[27]. Il giorno prima del suo assassinio Calvi aveva
richiesto indietro 400 milioni di dollari allo IOR. Sono
state ritrovate varie lettere minacciose contro cardinali e
politici italiani. "Marcinkus rifiuta continuamente
d'incontrarmi...Vi posso indicare, se volete, l'ammontare
delle somme ed i numeri dei conti correnti", scrive al Papa
Paolo VI al quale voleva dare documenti importanti. "Mi sono
preso il pesante fardello degli errori e delle colpe
commesse dai rappresentanti dello IOR, compresi i misfatti
di Sindona di cui ancora subisco le conseguenze. (...) Sono
stato io che, d'accordo con le autorità vaticane, ho
coordinato la creazione d’innumerevoli entità bancarie
al fine di contrastare la penetrazione e l'espandersi delle
ideologie filomarxiste...". "Se la mafia ha eliminato Calvi
non fu solamente per ricattare il Vaticano, ma anche per
recuperare i documenti che rivelavano le sue operazioni di
riciclaggio", conclude Imposimato. Michele Sindona non
sopravviverà molto al crac dell'Ambrosiano: viene
assassinato a sua volta il 22 marzo 1986 nella cella della
sua prigione di alta sicurezza di Voghera dopo aver bevuto
una tazzina di caffè al cianuro

[28]. La bancarotta che
segue la morte di Roberto Calvi - l'ammontare dei soldi che
il Vaticano ha perso si aggira sui 1,3 miliardi di dollari -
svela una complicità colossale della Santa Sede negli affari
illegali compiuti da Sindona e poi Calvi. Si rivela una
serie di scandali che ancor oggi inquinano la vita politica
italiana. In particolare l'affare della loggia P2 che a
Milano si serviva della Banca Unione, anch'essa membro di
Cedel. C'entra anche l'affare Gladio

[29]. Tutti questi
affari rivelati puntualmente dai media, hanno dei punti in
comune: l'Italia, i trasferimenti di denaro alla faccia
dello Stato, i legami col Vaticano

[30], le mafie, gli Stati
Uniti, il Lussemburgo... E Cedel. Negli archivi della
società di clearing lussemburghese si trova forse la chiave
della vicenda. Ed ovviamente la risposta alla domanda
fastidiosa dell'identità dei beneficiari di una parte delle
somme inghiottite nel fallimento bancario. Ernest aveva
notato che le banche italiane, e soprattutto l'Ambrosiano,
trasferivano regolarmente dei titoli a favore dello IOR, la
banca vaticana, che era sempre il destinatario finale. Lui
aveva ricevuto Calvi per una visita guidata in Cedel. Ernest
aveva anche notato l'enorme interesse di Sindona nei
confronti del meccanismo del clearing. Ma è solo dopo aver
letto il libro di David Yallop, "In nome di Dio"

[31],
nell'autunno 1983 che l'ex numero tre di Cedel capisce che
assieme a Soisson si trova all'incrocio importante della
"liquidazione" delle operazioni mafiose. Scopre che un gran
numero di personaggi menzionati da Yallop nell'affare
Ambrosiano, sono membri di Cedel: la Handelskredietbank di
Zurigo era una delle banche svizzere al cuore del sistema
d’evasione dei capitali italiani, così come la
Finabank, la Banca Unione, Capitalfin, Ultrafin e la
Weisscredit di Chiasso. Il passaggio attraverso lo IOR era
verosimilmente un ottimo mezzo per frodare il fisco a
disposizione delle banche, per dissimulare alcune operazioni
di riciclaggio o per dare una mandata di chiave
supplementare su dei trasferimenti compromettenti. La sola
persona in Vaticano a poter prendere la decisione di
accettare questi trasferimenti era Marcinkus. Quello che
Ernest aveva capito nel 1983, Soisson l'ha senza dubbio
scoperto nel 1980 dopo il consiglio d'amministrazione di
Cedel che si era tenuto presso lo IOR. I trasferimenti dubbi
erano per buona parte eseguiti da Cedel. Soisson, al cuore
del sistema e vicino a Calvi, sapeva che il Banco Ambrosiano
trasferendo dei fondi del Vaticano all'estero, violava le
leggi italiane contro l'esportazione dei capitali.
L'illegalità delle transazioni consiste in trasferimenti
bancari fuori dalle frontiere italiane, verso paesi tanto
lontani come il Perù, ad esempio, dove l'Ambrosiano ha
aperto una comoda filiale (il Banco Ambrosiano Andino). La
volontà di frode dei tesorieri del Vaticano, è lampante,
vista da Cedel. Gérard Soisson ha parlato troppo? Si è
servito di queste informazioni per fare pressioni in vista
del suo reintegro a capo di Cedel? Nel Lussemburgo circola
una voce secondo la quale Soisson sarebbe morto come tanti
altri testimoni ingombranti dell'affare Ambrosiano: dopo
aver bevuto una tazza di caffè avvelenato

[32]. Gérard
Soisson aveva effettivamente bevuto il caffè dopo mangiato.
Da lì ad immaginare che potesse essere stato avvelenato...
La prima cerchia di iniziati di queste vicende, al Vaticano
come nelle banche italiane implicate, conosceva l'esistenza
nel Lussemburgo di un anello fragile della catena dove
tutti, fino ad allora, erano complici e tenuti al segreto.
Questo anello si chiama Cedel. Ed all'interno di Cedel c'era
un altro anello debole: il direttore generale Gérard
Soisson. "Non dimentichiamo che l'Ambrosiano non era uno
scandalo all'epoca. Nessuno ne parlava. Nessuno ha fatto mai
collegamenti tra la morte di Calvi e le transazioni del
Banco Ambrosiano effettuate tramite Cedel... Ci saranno
indubbiamente varie ragioni per cui ci hanno escluso, ma
quella che prevale è sicuramente il pericolo potenziale che
potevamo rappresentare. In particolare Soisson... Le persone
che conoscevano le azioni dell'Ambrosiano prima che il caso
scoppiasse, volevano avere meno testimoni possibili. La
messa da parte di Soisson ed il mio licenziamento sono
intimamente legati a questo caso, ne sono persuaso anche se
non potessi mai provarlo. Ci sono stati troppi morti e
troppi intermediari che non conoscevano che una parte della
verità. Bisognava innanzitutto liquidare quelli che avevano
accesso alle transazioni. In quel momento ero operations
manager. Ero in pratica in prima linea. Vedevo gli estratti
conto delle transazioni... La nostra espulsione era stata
premeditata. Nelle carte di Gérard Soisson c'era il
curriculum vitae del mio successore che era stato ricevuto
da Edmond Israël e René Schmitter un mese prima del mio
licenziamento...", afferma Ernest. Vari libri tra cui quelli
di Nino Lo Bello, David Yallop, Larry Gurwin o Nick Tosches,
hanno già raccontato l'affare Ambrosiano, ma senza mai
menzionare Cedel. "Nessuno sapeva, nessuno scrittore, nessun
giornalista aveva scritto sul caso... Nessuno ha mai trovato
tracce di Cedel nel caso. Perché? Perché nessun giornalista
aveva mai indagato sui sistemi di clearing. Tutti ignorano
la loro esistenza. Molti non hanno ancora capito, ancor
oggi, la ragion d'essere delle camere internazionali di
compensazione", rimpiange Ernest. Se il clearing è un
meccanismo sconosciuto agli autori dei best seller, lo è
anche ai magistrati e ai poliziotti che non hanno mai spinto
le loro indagini fino a Cedel-Clearstream, 3-5, place
Winston Churchill, Luxembourg-Ville... Quindi, stando ad
Ernest, le prove tanto cercate dei legami tra politici
italiani, mafia siciliana ed ecclesiastici romani, i motivi
stessi dell'assassinio di vari testimoni scomodi, si trovano
nelle acrobazie bancarie registrate in Cedel. Questa
scoperta è agghiacciante.



Il clearing offre delle possibilità infinite
Dopo la morte di Gérard Soisson, Joe Galazka,
l'amministratore delegato, non rimarrà molto tempo al suo
posto. Nell'ottobre 1983, il suo contratto non sarà
prolungato. La sua partenza, dopo il licenziamento di Ernest
e la morte di Soisson, marca la fine di un'epoca fatta di
invenzioni, approssimazioni, euforie, conflitti e grande
espansione finanziaria. Si vede che il sistema Cedel genera
la propria logica e funziona indipendentemente dagli uomini.
Il consiglio d'amministrazione che si riunisce tutti i mesi,
è il teatro dove si recitano segreti difficilmente
percettibili ed interpretabili dall'esterno. Talvolta anche
dall'interno. Nel corso della nostra inchiesta ci è sembrato
che i membri del consiglio d'amministrazione fossero
intercambiabili e non comprendessero sempre perfettamente a
che cosa servivano. Gli altri non ci hanno detto niente


[33]. Una volta espulso da Cedel, Ernest ha cercato di
avvertire alcuni amministratori, della situazione. Ma il
consiglio d'amministrazione di Cedel scosso dai soprassalti
per il suo licenziamento e la morte di Soisson, cambierà
rapidamente faccia. Un banchiere parigino proveniente dalla
Société générale, Georges Muller di origine alsaziana, verrà
nominato al posto di Galazka. Ernest lo incontra qualche
anno più tardi. Questi gli confesserà che non avrebbe mai
dovuto essere stato licenziato. Sospinto verso l'uscita dal
presidente del consiglio d'amministrazione Edmond Israël,
Ernest alla fine accetterà il lavoro che gli era stato
proposto. La Borsa del Lussemburgo dove prende servizio il
primo luglio 1983 come procuratore, gli offre parecchio
tempo libero. Spesso, dall'interno di Cedel, alcuni vecchi
amici si fanno sentire. Ernest tiene d'occhio su quella che
lui considera un po' come la sua creatura. Sa che il
clearing offre possibilità infinite. Non tarderà ad averne
conferma.

Note:
1 - In questo caso, Joe Galazka
2 - Dopo molte telefonate infruttuose e diversi messaggi
lasciati in segreteria, abbiamo inviato una lettera
raccomandata a Joe Galazka il 5 settembre 2000, nella quale
l'abbiamo interrogato sul ruolo che egli aveva giocato nella
messa da parte di Gérard Soisson ed Ernest Backes. Non
abbiamo ricevuto risposta.
3 - Questo termine - mercato grigio - indica un mercato non
regolamentato di cui è difficile definire le dimensioni ed i
limiti. Ci vengono trattati dei valori non offerti, o non
ancora, sui mercati di capitali ufficiali e controllati.
Vengono considerati come facenti parte del "mercato grigio"
quei valori che prima della loro ammissione ufficiale alla
quotazione, vengono scambiati, prima della loro emissione,
in un luogo fittizio di quotazione. Un esempio spesso citato
in questo contesto è quello delle azioni Paribas che, in
occasione della privatizzazione della banca nel 1986, erano
proposte a 405 franchi (prezzo ufficiale) ma quotati fino a
485 franchi sul mercato grigio prima della distribuzione
effettiva delle azioni.
4 - Il fallimento dell'Investor's Overseas Services di
Bernie Cornfeld, la cui attività consisteva nel proporre
degli strumenti per piazzare bidoni, fu il più grosso
scandalo bancario degli anni 70. (NdT: Come vedremo in
seguito, dei fallimenti IOS, Banco Ambrosiano e BCCI, si
occuperà Brian Smouha, un ebreo sefardita allora partner di
Touche & Ross - oggi Deloitte & Touche.)
5 - Allora i conti di Cedel erano controllati da Peat,
Marwick, Mitchell che oggi sono integrati nel gruppo
anglo-olandese KPMG.
6 - L'Istituto Monetario Lussemburghese (IML) - ribattezzato
Commissione di sorveglianza del settore finanziario (CSSF)
dal 1998 - è un'emanazione del vecchio Commissariato di
controllo delle banche creato nel 1945. L'equivalente ibrido
e lussemburghese di una identità che riunisce la Commission
des opérations de bourse (COB) francese e la Banca di
Francia. Cedel non era considerato come una istituzione
bancaria, l'IML, di cui gli amministratori fossero scelti da
- e tra - la classe politica lussemburghese, non mostrando
zelo alcuno a vedersi attribuire dei poteri supplementari
oltre a quelli propri.
7 - Dopo la dipartita di Ernest, Cedel verrà messa infine
sotto il controllo dell'IML.
8 - Si tratta della Banca Commerciale e della Banca di Roma.
9 - Le banche tedesche in questione erano riunite sotto la
sigla AKV (Auslands-Kassenverein). I loro conti non erano
precisamente dei conti non pubblicati. Erano noti a tutti ma
la posta che veniva inviata a ciascuna di queste banche
tedesche era raggruppata su un conto solo, quello
dell'azionista AKV (conto numero 11487). I loro conti
cominciavano per 40 o 41. Esistono ancora oggi con questi
codici...
10 - Questo termine viene utilizzato per indicare il
compratore o il venditore in una operazione di banca o di
borsa. La controparte di un venditore è un compratore e
viceversa. Si parla anche di controparte per indicare la
totalità dei componenti del sistema bancario internazionale
che sono tutti, tra loro, possibili controparti.
11 - Sinonimo del termine "auditor". Si parla di auditor
esterno quando una società di revisione d'imprese viene
assunta da un'azienda per verificare la propria contabilità.
Si parla di auditor interno quando un alto responsabile di
un'azienda ha per missione di controllare la buona tenuta
dei libri ed il buon sviluppo, secondo le leggi ed i
regolamenti, delle attività dell'azienda.
12 - "Vecchi ragazzi"
13 - Prima di divenire presidente della Peugeot, Jacques
Calvet era stato direttore generale e poi presidente della
Banca Nazionale di Parigi.
14 - Questo banchiere era, di fatto, il direttore dei titoli
mobiliari del Credito Commerciale di Francia. Abbiamo
cercato di contattarlo, ma è morto nel luglio 2000. Dalle
inchieste sul Banco Ambrosiano, il CCF risulta un centro
privilegiato per il Vaticano, in Francia. Questo dettaglio,
come vedremo, ha la sua importanza.
15 - Dalle foto scattate prima della morte, si vede che
praticava ancora il tiro con l'arco e il footing.
16 - La fiduciaria di René Schmitter è oggi associata della
filiale lussemburghese della società di auditing Touche &
Ross, liquidatrice dell'Ambrosiano e della BCCI, due banche
che troveremo più tardi.
17 - L'informazione ci è stata fornita dai figli di Gérard
Soisson. Avevano detto loro che l'espianto delle viscere era
necessario per il trasporto in aereo. Dopo alcune verifiche
presso dei medici, questa argomentazione appare infondata.
18 - Interviste con Manuela, Carmen, Daniel e Gérard Soisson
(figli) il 30 settembre 2000 a Bech-Kleinmacher (Granducato
del Lussemburgo).
19 - Si tratta di una compagnia d’assicurazioni
lussemburghese, Le Foyer, che possiede una ventina di conti
su Cedel di cui alcuni non pubblicati.
20 - Abbiamo scritto a Jean Beck per sapere se confermava o
no la versione dei fatti della famiglia Soisson, ma non
abbiamo ricevuto risposta.
21 - E' allora che elaborerà con due direttori generali,
Philippe Duvieusart e André Coussement, le basi di un
sistema di clearing trasfrontaliero.
22 - Il documento, annotato a mano da Soisson, è datato 5
maggio 1983.
23 - La loggia "Propaganda Massonica Due" (comunemente
chiamata "loggia P2") era tra le circa 600 logge del Grande
Oriente d'Italia. La perdita del suo stato di loggia
segreta, dopo la scoperta della lista dei membri nel 1981,
attirerà verso l'Italia l'interesse dei media
internazionali. L'analisi di questa lista mostra che le più
alte istituzioni dello Stato italiano, così come
l'industria, il commercio e le grandi imprese, erano
infiltrate dalla P2, essa stessa al centro della rete tra
Vaticano, mafie e servizi segreti.
24 - Era uso ogni mese organizzare il consiglio
d'amministrazione in un paese differente.
25 - "Un Juge en Italie", Éditions de Fallois, Paris, aprile
2000.
26 - Questa rivelazione del magistrato italiano potrebbe
spiegare perché lo IOR non voleva aderire direttamente a
Cedel. In effetti, era senza dubbio più lucroso per gli
ecclesiastici passare attraverso le banche italiane, alle
quali il Vaticano faceva da garante in cambio di una
percentuale sostanziosa. Lo IOR aderirà a Cedel dal 1985. Ne
è ancora membro oggi.
27 - Ernest entrerà in seguito in contatto con un
investigatore di Scotland Yard incaricato dell'inchiesta.
Quest'ultimo non ha mai creduto alla tesi del suicidio.
28 - Cfr: Nick Tosches, Power on Earth, USA, 1986
29 - Gladio è il nome di un’organizzazione segreta
messa in piedi in seno alla NATO a partire dagli anni 50 per
contrastare "la minaccia comunista". (NdT: cercando su
internet "Antonino Arconte" troviamo dettagli sull'operato
dell'organizzazione.)
30 - Malgrado le richieste ripetute e pressanti dei giudici
italiani che indagano su questi affari, Marcinkus non è mai
stato interrogato grazie alle coperture della gerarchia
papale.
31 - In God's Name, Murder of Pope John Paul I, Bantam, NY,
1983.
32 - La morte improvvisa di Papa Giovanni Paolo I, nel
settembre 1978, resta misteriosa. Sua Santità morì nel suo
letto dopo appena 33 giorni di pontificato. Non verrà aperta
nessuna inchiesta esterna al Vaticano. Tre settimane prima,
sempre nelle mura vaticane, un altro ecclesiasta -
l'arcivescovo Nicodemo di San Pietroburgo, il patriarca
russo ortodosso di 49 anni - era stato trovato morto in
strane circostanze. Durante un'udienza privata accordata dal
Papa martedì 5 settembre 1978, al decimo giorno del
pontificato, Nicodemo dopo aver bevuto una tazza di caffè si
era afflosciato sulla poltrona, fulminato. La sua tazza
sarebbe stata scambiata con quella del Papa.
33 - Notiamo che nessun consiglio d'amministrazione né
alcuna istanza decisionale di Cedel è stata mai aperta a
qualsiasi rappresentante del personale. E che il turn-over
all'interno del consiglio d'amministrazione era notevole.
Gli amministratori, i rappresentanti delle banche, siedono a
turno da uno a tre anni, secondo un ritmo che permette
difficilmente l'accesso ai piccoli e grandi segreti
dell'azienda.