ALESSANDRA ANZOLIN

Nata a Schio (VI) il 10 giugno 1966.

La ballerina classica: questo quello che volevo fare fino a 21 anni. Una passione che mi ha fatto andar via di casa e dal mio paesino molto presto. A 15 anni vengo ammessa all’Accademia di danza di Liliana Cosi a Reggio Emilia, poi a 18 anni vinco una borsa di studio per l’ Accademia di danza di Parigi dove mi diplomo nel 1987. La svolta durante un viaggio in Russia. Vedendo ballare le allieve della scuola di ballo del Kirov di Leningrado e del Bolshoi di Mosca mi convinco del fatto che nella danza non c’e’ spazio per gli abbastanza bravi o sei davvero eccezionale o e’ meglio cambiare strada. E io l’ho fatto. Nel 1988 vengo ammessa alla Scuola di giornalismo di Parigi. Durante i 3 anni di scuola faccio stages in redazioni giornalistiche in Italia e in Francia: al Figaro, all’Agenzia France Presse, al Sole24ore e al Corriere della Sera. Nel 1992 DEA (diploma di studi approfonditi) in geopolitica alla Sorbonne con una tesi sulla lega veneta. Nel 1993 torno in Italia per uno stage di oltre dieci mesi al Corriere della Sera. A Milano inizio a collaborare per alcune televisioni regionali. Nel 1995 lavoro alla televisione Sei Milano. Nel 1996 inizio a lavorare con Michele Santoro per le trasmissioni Moby Dick e Moby’s su Italia Uno. Realizzo servizi e documentari in Italia e all’estero. Nel 1997 premio di giornalismo di SAINT VINCENT per il Moby’s il DEBITO Il documentario raccontava la vicenda della nave albanese speronata dalla marina italiana e affondata al largo del mare adriatico con 70 persone a bordo. Nel 1999 lavoro al telegiornale di Italia Uno Studio Aperto Gennaio 2000 targa speciale della FNSI (federazione nazionale della Stampa) al Premio Cronisti dell’anno. Maggio 2000 premio di giornalismo ILARIA ALPI per un servizio sul contrabbando realizzato per il telegiornale Studio Aperto. Settembre 2000 torno a lavorare per i documentari di Michele Santoro.

PERCHE' CI TROVIAMO IN QUESTA PIAZZA OGGI ?

ALESSANDRA - per difendere i nostri diritti prima di tutto, naturalmente parlo sia dei diritti dei cittadini che nostri, personali, che riguardano la redazione SCIUSCIA'. E' EVIDENTE che essendo a rischio la liberta' di stampa, sia noi che chi richiede una informazione pluralista, avverte questa sensazione di sgomento, ed e' per questo che si reagisce, si scende in piazza.

QUINDI NON E' VERO CHE LA VOSTRA REDAZIONE COSTAVA ECONOMICAMENTE TROPPO.

ALESSANDRA - no non e' vero, e questo puoi chiederlo anche ai responsabili, non e' certo un problema di costi, ma un problema legato al tipo di lavoro e di comunicazione che da fastidio in un momento come questo.

UNA FORMA ALTERNATIVA ALLA TELEVISIONE, L'ABBIAMO MAI PENSATA ?

ALESSANDRA - si ci potrebbe anche essere, ma bisogna soprattutto difendere i mezzi di comunicazione che ci sono, la televisione deve essere rappresentata anche dall'altra opinione, non solo da quella della maggioranza attuale al governo, ecco perche' tutti i cittadini oggi sono scesi in piazza, perche' non si sentono rappresentati in questo momento, anzi direi violentati da qualcosa che non gli appartiene.

grazie - redazione namir.

 

 

 

 

prima pagina.

 

 

 

contatore http://artenamir.interfree.it - WWW.NAMR.IT

e forum