COMUNICATO
STAMPA La terribile sequenza di attentati che hanno causato migliaia i morti negli Stati Uniti interpella in prima persona tutta l'umanita' e, in particolare, il movimento pacifista che e' impegnato nella costruzione di un mondo diverso da quello capitalista neoliberista. Non e' sufficiente la condanna netta della violenza, ovunque venga fatta. La violenza puo' essere combattuta esclusivamente con la Nonviolenza. Bisogna togliere l'acqua in cui i terroristi prosperano, aumentando la democrazia, dando dignita' a tutti i popoli. La spirale violenza - repressione non puo' che portare ad ulteriori lutti e non risolvera' mai alla radice i problemi che stanno alla base di tanta distruzione e di tanti lutti Antonio Bruno vice Presidente del Consiglio Comunale di Genova Altro Polo - Sinistra Verde ------------------------------------------------------------------------- COMUNICATO STAMPA DP (Democrazia Popolare Sinistra Unita) Michele Capuano segretario nazionale. Qualsiasi attentato terroristico va irrimediabilmente condannato: il terrorismo, aldilà, degli obiettivi colpiti è e rimane il più grande nemico delle forze del lavoro, del progresso, della democrazia, della pace, della stessa lotta di liberazione dei popoli contro l'organizzazione mondiale delle disuguaglianze. I governi degli Stati Uniti d'America non raramente si sono resi responsabili di crimini feroci (Vietnam e prepotenze coloniali, schiavismo e razzismo, aggressioni militari incontrollate e non dichiarate, devastazioni ambientali, embarghi come nuova forma di genocidio e via ricordando) e, ancora oggi con l'amministrazione Bush, sono i prepotenti dirigenti di una nuova corsa al riarmo che mentre mortifica l'ONU inventa una nuova militarizzazione planetaria fino alle proposte inaudite di scudi stellari e rinnovamento delle tecnologie nucleari. Molto fanatismo religioso o intere organizzazioni paramilitari sparse per il mondo hanno avuto negli USA sostegno, finanziamento e approvazione al pari del capitalismo illegale che ha inquinato la dignità di popoli interi in una guerra senza precedenti dichiarata all'umanità stessa. Sappiamo, dunque, che una spirale perversa è stata messa in moto favorendo una violenza nata da un'economia di guerra (in particolare dopo la caduta del Muro) e da una politica della prepotenza e del più forte dalla quale traggono vantaggi classi esclusive e dominanti in nome del profitto per pochi ai danni delle moltitudini. Ancora una volta, tuttavia, le vittime vere della violenza sono masse inermi mentre si proporrà ancora conflitto cruento e rimarranno irrisolti i grandi mali che attanagliano la gran parte degli esseri viventi e ogni risorsa. Noi siamo e dobbiamo essere contro il terrorismo (grembo fecondo per l'avanzare di una nuova barbarie e per mortificare le libertà e la stessa idea di civiltà). Dobbiamo condannare fermamente, senza tentennamenti, gli attentati sanguinari e indiscriminati negli USA e contro chiunque e ogni altra forma di violenza che ne può derivare. Ora è il momento, per ogni organizzazione che si richiama a valori profondi e che ha nei propri progetti un mondo migliore dove alberghi una nuova qualità della vita e l'emancipazione del popolo degli uomini e delle donne, dove la grande lotta sia alle ingiustizie e per un nuovo mondo possibile, di dimostrare la maturità del nostro pensare ed agire. E' necessario mobilitarsi in ogni città non contro ma per...: è importante aggregare masse diverse per parlare di pace, disarmo, convivenza civile e democratica, per ostacolare la follia delle spese militari mentre fame, carestie, mancanza di cura uccidono senza pietà milioni di nostri fratelli e sorelle, per dire no alla NATO e per riproporre un rinnovato ruolo dell'ONU, la riforma alla radice delle strutture di Bretton Woods, l'indipendenza di ogni popolo e una cooperazione per lo sviluppo e non per lo sfruttamento, per chiedere la fine di ogni embargo, per risolvere definitivamente la questione del debito estero nelle periferie del pianeta, per un nuovo internazionalismo. Questa è la sfida: ed è questo che deve distinguerci dai fomentatori del grande disordine mondiale. Democrazia Popolare invita tutti e tutte alla marcia della pace Perugia-Assisi del 29 ottobre e si sente impegnata, contro ogni leaderismo e settarismo, oltre i cortei proposti a Napoli e Roma in occasione dell'incontro Nato e FAO, a promuovere o ad aderire a mille iniziative sparse nel Paese piene di contenuti, pacifiche, che evidenzino un programma ed un progetto per l'alternativa credibile e possibile, che dicano no alla scelta mostruosa del terrorismo e alle conseguenze che può determinare, che siano occasione per inserire nella società elementi di progresso per un rinnovamento che se tarda ci vedrà spettatori della decomposizione e la morte delle stesse classi in lotta sullo stesso terreno che le ha generate. Roma 12 settembre 2001 |
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