per tornare in namir - www.namir.it

 

 

-----Messaggio originale-----
Da: Bruno Ottolini <
bruno.ottolini@tin.it>

Data: mercoledì 11 dicembre 2002 6.48

Sono contro i manicomi e per l'applicazione integrale della 180.

Bruno Ottolini

  -----Messaggio originale-----
Da:
fabguitar@libero.it
A: aaluana Data: martedì 10 dicembre 2002 17.35
Oggetto: FIRMA PER I MATTI LUANA

Una proposta scandalosa,
che sposta il problema della malattia (mentale e non)anzichè sulla
necessità di cura, sull'interdizione di ciò che può turbare,di ciò che
non si conosce e non si vuole conoscere,dell'esclusione dalla società
civile di ciò che meno aggrada.
Direi che chi ha proposto tale legge dovrebbe esserne oggetto.

Fabio Mallozzi
 

-----Messaggio originale-----
Da:
Mary <lilith1979@libero.it>

Data: martedì 10 dicembre 2002 11.35

Contesto il disegno di legge Burami - Procaccini che intende modificare la legge 180

-----Messaggio originale-----
Da:
Franco Vanzati <franco.vanzati@lomb.cgil.it>

Data: martedì 10 dicembre 2002 10.34
Oggetto: contro smantellamento della L.180
-----Messaggio originale-----
Da: Savino Alessandro <
asavino@bls.it>

Data: martedì 10 dicembre 2002 10.05
Oggetto: NeoManicomi

>
>Appoggio totalmente la campagna di protesta di Psichiatria Democratica.
>questo è il mio nominativo:
>
Savino Alessandro
>
>P.S.
>Grazie di essere presenti. Siete parte di un riferimento per chi  verrà
>domani. In un mondo di buia follia egocentrica  siete un lume di
>solidarietà.

UN BACIO - DA TUTTA LA REDAZIONE NAMIR - luana.

-----Messaggio originale-----
Da: massimo zanetti <
felsineafactor@virgilio.it>
Data: martedì 10 dicembre 2002 9.55
Oggetto: Firma contro riapertura manicomi

Trovo la legge insensata e degradante.

Massimo Zanetti.

-----Messaggio originale-----
Da: Michele Bottos <
mbottos@ausilioteca.org>

Data: martedì 10 dicembre 2002 8.49
Oggetto: firme per la 180

Aderisco all’appello per la 180 e quindi do volentieri la mia firma.

 

Michele Bottos

Via Titta Ruffo 1

40141 Bologna

-----Messaggio originale-----
Da: Irene <
irenemontanari@libero.it>

Data: martedì 10 dicembre 2002 8.09
Oggetto: contro la riproposizione della 180

Irene Montanari -

Bologna

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Da: pablo <
paolocino1@tin.it>

Data: martedì 10 dicembre 2002 1.17
Oggetto: No alla riapertura dei manicomi

Ma come è possibile?????
Quando mai si torna indietro dopo aver conquistato con sangue e sudore un grande principio democratico... LA DIGNITA' DELLA PERSONA SENZA PREGIUDIZI Da dieci anni lavoro in psichiatria e mi oppongo alla nuova proposta di legge.   In fede  

Paolo Casarini   

BOLOGNA

-----Messaggio originale-----
Da: patrizia pinzauti <
ppinzauti@hotmail.com>

Data: lunedì 9 dicembre 2002 22.51

>
>
>
>
>Sono contraria al disegno di legge Burami-Procaccini che prevede il ricovero
>coatto, che gia in anni passati ha provocato tanta sofferenza umana, nessuno
>ha il diritto di segregare in luoghi alienanti chi ha sofferenze
>esistenziali, dobbiamo prevedere forme di cura che tutelino la dignità e il
>diritto a vivere un'esistenza piena al meglio delle risorse. L'ospedale
>psichiatrico "crea" alienazione e sconforto, impediamo questo arbitrio
>scandaloso e incivile che si abbatte sui più fragili fra noi.
>
Patrizia Pinzauti
>50144 Firenze
-----Messaggio originale-----
Da: elia <
eliaq@libero.it>

Data: lunedì 9 dicembre 2002 22.10
Oggetto: Psichiatria Democratica

Elia Quaggio

-----Messaggio originale-----
Da:
miria bisi <miribis@libero.it>

Data: lunedì 9 dicembre 2002 21.50
Oggetto: i matti sono anche tra i normali

Molto non si conosce della mente, né del rapporto tra etica, valori, realtà, ed esperienza concreta.
  Mi sono sempre chiesta come nei campi di concentramento si potesse rimanere normali. O forse la salvezza era l'alienazione dalla realtà.   Ho sempre pensato che Hitler fosse un pazzo, c'è da chiedersi come intere nazioni e genti abbiano ed ancora oggi credano in lui.   Qual'è il confine tra normalità e follia?   Per esperienza personale posso dire che è possibile curare la malattia mentale anche quella più grave.   Forse molto dipende dalle singole persone e dai medici, dal caso, dalla fortuna...e...dalla volontà del malato di guarire.   Cancellati tutti gli stereotipi e l'ignoranza, forse nella follia c'è il rifugio per allontanarsi da luoghi, situazioni, affetti, ecc..dannosi.   Provate a pensare ad un filo rosso che collega la tua vita, le tue esperienze, i tuoi affetti, i tuoi valori, e questo filo si rompe,... ancora provate a colpire il punto critico di un cristallo ed osservatelo mentre và in mille pezzi.   La cura: pezzo per pezzo riesaminare tutto, ricollocarlo, ridefinirlo, dargli, senso.   Percorso doloroso, angoscia, sofferenza, ti accompagnano.   Gli altri, i cosiddetti "normali"... ti eliminerebbero volentieri, sei in realtà, le loro recondite paure.   Coraggio, anche ai medici, oltre che ai malati, guarire si può.   Ma se i malati possono guarire chi ci salva da coloro che si credono normali e cinici, violenti, arroganti calpestano ogni cosa?

-----Messaggio originale-----
Da: nicoletta <
nvitale@tiscalinet.it>
Data: lunedì 9 dicembre 2002 19.36

E' vergognoso, specialmente per chi ci lavora con i "matti", come me che lavoro a loro fianco da ben sei anni, assitere allo scempio che si sta attuando da parte di chi ora è preposto ad occuparsi del problema della follia. Specialmente è vergognoso come la soluzione di un problema diventi, di nuovo molto semplicemente la rimozione del problema, metodo estremamente INFANTILE e a dimostrazione di grande INCOMPETENZA, nascosta da spessa ARROGANZA.
Tutto, infatti, si riporta a livello economico: il costo di un paziente, di qualsiasi natura esso sia, diventa troppo oneroso anche per la nostra società; società di un paese comunque ricco e facente parte del gota dei paesi industriali del mondo. E' quindi molto triste come si debba cedere la logica umana,  alla logica economica, e ancor più triste diventa per me il fatto che di fronte ad una evidenza scientifica medica consolidata da esperienze di anni, si sia scelta la via della più comoda ignoranza. Ma dove arriveremo?

DR. NICOLETTA VITALE

ROMA  

  -----Messaggio originale-----
Da: tiziano granucci <
caccioppoli29@hotmail.com>

Data: lunedì 9 dicembre 2002 18.39

>Francamente non credo nella cura coatta, soprattutto per certe malattie o
>dipendenze e in certi luoghi scalcinati inadatti alla vita di qualsiasi
>essere vivente. Questo non significa che si debba abbandonare il
>malato-mentale a se stesso. Servono strutture e metodologie mirate e
>flessibili ricche di stimoli, umanità e personale altamente preparato e
>conscio della "missione" che ha intrapeso, perchè lavorare a contatto con
>certe realtà è prima di tutto è un lavoro, ma anche una scelta. Il pobrema
>resta sempre quello che nel nostro paese si fanno leggi ma non le strutture
>che permettono l'attuazione di tali normative. Poi dopo si constata che
>mancano tali strutture e si torna indietro come i gamberi. Non è tornando a
>pensare il malato-mentale come qualcosa di mostruoso, sporco, abnorme, da
>recludere nel dimenticatoio che ne si migliora la dignità e lo stile di
>vita. Abbiamo una legge in vigore che ha una base concentuale "buona",
>dobbiamo soprattutto trovare i fondi e le risorse da finalizzare a risolvere
>concretamente le idee espreese dalle norme; servono progetti locali, una
>rete di comunicazione tra i vari operatori efficente, una sorta di membrana
>tra privato e publico capace di assorbire bene tutta "l'utenza", una rete
>sociale di solidarietà. Non si devono cambiare le norme per cambiar tutto
>col fine di non cambiar niente, o peggio con quello di voler gettizzare,
>isolare e "imprigionare" una fetta di popolazione afflitta da malattie
>"incomprensibili", da malattie che danno noia al comune modo di pensarsi.
>
Tiziano Granucci