LIBERTA' DI PAROLA Andrea Carancini. nel tardo sedicesimo secolo il libero pensatore giordano bruno, inseguito da un mandato di cattura dell'inquisizione romana, girovagava per l'europa. nel ventunesimo secolo lo storico revisionista jurgen graf, inseguito da un mandato di cattura della repubblica federale svizzera, è stato costretto a rifugiarsi in iran, dopo aver girovagato per l'europa, per aver scritto dei libri non in linea con la vulgata ufficiale dell'olocausto. questi due fatti mi suggeriscono una riflessione la cui sostanza è stata espressa al meglio da trilussa nella poesia "la libbertà de pensiero" (da "le favole", 1908): LA LIBBERTA' DE PENSIERO Un gatto bianco, ch'era presidente der circolo der Libbero Pensiero, sentì che un Gatto nero, libbero pensatore come lui, je faceva la critica riguardo a la politica ch'era contraria a li principi sui. _ Giacché nun badi a li fattacci tui, _ je disse er Gatto bianco inviperito rassegnerai le propie dimissione e uscirai da le file der partito: ché qui la poi pensà libberamente come te pare a te, ma a condizzione che t'associ a l'idee der presidente e a le proposte de la commissione! _E' vero, ho torto, ho aggito malamente... rispose er Gatto nero. E pe' restà ner Libbero Pensiero da quela vorta nun pensò più gnente. |
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