ad immaginare

Dopo avere ascoltato Imagine di Lennon, ho provato più semplicemente ad
immaginare un mondo senza eccessi: senza comunisti e Berlusconi; senza Bush
e Bin Laden. Ho provato ad immaginare che non ci fossero stati governati da
religioni e che dividessero gli uomini. Ho provato ad immaginare una
giustizia uguale per tutti: per chi ci governa e per chi no…
Certamente le mie immaginazioni, seppur più modeste della canzone, sono
ancora sogni. La realtà l'abbiamo davanti ed è tutta un eccesso: guerre,
ricchezze spropositate detenute da poche persone in faccia ai morti di fame.
Sprechi, inquinamento, smog da difendere con consumi sempre più alti; stragi
nelle strade ad ogni fine settimana quasi a rimarcare quanto poco valga la
nostra vita per la rincorsa di un posto al sole. Corruttori al pari di
pedofili, che Cristo condannò ad inabissarsi nel profondo del mare, gaudenti
e liberi di insultare. Leggi suggerite da potenti a hoc con servitori pronti
ad esaudirle…
Ma l'immaginazione serve, per disegnare un mondo nuovo. Il mondo serve
averlo prima in testa; serve credere che tutto cambia ad ogni ora, ad ogni
minuto e secondo. Già adesso il mondo è cambiato; in questo momento tra noi
contemporanei è scattato un pensiero: non siamo mai soli ad immaginare. La
pace regna nella coscienza di ognuno con l'onestà, l'amore e l'uguaglianza.
Ora mi pare di aver raggiunto dei fratelli e questo mondo se non ancora
unito è unico. Aspetta solo noi; tutto ci passa dentro. Non sentite che
qualcosa c'è già di diverso?

Giorgio Boratto

 

 

 

 

 

 

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