IL RITORNO DELLA RELIGIONE COME FENOMENO SOCIOLOGICO.

di Di Salvo Luigi

CON L’ILLUMINISMO, NEL XVIII SEC. LA MODERNITA’ SI E’ VENUTA AFFERMANDO COME VOLONTA’ DI ELIMINARE OGNI FORMA DI CONOSCENZA E DI RAPPRESENTAZIONE DELLA REALTA’ CHE NON FOSSE SUBORDINATA AI PRINCIPI DELLA RAGIONE: LA RELIGIONE APPARIVA IN QUESTO CONTESTO, COME UNA FORMA ARCAICA LEGATA AL DOMINIO POLITICO TRADIZIONALE E ALLE ANTICHE STRUTTURE DI CLASSE.

IL MITO E LA RELIGIONE TENDONO AD ESSERE SOSTITUITI DAL NUOVO MITO DEL PROGRESSO SCIENTIFICO E TECNICO (POSITIVISMO) E DALLA NUOVA FEDE NELL’INNARRESTABILE PROCESSO DIALETTICO CHE ALL’INTERNO DELLA STORIA AVREBBE PORTATO AL SUPERAMENTO DELLE VECCHIE CONTRADDIZIONI E ALL’ATTUAZIONE DI UNA SOCIETA’ PRIVA DI CONFLITTI IN CUI OGNUNO AVREBBE POTUTO LIBERAMENTE REALIZZARE SE STESSO (MARX).

IN REALTA’ NELLA PRIMA FASE DEL PROCESSO DI SECOLARIZZAZIONE, LE VECCHIE CREDENZE RELIGIOSE ERANO STATE RIMPIAZZATE DA NUOVE CREDENZE DI TIPO UTOPICO,ED E’ SOLO NELL’EPOCA CONTEMPORANEA CHE SI DETERMINA UNA CRISI DELLE PROSPETTIVE UNITARIE IN GRADO DI ASSICURARE VALORI COMUNI DI RIFERIMENTO PER L’ AZIONE INDIVIDUALE COLLETTIVA.

NELLA NOSTRA EPOCA, INFATTI, ANCHE LA FEDE NEL PROGRESSO E NELLA SCIENZA E’ STATA MESSA IN DISCUSSIONE, E ANZICHE’ RIVELARSI COME SOLUZIONE DI TUTTI I MALI,

HA FINITO CON L’APPARIRE IMPOTENTE A GARANTIRE IL SUPERAMENTO DELLE CONTRADDIZIONI PROPRIE DELLA CONVIVENZA SOCIALE.

ANZI, LA SCIENZA, APPARE A SUA VOLTA COME POSSIBILE FONTE DI DISTRUZIONE,NON SOLO A CAUSA DEL COSTANTE RIPRESENTARSI DELLA MINACCIA DELL’ UTILIZZAZIONE DELL’ ENERGIA ATOMICA PER SCOPI DIFENSIVI O OFFENSIVI’ MA ANCHE PER I RISCHI CHE LA PRODUZIONE INDUSTRIALE E L’ ECONOMIA CONSUMISTICA COMPORTANO PER

L’ EQUILIBRIO DELL’ AMBIENTE NATURALE .

OGGI SI VA DIFFONDENDO SEMPRE PIU’ LA PERCEZIONE CHE AL DI LA’ DEI TRAGUARDI

DEL BENESSERE MATERIALE, TALE PROGRESSO E’ INSUFFICIENTE A FONDARE LE NOSTRE

IDENTITA’ INDIVIDUALI E COLLETTIVE, NONCHE’ A FORNIRE RISPOSTE ADEGUATE ALLE NOSTRE RICHIESTE VITALI CIRCA IL SENSO DELLA NOSTRA VITA E GLI ORIENTAMENTI DI VALORE DELLE NOSTRE AZIONI.

L’ AUMENTO DEL GRADO DI COMPLESSITA’ RAGGIUNTO DALLE SOCIETA’ SVILUPPATE,

HA INCISO PROFONDAMENTE SULLE PERCEZIONI CHE GLI INDIVIDUI HANNO DEL LORO RAPPORTO CON LA SOCIETA’. SIA L’ IDENTITA’ INDIVIDUALI CHE IL SENSO DI APPARTENENZA COLLETTIVA SONO DIVENTATI PROBLEMATICI A CAUSA DELLA CRESCENTE DIFFERENZIAZIONE DEI RUOLI E DEGLI AMBITI DI APPARTENENZA,

PROVOCANDO PER REAZIONE LA RICERCA DI IDENTIFICAZIONI PIU’ IMMEDIATE CON I GRUPPI ETNICI DI PROVENIENZA O CON COMPONENTI CULTURALI LEGATE A TRADIZIONI RELIGIOSE, CHE TALVOLTA VENGONO UTILIZZATE COME NEL CASO DEI PAESI ISLAMICI PER RIFONDARE L’ UNITA’ NAZIONALE.

D’ ALTRA PARTE IN QUANTO RIFLESSIONE CHE HA DOVUTO FARE I CONTI CON LO SVILUPPO DELLA SCIENZA, LA FILOSOFIA CONTEMPORANEA HA SOTTOLINEATO I LIMITI DEL NOSTRO SAPERE, MOSTRANDO L’ IMPOSSIBILITA’ DI RIFERIRCI A FONDAMENTI ASSOLUTI DI VERITA’ O DI CRITERI UNIVERSALI DI RAZIONONALITA’.

IN QUESTE CONDIZIONI SI PUO’ COMPRENDERE COME L’AUMENTO DELL’ INSICUREZZA, CREATA DALLA CADUTA DI QUASI TUTTE LE CERTEZZE SU CUI ERANO FONDATE LE SOCIETA’ CHE CI HANNO PRECEDUTO, POSSA PROVOCARE IN MODO REATTIVO, IL RITORNO DELLE VECCHIE FORME DI RASSICURAZIONE FORNITE DALLE CREDENZE DELLE GRANDI RELIGIONI UNIVERSALI ( CRISTIANESIMO, ISLAMISMO, INDUISMO, BUDDISMO ECC.). IL FENOMENO DELL’ AUMENTO DEI MOVIMENTI E DELLE SETTE A SFONDO RELIGIOSO APPARE PIU’ ACCENTRATO PROPRIO IN QUELLE SOCIETA’,COME

AD ESEMPIO GLI STATI UNITI, DOVE SI E’ VENUTO AFFERMANDO MAGGIORMENTE GLI

EFFETTI DELLO SVILUPPO TECNOLOGICO.

DOGMATISMO E AUTORITARISMO NELLA RELIGIONE ISTITUZIONALE

IL FILOSOFO E SOCIOLOGO GEORG SIMMEL HA INDICATO NELLA RELIGIOSITA’ UN MODO PRIMARI E FONDAMENTALE DELL’ ESSERE UMANO CHE HA UNA SUA SPECIFICITA’ IRRIDUCIBILE CHE PUO’ MANIFESTARSI NELLA CREDENZA IN UNA FEDE, MA ANCHE IN ALTRI ATTEGGIAMENTI NON DIRETTAMENTE IDENTIFICABILI CON LE FORME CODIFICATE DI UNA RELIGIONE.

MENTRE LA RELIGIONE COVOGLIANDO DIMENSIONI EMOTIVE E COGNITIVE IN UNA RAPPRESENTAZIONE UNITARIA DELLA VITA UMANA, FORNISCE UNA BASE DELLA COESIONE SOCIALE. LA RELIGIOSITA’ NON ESPLICA UNA INFLUENZA SOCIALE MA RISPONDE UNICAMENTE AD ESIGENZE ESISTENZIALI, SOSTENENDO L’ INDIVIDUO NEL SUO RIFERIMENTO A DIMENSIONI CHE TRASCENDONO LA SOCIALITA’.

SE LA RELIGIONE ISTITUZIONALE E’ PROFONDAMENTE CONDIZIONATA DALLE STRUTTURE SOCIALI CHE ESSA A SUA VOLTA CONDIZIONA, LA RELIGIOSITA’ IN QUANTO ESPERIENZA PERSONALE APRE AD ORIZZONTI DI SIGNIFICATO RELATIVAMENTE AUTONOMI RISPETTO ALLA REALTA’ SOCIALE E PUO’ ANZI DIVENTARE CAUSA DELLE PRINCIPALI FORME DI DEMISTIFICAZIONE DELLE FORME ALIENANTI PRESENTI NEL SOCIALE E NELLA STESSA RELIGIONE.

SE LA RELIGIONE ISTITUZIONALE E’ IN GRADO DI SVOLGERE UNA IMPORTANTE FUNZIONE DI INTEGRAZIONE SOCIALE CIO’ E’ DOVUTO AL FATTO CHE SEGUENDO UNA LOGICA DI OGNI ALTRO TIPO DI ISTITUZIONE SOCIALE, TROVA IL SUO NATURALE CONSOLIDAMENTO, SIA ASSOLUTIZZANDOSI IN FORME SIMBOLICHE NORMATIVE CHE LA LEGITTIMANO, SIA ARTICOLANDOSI COME STRUTTURA DI POTERE.

IL PREZZO DELL’EFFICACIA SOCIALE DELLA RELIGIONE E’ QUINDI DA UN LATO L’ABBANDONO DELL’ ORIGINARIO SPIRITO PROFETICO CHE COSTITUIVA IL SEGNO DI CONTRADDIZIONE CHE LA CONTRAPPONEVA ALLA LOGICA DEL MONDO SECOLARE E DALL’ ALTRO L’ADEGUAMENTO ALLE CONDIZIONI STORICHE NELLE QUALI OPERANO

LE ALTRE ISTITUZIONI POLITICHE E SOCIALI.

SE PRENDIAMO IL CASO DELLA RELIGIONE CATTOLICA, POSSIAMO CONSTATARE COME IL MESSAGGIO EVANGELICO ORIGINARIAMENTE PROFETICO E RELIGIOSO SI SIA VENUTO GRADUALMENTE TRASFORMANDOSI IN VERITA’ DOGMATICA CHE LEGITTIMANO L’ESERCIZIO DEL POTERE DA PARTE DELL’ AUTORITA’ ECCLESIALE.

QUESTO RISULTATO E’ STATO OTTENUTO ATTRAVERSO IL MODO IN CUI L’ AUTORITA’ ECCLESIALE HA FATTO USO DEL CONCETTO DI RIVELAZIONE.

NELLA TRADIZIONE CATTOLICA L’ INTERPRETAZIONE DEI TESTI SACRI NON E’ STATA AFFIDATA AL SINGOLO INDIVIDUO, AFFINCHE’ EGLI POTESSE APPLICARLA ALLA SUA PERSONALE ESPERIENZA ESISTENZIALE, MA E’ STATA INVECE CONSIDERATA PREROGATIVA DEL MAGISTERO ESERCITATO DALL’ AUTORITA’ ECCLESIASTICA.

IN TAL MODO, L’ INTERPRETAZIONE UFFICIALE DEL TESTO SACRO E’ STATA PRESENTATA COME VERITA’ CERTA E INDISCUTIBILE.

LA TRASFORMAZIONE DEL MESSAGGIO EVANGELICO IN DOGMA SVOLGE A SUAVOLTA

LA LEGITTIMAZIONE ASSOLUTA DEL POTERE DELLA GERARCHIA ECCLESIASTICA, CHE COME UNICA DEPOSITARIA DI VERITA’ E’ ABILITATA AD EMANARE LEGGI, A GIUDICARE LE COSCIENZE, A CONCEDERE O NEGARE LA GRAZIA SALVIFICA E VIA DICENDO.

SI VIENE A STABILIRE QUEL NESSO TRA VERITA’ E DOMINIO CHE E’ STATO MESSO IN EVIDENZA DA NIETZSCHE E ALTRI DOPO DI LUI.

SULLA BASE DEL PRESUPPOSTO DEL POSSESSO DELLA VERITA’, L’ AUTORITA’ ASSUME UN CARATTERE AMBIVALENTE NEL MOMENTO STESSO IN CUI SI PONE COME PATERNITA’ IN GRADO DI CONSOLARE, DI PERDONARE E DI GARANTIRE LA SALVEZZA, TALE AUTORITA’ SI PONE ANCHE COME GIUDICE MINACCIOSO CHE MANTIEENE I SUOI SUDDITI IN TOTALE DIPENDENZA ATTRAVERSO LA LORO COLPEVOLIZZAZIONE.

LA TRASFORMAZIONE DELLA CHIESA IN ISTITUZIONE DI POTERE APPARE, QUINDI, LA

CONSEGUENZA DI UN PROCESSO CHE HA PORTATO A SOSTITUIRE LA MISSIONE ORIGINARIA DEL CRISTO FONDATA SULLA CARITA’,CON L’ ESERCIZIO PREVALENTE

DELLE FORME DI DEFINIZIONE DELLE NORME.

OVVIAMENTE LA PRETESA DI DETERMINARE IN MODO CERTO IL SENSO DELL’ ESISTERE NON RIESCE IN ULTIMA ANALISI, AD ADEMPIERE INTERAMENTE ALLA SUA FUNZIONE RASSICURANTE E CONSOLATORIA IN QUANTO L’ ANGOSCIA PROPRIA DELL’ ESISTENZA NON PUO’ ESSERE FACILMENTE RIMOSSA.

INVECE DI FAVORIRE IN CIASCUN INDIVIDUO L’ APPROFONDIMENTO DELLA PROPRIA ESPERIENZA ESISTENZIALE NEL SUO CARATTERE UNICO E IRREPETIBILE LA RELIGIONE ISTITUZIONALE PROPONE UN MODELLO FONDATO SULLA NEGAZIONE DI SE’, SULLA RIMOZIONE DEI PROPRI DESIDERI, DELLE PROPRIE EMOZIONI CHE NON PUO’ NON AVERE ESITI DISTRUTTIVI NEI CONFRONTI DELLA CRESCITA DELLA PRESONALITA’ INDIVIDUALE,

TALE IMPOSTAZIONE, INFATTI, NON SOLO IMPEDISCE SUL PIANO PSICOLOGICO UNA PIENA MATURAZIONE, MA COSTITUISCE ANCHE SUL PIANO ESISTENZIALE UNA INDEBITA LIMITAZIONE DEL POTER-ESSERE DELL’ INDIVIDUO ANNULLATO DAL DOVER-ESSERE CODIFICATO DALLA RELIGIONE ISTITUZIONALE