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Visionando i lavori di Annamaria Centola, io che NON amo il figurativo, questo fermare l'arte del futuro e inventarne altra sul passato, ho trovato una linearita', una capacita' personale di frugare il gusto, l'idea, la mente, le profondita' personali e soprattutto una continuita', che forma poi l'espressione reale di qualsiasi mezzo di comunicazione. ci sono le - visioni - , le strade e i colori tenui, l' introspettiva, l'abilita' di eseguzione, nelle immagini, e soprattutto i volti non si bloccano escludendosi dalla TOTALETELA, ma in cio' che e' dietro di loro trovi il significato di quanto raccontano. macchine che gridano sostituendo la bocca, linee di strade inquadrate dall'alto, sogni colorati di celeste grigio e rosa ti lasciano in - pausa - in - attesa - in - riflessione - in paure mescolate alla quotidianita'......parlando con Annamaria Centola, mi ha detto :

non amo i professori dell'arte, non amo le scuole dell'arte, non amo chi insegna l'arte, per me non dovrebbero esserci insegnanti.

Convinto anche io di questo..... in molti casi,troppi, i maestri teorici d'arte hanno fatto danni irrimediabili con i loro metodi classici o asserviti della - comunicazione - , tanto e' vero che oggi chiunque desidera dipingere, intreccia delle banalita' alla pittura irripetibili da esprimere. la pittura, l'espressione - colore .... sono la prima forma gestuale-pittorica dell'uomo, il sogno di saper riprodurre l'irreale della realta', la capacita' di farsi vivo in altre forme, nelle caverne .... il nostro rifugio, le nostre paure, l'oscuro..... proprio in quei luoghi, l'arte e' nata per essere fuoco.... e tanto calore non si puo' insegnare, anche se per accenderlo, bisogna conoscere le tecniche, gli strumenti, la storia dell'arte, cioe' LA LEGNA e la FORESTA e gli unici a poterla raccontare, sono loro, i pittori - scultori - fotografi .... quelli che con la MATERIA della natura, ci perdono ( per dare ) - la loro vita i loro sogni, esattamente come e' ANNAMRIA CENTOLA ..........buona visione.

M.D