COMUNICATO STAMPA DP (Democrazia
Popolare Sinistra Unita)
Michele Capuano segretario nazionale
Qualsiasi attentato terroristico va
irrimediabilmente condannato: il
terrorismo, aldilà, degli obiettivi colpiti è e
rimane il più grande nemico
delle forze del lavoro, del progresso, della
democrazia, della pace, della
stessa lotta di liberazione dei popoli contro
l'organizzazione mondiale
delle disuguaglianze. I governi degli Stati Uniti
d'America non raramente si
sono resi responsabili di crimini feroci (Vietnam
e prepotenze coloniali,
schiavismo e razzismo, aggressioni militari
incontrollate e non dichiarate,
devastazioni ambientali, embarghi come nuova
forma di genocidio e via
ricordando) e, ancora oggi con l'amministrazione
Bush, sono i prepotenti
dirigenti di una nuova corsa al riarmo che mentre
mortifica l'ONU inventa
una nuova militarizzazione planetaria fino alle
proposte inaudite di scudi
stellari e rinnovamento delle tecnologie
nucleari. Molto fanatismo religioso
o intere organizzazioni paramilitari sparse per
il mondo hanno avuto negli
USA sostegno, finanziamento e approvazione al
pari del capitalismo illegale
che ha inquinato la dignità di popoli interi in
una guerra senza precedenti
dichiarata all'umanità stessa. Sappiamo, dunque,
che una spirale perversa è
stata messa in moto favorendo una violenza nata
da un'economia di guerra (in
particolare dopo la caduta del Muro) e da una
politica della prepotenza e
del più forte dalla quale traggono vantaggi
classi esclusive e dominanti in
nome del profitto per pochi ai danni delle
moltitudini. Ancora una volta,
tuttavia, le vittime vere della violenza sono
masse inermi mentre si
proporrà ancora conflitto cruento e rimarranno
irrisolti i grandi mali che
attanagliano la gran parte degli esseri viventi e
ogni risorsa. Noi siamo e
dobbiamo essere contro il terrorismo (grembo
fecondo per l'avanzare di una
nuova barbarie e per mortificare le libertà e la
stessa idea di civiltà).
Dobbiamo condannare fermamente, senza
tentennamenti, gli attentati
sanguinari e indiscriminati negli USA e contro
chiunque e ogni altra forma
di violenza che ne può derivare. Ora è il
momento, per ogni organizzazione
che si richiama a valori profondi e che ha nei
propri progetti un mondo
migliore dove alberghi una nuova qualità della
vita e l'emancipazione del
popolo degli uomini e delle donne, dove la grande
lotta sia alle ingiustizie
e per un nuovo mondo possibile, di dimostrare la
maturità del nostro pensare
ed agire. E' necessario mobilitarsi in ogni
città non contro ma per...: è
importante aggregare masse diverse per parlare di
pace, disarmo, convivenza
civile e democratica, per ostacolare la follia
delle spese militari mentre
fame, carestie, mancanza di cura uccidono senza
pietà milioni di nostri
fratelli e sorelle, per dire no alla NATO e per
riproporre un rinnovato
ruolo dell'ONU, la riforma alla radice delle
strutture di Bretton Woods,
l'indipendenza di ogni popolo e una cooperazione
per lo sviluppo e non per
lo sfruttamento, per chiedere la fine di ogni
embargo, per risolvere
definitivamente la questione del debito estero
nelle periferie del pianeta,
per un nuovo internazionalismo. Questa è la
sfida: ed è questo che deve
distinguerci dai fomentatori del grande disordine
mondiale. Democrazia
Popolare invita tutti e tutte alla marcia della
pace Perugia-Assisi del 29
ottobre e si sente impegnata, contro ogni
leaderismo e settarismo, oltre i
cortei proposti a Napoli e Roma in occasione
dell'incontro Nato e FAO, a
promuovere o ad aderire a mille iniziative sparse
nel Paese piene di
contenuti, pacifiche, che evidenzino un programma
ed un progetto per
l'alternativa credibile e possibile, che dicano
no alla scelta mostruosa del
terrorismo e alle conseguenze che può
determinare, che siano occasione per
inserire nella società elementi di progresso per
un rinnovamento che se
tarda ci vedrà spettatori della decomposizione e
la morte delle stesse
classi in lotta sullo stesso terreno che le ha
generate.
Roma 12 settembre 2001
Una
delegazione di DP valorizzata dalla presenza in
Italia di Fernanda Solares Navarro dirigente del
Fronte Zapatista di Liberazione Nazionale del
Chiapas sara' presente alla marcia della pace
Perugia-Assisi condividendo l'esigenza di
un'iniziativa unitaria contro i venti di guerra e
l'attuale organizzazione mondiale delle
disuguaglianze (contro la fame, la mancanza di
cure, per il lavoro) grembo sempre fecondo per
l'avanzare di una nuova barbarie e di un
terrorismo irrimediabilmente condannabile e
nemico di un progetto e un programma di
liberazione al plurale.
Il giorno
14 ottobre, ore 6,30, da viale Irpinia 52,
partiranno alcuni pulman da Roma (che si
aggiungono a quelli che si stanno organizzando da
diversi consigli territoriali) in collaborazione
con l'Associazione Internazionale di Amicizia e
Solidarieta' con i Popoli, Rete Associazioni
Popolari, associazione per disabili Fabian,
Societa' degli Artisti dello Spettacolo,
Cooperativa Lavoro Culturale, Cooperativa La
Spirale, Cooperativa Sociale Boogan, Polisportiva
Popolare Villa Gordiani Roma 6, Casa dei Popoli
di Roma, associazione Il Puntino, associazione
Art and Art, associazione Onda d'Urto, Arci-Uisp
Sport e Solidarietà Roma, associazione culturale
Arci-Dedalo, gruppo di lavoro aiuti umanitari con
la Caritas VI Circoscrizione, coordinamento per
la solidarieta' in America Latina, esponenti del
Comitato Silvia Baraldini e delle Comunita'
Cristiane di Base, Forum Giovani, comunita'
straniera per i diritti di cittadinanza, Forum di
Lavoro contro gli Embarghi.
Prenotazioni
e adesioni allo 06.2752439 ore 17-23 tutti i
giorni.
LA
REDAZIONE NAMIR SI ASSOCIA.
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