11
Settembre 2001. Questo
è un giorno di sconfitta per l'Uomo.
Cerco disperatamente
una risposta in rete, magari che sia tutto un
bluff, il nuovo film di Bruce Willis. Non è
così. E' la nuda, dura, crudele realtà: OGGI
L'UOMO HA PERSO!
La sequenza dell'aereo
della United Airlines che si va a schiantare con
efferata precisione contro il secondo edificio
delle Torri Gemelle di New York, non è
l'immagine di un nuovo film di Spielberg, ma è
il simbolo di un mondo che dalla sua Storia di
sangue e morte non ha imparato nulla, di un mondo
che gira intorno a se stesso e ci da l'illusione
che sia diverso, di un mondo che ha girato una
pagina della sua vita per iniziarne un'altra,
sicuramente peggiore.
Ciò significa che
l'uomo non impara, che l'uomo non migliora, che
l'uomo è lo stesso di sempre... Quello di
sempre...
Sei
ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del
mio tempo. Eri nella carlinga,
con le
ali maligne, le meridiane di morte,
- t'ho
visto - dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle
ruote di tortura. T'ho visto:eri tu,
con la
tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza
amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come
sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli
animali che ti videro per la prima volta.
E questo
sangue odora come nel giorno
quando
il fratello disse all'altro fratello:
"Andiamo
ai campi". E quell'eco fredda, tenace,
è
giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate,
o figli, le nuvole di sangue
salite
dalla terra, dimenticate i padri:
le loro
tombe affondano nella cenere,
gli
uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore
1946,
Uomo del mio tempo, Salvatore Quasimodo
Ma l'uomo cosa ha
imparato? Quale lezione dovrà ricevere per
dimenticare?
Oggi ho pianto. Il fumo
nero copriva il cielo di New York, il cielo sopra
alla Statua della Libertà, e l'uomo assisteva
dai TG di tutto il mondo alla sua tragedia.
Le sirene della polizia
che si confondevano coi pianti di quella gente
che un'attimo prima aveva nella testa i pensieri
che noi, ogni mattina, abbiamo nella testa
recandoci al lavoro o a scuola. Magari c'era chi
correva per non arrivare tardi
altrimenti-il-capo-mi-licenzia, o magari c'era
chi si recava ad un colloquio per averlo quel
maledetto lavoro e nella testa si interrogava se
era il tipo giusto. Sono sicura che c'era anche
quel famoso di Jhon Smith che si chiedeva come
avrebbe fatto per invitare la biondina che da
poco lavorava con lui nella libreria di suo
padre, a prendere un caffè... Pensieri normali,
di persone normali che fanno vite normali, me che
proprio questo rende speciali. Gente come noi che
cammina per la strda come noi, che lavora nel suo
ufficio come noi, per portare avanti una mogli e
due figli come noi, per arrivare alla fine del
mese senza chiedere soldi in prestito dalla
banca, come noi...
Ma un boato enorme
rompe la normalità. Jhon Smith è a terra. Le
sue gambe tremano si alza. Si guarda attorno, la
gente corre, inizia a correre anche lui. Al suo
fianco un uomo."Cosa succedEEE?".
"Una bomba!". "Oh my God!
Dove?". Nessuno risponde, l'uomo non si vede
più. Una bomba, Santo Cielo! Chi è stato? Che
male alle gambe! Dio aiutami, Dio!!! Il fumo si
alza pesante, toglie il respiro, soffoca, si
appiccica addosso. Gli uomini ombre che si
muovono nell'oscurità. Un'altro boato. Il fumo
aumenta, Jhon cade a terra. Un vigile del fuoco
gli si avvicina velocemente. Jhon delira. Piange.
Mormora un nome... Jane. Il vigile si chiama
Gregg. "Vieni amico". Lo solleva. Urli.
Grida. Sirene. Elicotteri. Gente che non fa che
lanciarsi dai due edifici delle torri gemelle...
"Cosa è stato?". "Un aereo".
"Un aereo?!?". "Sì, un aereo. Si
è schiantato contro una torre gemella".
"Oh mummy!".
E allora io vi dico
questo: IO NON CI STO! Non sto con chi si fa
beffe dell'uomo, chi offende così la sua vita...
INDIGNATEVI, perchè ogni uomo ha il diritto e il
dovere di farlo! INDIGNATEVI! E ho pianto con
rabbia, con dolore, ma non con rassegnazione.
Oggi 11 Settembre 2001
si è sfiorata la Terza Guerra Mondiale.
Uomo, potevo essere io
Jhon, Mary, Gregg, Jane, Sam, Paul... e Dio sa
quanti altri! Uomo la tua fame di distruzione non
è ancora saziata!
BASTA! BASTA!!
E mi chiedo se la
rabbia sia la giusta strada contro questa
tragedia. No, probabilmente no, ma è dalla
rabbia che scaturisce la voglia di lottare. E io
voglio lottare!
Uomo, lasciami
piangere, lasciami gridare. Oggi 11 Settembre
2001 ti hanno ucciso.
Un pensiero alle
vittime di questa tragedia.
annamaria
REDAZIONE
NAMIR - il
nostro dolore si unisce al suo - ma non solo per
queste vittime dei grattacieli americani - ma per
tutte le vittime spesso causate anche dalle
nostre bombe senza ali ....delle quali parlava
Quasimodo.
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