Rutelli e Fassino
"Orrore e barbarie"



 

ROMA - "Orrore, dolore e disgusto per la persistenza di gruppi di assassini che hanno tolto la vita a un tecnico, a un moderato come Marco Biagi, così come furono uccisi Ezio Tarantelli, Massimo D'Antona e altri innocenti": questa la prima reazione di Francesco Rutelli, leader dell'Ulivo, alla notizia dell'uccisione di Marco Biagi. "La libertà di giudizio, per il governo, per la politica, come per il sindacato, - ha concluso Rutelli - non potrà essere piegata dalla violenza assassina".

Un atto "barbaro ed aberrante". Così Piero Fassino definisce l'omicidio dell'economista Marco Biagi. "Si colpisce ancora una volta - afferma il segretario dei Ds - un uomo, un altro economista, come fu con
Ezio Tarantelli e Massimo D'Antona, per le sue idee e il suo lavoro. Non è una violenza cieca ma lucida: si vuole indebolire la democrazia seminando angoscia e paura". Il leader della Quercia sottolinea ancora che "è stato colpito uno studioso capace e stimato che, dopo aver collaborato con Romano Prodi e i ministri Treu e Bassolino, aveva proseguito la sua opera di consulenza con il ministro Maroni". Fassino conclude esprimendo "alla famiglia, agli amici, ai colleghi di Biagi e al ministro Maroni e al governo il sentimento di cordoglio dei Ds e mio personale".

La segreteria Ds è stata convocata d'urgenza, alle 23 di stasera. Da Vannino Chiti, coordinatore della segreteria nazionale dei Ds, giungono "il cordoglio e la ferma condanna per l'assassinio di Marco Biagi. A pochi anni di distanza di nuovo il terrorismo colpisce un collaboratore del ministero del Lavoro, in un momento delicato come quello che vede in modo pacifico e democratico milioni di lavoratori e cittadini opporsi alle scelte negative del governo di destra che vuole abrogare l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori". I Ds, aggiunge Chiti, "ribadiscono tutto il loro impegno contro la violenza e contro il terrorismo. Ieri come oggi il terrorismo non passerà. I Ds fanno appello a tutte le forze politiche e sociali e a tutti i cittadini a essere in campo per isolare e abbattere ogni forma di violenza. La manifestazione del 23 marzo organizzata dalla Cgil ed alla quale i Ds confermano il loro appoggio e il loro sostegno sarà una grande occasione per difendere la democrazia ed i diritti del mondo del lavoro".

"Sdegno e cordoglio" sono stati espressi anche dal sindaco di Roma, Walter Veltroni, che ha definito l'omicidio di Marco Biagi "un attentato alla democrazia". Veltroni ha deciso di trasformare la fiaccolata per la pace in Medio Oriente, prevista per domani dal Campidoglio al Colosseo, "anche in una manifestazione contro il terrorismo" come "prima risposta immediata della città di Roma a questo terribile attentato".

"E' un atto ignobile contro la democrazia e i lavoratori, che ricorda tristemente quello di D'Antona": è quanto ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, che ha espresso il cordoglio dei Verdi, aggiungendo: "Sembra che ai terroristi dia fastidio la grande mobilitazione pacifica di milioni di lavoratori. E' come un terrorismo ad orologeria".

Infine, ecco Oliviero Diliberto, dei Comunisti italiani: "Il barbaro omicidio di Marco Biagi è una gravissima provocazione da qualunque parte provenga contro il movimento operaio. I comunisti italiani esprimono il cordoglio alla famiglia e il proprio sdegno contro questo efferato delitto".

(19 marzo 2002)

 

 

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