Associazione Culturale Papillon - Rebibbia Onlus

LA DRAMMATICA IRRESPONSABILITA’ DI CERTI POLITICI

Nei giorni scorsi, al Senato, una esigua maggioranza è riuscita a restringere ulteriormente la già risibile portata della proposta di Legge sulla sospensione condizionale della pena, il cosiddetto "indultino".

Si è voluto così mortificare per l’ennesima volta l’aspirazione dei detenuti, di una parte della società civile e dello stesso Papa, ad un provvedimento di indulto e ad una serie di riforme del sistema penitenziario che costituiscono il passaggio più urgente di una Giustizia che voglia davvero essere "più giusta" per tutti i Cittadini.

Queste scelte testimoniano un’assurda irresponsabilità politica che non può essere coperta neanche dai polveroni mass mediatici di questi giorni, costruiti ad arte speculando sulla sofferenza di alcuni Cittadini vittime di reati.

E’ semplicemente vergognoso che invece di riflettere sul vertiginoso aumento dell’autolesionismo e dei gesti di disperazione, aggravati anche da situazioni sanitarie e di sovraffollamento disastrose, qualcuno arrivi a mettere in discussione persino il già poco applicato diritto alla sospensione della pena per i detenuti afflitti da malattie platealmente incompatibili con la detenzione.

Di questa assurda situazione stanno discutendo i detenuti italiani, ed in alcuni istituti - come Regina Coeli, Cagliari, Rebibbia Penale, Civitavecchia, Viterbo e altri- sono già iniziate o stanno per iniziare delle pacifiche iniziative di protesta per l’indulto e le riforme (oltre che per i tanti e gravi problemi particolari di ogni carcere).

Queste e tutte le altre pacifiche iniziative che in ogni città i detenuti vorranno organizzare (per uno o più giorni) troveranno il responsabile sostegno della Papillon, la quale è convinta che la nostra battaglia può vincere soltanto se è concretamente ripresa e sostenuta dai più diversi ambiti della società civile.

In questa direzione, ci sembra significativo che nelle scorse settimane migliaia di giovani abbiano circondato pacificamente i carceri di Rebibbia e che la prossima settimana ancora in tanti manifesteranno vicino a Regina Coeli, così come sono importanti i tanti momenti di confronto organizzati da centinaia di parrocchie in tutta Italia per riflettere con i Cittadini sul rapporto esistente tra l’emarginazione, l’illegalità e il carcere.

Ci auguriamo che nelle prossime settimane saranno al nostro fianco anche quelle forze che proprio in questi giorni in Commissione Giustizia alla Camera hanno saputo contrapporsi all’ulteriore tragica beffa contro i detenuti, ed in particolare contiamo su quegli uomini politici che più di altri hanno dimostrato concretamente di volersi battere per un provvedimento di indulto che abbia un reale effetto positivo sull’incivile situazione di sovraffollamento delle carceri.

A tutti i Parlamentari e Consiglieri Regionali e Comunali di ogni partito chiediamo di recarsi nelle carceri in queste settimane, e ad ognuno di essi chiediamo di adoperarsi affinché le Istituzioni a tutti i livelli si assumano le loro responsabilità per la risoluzione dei più gravi problemi di loro competenza.

Tutti insieme, dentro e fuori dalle galere, possiamo oggi provare a rovesciare la tragica beffa votata dalla maggioranza del Senato, dando un nuovo impulso alla nostra pacifica battaglia di civiltà.

Roma lì, 04/07/2003 Papillon

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