-----Messaggio
originale-----
Da: Valentina Magrì <valentinamagri@everyday.com>
Data: martedì 19 novembre 2002 17.28
Invito
all'iniziativa "Il violino sul Tevere".
Il 25 novembre,nell'aula Magna del Rettorato
dell'Università "La Sapienza" di Roma(piazzale
Aldo Moro 5), si terrà un'incontro sulla cultura
rom,"Il violino sul Tevere", che prevede gli
interventi di Moni Ovadia (attore), Silvio
Soldini(regista), Roberto De Angelis (demoantropologo),
Edoardo Novella (giornalista), Mario Vallorosi (direttore
ufficio immigrazione). Ospite Walter Veltroni. Coordina
la Prof.ssa Marcella Delle Donne.
Durante l'incontro è prevista la presentazione del libro
"Ricordi" di Antun Blazevic, la proiezione del
film "Un'anima divisa in due" di Silvio
Soldini, e l'esibizione di musicisti rom: Taraf da
Metropulitana, Petar Jovanovic, più un giovanissimo
virtuoso del violino.
Sarà inoltre allestita una mostra fotografica.
L'incontro inizierà alle ore 14:00 ed è un'iniziativa
culturale e sociale degli studenti della facoltà di
Sociologia.
Per informazioni:
06 2416425 / 339 4049033
|
-----Messaggio
originale-----
Da: Elena Di Gioia <gi11078@iperbole.bologna.it>
Data: mercoledì 20 novembre 2002 17.45
Oggetto: rettifica data Accademia Follia al TPO: 29
novembre
Alla c.a. di Redazione
Cultura/Spettacoli Vi segnalo che nel
comunicato che vi è stato inviato in questi giorni inerente allo spettacolo Ardito Giulio
Romano Italico Muscolini proposto dalla Accademia della
Follia di Claudio Misculin presso il Teatro
Polivalente Occupato si è verificato un errore. Vi è stata
segnalata la data sabato 29 novembre
'02; si tratta, invece, di venerdì
29 novembre '02. Ci scusiamo per
l'errore e vi preghiamo di correggere, ove già
pubblicato.
Grazie per l'attenzione
a presto Elena Di Gioia ---- Teatro Polivalente Occupato Viale Lenin, 5 40139
Bologna
348.3200037
TEATROPOLIVALENTEOCCUPATO
Viale Lenin, 5
40139 Bologna
www.ecn.org/tpo tpo.art@.org
tel.
051/6241854 348/3200037
COMUNICATO STAMPA
Con gentile richiesta
di pubblicazione
Teatro al TPO
Venerdì
29 Novembre ore 21.30
Accademia della
Follia
in
Ardito
Giulio Romano Italico Muscolini
di e con
Claudio Misculin
ore 23
festa con
dj samoa
|
Il Teatro
Polivalente Occupato presenta venerdì 29 novembre alle
ore 21.30
lo
spettacolo/progetto Ardito Giulio Romano Italico
Muscolini proposto dalla Accademia della Follia di
Claudio Misculin
Il progetto su Ardito
Giulio Romano Italico Muscolini nasce dallincontro
tra la R.A.I. e lAccademia della Follia decisi a
entrare insieme nellOspedale Psichiatrico Giuridico
di Aversa, rimanendoci qualche mese.
Ciò che si sono trovati di fronte
ha dellincredibile, nelle storie degli
utenti/detenuti, nei servizi, nella gestione
dellistituto.
LAccademia della Follia mette
in scena una storia raccolta nel manicomio criminale di
Aversa.
E la storia
di un uomo. Omicida. É la storia di un uomo consapevole
della propria malattia, così consapevole da pregare,
scrivere ed urlare a tutte le autorità il proprio
disagio psichico e la richiesta di essere curato prima
che qualcosa di terribile ed irreparabile possa accadere.
Non viene
ascoltato, anzi, in alcuni casi deriso. Scatta il primo
omicidio.
Internato per 10
anni e liberato.
Trascorrono altri
30 anni prima che lui senta di aver ancora bisogno di
aiuto.
Continua la sua
richiesta nelle stesse modalità della prima volta.
Non viene
ascoltato.
Scatta il secondo
omicidio.
Cè un
problema giuridico e umano irrisolto in Italia:
I MANICOMI CRIMINALI
O.P.G. Ospedale Psichiatrico
giudiziario
Il dibattito che, da anni, è
aperto in Italia è il seguente:
lO.P.G. va cancellato
giuridicamente e scientificamente dal panorama
istituzionale italiano, o va ripensato secondo criteri
moderni e cioè, considerando lutente soggetto da
curare e non soggetto da punire?
(Accademia della Follia)
Linchiesta
SOCIALMENTE PERICOLOSI , realizzata in
collaborazione con la RAI, è andata in onda il 31 maggio
2002, regia di Fabrizio Lazzaretti.
Breve storia
dellAccademia della Follia
Viene fondata da
Claudio Misculin, Angela Pianca, Cinzia Quintiliani nel
1992 a Rimini con un Convegno tenutosi nel ridotto del
Teatro E. Novelli .
È un progetto
teatrale e culturale.
Formato da attori
a rischio, è unesperienza singolare-universale.
Qui la sofferenza individuale trova lo spazio delle
parole e dei gesti. Poter fare, fare con senso. Qui il
Teatro diventa terreno comune per agire la diversità e
la sua trasformazione.
Si opera ai
confini: geografici, culturali, etnici, di generazione,
di centralità e marginalità, di rischio personale, di
gruppo, di età, di status.
LAccademia
della Follia è il risultato di un percorso teorico e
pratico condotto dal Velemir Teatro, che nasce nel 1983 a
Trieste, nellambito dellesperienza
basagliana.
Il teatro è il
nostro terreno/strumento, mediazione doggetto tra
soggetti sani o malati che siano, spazio in cui la
diversità, la sofferenza trovano levento delle
parole e dei gesti.
Il teatro ha già
le forme, i modi, i linguaggi per sgretolare categorie
fisse e ri-modularle per prefigurare relazioni altre fra
gli uomini.
Lo spettacolo si
terrà presso la sede del Teatro Polivalente Occupato,
Viale Lenin, 3. Infoline 051/6241854 - 348/3200037
www.ecn.org/tpo
tpo.art@ecn.org Busline 19, 27, 62 (notturno).
|
-----Messaggio
originale-----
Da: ARCI Sassari <sassari@arci.it>
Data: mercoledì 20 novembre 2002 17.37
Oggetto: Per una informazione RAI libera e
pluralista
Per
una informazione RAI libera e pluralista
Le
dimissioni di due membri del Consiglio di
Amministrazione della RAI sono il naturale esito di
un percorso che sin dall'inizio evidenziava una
subordinazione netta del servizio televisivo pubblico
agli indirizzi politici della maggioranza e agli
interessi economici delle televisioni private
concorrenti: in entrambi i casi emerge chiaramente
l'interesse centrale del Presidente del Consiglio.
È in gioco il diritto
costituzionale sancito dall'art. 21, un pericolo più
volte sollevato anche dal presidente Ciampi. Una
corretta informazione, infatti, insieme al diritto ad
una formazione laica pluralista e critica nella
scuola pubblica, costituisce una condizione
imprescindibile per esercitare a pieno titolo i
diritti di cittadinanza e garantire quindi una reale
partecipazione alla vita democratica del Paese.
La televisione esercita ormai un
dominio pressoché incontrastato nel determinare la
forma-zione dell'opinione pubblica. Pertanto uno
degli strumenti principali per garantire, oggi, il
diritto ad una informazione corretta e pluralista è
costituito dalla RAI, l'unica che abbia il dovere
istituziona-le, in quanto servizio pubblico, di
assicurare una corretta informazione, pari dignità e
visibilità a tut-ti i soggetti politici, culturali e
sindacali del paese.
Ma così non è: il sistema
televisivo privato è dominato pressoché totalmente
da un unico gruppo che fa capo a Berlusconi che, in
qualità di Presidente del Consiglio, controlla anche
la RAI. È sotto gli occhi di tutti i cittadini la
drammatica situazione dell'informazione
radiotelevisiva in Ita-lia, praticamente appiattita
sulle posizioni della maggioranza di governo. I casi
Biagi e Santoro, non unici ma particolarmente
emblematici, costituiscono la prova più eloquente di
una gestione e di una informazione a senso unico.
Pensiamo che, accanto ad una
mobilitazione nazionale per rilanciare il ruolo
pubblico della RAI, che oggi deve passare
attraverso l'azzeramento dell'intero Consiglio di
Amministrazione, siano necessari iniziative di
sensibilizzazione e di lotta anche sul piano locale,
per contestare e con-trastare i tentativi di
"normalizzazione" che anche la RAI
regionale sta subendo.
Riteniemo che il servizio
televisivo pubblico regionale debba evidenziare la
ricchezza di culture, sensibilità e passioni che
pure esistono ed operano nella nostra regione, e che
sino ad oggi non hanno avuto adeguata
rappresentazione. Un servizio pubblico di tale
qualità offrirebbe ai gior-nalisti che intendono
svolgere con libertà e dignità la loro professione
un supporto al loro impegno.
per questo invitiamo tutti i cittadini alla
mobilitazione
venerdì 22
novembre ore 16,30
sit-in di protesta davanti alla sede RAI di Sassari-
via dei Mille
Alle ore 17,00
una delegazione delle Associazioni promotrici
dell'iniziativa incontrerà i dirigenti della sede
RAI di Sassari a cui verranno manifestate
preoccupazioni e chieste rispo-ste ai problemui e ai
quesiti posti.
Arci, Attac, La
Circoscrizione dei soci di Banca Etica, Codacons,
Emergency, Iniziative Culturali, Magistratura
Democratica, Megachip, Per la Scuola della
Repubblica, UISP.
|
-----Messaggio
originale-----
Da: Centro di ricerca per la pace <nbawac@tin.it>Comunicato
stampa
ma anche: lettera a tanti amici
con preghiera di discussione e diffusione
Vi inviamo come anticipazione l'editoriale che comparira'
nel numero di
domani del notiziario telematico quotidiano "La
nonviolenza e' in cammino" a
firma del direttore.
Centro
di ricerca per la pace di Viterbo
strada S. Barbara
9/E, 01100 Viterbo
tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it
Viterbo, 20 novembre 2002
*
1.
EDITORIALE. PEPPE SINI: PIANTIAMOLA DI FARE GLI SCEMI
Un primo, immenso, e per noi catastrofico, risultato
politico questa oscura
vicenda degli arresti di venti militanti di gruppi
cosiddetti "no global" lo
ha gia' regalato ai padroni della globalizzazione
neoliberista.
Per la stupidita' di tanti sedicenti ed autoproclamatisi
(o proclamati dai
mass-media piu' narcotici, autoritari ed osceni: che e'
anche peggio)
"portavoce" del movimento per la pace che si
oppone ai crimini della
globalizzazione neoliberista, la maggioranza del popolo
italiano e' resa
convinta che chi si batte contro la guerra e
l'ingiustizia sia rappresentato
da personaggi impresentabili e moralmente peggio che
discutibili come i
leader dei cosiddetti Disobbedienti.
Congratulazioni.
*
Tutti coloro che all'accusa delirante di essere
sovversivi hanno
insensatamente risposto di si' ci hanno messo tutti in un
cul di sacco.
Complimenti vivissimi.
Tutti coloro che militarescamente e cameratescamente
"insorgendo come un sol
uomo" hanno detto che le posizioni degli arrestati
(e ingiustamente
arrestati, a mio avviso, dopo che ho letto una per una
tutte le pagine
dell'ordinanza - che comunque contengono molte cose assai
diverse da quel
che i giornali e le tivu ne hanno cavato per il loro
frettoloso pubblico
consumista) sono "le nostre posizioni", ebbene,
costoro hanno appiattito
tutto il "movimento dei movimenti" su posizioni
moralmente inammissibili,
logicamente deliranti ed effettualmente violentiste.
Grazie di cuore.
*
Ed invece questo occorre dir chiaro, e almeno noi lo
abbiamo detto chiaro e
non ci stancheremo di ripeterlo:
1. chi vuole lottare contro la guerra e contro
l'ingiustizia globale deve
essere costruttore di pace, operatore di giustizia, deve
fare fare la scelta
della nonviolenza, che e' anche nonmenzogna.
La scelta della nonviolenza e' la discriminante
fondamentale, chi non la fa
non e' affatto un nostro compagno di lotta contro la
violenza, il sessismo,
il razzismo, lo sfruttamento, l'inquinamento, la guerra.
Chi non fa la scelta della nonviolenza e' un nostro
avversario.
2. Il "movimento dei movimenti" e' cosa
complessa, germinale, ambigua,
ingenua, giustamente senza capi e senza burocrati; ma e'
anche cosa gia'
purtroppo largamente infiltrata da gruppi e logiche
peggio che discutibili;
ma nulla e' gia' deciso, questo movimento e' giovanissimo
e puo' prendere
ancora vie assai diverse.
Battiamoci perche' tenga fermo il criterio del ripudio
assoluto della
violenza e della menzogna.
Chi ci propone unanimismi idioti con chi propugna o
giustifica la violenza
e' un nostro nemico. E dei peggiori.
3. Difendiamo i diritti umani degli arrestati, e
chiediamone la
scarcerazione se essi sono detenuti soltanto per i fin
qui resi noti
fatti-reato (non dico le qualificazioni di essi in
articoli penali, che sono
per piu' versi insensate e persino ridicole in questo
caso), poiche' essi
fatti-reato (che sono comunque gravi se al termine del
procedimento dovesse
risultare confermata l'ipotesi accusatoria di un agire
con metodi violenti;
ma questo e' appunto cio' che il processo deve dimostrare
o smentire, e
ognuno deve essere considerato innocente finche' non se
ne provi l'eventuale
colpevolezza) non sono tali a me sembra da giustificare
una carcerazione
preventiva.
4. Difendiamo la magistratura da chi vuole delegittimarla
a vantaggio della
destra eversiva al potere.
E chiediamo che l'azione giudiziaria, in questo come in
tutti gli altri
casi, proceda serenamente, rapidamente, e senza alcun
condizionamento,
finalizzata solo all'accertamento della verita' e
all'affemazione del
diritto.
5. Cerchiamo di uscire al piu' presto dalla trappola in
cui troppi sono
caduti: di accettare il linguaggio e le accuse piu' turpi
e irragionevoli, e
di replicare a chi ti insulta dicendo che si', siamo
proprio cio' che lui
dice. Dare ragione ai calunniatori - sia pure per
incredilita' e in guisa di
scherno - e' sciocchezza grande ed effettuale complicita'
con essi.
6. Come ebbero a dire Platone, Sant'Agostino, Marx, Luce
Irigaray e Vandana
Shiva (perche' sicuramente almeno una volta nella vita lo
avranno detto
anche loro): piantiamola di fare gli scemi.
7. Per aver sottovalutato il fatto che la violenza
corrompe tutto ed e'
sempre nostra nemica, negli anni '70 un movimento
giovane, ingenuo e
generoso, fu (certo, soprattutto anche perche' indottovi
dalle trame
eversive dei potenti; ma del proprio agire ognuno e'
responsabile) travolto
nella follia e nel sangue. Impediamo che possa accadere
di nuovo.
Solo la nonviolenza puo' salvare la nostra lotta.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
*
|
-----Messaggio
originale-----
Da: Gianna Licchetta <giannalicchetta@tiscalinet.it>
comunicato stampa
inerente la presentazione per la pubblicazione del libro
scritto da Anna D'Elia "Diario del Corpo"Edito
da UNICOPLI.
un cordiale saluto Gianna Licchetta tel. 066143895 -
3382784990
SETTIMANA DELLA CULTURA
SCIENTIFICA EUROPEA
MUSIS
Università La Sapienza
di Roma
LAVATOIO CONTUMACIALE
Centro
dinformazione culturale diretto da Tomaso Binga
anno 28.mo
Giovedì 28
Novembre 2002, ore 18,00
Il Corpo come Scrittura
inaugurazione
mostra fotografica
a cura di
Maristella Campolunghi
e Angelo Vassallo
ore 19
presentazione del libro di
ANNA DELIA
Il Diario del Corpo
frammenti
immagini connessioni tra sé e il mondo
Edizioni
Unicopli, 2002
moderatore:
Vitaldo Conte
relatori:
Silvia Bordini, Gabriele Perretta
e un testo
poetico di Jolanda Insana
Piazza Perin del
Vaga, 4 - 00196 Roma
Tel.fax 06 36301333 - e.mail:
tobinga@tiscalinet.it
Anna DElia
Diario del Corpo
Frammenti, immagini,
connessioni tra il sé e il mondo
Unicopli, Milano 2002
Lipotesi che il
libro propone è quella di valorizzare i piccoli
mutamenti dellio che rischiano di diventare
invisibili sullo sfondo delle grandi mutazioni in atto.
La scrittura alterna frammenti narrativi, citazioni e
testi teorici, in cui la storia personale dellio
narrante si confronta con alcune grandi narrazioni che
hanno eletto il corpo a protagonista: le teorie sul
genere, la biogenetica, la cybercultura, la body art.
Brevi capitoletti quasi dei flash in
cui si compie con sistematico fremito di scrittura,
lesplorazione di sé: bocca, occhi mani, gambe,
piedi, pelle, pancia, sesso, odori, sudori e tremori,
mestruazioni e gravidanza. Confluiscono negli appunti,
spesso li sostituiscono passi di molteplici letture: da
Kafka a Rilke, a Simone Weil, Luce Irigaray, Rosi
Braidotti, Donna Haraway. E come un gioco
|
-----
Da: Istituto Fenoglio <info@istitutofenoglio.it>
UN
LUNARIO ALTERNATIVO per fare solidarietà.
LUnione Collinare
Sei in Langa di cui fanno parte i Comuni
di Barbaresco, Camo, Castiglione Tinella, Neive,
Neviglie, Treiso, in procinto di ampliarsi con
ladesione dei Comuni di Mango e di Trezzo Tinella,
sta portando a conclusione in queste settimane la
realizzazione di un Lunario 2003 che presenta
tavole pittoriche particolarmente suggestive, disegnate
dagli alunni che frequentano gli Istituti Comprensivi
Beppe Fenoglio di Neive e Cesare
Pavese di Santo Stefano Belbo. Gli studenti,
guidati dai loro insegnanti, hanno prodotto lavori
grafici sul tema La vita, la vite ed il vino
e vengono ora premiati da unaccurata iniziativa
editoriale affidata alla casa editrice IGER
di Roma.
I
lunari, veramente molto coinvolgenti per
lesplosione di colori e di fantasia che prorompe
dalle pagine corredate dai proverbi e modi di dire
inerenti al tema, vengono messi in vendita ad un costo
copia stabilito in 5 Euro, il 40% del quale verrà
destinato allistituzione di borse di studio a
favore di studenti italo-argentini particolarmente
meritevoli residenti sul territorio piemontese,
appartenenti a famiglie di disagiate condizioni
economiche.
Liniziativa verrà
fatta conoscere nel corso di una festa multietnica
in programma presso la Scuola Media Eugenio
Montale di Neive con inizio alle ore 17 di martedì
26 novembre. Nelloccasione si festeggerà il primo
compleanno italiano di Nicolas Mario Trigo Conte,
fratello di Emilio, alunno italo-argentino che frequenta
la classe 3° della stessa Scuola Montale, con la
partecipazione di tutti i corsisti che frequentano le
lezioni di tango argentino e di tutti gli stranieri
iscritti al corso di lingua italiana che lIstituto
Beppe Fenoglio ha avviato sin dal mese di
ottobre.
Lincontro
servirà anche da festa di benvenuto per il giovane
studente diciottenne, Manuel Ordonez Camusso, originario
di San Francisco, Argentina, vincitore del concorso Lalbero
rovesciato. Storie di vita degli emigranti
piemontesi, unesperienza di dialogo col
mondo patrocinata dello stesso Istituto Fenoglio, dalla
quale sono derivati testi e documenti valorizzati
dalleditore Priuli & Verlucca con la
pubblicazione del volume: la Merica che non
cera. Il mito della terra promessa nelle storie
degli emigranti piemontesi in Argentina.
Le
iniziative di solidarietà a favore degli
italo-argentini, emigranti di ritorno, troveranno, poi,
unulteriore occasione di rilancio nel corso della
serata di presentazione ufficiale del Lunario 2003
che avrà luogo presso lAuditorium della Fondazione
Ferrero di Alba lunedì 9 dicembre con inizio alle
ore 21.
Il
progetto di solidarietà intrapreso dallUnione
Collinare si integra con le iniziative di interscambio
scolastico che a partire dal 1998 vedono protagonista la
Scuola Media Eugenio Montale di Neive e con
le borse di studio Nidi di Rondine che lAssociazione
Culturale Arvangia mette a disposizione di giovani
studenti o neolaureati appartenenti a famiglie di origini
piemontesi residenti in Argentina.
LIstituto
Beppe Fenoglio, forte di questa investitura
istituzionale, si propone come punto di coordinamento per
tutti coloro che desiderano procurarsi una o più copie
del Lunario 2003, con un recapito telefonico
(0173-677631/cell.338-1761673) e lindirizzo di
posta elettronico info@istitutofenoglio.it. A fronte di tante iniziative di
calendari pseudoartistici, di dubbio gusto e di
affiorante volgarità, il Lunario al quale hanno
lavorato i milleduecento studenti degli Istituti che si
richiamano a figure di grandi scrittori come Fenoglio
e Pavese merita sicuramente attenzione. Se non altro
per il proposito di aiutare studenti meritevoli che hanno
vissuto di recente il dramma dello sradicamento e sono
oggi costretti a vivere altrove, lontani dal mondo di
affetti ed amicizie che li ha cresciuti.
|
-----Messaggio
originale-----
Da: servizio <servizio@roma-intercultura.it>per
info: sede Direzione Generale "Missionari
Scalabriniani" tel 06-58331135 fax
06-5803808 E-mail segreteria@scalabrini.org
I N V I T O
FONDAZIONE SCALABRINI
in collaborazione con CSER e SIMI
Migrazioni
e società:
il
contributo della religione ai processi integrativi
Roma, 28 novembre
2002
Sala Pietro da
Cortona in Campidoglio
Ingresso: Palazzo
dei Conservatori
(si prega di
esibire allingresso il presente invito)
Programma
Ore 9.30 -
Apertura dei lavori: Saluti e interventi
P. Gaetano
Parolin, Presidente della Fondazione
e Vicario generale della Cong. Scalabriniana
On. Walter
Veltroni, Sindaco di Roma
On. Carlo
Giovanardi, Ministro per i Rapporti
con il Parlamento
S. Em. R.
Cardinale Ersilio Tonini, Arcivescovo
Emerito di Ravenna
Ore 11.00 - Relazioni
Stefano Zamagni
(Università di Bologna)
Dallintegrazione
socio-economica allintegrazione culturale dei
migranti
Stefano Allievi
(Università di Padova)
LEuropa plurale:
religioni e migrazioni
Magdi Allam (La
Repubblica)
I musulmani in Italia:
la convivenza possibile
Graziano
Battistella (SIMI)
Dalla difesa al
dialogo: lesperienza della Chiesa in emigrazione
Coordina:
Antonino Colajanni (La Sapienza, Roma)
Ore 13.00 - Chiusura dei
lavori
|
-----Messaggio
originale-----
Da: info@mediaevo.com trasmettiamo il comunicato stampa di
"System Error, la
battaglia della mente da Majakovskij ad Adbusters" a
cura di Franco
Berardi Bifo, Lorenza Pignatti, Marco Magagnoli - Luca
Sossella editore.
Cordiali saluti
Stefania Lattanzio 3392231084
(Ufficio Stampa - Luca Sossella editore)
luca sossella editore
via morgagni, 32
00161 roma
voice 06/44252989
fax 06/44260372
System error
La
battaglia della mente da Majakovskij ad Adbusters
Con un
intervento di Kalle Lasn
a cura di
Franco Berardi Bifo, Lorenza Pignatti, Marco Magagnoli
Luca Sossella
editore, pagg. 144, formato 18x28 con ill. a colori,
12,00 euro
Per tutto il secolo ventesimo si è
combattuta una battaglia che è forse la più importante
di tutte le battaglie. Si tratta della lotta alla
colonizzazione della mente da parte dei poteri economici
e politici, e della lotta per la liberazione della mente
da parte delle forze culturali, sociali e terapeutiche.
Cominciata con lazione dei
dadaisti, e proseguita poi dai surrealisti, dai
situazionisti, e infine dai movimenti creativi e punk
degli anni Settanta e Ottanta, la battaglia contro la
colonizzazione pubblicitaria della mente ha sempre
vissuto in un rapporto conflittuale ma anche simbiotico
con il suo nemico, la pubblicità.
Negli anni Novanta, a Vancouver sulla
costa pacifica canadese, è nata una rivista
Adbusters che, concepita come critica del
linguaggio pubblicitario, dopo lesplosione di
Seattle 99 ha assunto unimportanza centrale
nel panorama della cultura che si oppone al globalismo
liberista. Il suo sottotitolo recita rivista per
lambiente mentale è un bimestrale no profit
supportato dai lettori, oltre 85 mila sparsi in 60 paesi
del mondo.
Adbusters (da Ad,
pubblicità e buster,
chi distrugge o sconfigge), esprime le
posizioni dei sabotatori culturali, di coloro che usano
il linguaggio della pubblicità per rivolgerlo contro la
pubblicità e contro le corporation globali. Nasce come
espressione della Adbusters Media Foundation,
una rete globale di artisti, attivisti, scrittori,
burloni, studenti, insegnanti e imprenditori che vogliono
sviluppare il nuovo movimento dintervento sociale
nellera dellinformazione e dare impulso ad un
importante cambiamento nello stile di vita attuale.
E stata fondata da Kalle Lasn, matematico,
residente per molti anni a Tokyo, dove si occupa di
marketing per grandi aziende occidentali, ma anche in
India, in Europa, e infine in Canada, da dove prende
impulso Adbusters. Kalle Lasn è anche autore di
Culture Jam. The uncooling of America. Come
invertire la festa suicida del consumatore
americano.
System error ricostruisce la
genesi di Adbusters e lesperienza decennale della
rivista, partendo dalla storia della battaglia della
mente nella cultura delle avanguardie artistiche e dei
movimenti di critica anticonsumista del ventesimo secolo.
System error
La
battaglia della mente da Majakovskij ad Adbusters
È rivolto
ai consumatori consapevoli e ai comunicatori
responsabili,
non si
trova in libreria e si può ordinare solo e direttamente
a
info@mediaevo.com o info@lucasossellaeditore.it
sarà
disponibile da metà dicembre 2002
luca sossella editore
via morgagni, 32
00161 roma
vox 06/44252989
fax 06/44260372
info@mediaevo.com
stefania
lattanzio - ufficio stampa - 3392231084
|
Da: Mascherino - Roma <mascherino@iol.it>
A: Galleria Mascherino Galleria darte MASCHERINO
Via del Mascherino
24, 00193 Roma, Italy.
Tel.-fax 06/68803820 - 338/2699414
E-mail: mascherino@iol.it
COMUNICATO
STAMPA
Inaugura a Roma alla
presenza dellartista, sabato 23 novembre 2002 alle
ore 18.30, presso la Galleria darte Mascherino, la
mostra "Renato Mambor - Progetto
per unAntologica 1957-2002",
a cura di Barbara Martusciello. Durante
linaugurazione un attore interpreterà un quadro
scenico allinterno dellopera "Larte
è come lombra", appositamente
realizzata per la mostra. A 45 anni dalla mostra
desordio di Renato Mambor (settembre 1957), la
galleria Mascherino propone "Renato
Mambor - Progetto per unAntologica 1957-2002",
prima di una serie di mostre che la galleria dedicherà
allartista. Mambor è un protagonista della scena
artistica sin dagli anni 60, quando a Roma si è
formata una generazione di artisti, amici e compagni di
avventura, che ha lasciato unimpronta indelebile
nella ricerca culturale italiana. Questa personale è mirata
a una rilettura del lavoro di Mambor in ambito concettuale
visivo, di cui egli è stato un
precursore e che è di grande importanza per le ultime
generazioni di artisti; da ciò linteresse per la
sua opera da parte della galleria Mascherino,
generalmente attenta alle sperimentazioni di artisti
giovanissimi. La mostra, strutturata come una sorta di catalogo
a parete con schede esplicative
delle varie fasi del lavoro di Mambor, si sviluppa in
forma antologica per considerare in maniera quanto più
completa possibile la lunga sperimentazione
dellartista dal 1957 al 2002. Negli appuntamenti
successivi verranno invece approfonditi alcuni momenti e
aspetti particolari del suo progetto artistico. La mostra si apre con
unopera del 1957 di genere surrealista
astratto, lavori che Mambor presenta
nel gennaio 1959 alla galleria Appia Antica di Roma nella
mostra Mambor Schifano Tacchi,
che apre idealmente una stagione artistica romana di
straordinario successo. Con un quadro di questa serie
Mambor vince nel 1960 il premio di incoraggiamento della
Galleria Nazionale dArte Moderna. Alla fine del
1959 Mambor apre lo studio a Roma insieme a Tano Festa.
In questo periodo realizza dei quadri costruiti come
oggetti con legno, chiodi, colla e vernici industriali.
Utilizza smalti compatti stesi in campiture monocrome su
tutta la superficie per eliminare ogni valore
dellazione, al fine di realizzarne
lazzeramento linguistico e la completa
spersonalizzazione. E quel "togliere lio
dal quadro", postulato di tutta una generazione di
artisti romani e non. In mostra è presentato Oggetto
Blu del 1960, già esposto al
Palazzo delle Esposizioni nel 1993. Nel 1961 dipinge la serie
dei Segnali Stradali,
importando nel quadro segni di comunicazione, astratti,
geometrici, che hanno funzioni convenzionali,
informative. Sono in mostra quattro Trasporto
conto terzi del 1961, già esposti
al Palazzo delle Esposizioni nel 1993. Nel 1962 la sua
attenzione sulla segnaletica stradale viene attirata
dallomino stilizzato del segnale del passaggio
pedonale e dalluomo statistico, una figura umana
bidimensionale che trasportata nei suoi quadri
simboleggia luomo quantitativo, senza volto e
caratteristiche individuali, dunque con un carattere di
rappresentazione umana oggettiva. In mostra due piccole
bellissime tele del 1962. Alla fine del 1962 questa
figura statistica assume la forma di timbro, consentendo
una moltiplicazione dellimmagine che Mambor
utilizza, anche creando allusioni prospettiche attraverso
le differenti altezze delle sagome, per realizzare dei
quadri che ricostruiscono ambienti o spazi urbani. Espone
queste serie per la prima volta alla Galleria La
Tartaruga nel febbraio 1963 nella ormai storica mostra 13
pittori a Roma e nellaprile
dello stesso anno nella mostra Lombardo
Mambor Tacchi. In mostra Comizio,
Folla e Capovolto
del 1963, gli ultimi due già esposti al Palazzo delle
Esposizioni nel 1993. Nel 1964 inizia ad interessarsi ai
disegni dei rebus enigmistici. Questi hanno la
caratteristica di essere disegnati in modo da
rappresentare nella maniera più fedele possibile un
vocabolo, costituendo quindi una specie di definizione
grafica di un nome. Mambor utilizza questi disegni come
se attingesse ad una sorta di
vocabolario iconico nella serie di
quadri che chiama Ricalchi,
nei quali il suo interesse non è rivolto alla
rappresentazione di realtà oggettuali, bensì al loro
essere equivalenti iconici del nome convenzionalmente
accettato per quellimmagine, ovvero, per usare le
sue parole, "limmagine non
è il nome, il nome non è la cosa, la cosa non è
lessenza". Per chiarire
il suo disinteresse verso la rappresentazione oggettiva Mambor
appoggia le immagini sulla tela
grezza, senza preparazione, per evitare ogni forma di
contaminazione espressiva, disegnando solo quei tratti
che delineano la morfologia essenziale delle figure e
ricoprendole poi con campiture monocromatiche che
lasciano trasparire solo le linee fondamentali del segno
al fine di realizzarne un completo svuotamento. Anche le
sequenze e gli accoppiamenti delle immagini sono
utilizzati per chiarire che il suo interesse è solo nel
rapporto tra la definizione grafica e il nome che questa
rappresenta. Infatti talvolta utilizza serie di immagini
incoerenti tanto nella narrazione quanto nella resa
prospettica e dimensionale proprio per evidenziarne la
loro unica essenza comune, quella di vocaboli
in forma iconica; oppure, al
contrario, utilizza sequenze perfettamente coerenti
quando il suo interesse è nellevidenziare la
definizione visiva di un gesto o di un verbo come, ad
esempio, in Chiudere la porta
del 1966, esposto in mostra. Questi lavori, realizzati
tra il 1964 e il 1966 ed esposti nel 1964 al Premio La
Tartaruga, nel 1965 al Premio Nettuno e sempre
nellaprile dello stesso anno nella personale alla
galleria La Tartaruga presentata da Marisa Volpi,
evidenziano Mambor come precursore del concettuale
che di lì a poco si sarebbe sviluppato e ne chiariscono
le distanze con larte Pop
alla quale era stato assimilato negli anni precedenti. Alla fine del 1965,
proseguendo nella sua ricerca di designificazione della
rappresentazione oggettiva, realizza una serie di cubi
sulle cui facce dipinge unimmagine del suo
repertorio di vocaboli iconici,
che viene costruita o decostruita assemblando i cubi
stessi. Questi lavori vengono esposti nel gennaio 1966,
presentati da Achille Bonito Oliva, nella mostra a due
con Pino Pascali alla galleria Guida di Napoli. Nel 1966 inizia ad
analizzare i procedimenti esecutivi del dipingere
utilizzando tecniche di scomposizione nello spazio e nel
tempo. Il disegno e lo sfondo sono eseguiti in tempi e
spazi diversi e poi ricomposti per sovrapposizione. In
mostra Al mare,
già esposto nel 1966 al Premio Avezzano. Sempre nel
66 Mambor, insieme a Mario Ceroli e Cesare Tacchi,
si trasferisce per alcuni mesi a New York, chiude lo
studio di Roma e al ritorno si trasferisce a Genova dove
nel 1967 espone alla galleria La Bertesca, nella storica
mostra "Arte Povera e Imspazio"
a cura di Germano Celant, alcuni pannelli della serie del
Diario 67,
moduli seriali in sviluppo orizzontale, ciascuno
rappresentante elementi e tecniche del dipingere. In
mostra unopera su carta del 1967 che rappresenta il
progetto del Diario.
Lanalisi linguistica che Mambor evidenzia nel Diario
lo porta a sviluppare una suddivisione mentale della
percezione del segno scissa nelle unità elementari delle
pertinenze linguistiche: materia, forma, colore e tempo
(movimento), che chiamerà Filtro.
In mostra alcune importanti opere fotografiche come Il
Mare (1967), LAlbero
(1967) e Studio sul tramonto del sole,
dalla omonima mostra alla galleria La Bertesca del maggio
1968. Nel 1968/69 realizza la serie delle Azioni
Fotografate, dallinstallazione
composta di 11 scope azzurre
realizzata in Via Roma a Genova nel 1968, sequestrata e
multata per occupazione di suolo pubblico (in mostra,
multa inclusa), alla Linea della
porta, La
fontanella di via Barletta, Faccia
bianca, Senza
calpestare le righe, esposte alla
galleria La Bertesca nel 1968 nella mostra Icaro
Mambor Prini e nel maggio 1969 nella
mostra personale sempre alla galleria La Bertesca. Grande
evidenza è data in mostra a queste serie fotografiche,
nelle stampe originali, mai più esposte da allora. Allinizio degli anni
70, dopo avere realizzato i Giocattoli
per collezionista, Mambor, osservato
che gli oggetti creati dallartista vivono in un
mondo autonomo e parallelo al mondo della realtà, si
propone di acutizzare problematicamente questa dicotomia
spostando lattenzione sul polo del reale; si
riferisce nuovamente ai rebus, questa volta per
appropriarsi dellidea del segnale che indica quale
è limmagine da cui ricavare il nome per
ricostruire la frase. Costruisce dunque un oggetto
tridimensionale e prensile, funzionale al punto da non
dovere essere considerato come un oggetto estetico:
lEvidenziatore,
che utilizza per segnalare
le cose nellatto di afferrarle per evidenziarle,
lasciandole nello spazio come dati concreti,
puntualizzandole, segnalandole nel loro contesto. A metà
degli anni 70 Mambor rivolge questo meccanismo di
evidenziazione verso luomo, affrontando il problema
dellimpossibilità di limitare luomo-soggetto
alla sua superficie; nasce quindi Trousse,
scultura- contenitore di profilato metallico, un
parallelepipedo alto 2 metri con i lati di un metro.
Mambor la utilizza come un dispositivo per indagare la
realtà umana, per esplicitarne i vari materiali
espressivi che riguardano il soggetto fisico, cioè la
sua sfera cognitiva, emotiva e nervosa, per esporla al
pubblico. Con questo criterio realizza degli Autoritratti
Unici, dove teatro e performance si
uniscono. Mambor forma quindi una sua compagnia teatrale
sperimentale che chiama Gruppo
Trousse, nelle cui rappresentazioni
la Trousse da
spazio fisico diventa nel corso del tempo spazio mentale,
per rendere fluido il passaggio dallinterno
dellindividuo allesterno del palcoscenico e
viceversa. Nel 1979, a Roma in via
Sabotino, realizza linstallazione-evento Allevamenti
di campi da football. Nel 1983 rappresenta al
Metateatro di Roma Gli Osservatori,
indagine che poi confluirà, alla fine degli anni
80 quando ritorna alla pittura, nel ciclo dellOsservatore
e le coltivazioni, presentato nel
1991 alla Fondazione Mudima a Milano e nel 1993 al
Palazzo delle Esposizioni di Roma. Mambor prosegue in
questa serie nel suo sistema di
"evidenziamento" linguistico, analizzando la
specificità del fare e del vedere, del creare e del
contemplare. In mostra è esposta la grande opera
pittorica del 1990 da cui deriva la serie realizzata per
queste due mostre e già esposta nella mostra Novecento
alle Scuderie Papali di Roma nel 2000. La mostra
comprende inoltre due opere della serie del Riflettore,
dove lesperienza visiva e cognitiva viene
riformalizzata in termini pittorici, congiungendo realtà
e rappresentazione e si conclude con lopera
appositamente realizzata per questa mostra:
Larte è come lombra (quando il corpo si
piega lombra si inchina). Durante
linaugurazione un attore interpreterà un quadro
scenico allinterno dellopera. Inaugurazione: sabato 23
novembre 2002 alle ore 18.30 Fino al 7 gennaio
2002 Orario di apertura: dalle 16.30 alle 19.30
(escluso lunedì e festivi) Su richiesta sono
disponibili fotocolor e immagini digitalizzate
|
-----Messaggio
originale-----
Da: girotondi napoli <girotondi.napoli@libero.it>GIROTONDI PER LA
DEMOCRAZIA DI NAPOLI
Sabato 23 novembre
si svolgerà a Cosenza una manifestazione nazionale
per esprimere solidarietà ai venti aderenti
al movimento no global attualmente imprigionati con
l'accusa di associazione sovversiva. Il movimento Girotondi per la
democrazia di Napoli aderisce all'iniziativa e rimanda ad
e-mail successiva per informazioni inerenti modalità di
partecipazione. Si informa inoltre che
nella stessa data si terrà a Bari la giornata di
mobilitazione nazionale contro la finanziaria del Governo
della destra indetta dall'Ulivo. Gli interessati possono
inviare un'e-mail all'indirizzo: aleida@libero.it oppure telefonare al
numero 347-9142335.
Ci
saranno pullman che partiranno da diversi posti della
città e della provincia, la cui
organizzazione sarà totalmente a carico dell'Ulivo. A presto Girotondi Per la democrazia
di Napoli
|
Da: Carlo Ruta <carlo.ruta@tin.it> Accade in
Sicilia
Giornale
d'informazione civile on line Su www.accadeinsicili.net
Il delitto
Spampinato oggi. Ragusa ha
rimosso, al più commemora, ma il caso rimane aperto.
Restano impuniti gli istigatori di quella uccisione e gli
organizzatori del delitto Tumino, che ne fu la premessa.
L'affare coinvolse
a vario titolo uomini delle istituzioni, fra cui
l'attuale procuratore della Repubblica Agostino Fera.
Articoli
di Mario Genco e Franco Nicastro sull'uccisione di
Giovanni Spampinato apparsi subito dopo l'evento sul
quotidiano "L'Ora" di Palermo.
La cronaca dei delitti Tumino e
Spampinato tratta da Missili e
mafia. La Sicilia dopo Comiso, di
Paolo Gentiloni, Alberto Spampinato, Agostino
Spadaro. Editori Riuniti, Roma, 1985.
Banditi e viceré. Brani di
Giovanni Evangelista di Blasi tratti dalla Storia
del Regno di Sicilia, introdotti da
Carlo Ruta.
Entro fine novembre, saranno on
line:
Approfondimento-denunzia di
Gino Scasso sulle aree artigianali di Partinico. Le logiche, le dinamiche, le paure che
suscita l'insediamento del mega-centro commerciale. Gli
interessi che vi stanno dietro.
A
cura di Giuseppe Casarrubea, la documentazione inedita
sulle armi in dotazione all'Office
of Strategic Services, che furono
usate pure a Portella. Dimostra, in particolare, che gli
scoppi di mortaretti di cui dissero i testimoni a
Viterbo, dato sempre rimasto misterioso, altro non erano
che bombe aeree simulate, atte a disperdere i grandi
assembramenti, per potere poi consentire che si agisse,
secondo gli scopi prefissati.
I Dezio
comandano a Vittoria.
Inchiesta di Carlo Ruta.
A tutti un
cordiale saluto
La redazione
|
-----Messaggio
originale-----
Da: CARC REGGIO EMILIA <carcre@freemail.it>SABATO 23 NOVEMBRE
PRESIDIO PER CHIEDERE IL RITIRO DELLA
SOSPENSIONE DI RENZO GEMMI
A PARTIRE DALLE 10.30
DAVANTI LA SEDE DELLA CGIL DI
VIA ROMA 53
REGGIO EMILIA
Solidarietà a Renzo, solidarietà a tutti i lavoratori!
Il giorno 24/07/2002 il sindacato CGIL di Reggio Emilia
invia a Renzo Gemmi
(militante dei CARC) una lettera (qui allegata) di
sospensione dal sindacato
perché ha letto sul giornale (sì, su un giornale!) il
nome di Renzo tra i
nomi di 19 compagni indagati.
Precisiamo che il centro-sinistra assieme al
centro-destra e con l'
astensione del PRC ha varato nel 2001 una legge per cui
è possibile alla
magistratura aprire indagini, ma tenerle secretate per
due anni. Or bene,
grazie anche a questa legge decine sono oggi le indagini
contro compagni e
lavoratori che sono impegnati politicamente o
sindacalmente, migliaia le
intercettazioni, i pedinamenti, ecc. a carico di chi
svolge attività
politica a favore dei lavoratori, mentre i funzionari
della polizia che ha
picchiato e torturato i nostri giovani a Genova è stata
promossa a funzioni
superiori, mentre chi ha avvelenato gli operai con
l'amianto è stato
assolto. Inoltre Renzo, gli altri compagni di cui
compaiono i nomi sui
giornali e chissà quanti altri indagati non sanno se ci
sono indagini a loro
carico, ma Libero (giornale di Feltri) in prima pagina e,
cosa ancor più
grave, Liberazione (giornale di Rifondazione Comunista)
ci informano di tale
possibilità e la CGIL ci crede immediatamente
(altrimenti dovremmo pensare
che è stata informata direttamente da DIGOS e/o dalla
magistratura) e
sospende l'operaio Renzo per precauzione (?!).
Il maggior sindacato dei lavoratori italiani difende
così i lavoratori?
Poniamo il caso che un lavoratore iscritto alla CGIL
partecipi o conduca una
lotta per salvare il suo posto di lavoro (e quindi la
possibilità di vivere,
sua e della sua famiglia), che nel corso di questa lotta
partecipi o
organizzi un blocco stradale, che venga arrestato e
quindi accusato di
resistenza a pubblico ufficiale o che metta in atto da
solo o assieme ai
suoi compagni una qualunque forma di lotta e per questo
essere indagato. Che
succederebbe? Verrebbe immediatamente sospeso dal suo
sindacato? Verrebbe
così abbandonato? É questa la difesa dei lavoratori che
la CGIL intende
attuare? Da che parte sta la CGIL? Ci potremmo chiedere a
quel punto il
sindacato di chi e per chi?
In Italia il presidente del Consiglio, l'onorevole
Previti e altri sono in
attesa di processo, sono indagati. Nonostante ciò sono
lì che governano il
paese. Eppure la CGIL trova insostenibile che tra le sue
fila ci sia un
lavoratore indagato. Naturalmente una cosa è Berlusconi
o Previti, un'altra
è un operaio. Anche per la CGIL a quanto pare vale
questa distinzione!
Tutto questo accade in un momento in cui tra le tante
altre cose la polizia
si permette di andare nelle fabbriche a chiedere i nomi
degli operai
sindacalizzati (vedi Tolentino) e che a pochi giorni da
questo episodio si
verifichi uno strano furto alla CGIL di Milano dei suoi
elenchi di iscritti;
i sindacati rispondono con una protesta formale, ma si
rendono complici e
agevolano tutte le forme di controllo e repressione che
il governo
Berlusconi sta mettendo in campo sospendendo i suoi
iscritti "perché
comunisti". Speriamo che questo settembre, quando ci
sarà da lottare per l'
articolo 18 come CGIL ha promesso, Berlusconi e amici non
decidano di
indagare qualche centinaia di lavoratori iscritti a
questo sindacato perché
altrimenti verrebbero tutti sospesi e la CGIL chiuderà i
battenti. L'ironia
è d'obbligo, ma la cosa è grave.
Dobbiamo ricordare che i funzionari dei sindacati vivono
sui soldi che ogni
mese i lavoratori si levano dalla loro già ben piccola
busta paga. Dobbiamo
ricordare che il sindacato è l'organizzazione che
dovrebbe organizzare e
tutelare i lavoratori. I lavoratori sono gli unici che
possono far si che i
funzionari (da loro stessi pagati e mantenuti) facciano
il loro dovere, i
lavoratori possono tornare ad avere un peso nel
sindacato: sono loro che
possono far sì che il sindacato faccia i loro interessi
e non quelli dei
padroni, che il sindacato non li svenda come è accaduto
in occasione della
firma del "Patto per l'Italia" o con la
scomparsa del referendum dei
metalmeccanici.
Il processo di eliminazione di tutte le conquiste
ottenute dalla classe
operaia negli anni passati continua. Stanno eliminando il
diritto al lavoro
stabile, il diritto all'assistenza sanitaria, il diritto
alla casa che
seppur parzialmente i lavoratori avevano strappato
con le lotte e man mano
che avanza questo processo i padroni e i suoi
rappresentanti, prima con il
governo di centro sinistra e oggi con più arroganza e
decisione con
Berlusconi aumentano la repressione nei confronti dei
lavoratori e delle
masse popolari (attacco al diritto di sciopero,
svilimento del sindacato
ecc) in Italia e nel resto del mondo fomentano e
appoggiano guerre di
sterminio di interi popoli. I lavoratori che lottano per
una società
migliore vengono definiti terroristi e perseguitati
proprio da chi conduce
guerre di sterminio proprio da chi picchia e tortura
coloro che chiedono
giustizia, uguaglianza e libertà. Stanno rimettendo in
vigore le leggi che
il fascismo ha utilizzato per reprimere i comunisti, gli
anarchici e
chiunque si opponeva ad esso, ma adesso a differenza di
allora si fanno dare
una mano dagli stessi funzionari sindacalisti e
funzionari di partiti che si
dichiarano comunisti a stigmatizzare e emarginare i
lavoratori che si
oppongono al regime
Chiediamo ai lavoratori di firmare contro la sospensione
di Renzo Gemmi
dalla CGIL, perché sono i lavoratori e soltanto loro a
poter decidere, per
riprendersi in mano il loro sindacato, perché il
sindacato non si renda
complice del Governo di avventurieri, razzisti e
speculatori.
Le organizzazioni e i compagni di Modena aderenti al
Fronte Popolare per la
ricostruzione del partito comunista
Per contatti:
CARC (Comitato di Appoggio alla Resistenza - per il
Comunismo) di Modena:
tel. 339 4292636, carcmo@carc.it
Nuova Casa del Popolo - Modena - tel. 3471320215, casadelpopolo.mo@tin.it
|
-----Messaggio
originale-----
Da: dpetruccioli@libero.it Gli Stati Uniti vogliono
dichiarare la guerra a tutti i costi!
>
> Oggi ci troviamo in un punto di estremo
disequilibrio mondiale a partire
dal
> quale si può dare inizio ad una TERZA GUERRA
MONDIALE.
>
> Se anche tu sei contraria/o, sappi che l'ONU ha
proposto l'invio di una
petizione firmata per evitare questo tragico avvenimento
mondiale.
>
> PER PIACERE COPIA questa e_mail in un nuovo
messaggio, firma alla fine
della lista che trovi di seguito ed inoltralo a tutte le
persone che tu
conosci.
>
> (per non creare liste di indirizzi e-mail che
potrebbero essere sfruttate
a fini commerciali, consigliamo di aggiungere gli
indirizzi nella casella
Ccn - destinatari nascosti)
>
> Se al momento in cui la ricevi, questa lista
contiene + di 500 nominativi,
per piacere invia una copia del messaggio a
> unicwash@unicwash.or
>
> Se decidi di non firmare, per piacere ti chiediamo
in nome di tutte le
persone che stanno lavorando per evitare una catastrofe
mondiale, di non
eliminarlo. SOLTANTO COPIALO E RISPEDISCILO .
>
> Se parli un'altra lingua, diversa dall'Inglese,
Spagnolo ed Italiano, e
vuoi collaborare, traduci questa e_mail ed inviala ai
tuoi conoscenti.
|
-----Messaggio
originale-----
Da: Cafè Babel Webzine <info@cafebabel.com>Ai confini
della democrazia
Nellocchio
dellIRA
Da poche settimane il controllo dellUlster è
tornato nelle mani
di Londra, ma negli occhi sono vive anche le immagini di
un recente film
16-11-2002 (Roma)
Bisogna
bandire
il Fronte Nazionale?
Il partito francese di estrema destra fa paura per i
propri discorsi sulla violenza
e sul rifiuto. Ma la democrazia deve aver paura di
pericoli provenienti dalla
libertà di espressione?
16-11-2002 (Paris)
La
messa al bando
del FN: quando la democrazia si nasconde il volto
E se il dibattito sulla messa al bando del FN non facesse
altro che occultare
una crisi ben più profonda, quella di un società che
manca di
coraggio politico?
16-11-2002 (Paris)
Il
17 Novembre
e la democrazia: i giochi della politica internazionale
A lungo ai margini della democrazia, il movimento del 17
Novembre, oggi decapitato,
riflette le ambivalenze delle lotte strategiche intorno
alla Grecia, tra i Balcani
ed il Medio Oriente.
16-11-2002 (Paris)
Qual
è
la violenza che distrugge il monopolio della violenza
legittima in uno Stato
di diritto?
Al soldato francese piace il vino francese. Al soldato
russo piace il vino russo?
Per caso lo stato russo ha legittimato la ribellione di
alcuni dei suoi cittadini
in nome del diritto alla vita?
16-11-2002 (Madrid)
I
QUINDICI DI
FRONTE AI MOVIMENTI SUL FILO DELLA DEMOCRAZIA: ESISTE UNA
VIA EUROPEA?
Che deve o può fare uno Stato democratico quando si
trova davanti a un
movimento che mette in discussione la natura del suo
governo?
16-11-2002 (Madrid)
|
-----Messaggio
originale-----
Da: Associazione culturale SOQQUADRO <soqquadro@interfree.it>
Salve a tutti,
vi inviamo il comunicato stampa relativo ad un'iniziativa
unica nel suo
genere che verrà messa in scena per la prima volta il
prossimo 30 novembre.
Si tratta dell'Almanacco Parlato, una rivista culturale
che viene recitata
anzichè stampata in cartaceo. Vi preghiamo di darne
notizia. Grazie, Marina
Zatta
Soqquadro
Presenta
Almanacco Parlato
(all'ombra della Piramide)
Presso la galleria GARD, nelle vicinanze della Piramide
Cestia a Roma, si inaugura il numero zero di una
nuovissima rivista di arte, letteratura, poesia, teatro
ed umorismo che anzichè essere espressa in cartaceo
viene recitata dal vivo.
Si crea in questo modo una contaminazione dei diversi
generi culturali. La rivista verrà messa in scena ogni
ultimo sabato del mese ed avrà ogni volta un tema
centrale intorno al quale ruoteranno le scelte dei testi
recitati.
Questo mese il tema scelto è la MARGINALITA'
Attori:
Mario Mesiano
Vinicio Mittarelli
Melissa Regolanti
Michela Sbarra
Regia
Roberto de Robertis
Testi di:
Eliana Baia, Paola Berardi
Giorgio Guarnieri, Graziella Poluzzi
Daniela Riberto, Mauro Righi
Ginevra Salerno, Marina Zatta
Con la collaborazione dei bambini e delle maestre della
IV b, scuola elementare
"Monte Pollino" (Monterotondo Scalo)
Sabato 30 novembre ore 21.00, galleria GARD a Roma
Via dei Conciatori 3/i (giardino interno)
Tessera Euro 5,00
Info: tel.06-4504846, 06-5759475,
@mail: soqquadro@interfree.it
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