le nuove generazioni crescono con questa ignoranza... c'e' da attendere almeno 60 anni per osservare un mondo migliore. l'omosessualita' è natura...non è una scelta psicologica ne' una malattia... è natura. è una sessualita' come tante. la pedofilia invece in natura non è praticata da nessun animale... ma solo dall'uomo bestia. questa si che bisogna saperla individuare e far curare da psicologi, perche' è indotta da malattie e da una societa' malata, la stessa appunto che inventa i scout.

FEMMINICIDIO.

è inutile negare che bisogna schierarsi dalla parte delle donne, ponendo pero' due domande. gli uomini vengono educati da mamme, quindi diamoci da fare, perche' una manifestazione non basta, puo' certamente sensibilizzare, ma educare alla cultura e al rispetto è il dovere delle donne, soprattutto per le nuove generazioni a cominciare dalla famiglia dove ancora troppo spesso il maschio la fa da padrone sulla sorella ed ha altre garanzie dalla famiglia che alla sorella vengono negate.

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4 maggio 2012

INTERVISTA A LE PEN

in tv - da michele santoro - è andata in onda l'intervista a LE PEN ... la quale affermava tempo fa che avrebbe votato scheda bianca... in realta' la sua intervista contraria all'europa fa pensare che sosterra' HOLLANDE l'unico che unendosi successivamente con una sinistra europa puo' trattare con la merkel facendogli cambiare programma.

SEQUESTRA L'AGENZIA DELLE ENTRATE.

poi libera gli ostaggi. e' un imprenditore rovinato da EQUITALIA ... pur non essendo d'accordo sul gesto, l'importante è che non si è suicidato ne' ha ucciso altre persone innocenti. finalmente coloro che stanno per essere massacrate dalla crisi riescono in qualche modo ad esporre il problema. abbiamo ripetuto piu' volte che non bisogna evitare di far pagare quanto si deve, ma bisogna dare tempo necessario a chi deve pagare attraverso una rateizzazione umana. quello che deve fare la merkel con l'europa lo deve fare EQUITALIA nel nostro paese.

MICHELE SANTORO HA PRESENTATO I CURRICULUM PER FARE IL DIRETTORE DELLA RAI INSIEME A FRECCERO.

unico problema che prima di lui si e' presentato con il suo curriculum MINOLI... uno che in rai gestisce altri apparati e viene considerato da tutti i politici come persona tranquilla e che rispetta il sistema.

ANCHE DA NOI SI VOTA A GENOVA ... E BERLUSCONI RILANCIA L'ASSE CON LA LEGA.

piu' che un asse sembra il rilancio dei pokeristi perdenti. TOSI non vuole che BOSSI si ripresenti come leader della LEGA... tosi è un maroniano di ferro e maroni da tempo sta cercando di bruciare bossi e il figliol trota che lo hanno anticipato facendo tutto da soli. il bello è che sentirli al comizio dicono che la lega è stata fregata dal sistema perche' dava fastidio al governo monti. in realta' i diamanti e i danari pubblici e gli investimenti in tanzania non li ha certo fatti il sistema.

RICOVERATO ANDREOTTI ... CRISI RESPIRATORIA.

è l'unica crisi di cui soffre, dopo aver rubato in tutta italia danari e danari che ha girato in conti bancari allo ior. forse questa volta ci lascia ... e attraverso le stragi d'italia lo ricorderemo mal volentieri.

DRAGHI PREVEDE ANCORA CRISI PER I PAESI EUROPEI E MONTI PROMETTE INVESTIMENTI PUBBLICI.

la questione non torna. ha incaricato super tecnici per tagliare la spesa pubblica e poi vuole riinvestirci ? forse è solo un giochino per spostare i fondi pubblici ad altri amici o meglio ancora, tra i tagli previsti c'e' anche il rispettare le leggi... e la legge dice che tutti i beni dello stato, caserme in disuso eccetera, devono essere svenduti e a comprarli saranno certamente le banche che monti rappresenta.

NAPOLITANO - E' NECESSARIA UNA RIGENERAZIONE POLITICA.

a cominciare da un presidente della repubblica capace di firmare quello che si deve firmare e di opporsi a quello che deve. e soprattutto capace di responsabilizzare i partiti che sono il primo scempio della crisi in atto , senza sostituirli con un colpo di stato bancario.

FACEBOOK ENTRA IN BORSA - VALE 96 MILIARDI DI DOLLARI.

questo è un'altro titolo tossico. vediamo per quale motivo. riprendiamo una frase di gianni agnelli... se FACE dovesse fallire cosa si vende per poter ripagare coloro che hanno sottoscritto le sue azioni ? una cinquantina di computer, un programma, e miliardi di faccette in foto ? perche' la PARMALAT era ed è stata risanata e poi venduta ai francesi... e un sito internet sarebbe insanabile ? forse per il latte e i formaggi di uno e la solita mungitura dell'altro.

LUFTHANSA CHIUDE IN ROSSO E LICENZIA 3500 OPERAI.

la lufhtansa, compagnia aerea, è tedesca. se generi crisi la crisi inevitabilmente la paghi prima o poi. la germania non vuole capire quello che neanche da noi i commercianti hanno capito. se con l'arrivo dell'euro sono stati aumentati a dismisura i prezzi rubando alla povera gente, inevitabilmente ora cominciano i commercianti a sentira la stessa crisi che hanno generato. perche' la gente non compra e risparmia su tutto e se possibile o costretta compra dai cinesi che copiano i nostri prodotti perche' rimasti uguali e senza ricerca tecnologica da oltre 20 anni.

PIER SILVIO LASCIA LA FININVEST ED ENTRA IN MEDIOBANCA.

MEDIOBANCA ? ... non ha sportelli... tutte le operazioni di mediobanca, quelle che bisogna fare ai sportelli bancari, le fanno le poste. insomma una banca costruita sul nulla alla quale molti di voi hanno dato danari che solo silvio e figlio sanno dove investire, FACILE PENSARE A mediaset.

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2 maggio 2012

SPERANZA PASSIONE E FUTURO - PRIMO MAGGIO IN MUSICA.

questo su per giu' è il titolone dei giornali occidentali... in realta' c'e' solo la musica... e la solita musica.

OBAMA A SORPRESA VA IN AFGHANISTAN E ANNUNNCIA L'IMMINENTE FINE DELLA GUERRA.

è da quando si trova alla casa bianca che annuncia e annuncia... o si sono fregati tutto l'oppio afghano oppure vuole spostare i soldati in libia... per poi attaccare l'iran. possiamo dire con certezza che alla fine del suo mandato questo signor obama è stato come tutti gli altri presidenti usa... e getta.

ROMNEY SI DIMETTE DAI REPUBBLICANI USA - PERCHE' NON ACCETTANO CHE SONO GAY.

ora che romney sia gay non ci interessa... la sessualita' non fa le persone... ma è questione proprio dei repubblicani e della destra occidentale non accettare i gay... che ci si iscrive a fare in un tale partito un gay ? ripeto quindi che la sessualita' non conta è la testa che manca a romney.

BOSSI SI RICANDIDA SEGRETARIO DEL PARTITO.

partito di testa.

FRANCIA - CI SI AVVICINA ALL'ELEZIONE.

molti pensano che francoise hollande è la persona giusta per far cambare la politica europea. se vince lui la merkel non avra' il sostegno di sarkozy... oltre al fatto che hollande ha dichiarato pubblicamente e nel suo programma, che intende bloccare l'economia delle borse che di fatto stanno conquistando le nazioni. l'italia, sia il pd che la pdl vede di buon occhio una vittoria di hollande per poi puntare i piedi collettivamente contro le politiche della germania. il dilemma rimane sempre su quanto si dice in campagna elettorale e quanto si mantiene successivamente la stessa.

MONTI DECISO A TASSARE I CAPITALI IN SVIZZERA.

entrerebbe immediatamente un miliardo di euro circa, secondo i calcoli economici. anche l'italia dopo la germania e la svezia ... ritrova il senno. tutti i partiti sono d'accordo e questo è quasi un miracolo, oppure non hanno conti in svizzera.

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1 maggio 2012

FESTA DELL'OPERAIO.

c'e' poco da festeggiare con questa crisi che spinge al suicidio perche' non c'e' futuro, e gli industriali si suicidano per non diventare operai. c'e' poco da festeggiare perche' si paga e si porta il peso di coloro che continuano a mangiare sulla spesa pubblica. in tutto questo il sindaco ALEMANNO chiede il risarcimento di 240 mila euro ai sindacati, per sostenere il concertone... non sia mai un po di musica diversa da FACCETTA NERA e subito chiede il conto.

LE COSTE ITALIANE HANNO PERSO LE DUNE.

non sembra una notizia sulla quale concentrarsi. ma senza le dune di sabbia ... fa ricordare che siamo una penisola e quindi la costa è esposta al mare. quanto tempo ancora resisteranno le spiagge ? formulata in questo modo la domanda è evidentemente drammatica quanto il nostro menefreghismo.

MONTI - L'IMU C'E' PERCHE' FU TOLTA L'ICI.

certo che se i professori sono questi viene voglia di tagli economici alla bocconi.

JUNCKER LASCIA L'EUROPA.

secondo JUNCKER il problema è determinato dalle ingerenze franco tedesche, per il fatto che oramai solo queste due nazioni e non tutta l'europa, determinano gli andamenti economici e le recessioni oramai in atto.

BEPPE GRILLO AFFERMA CHE LA MAFIA CHIEDE IL PIZZO MA NON STRANGOLA I SUOI CLIENTI MENTRE LA CRISI GENERATA STA STRANGOLANDO TUTTI.

piu' volte ho detto che grillo è un populista accattone e politicante di destra. al nord l'ho sentito dire che BOSSI SE NON SI MISCHIAVA ERA UN GRANDE STATISTA e al sud PARAGONA LA MAFIA A QUELLA CHE MAI E' STATA... la mafia uccide non i suoi clienti cioe' coloro che sono succubi al pizzo... la mafia uccide l'intera economia con questo comportamento violento, non strangola vero, ma squaglia nell'acido, spara, elimina tutti coloro che non si piegano al suo volere. E' VERO E' IN CORSO UNA GUERRA DI MAFIE... quella nostrana e quella economica... ma entrambe utilizzano lo stesso sistema ... o paghi il pizzo o muori.

MARO' RAGGIUNTO UN ACCORDO MA LA CORTE CONTESTA.

per liberare i maro' colpevoli l'esercito e quindi l'italia intende pagare 150 mila euro alle vittime, che in india fa tanti soldi ma da noi non possiamo chiamarlo risarcimento, soltanto il solito vecchio trucco che in iraq libero' tanti prigionieri senza mai riflettere sulla guerra ruba petrolio che continuiamo a sostenere.

ENRICO BONDI - L'UOMO CHE RISANO' LA PARMALAT - COMMISSARIO DELLA SPESA PUBBLICA... TAGLI PER 4 MILIARDI DI EURO.

quattro miliardi di euro si fanno rapidamente. basta tagliare i stipendi ai politici, ritirare i soldati dalle guerre in atto, eliminare il finanziamento pubblico ai partiti,eliminare la spesa assurda sui caccia bombardieri,ritirare le nostre truppe dalle guerre...invece sono state riconfermate sia in iraq che in afghanistan. eliminare tutti i politici trombati dalle elezioni che rivestono cariche di presidenza nelle varie amministrazioni pubbliche prendendo 12 mila euro al mese. accorpare province...e finalmente utilizzare l'email... che fa risparmiare sulla carta ed altre spese, tipo i numerosi appalti per attrezzature che vincono i soliti noti. invece ho paura che questo BONDI fara' l'esatto contrario, andra' a mettere le mani in tasca, nella sanita' scuola e poco esercito. naturalmente i tagli che fara' spingeranno ad una istruzione a pagamento ad una ricerca venduta al potere delle industrie al solito esercito che ci comandano gli USA. vuoi quattro miliardi di euro facili facili ? assumi i dipendenti invece di appaltare a ditte esterne... costa meno un operaio assunto a tempo indeterminato che una ditta ... l'amico dell'amico.

L'ONU - L'AUSTERITA' NON SERVE L'OCCUPAZIONE PRECIPITA.

è logico ... ma MONTI sta cercando di realizzare il pareggio di bilancio imposto da MERKEL SARKOZY... nel quale neanche la francia ci rientra facilmente. cosa significa pareggio di bilancio ? significa che se una nazione, tipo l'italia... spende 20 miliardi l'anno, per la spesa pubblica i servizi ed altro, deve incassare dalle tasse 20 miliardi. siccome per coprirne 50, che è quello che spendiamo hanno fatto ben 3 finanziarie, immaginate cosa significa coprire all'anno questa spesa. l'europa non vuole l'europa, vuole distruggere l'europa.

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30 aprile 2012

IPOTESI DI UN SUICIDIO.

shukri ghanem era uno stretto collaboratore di gheddafi a vienna. lo hanno trovato oggi affogato nel danubio. per le elezioni di sarkozy viene fuori che la precedente campagna elettorale del ministro è stata finanziata in parte proprio da gheddafi... siamo alla nuova tornata elettorale... domenica si votera' in francia... basta fare uno piu' uno e qualcuno va a fondo.

ARRIVANO I TAGLI ALLE SPESE SCUOLA E DIFESA.

ma si tagliamo i fondi per la scuola che tanto abbiamo una cultura elevata degli affari nostri. e sulla difesa, cosa spendiamo a fare tutti questi miliardi di euro se poi l'esercito non lo utilizziamo mai contro la mafia ? renderebbe molto piu' di qualche barilotto di petrolio che gli americani ci regalano per la presenza in iraq in favore dell'eni mica altro.

LA BCE RICHIAMA L'ITALIA SULLE PRIVATIZZAZIONI.

venga la merkel a trattare contro le caste - dai farmacisti ai notai ai tassinari... l'italia non è una nazione è una penisola di frazioni comunitarie divise dal resto della realta' povera ed operaia.

BERSANI DICE NO AL VOTO ANTICIPATO NON INTENDE VINCERE SULLE MACERIE.

senza mai specificare quali... se quelle del paese o quelle del PD.

GRILLO - LA MAFIA NON STRANGOLA LE VITTIME LA CRISI SI.

oramai dire che anche ILBEPPE è arrivato di testa mi sembra cosa ovvia e ingiusta. la mafia infatti non solo strangola - fa esplodere... scioglie nell'acido e soprattutto spara... paragone assurdo fatto in un periodo assurdo come solo noi assurdi italiani sappiamo crearci. il bello di queste parole è che sono state dette in SICILIA ad un comizio... e quasi sicuaramente non in modo casuale... il beppe aggiunge che la mafia ci tiene ai suoi clienti perche' si fa pagare il pizzo... dimenticandosi di dire cosa fa a quelli che non lo pagano o cercando almeno di ricordare per quale motivo lo pagano.

MICHELE SANTORO SI PROPONE PER UNA NUOVA RAI

il problema non è una nuova RAI il problema è che uno STATO che sta vendendo il servizio pubblico ai privati non ha bisogno di testimonianze. MONTI lascera' stare la comunicazione che non gli torna utile. cambia e ricambia il concetto è sempre lo stesso ...MONOPOLIO.

L'ENEL A CARBONE UCCIDE UNA PERSONA AL GIORNO.

l'enel centrali convertite a carbone, con tanto di patto con la russia per avere appunto la materia prima... inquinano come il nucleare e uccidono attraverso emissioni ...circa una persona al giorno. come dice la pubblicita' l'enel ti da una mano, se proprio riesci ad arrivare alla fin del mese con il tuo stipendio da fame.

A REGGIO EMILIA GLI APPALTI PER I RIFIUTI SONO STATI DATI A DUE DITTE INDAGATE PER MAFIA.

le ditte sono la tredeco e la ramm. entrambi come i rifiuti in attesa di sentenza si riciclano. pero' poi non ci venga a dire la FORNERO che non investono in italia per l'articolo 18 ... sono questi gli orrori che fanno fuggire gli imprenditori esteri, non gli operai ma gli appalti che vincono e gestiscono i soliti noti.

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giorno - 29 aprile 2012

RAPINA A ROMA - DUE GIOIELLIERI UCCIDONO UN UOMO DELLA BANDA DELLA MAGLIANA.

la notizia di cronaca nera deve far riflettere ...da quando è sindaco alemanno sono rifioriti i criminali. questo perche' nella capitale si stanno spartendo sia grossi traffici di droga che appalti legati al nuovo piano regolatore e relative questioni di controllo sulle nuove zone in cui edificheranno alberghi supermecati e tutto quello che un sindaco puo' controllare e determinare. tra le tante cariche politiche che guadagnano e straguadagnano, vorrei ricordare che non ci sono i politici, i quali meta' dello stipendio spesso lo versano alla segreteria di partito, ma i sindaci e i vertici politici delle istituzioni, quelli si che con tutti questi brogli mazzette e contro mazzette fanno tanti danari leciti e non. se poi ci mettiamo che alemanno ha anche invitato FREDA terrorista nero alla presentazione del suo libro in campidoglio la cigliegina è una indicazione, anche se poi il sindaco a ritirato l'invito pressato dagli eventi.

LE DONNE AI VERTICI SONO MEGLIO DEGLI UOMINI.

tranne alcune eccezzioni. ma solitamente chiedere un favore politico ad una donna in cambio di danari è difficile. nella cultura maschilista un uomo non chiede mai favori ad una donna, figuriamoci in quella mafiosa. forse è per questo che donne ai vertici se ne vedono poche ?

INTERCETTAZZIONI

silvio berlusconi comincia a fare quasi tenerezza. vecchio decrepito dal culo floscio che deve pagare le sue donnine le quali lo cercano chiamandolo AMO' e in ogni telefonata c'e' la richiesta di lavoro e soldi... in cambio di un misero bacio. TRA LE TANTE CHE SILVIO ha combinato sottoculturalmente la piu' drammatica è quella di aver dimostrato che non abbiamo dignita', siamo in vendita come carne da macello... bastano mille euro e diamo il culo.

LA CEI - ETICA PUBBLICA E PRIVATA SONO LEGATE.

ma senti da che pulpito. allora la CEI ci deve spiegare - calvi sindona de pedis lo ior e orlandi... successivamente ascoltiamo prediche.

MARONI NON HA PAURA DEI GIORNALI

infatti non sono le notizie interessanti sugli arresti e gli imbrogli dei leghisti... ma gli arresti e gli imbrogli. quanti voti prendera' la lega alle prossime elezioni? e voglio proprio vederle quelle faccette che la voteranno. ricordiamoci che siamo un paese di vecchi e ignoranti quindi l'ipotesi leghista rimane, tanto che alfano ha chiesto nuovamente di unire i partiti per le elezioni e MARONI ha risposto picche per ora.

I FARMACISTI VINCONO LA LORO FETTA DI CASTA.

esattamente come hanno fatto i tassinari. ognuno lotta per avere i suoi vantaggi a discapito del popolo. per questo non siamo certamente una nazione ma un cumulo di menefreghisti. dietro i farmaci da liberalizzare e vendere anche nei supermercati, (altra casta) ... ci sono tre miliardi di euro nascosti tra VITAMINA C - VIAGRA - eccetera... che continueranno ad essere venduti in farmacia appunto.

DEBUTTA ITALO.

italia non andava bene... italo si... italo italiano... italo l'infamo... italo è il treno di MONTEZUMMALO E LO SCARPARO della valle... il treno per il quale continua la lotta contro i NO TAV... il treno dei desideri... i soliti... quelli capitalisti. provate a prenderlo ITALO, tra i tanti difetti riscontrati nella sua prima corsa, c'e' anche il prezzo.

LA NUTELLA NON FA BENE ALLA SALUTE.

la ferrero risarcisce i ghiottoni americani... si sono accorti che mangiandone tre barattoli al giorno si diventa grassi e nelle pubblicita' la NUTELLA viene presentata come un integratore per la salute. GLI AMERICANI sono scemi o le pubblicita' sono false ? dilemma.

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giorno - 28 aprile 2012

PERCHE' MONTI NON INTERVIENE SULLA CRISI ?

forse conviene vedere questo video clicca sul link sotto riportato:

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=HORaWaxi6io#!

questo video è cosi' assurdo che oggi - e lo dico realmente - la moglie di monti è stata ricoverata per dolori addominali - fossero sensi di colpa ? non ci giurerei ... sara' la solita influenzetta che i ricchi curano in ospedale.

LE BORSE EUROPEE RIPRENDONO QUOTA

dopo un solo giorno di crisi ... questi erano i titoloni dei giornali - le borse europee sono tre giorni che continuano a guadagnare oltre l'uno per cento... quando vanno bene i giornali non ne parlano - LA CRISI DEVE FAR PAURA AGLI OPERAI PER PAGARLI MENO e deve rimanere nella memoria dei singoli per continuare a scippare i diritti.

MADDALENA BROGLI CONFERMATI PER IL G8

non c'era dentro solo l'ex responsabile della protezione civile BERTOLASO - non c'erano sempre le solite ditte a rubare i soldi della spesa pubblica, quello che BRUNETTA tentava di depistare dando la colpa ai FANNULLONI OPERAI DEL pubblico impiego... dietro c'era anche la MARCEGAGLIA che doveva comprarsi tutto l'impianto a quattro euro per farci un super albergo a 5 stelle. LA MARCEGAGLIA poi ha lasciato l'affare visto che giornalisti e indagini stavano svelando il tutto. in poche parole I SOLDI VENIVANO DATI A BERTOLASO lui li girava alle solite ditte... IL G8 VENIVA SPOSTATO ALL'AQUILA e il tutto lo comprava la MARCEGAGLIA per concludere i lavori e farne un albergo. poi a pesare sono gli operai ? è che abbiamo avuto la PEGGIOR CLASSE POLITICA DI SEMPRE ... E siamo peggio molto peggio della GRECIA. non è un caso che quando c'era il governo BERLUSCONI BERTOLASO si sentiva parlare sempre di imminenti DISASTRI - dalla siccita' all'alluvione fondi pubblici a gogo... dirigeva forse GIANNI LETTA?

ELEZIONI FRANCESI

sarkozy e hollande devono per forza fare patti con la destra di LE PEN... la trota figlia del noto francese di estrema destra. il bello è che a dare tanti voti all'estrema destra francese sono state le classi piu' povere, dove da sempre la sinistra si è lasciata sconfiggere dal populismo e la non cultura.

STRAGE DI VIA PALESTRO - NO ALLA REVISIONE DEL PROCESSO.

se il papocchio c'e' STATO - se la collusione tra mafia e pezzi deviati dello stato è avvenuta - questo processo per capire chi ha ucciso realmente BORSELLINO che contro questo papocchio si era schierato, non lo riapriranno mai neanche dopo le nuove rivelazioni di un pentito che ha finalmente dimostrato chi e quali accordi erano stati fatti. quelle stragi del 92 - vero fregarono definitivamente TOTO' RIINA che non comprese dove e come lo STATO si stava spostando e come la mafia non quella da lui diretta ma quella che stava per venderlo a PROVENZANO, aveva oramai centrato l'obiettivo NORD in cambio di una tregua.

CENSIMENTO ITALIA -

calo di nascite - in 10 anni solo 34 mila bambini - siamo un popolo di vecchi...sara' questa la vera motivazione del taglio alle pensioni ? la popolazione italiana passa da 57 milioni a quasi 60 milioni di persone. 28 milioni di italiani sono maschi e 30 milioni circa sono femmine. 63,4 su 1000 persone sono stranieni e due stranieri su tre risiedono nell'italia settentrionale in particolare al nord dove vengono ccsfruttati da industrie e padroncini. anche la densita' della popolazione si trova piu' al nord che al sud. roma è il comune piu' popolato d'italia - con circa tre milioni di abitanti.

RINCARI PER TUTTI A FINE 2012

aumento della bolletta della luce - L'ENI A BREVE VERRA' SVENDUTA e devono far vedere che si fa cassa. anche perche' la francia l'energia ce la vende a pochi euro e chi ci straguadagna si conosce. poi c'e' L'IMU - LA TASSA SULLA CASA... e ancora previsti aumenti di benzina... in tutto si tocca quota 2200 euro in piu' all'anno per famiglia.

LEGA - ANCHE STIFFONI SI AUTOSOSPENDE.

c'e' poco da dire e da aggiungere LA LEGA E I LEGHISTI SONO STATI TUTTI LADRI COME IL RESTO DEI POLITICI ITALIANI... fatte alcune eccezzioni sulla LEGA pesa il fatto che per anni hanno preso voti sul motto NOI NON SIAMO COME GLI ALTRI SIAMO PULITI.

PROFUMO PRESIDENTE DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA

naturalmente neanche due righe per ricordare che al governo c'e' l'altro PROFUMO FRANCESCO... questo invece è ALESSANDRO PROFUMO, ma gli ambienti di provenienza sono gli stessi... LE BANCHE.

CEMENTO AL POSTO DELL'IPPICA.

sono numerosi i centri IPPICI che stanno per essere chiusi in tutta italia. al loro posto sorgeranno supermercati e centri commerciali oppure alberghi e catene industriali... palazzi e palazzinari. come detto migliaia di volte l'italia sta per essere svenduta e insieme all'ippicca vengono intanto licenziati 67 mila persone che nella stessa ci lavoravano. neanche due righe sui cavalli da corsa, che certamente ve li ritroverete in forma di fettine... l'economia questo vuole e se non ci si organizza per comprendere le fregature, nulla cambia e tutto si dissolve a vantaggio dei soliti noti.