Il ministro Marzano: "I numeri della Cgil non ci condizioneranno"
Schifani (Fi): "Cofferati manifesta contro le idee di Biagi"


Il governo non cede
"Nessuna marcia indietro"


ROMA - Di fronte alla manifestazione della Cgil di Roma, il governo e la maggioranza non cedono di un passo. L'avvertimento più esplicito viene dal ministro per le Attività produttive Antonio Marzano: "Cambiare la posizione del governo non è possibile. E tanto meno è possibile oggi, pochi giorni dopo il crimine compiuto contro un nostro collaboratore. Se si facesse marcia indietro adesso si potrebbe interpretare come il riconoscimento di questo tipo di azioni e mai e poi mai noi lo potremmo fare". Poi aggiunge che i numeri, "gli almeno due milioni" che la Cgil ha portato in piazza, non condizioneranno la trattativa che riprenderà martedì con la convocazione delle parti sociali.

COMMENTO - la comunicazione e' al quanto confusa - dicono di non voler cambiare idea ma riaprono il tavolo delle trattative martedi' - e cio' sembra veramente assurdo. ma e' probabile che martedi' il governo voglia discutere non dell'articolo 18 - ma di altro - come il terrorismo. E' VERO ANCHE come e' stato detto ieri sera nella trasmissione di MICHELE SANTORO - SCIUSCIA' - che lo stesso MARCO BIAGI - alla fine di uno dei suoi ultimi articoli - affermava che l'articolo 18 si puo' anche stralciare perche' non risulta essere necessario per l' avvio di altre riforme piu' importanti.



Dello stesso avviso il ministro delle Politiche comunitarie Rocco Buttiglione: "La Cgil ha tutto il diritto di dissentire e di manifestare se pensa che le nostre scelte siano sbagliate. Noi pensiamo che siano giuste e abbiamo tutto il diritto di andare avanti". La Cgil, ha aggiunto, "non deve pensare di delegittimare il governo o di rendersi complice con quelli che invocano la resistenza. Quale resistenza? Quella armata contro il governo?".

COMMENTO - queste affermazioni - gravi - non sono la strada giusta per avere un dialogo. quanto e' accaduto a MARCO BIAGI - nasce proprio da questo scontro e da quanto il governo sta varando senza fare un'accordo con lo stato sociale.



Più pesante ancora il giudizio del presidente dei senatori di Forza Italia Renato Schifani che definisce la manifestazione della Cgil "il trionfo dell'uso politico del sindacato". E spiega: "Si manifesta contro il barbaro assassinio del professor Biagi, architetto delle riforme che vogliono solo dare nuovi posti di lavoro. Si manifesta contro il governo Berlusconi anche se Marco Biagi era un prezioso collaboratore del ministro Maroni. Si porta la gente in piazza a protestare contro le idee dell'uomo Biagi che invece si dice di voler oggi celebrare".

 

 

 

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