APPELLO PER
ADRIANO SOFRI Da alcuni giorni il mondo dei blogger è in piena fibrillazione per una campagna che sta portando avanti affinché il presidente della Repubblica conceda la grazia ad Adriano Sofri. Di seguito le riporto l'appello, nella speranza che ci possa dare una piccola mano anche lei. E' per una campagna di giustizia. Con profonda stima Paolo Carotenuto TESTO APPELLO Signor presidente
- Adriano Sofri è in galera da quasi sei anni per l'
omicidio del Commissario Luigi Calabresi. E' stato
condannato e assolto e poi ancora condannato da una serie
infinita e contraddittoria di sentenze. Per la legge ora
è colpevole, nonostante lui abbia sempre detto il
contrario. C' è chi non gli crede, e chi gli crede. E'
la sua parola contro quella di un altro imputato,
Leonardo Marino, che lo ha accusato sedici anni dopo il
vergognoso delitto di Milano. Sofri non è stato
condannato né per aver sparato né per aver ordinato l'
omicidio né per averlo organizzato, ma per non essersi
opposto a una decisione già presa da altri. Sofri
rifiuta con sdegno anche questa ricostruzione. E ha
tentato di provarlo. Alcuni giudici gli hanno creduto,
mentre l' ultima sentenza ha dato ragione a Marino. Una
parola contro l' altra. L' imputato Marino non è in
carcere, nemmeno gli imputati Bompressi e Pietrostefani
sono in carcere. L' unico in carcere è Adriano Sofri.
Che ci resta, dopo essersi difeso confidando nella
giustizia e non avendo mai chiesto né la Grazia né i
permessi né gli affidamenti ai servizi sociali né di
scontare la pena al domicilio. Sono cose che se chiedesse
gli sarebbero concesse. Sofri non lo fa, perché dice di
essere innocente. E' prigioniero a Pisa. Un prigioniero a
cui decine di giornali italiani e stranieri chiedono l'
opinione, a cui le case editrici e i saggisti mandano i
libri nella speranza che li legga e li consigli ai
lettori, a cui le televisioni chiedono interviste e
commenti. Non è una cosa normale, nonostante Sofri
faccia finta di vivere una vita normale. Non è normale
neanche che il nostro sistema mandi in galera qualcuno al
di là di ogni ragionevole dubbio. E quale dubbio più
ragionevole ci può essere oltre a una sentenza di
assoluzione? Il governo, cioè Silvio Berlusconi, ha
scritto che è giunto il momento di procedere alla
Grazia. L' opposizione è largamente d'accordo. La
famiglia Calabresi ha detto che non si opporrebbe. I
passaggi burocratici al ministero della Giustizia sono
quisquilie. Signor presidente spetta a Lei decidere. In
un modo o in un altro. L' unica cosa che non può fare è
girarsi dall' altra parte. |
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