Una regione sotto ricatto

Buongiorno

Io un giorno mi sono alzato come ogni mattina, sono andato a lavorare come ogni mattina, sono tornato a casa come ogni giorno, ho mangiato e come ogni pomeriggio ho visto il telegiornale. Il tg regionale annunciava l’inizio di uno sciopero, come ogni giorno, e come ogni giorno non me ne preoccupai più di tanto. Il giorno dopo mentre ripetevo il rituale intonso della mia vita felice e produttiva ho notato qualche cambiamento intorno a me: la gente sembrava nervosa, più del solito e i benzinai erano molto affollati. La situazione nei giorni successivi andò via via degenerando in un’isteria collettiva che m’incuriosì; scuotendomi dal torpore permanente, il Tg regionale m’informò che lo sciopero era perpetrato dai camionisti e fu quest’evento che causò lo sconvolgimento della mia posata vita. In poco tempo mi resi conto della situazione. Lo sciopero consisteva nel blocco totale dei trasporti e quindi niente benzina, niente medicine, niente generi alimentari. Mi sembrava impossibile che l’ARS potesse permettere una cosa simile, del resto gli scioperi sono sempre stati tollerati, ma non si eccedeva in nessuna maniera, si doveva avvertire molti giorni prima dello sciopero, lo sciopero doveva essere mediato tra i sindacati e le istituzioni, doveva essere ordinato composto ecc… Insomma lo sciopero doveva essere una rassegnata marcia silenziosa, composta e preannunciata.

(mormorio d’approvazione da parte dei Padroni del Nord)

Stavolta queste regole tacite non avevano trovato applicazione, perché? Non capivo la situazione, non capivo soprattutto l’atteggiamento dell’istituzione nei confronti di questo sciopero….Lungi da me pensare male delle istituzioni…Ma, volevo avere le idee chiare. La situazione di giorno in giorno peggiorava nelle città: la benzina scarseggiava, l’isteria aumentava, i latticini erano scomparsi dai banconi dei supermarket, non si trattava di mancanza di soldi, anche avendo soldi, molti soldi, non si potevano comprare i beni di prima necessità; la cosa mi sgomentava. I miei sentimenti erano paragonabili a quelli d’altri cittadini di cinquant’anni fa, o più, quando c’era la guerra e tutto scarseggiava, sembrava un crimine solo il cercare cibo, la clandestinità diventava uno status irrinunciabile nella vita del cittadino la cui unica colpa era non voler morire di fame. Mi sentivo come mio nonno mi raccontava che si sentiva, tanto tempo fa.La cosa che più mi stupiva era la TOTALE indifferenza della stampa nazionale, nessuno parlava dell’angoscia surreale in cui una lobby di "lavoratori" ha fiondato il popolo siciliano. Dopo un paio di settimane capii. I "Lavoratori" non erano tali, in realtà lo sciopero era perpetrato dai cosiddetti padroncini, e neanche tanto ini, a dire il vero, fra i contestatori vi era tutto il padronato dell’ambiente dei camionisti. Volevano uno sconto sulla benzina, potevo essere d’accordo o meno, su questo non si discute, ma bloccare la vita di una regione intera mi sembrava veramente eccessivo….Almeno per quella ragione, in altri scioperi sarei stato il primo a compiere azioni clamorose per ottenere lo scopo prefisso dai contestatori….Sempre nel rispetto della legge s’intende….L’ARS non appariva disturbata da questo sciopero, anzi, avevo capito che lo cavalcava senza alcun ritegno!

Centrale in quest’ambigua situazione, fu il lavoro di Rotella assessore al turismo mi sembra.

Quest’uomo aveva attratto la mia attenzione già prima di questo tumulto per due ragioni.

1) Ricopriva la carica d’assessore al turismo durante il periodo in cui L’ARS era governata dal centro sinistra, ed è rimasto assessore al turismo quando ci fu il ribaltone e l’ARS fu assaltata dal centro destra. Come aveva fatto? Era un uomo super partes? Assessore in ogni caso? Strano non vi sembra?

2) Questo particolare essere aveva una peculiarità somatica: rideva sempre, qualsiasi cosa succedesse, lui rideva, se domani l’Etna cominciasse ad eruttare e seppellisse la Sicilia, lui avrebbe continuato a ridere

Dopo aver assistito al suo operato in quest’occasione, unii il mio giudizio su di lui come uomo e come politico soprannominandolo Iena Ridens.

Quando riuscii ad intuire la machiavellica rete di compromessi e accordi che i politici e gli scioperanti avevano silenziosamente tessuto, mi resi conto della noncurante ferocia dei nostri rappresentanti, e contemporaneamente l’agghiacciante situazione divenne finalmente chiara:

I politici VOLEVANO, lo sciopero, avrebbe portato vantaggi anche all’ARS. Per questa ragione lo sciopero fu favorito dalle istituzioni, strozzando, di fatto, l’economia siciliana, e quel che è peggio, mettendo a soqquadro la vita dell’intero popolo siciliano. Quest’epifania non era tanto orribile per quello che mi aveva rivelato, ma per quello che sottintendeva: i politici avevano il potere di vita e di morte sui cittadini, il pensiero era quantomeno grottesco, non siamo più nel medioevo. O si? Quello che mi sconvolgeva era pensare a quello che avrebbero potuto fare solo se avessero voluto. Il loro potere diveniva assoluto, la loro tecnica era tanto semplice da risultare banale si sarebbero dovuti frapporre tra lo Stato e la massa amorfa delle U.C. sfruttando il loro potere. Se si ci pensa bene è la stessa tecnica usata dalla Mafia. La reazione dello stato sarebbe stata lenta e le U.C. ne avrebbero sofferto ma questo era un dato irrilevante. Effettivamente le U.C. erano ostaggi dei loro rappresentanti, che chiedevano al parlamento centrale delle facilitazioni economiche. Si servivano degli scioperanti come facciata, questo sporco affare non l’avrebbero mai potuto gestire esponendosi direttamente. Rotella faceva ufficialmente da intermediario, mentre muoveva le file delle marionette che l’assemblea gli aveva gentilmente fornito. Dopo un po’ di tempo il governo centrale si è degnato, tra un impegno propagandistico e l’altro, di venire a negoziare. Qualcuno ha ottenuto qualcosa e lo sciopero si è dileguato, tra la soddisfazione dell’ARS, consapevole del bel lavoro "di mediazione" svolto.

La stampa s’è n’è occupata poco e niente, uno scorcio ritagliato tra le notizie importanti e lo sport. L’ARS sappiamo come ha vissuto la faccenda. Il governo nazionale se n’è occupato quando ha potuto, senza fretta. Le U.C. hanno visto i loro supermarket vuoti, la carne deperita, i latticini immangiabili, hanno temuto per la scarsità delle medicine nelle farmacie e negli ospedali, hanno tremato nell’apprendere che alcune bande armate si erano preparate a "fare sul serio" se la benzina avesse continuato ad essere assente dal mercato siciliano….Tutto questo importa a poche persone, troppo poche, neanche tutto il popolo siciliano si è reso conto di quello che è successo e soprattutto non immagina neanche quello che potrebbe succedere in futuro.

Grazie"

" Vi prego di non considerare i commenti superflui e a volte arroganti che l’U.C. ha voluto esternare: avrebbe potuto risparmiarceli. C’è ben poco da dire signori, abbiamo già trattato quest’argomento, la relazione dell’U.C. precedente vi ha solo mostrato la veridicità di quanto ho detto. Possiamo definire questo sciopero una "Prova generale" della devolution, un esperimento, abbiamo verificato ciò che avevamo supposto: le U.C. non hanno altri referenti all’esterno delle istituzioni e queste rappresentano l’oligarchia dominante, le interferenze nazionali non ci devono più preoccupare.

Infine introduco un’U.C. che vi relazionerà sullo stretto legame che esiste tra i possidenti e l’ARS. I possidenti sono U.C. particolari, hanno molti soldi, posseggono molte case e sono una categoria protetta della società"

 

Ego te absolvo…

Io vivo da quando sono nato in Sicilia per l’esattezza a Siracusa e ho 52 anni.

Il mare nella mia città si vedeva e si sentiva dappertutto. Si sentiva l’odore, si vedeva in ogni angolo, anche perché di case c’è n’erano poche…Poi, piano piano, con il passare degli anni si sono costruiti i primi palazzi: enormi, squadrati, orrendi, coprivano tutto il paesaggio, che prima era verde e blu, era pieno di campagna dappertutto, dominava il verde e il blu come sfondo era una costante. Mi sembrava assurdo un paesaggio senza uno scorcio di mare in fondo, lo cercavo con gli occhi istintivamente. L’unica volta che ho visto un paesaggio senza mare è stato per una vacanza a Perugina con i miei: era orrendo, il mare non c’era trovavo solo montagne. Tutta la mia città in futuro si murò da sola,si isolò dal mare. Palazzi su palazzi ovunque, il mare che prima era un bene comune divenne un lusso per pochi. Per vederlo, per sentirlo, era….Ed è necessario andare in luoghi particolari, come la cosiddetta Marina. Il mare è stato murato non c’è più, solo poche volte, se il vento è abbastanza forte se ne sente l’odore. Eppure c’erano tanti chilometri di costa prima liberi e fruibili, adesso che cosa n’è stato? Ci vado adesso con i miei figli, voglio vedere ma soprattutto voglio far vedere loro. So cosa mi aspetta. Il cielo è azzurro il caldo è quasi insopportabile, l’arsura mi uccide, c’è il clima tipico di questa zona siciliana, caldo secco e sereno assoluto, una nuvola è merce rara di questi tempi, azzurro forte tanto forte che mi fanno male gli occhi. Arriviamo dove avevo deciso di portarli, da bambino li il mare era stupendo, adesso il mare è ancora stupendo….Forse, non lo so non posso vederlo da qui. Ci sono troppe case, costruite in cemento armato, case ad un piano a due piani, villette, ville enormi…E’ un intero villaggio, costruito dove c’era il mare. E io non posso entrare, il mare è proprietà privata adesso e io non sono un padrone, o un possidente come volete chiamarlo….M’incazzo, non me ne frega niente della proprietà privata, rientro in macchina e accelero, sgommo ed entro nel villaggio. Il dedalo di strade è labirintico ma non mi arrendo voglio rivedere il mare, il mare è mio, nessuno può togliermelo. Mentre mi districavo in quel gomitolo di strade, pensavo, sarà abusivo questo villaggio? O meglio sarà considerato abusivo dall’oligarchia dominante? In ogni caso per me è abusivo, mi toglie un diritto, toglie un diritto a me e lo toglie a migliaia d’altre persone che non possono permettersi una villona da queste parti, toglie un diritto alla collettività e lo consegna ai ricconi siciliani e stranieri. In qualche straduzza esce un panzone per vedere chi osa addentrarsi in questo villaggio privato, non essendo un abitante…Ma come fa a sapere che non sono di qui? Hanno un particolare sensore per riconoscere le persone non altolocate? Si conoscono e si annusano tra di loro…Sarà così…Ecco arrivo al mare, finalmente. E’ bellissimo, meraviglioso come lo ricordavo, blu intenso, l’odore è fortissimo, il vento soffia tra le rocce bianche e la natura urla, non sono il solo a sentirmi felice per aver riscoperto il mio mare.

3 persone si avvicinano e mi chiedono cortesemente di andarmene, insomma mi cacciano, il villaggio è proprietà privata e quindi….. Torno a casa.

Una volta avevo un terreno di 200 metri quadrati, in mezzo alle città, ma a causa della legge Mancini non potevo costruire nulla. L’ho venduto e ne ho ricavato poco. Onesto o fesso? Quello che ha comprato il terreno ci ha fatto una palazzina ed adesso vive di rendita. Disonesto o furbo? E tutti quegli stronzi infami che si costruiscono la casa a 20 metri dal mare impedendo a tutti tranne che a se stessi, di fruire liberamente del mare?Che cosa sono furbi o disonesti? Disonesti pensavo io, furbi mi dico adesso,dopo che ho sentito delle varie leggi sanatorie che i governi nazionali hanno varato una volta ogni 10 anni. Nell’84 da Bettino Craxi, nel ’94 da Silvio Berlusconi. Poi i politici tra una legge sanatoria e l’altra fanno a gara per starnazzare demagogicamente sull’ambiente e sulla difesa del "…Nostro grande patrimonio storico ambientale e culturale" ma nei fatti sanno chi tutelare e quanta pubblicità dare a questa difesa sotterranea:zero. E’ da un bel pezzo che nessuno pensa ai poveri possidenti, gli ultimi governi nazionali non hanno messo la classica pezza d’appoggio, forse perché avevano i verdi nella coalizione. Ma ecco, li vedo!Dall’orizzonte arrivano i salvatori dei possidenti, non riesco bene a distinguerli, ho il sole in faccia, piano piano si avvicinano, Walker Texas Ranger? Renegade? Hunter? No, nessuno di loro! Eccoli, li vedo chiaramente adesso! Sono i rappresentanti dell’ARS! Sono loro che da poco tempo hanno proposto una nuova legge sanatoria per regolarizzare gli infami che mi hanno otturato il mare, che mi hanno distrutto i migliori scenari siciliani, che mi hanno affossato anche la valle dei templi, l’Etna, le colline, le rovine greche…La legge sanatoria ha due funzioni:

1) Legittimare i possidenti che hanno già costruito in barba alle leggi

2) Incoraggiare gli indecisi, mostrandogli la scappatoia dal groviglio di leggi ostili: la sanatoria, ne viene fatta una ogni cinque anni, di cosa potreste preoccuparvi?

Queste le vere ragioni, la motivazione che loro adducono è ovviamente un’altra, anzi sono due

1) Come non piangere nel vedere povere famiglie, gettate fuori dalla propria casa da gendarmi

senza cuore che li tengono fermi mentre ruspe distruggono il loro nido di pace e serenità?

Non si può restare insensibili a tutto questo! Ovvero quelli dell’ARS fanno finta di credere

al fatto che le case abusive sulla spiaggia sono state costruite come prima casa dai possidenti

e che non hanno altro rifugio, e che magari non sapevano che era vietato costruire

li….Poverini! Peccato che costruirsi una casa a 20 metri dal mare

che costa 200-250 milioni a decine di chilometri da ogni centro abitato, che viene utilizzata

solo nei mesi estivi dai possidenti toglie di un po’ di credibilità alla cosa.

3) Ci sono troppe case abusive, ce ne sono un mare, non si può abbatterle tutte, e allora che facciamo? Spendiamo soldi per abbattere una casa abusiva si e una no? Non sia mai!Lasciamole tutte in piedi e che non se ne parli più!

La cosa più simpatica è che questa legge vorrebbe preservare i villaggi abusivi ed invece abbattere le case singole costruite in zone isolate contro la legge vigente.

Il governo nazionale ne è scandalizzato, preannuncia battaglia, l’ARS si appella allo statuto speciale della regione e dichiara che le intenzioni del governo sono incostituzionali. Battaglia tra ARS e governo nazionale? Neanche per sogno. Già non se ne parla più, state tranquilli possidenti, anche l’ARS ha rinunciato a promulgare la legge: perché impelagarsi in problemi con il governo attuale se la prossima legislatura risolverà tutto con un emendamento o un decreto legge o qualche altra cosa?

Allora cosa ne pensate voi:Padroni del Nord? Sono furbi o disonesti? Lasciamo stare….Io penso che siano furbi e disonesti. Ma se io indosso una cravatta orrenda in mezzo a persone con un certo stile, me lo faranno notare o almeno farei una magra figura. Ma se mettessi la stessa cravatta in mezzo a persone che hanno la cravatta peggio della mia, nessuno se n’è accorgerà,anzi se qualcuno entrasse in questo club del cattivo gusto e dicesse ad alta voce "Ammazza che cesso di cravatta che hai!" tutti si stupirebbero e si fionderebbero a difendere la mia cravatta e il mio gusto, criticando invece la maleducazione e l’incompetenza dell’osservatore. Sono furbi e hanno la cravatta orrenda ma in mezzo agli uomini dell’ARS non si distinguono, io osservo e critico, ma forse sono io che sbaglio, da domani tacerò, e non metterò più cravatte."

Un silenzio gelido accompagna la fine del discorso.

"Grazie della tua relazione molto, molto…Molto spontanea U.C.

Allora signori, con questa relazione abbiamo finito. Vi abbiamo informato sull’amministrazione siciliana, organismo completamente dedicato all’autoconservazione con la prima relazione, vi abbiamo relazionato sul potere economico e sulla sua…Diciamo libertà di movimento e infine vi abbiamo mostrato la stretta correlazione che esiste da sempre in Sicilia tra il potere economico e il potere politico, vanno a braccetto, si aiutano, non sono due poteri distinti come voi siete stati abituati a considerarli, bensì uno solo, diviso in due diverse branche amministrative.

La devolution permette di dare il potere a chi veramente crea ricchezza nel paese, la devolution, il delegare funzioni vitali e strategici dallo stato centrale alle regioni permette alle stesse di "modellare" lo stato e le sue funzioni, sul territorio e sulle sue necessità o meglio sulle necessità di chi crea benessere. In effetti, la devolution è un ulteriore arretramento della rappresentanza politica di fronte al potere economico che come sappiamo*, muove le vere fila del mondo, il parlamento, i parlamenti sono solo una facciata a livello macronazionale le decisioni sono prese da organismi economici che non hanno nulla a che fare con la democrazia, la legislazione, l’eleggibilità e altre stupidaggini di questo tipo, stiamo parlando del FMI e della BM. I parlamenti chi prima chi dopo, si adegueranno alle linee guida dettati dai padroni effettivi del mondo. Questa facciata è però scomoda, a volte, solo a volte, impone qualche vero legaccio al potere economico, e allora sta cadendo, un vecchio muro che si scrosta questo è il parlamento nazionale attaccato dagli organismi macronazionali che detengono il potere e dagli organismi micronazionali che detengono il controllo del territorio e della gente che ci abita. Il parlamento non è più necessario.

Eccola qui la Sicilia signori, è la regione più meridionale dell’Italia, si è quest’isoletta qui. Come potete vedere è più vicino all’Africa che a Milano (risata grassa dei Padroni).

Sono sicuro che dopo questa relazione, anche voi siete consapevoli dei benefici che potreste ottenere se lo stato-nazione arretrasse, e se voi ne siete convinti, niente potrà fermare la devolution.

Quindi vi saluto e vi ringrazio del tempo che ci avete dedicato Padroni del Nord: sono sicuro che ci rivedremo presto.