La scrittrice dopo le polemiche per il suo intervento sul Social Forum

Fallaci: a Firenze senza nascondermi

IL TUTTO E' STATO PUBBLICATO DAL CORRIERE DELLA SERA - noi leggiamo il giornale e rispondiamo ... come dire ... SURREALISTICAMENTE in un copia e incolla che speriamo resti libero.


«Numero uno. Non è affatto vero che io volessi mettermi in catene dinanzi al Duomo. Che bischerata! Io detesto le bischerate, i gesti ridicoli, e non sono tipo da mettere in catene me stessa o gli altri».

REDAZIONE NAMIR -con queste bischerate, utilizzando questi metodi, mille e piu' persone nel mondo, sono riusciti a far fronte non solo ai propri problemi ma a denunciarli. UNA BISCHERATA la mamma di NAPOLI che si lego' davanti all'ospedale per salvare la sua bambina da una malattia rara di cui il farmaco per tentare la cura era in sperimentazione in america e bisognava farlo giungere al piu' presto in ITALIA ? una bischerata tutti gli operai che si sono incatenati ai cancelli della FIAT per poter contestare i licnziamenti in atto ?

SIGNORA, prima di parlare di bischerate altrui, io leggerei mille e mille volte cio' che di bischero scrivo.

«Numero due. Non è affatto vero che io sia venuta da New York per "provocare" i facinorosi che nei recenti G8 si sono comportati come sappiamo, e a causa dei quali questo Social Forum non avrebbe dovuto svolgersi a Firenze. A parte il fatto che a Firenze vengo quando mi pare e piace e non sono tenuta a renderne conto a nessuno, sono lieta di affermare che ci sono venuta per sentirmi anche fisicamente dentro la mia città che è esposta a una violenza morale. Perché, come ho scritto nel mio articolo, "comunque vada, la violenza morale rimane"».

REDAZIONE NAMIR - di violenza ne sentiamo parlare in lungo e in largo, in questo periodo, cosi' come di terrorismo. ma queste sono parole legate a concetti unici, non astratti. LA VIOLENZA e' quella che veniva fatta a PANAGULIS, quando gli infilavano spilloni roventi nell'uretra per farlo parlare - se fosse stato preso soltanto a parolacce e sberleffi, quest'UOMO non sarebbe un esempio per tutta l'umanita', ma facilmente imitabile. in quanto al fatto che lei non e' venuta a FIRENZE per provocare, la crediamo profondamente, sarebbe bastato un fax dall'america per far pubblicare la sua lettera sul giornale del CORRIERE DELLA SERA, che ha fatto benissimo a stamparla in prima pagina.... l'informazione deve essere libera.

«Numero tre. Non è affatto vero che io mi sia "blindata" in qualche rifugio di campagna. In campagna ci sono andata, per qualche ora, solo per salutare mia sorella che abita lì. Ma io sono a Firenze. Sono qui per guardare quello che succede. Cosa per cui non è affatto necessario che gli altri guardino me, e che io renda conto a loro di ciò che vedo».

REDAZIONE NAMIR -queste sono chiacchere da salotto a cui non bisogna dare nessun seguito e ci meravigliamo nuovamente della sua intelligenza.

«Numero quattro. Non è affatto vero che il prefetto Serra mi abbia consigliato di stare "blindata", "chiusa in casa". Il prefetto Serra mi conosce abbastanza bene da sapere che non accetterei mai un simile consiglio. Né il prefetto Serra mi pare tipo da dare a me consigli simili in momenti simili».
«Numero cinque. Non è affatto vero che io sia sotto "stretta sorveglianza" dei carabinieri. I carabinieri dinanzi a casa mia non ce li voglio. Anche se mi stanno simpatici, anche se li ringrazio di tutto cuore per la loro premura. Tanto meno è vero che quando vengo a Firenze io vada in giro "sempre scortata" per non essere uccisa dagli integralisti islamici che mi minacciano da quando è uscito il libro. (Non lo faccio neanche a New York). I carabinieri vorrebbero. Ma le loro premure limitano (come dire?) la mia libertà, ed io sono diventata bravissima nello sfuggirvi. Quest’arte la applico da mesi sia a Firenze che a New York. E in essa, ormai, eccello».

REDAZIONE NAMIR - continuiamo a meravigliarci, non crediamo affatto che qualsiasi movimento pacifista possa mettere a rischio la sua vita.... per quanto riguarda gli integralisti islamici, puo' essere un'altra questione, ma non hanno fatto poi una grossa polemica nei confronti del suo libro, anzi, molti di loro se criticano la nostra religione, vengono messi immediatamente in galera con la scusa di attentati, per poi ricredersi e ammettere la vergogna di un nostro modo di fare non certo altruista e pronto al confronto delle critiche.... non avra' certo dimenticato l'arresto di quattro musulmani in visita in una chiesa italiana con la scusa di terrorismo ?

«Numero sei. Non è affatto vero che gli organizzatori del Social Forum mi abbiano invitata. Figuriamoci se invitano me. Del resto, anche se lo avessero fatto, non ci sarei andata. Oltretutto ho saputo che a loro sarebbe piaciuto avere Carlo d’Inghilterra, qui per parlare di braciole. Cioè per vendere la carne inglese. E che sono rimasti molto male a vederlo ripartire quasi subito. Ho anche saputo che, delusi dalla sua assenza, hanno invitato il duca Amedeo d’Aosta (il cugino di Vittorio Emanuele) e che lui ha accettato. Io non mi mischio né agli Windsor né ai Savoia. Sono repubblicana».

REDAZIONE NAMIR - sul fatto che lei sia REPUBBLICANA, dagli ultimi suoi interventi e dagli ultimi suoi libri, ci sembra dubbia questa parola che tenta di rappresentare con poca coerenza. LA REPUBBLICA e' pronta ad accogliere tutti i popoli e non e' affatto razzista. PER QUANTO riguarda la carne INGLESE, ci sarebbe stato da domandargli a CARLO D'INGHILTERRA, come mai negli utlimi anni, sia malattie virali come - LA MUCCA PAZZA - che l'altra epidemia - LINGUA BLU - le quali hanno devastato gli animali di tutti gli allevatori occidentali, sono partite proprio dall'INGHILTERRA, e se hanno ritrovato una importantissima valigetta contenente proprio dei flaconcini con i virus ( ? ) sopra elencati, scomparsi in un noto istituto di ricerche inglesi ? .... forse per questo e' ripartito rapidamente senza farci visita ?


«Numero sette. Ho letto che al Social Forum un gruppo di "disubbidienti" (sic) ha dichiarato in presenza del signor Fo che "bisognava bruciare i libri della Fallaci". Ci credo. Anche i nazisti di Berlino bruciavano i libri dei loro oppositori. Ho poi letto che il signor Fo gli ha risposto: "No, i libri no...". Suppongo che intendesse dire: "I libri no, la strega sì". Pazienza. In casa mia ci siamo abituati. Nel Sedicesimo secolo anche una mia nonna (una mia antenata, insomma) venne bruciata a Siena dall’Inquisizione. Perché eretica come me».

REDAZIONE NAMIR - seppur amiamo un solo libro da lei scritto - UN UOMO - il quale le deve essere stato dettato, non certo per odio .... gli altri DEVONO RIMANERE in vendita, perche' non si bruciano mai i libri, cosi' come non si danno mai attenzioni a bravate di qualche ragazzo che dice delle sciocchezze eclatanti. DUBITIAMO che DARIO FO - intendesse dire che le streghe - come lei si definisce - vadano messe al rogo... ma lei ha presente chi e' DARIO FO ? ... pensiamo invece che la sua critica nei suoi confronti, sia come al solito atto di coraggio di uno dei pochi nobel che si espone quando c'e' bisogno di farlo. Anche noi volevamo ad esempio pubblicare la sua lettera nel nostro sito internet, ma ricordandoci di quanti ne ha dnunciati precedentemente, abbiamo preferito non farlo, non e'questo un'altro gesto di censura, pesante ?

INOLTRE LE PROMETTIAMO CHE SE SBAGLIAMO - SE CI SARANNO ATTI DI VIOLENZA - SAREMO I PRIMI A CHIEDERE SCUSA A FIRENZE - CITTA' DEI MONUMENTI E DELLA CULTURA MONDIALE - E A TUTTI COLORO CHE CI HANNO SOSTENUTO - MA SE NON ACCADRA' NULLA ... SE SARA' UNA MANIFESTAZIONE DI COLORI - VOLTI - PACE - DIGNITA' FUTURA ESPRESSA DALLE NUOVE GENERAZIONI ... LEI... SIGNORA FALLACI .... CHIEDERA' SCUSA ?

Oriana Fallaci 9 novembre 2002

REDAZIONE NAMIR - stesso giorno