Berlusconi: "L'odio arma
la mano degli assassini"


ROMA - "Bisogna uscire dalla spirale dell'odio politico e da un funesto linguaggio degno di guerra civile. E' l'odio ad armare la mano degli assassini", queste le prime parole di Silvio Berlusconi che, subito avvisato dell'attentato mortale a Marco Biagi ha seguito l'evolversi della vicenda dalla sua casa di Macherio.

"Il senso di responsabilità, in un momento come questo - prosegue il presidente del Consiglio - impone a tutti di interrompere la catena dell'odio e della menzogna, perché è di questo che si nutre l'inumana ideologia che muove la mano degli assassini. Nel conflitto sociale e politico occorrono ragionevolezza, senso della misura e la massima unità possibile tra tutti coloro che hanno a cuore le libere istituzioni di un paese libero".

Berlusconi ribadisce poi la necessità di uno sforzo di tutte le forze politiche per combattere la nuova emergenza terrorismo: "Ciascuno deve fare la propria parte ma questa è una battaglia che si può vincere solo con il contributo di tutti. Noi ci impegneremo per scovare gli assassini di questo italiano onesto e civile e per assicurarli alla giustizia".

(19 marzo 2002)

il presidente del consiglio SILVIO BERLUSCONI - ha ragione - ma sottolineare nuovamente e con decisione che la ragion e' da una parte sola - che la campagna d'odio e'stata fatta ed esposta solo da una categoria politica ... non fa che aumentare cio che lui si augura non vedere piu'.

 

 

 

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