Redazione Namir.
La redazione Namir Pubblica questa
lettera che ci e' giunta in redazione alle ore 11,30 il giorno
stesso della tragedia di Soverato - e' una lettera interessante
che denuncia il modo di fare informazione - e come viene vissuta
con disattenzione indescrivibile, anche nella tragedia, il
problema della disabilita', oltre che il resto del dramma in atto
in queste ore. Sara' notte fonda quando invieremo a tutti coloro
che hanno rapporti epistolari con la redazione, questa lettera (
come l'autore ci richiede a tutti ) e che pubblicheremo su di
Namir - abbiamo fatto il nostro lavoro - sperando di non
disturbarvi oltre - salutiamo tutti - .
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Roma 10 Settembre 2000
Cara redazione Namir - per fortuna
esisti ( spero )., spero perche' mi va che si pubblichi questa
lettera, ma che non desidero inviare a nessun giornale, visto
l'informazione distribuita su questa tragedia che, si dice, ci
vede coinvolti, coinvolti perche' anche io sono un disabile, una
persona cioe' che vive tutti i drammi quotidiani, sia personali
che collettivi, solo per questo, quindi DISABILE, mi suona bene.
Della tragedia in questione, tutti ne parlano, ed ho visto
attentamente i telegiornali di questa sera, anche perche' spesso
sono in contatto con i miei amici DISABILI - e spesso insieme ci
ritroviamo a fare del sano sport - ci incontriamo, per questo, in
diverse gare che si svolgono nell'arco dell'anno a livello
nazionale......quindi desideravo vedere i volti - fotografie del
documento - di quanti, in questa vacanza,che sempre per noi
rappresenta uno dei pochi momenti DIVERSI che possiamo viverci,
ci hanno lasciato tragicamente la vita. Volevo capire e sapere se
tutti gli amici che conosco, non sono rimasti coinvolti in questa
tragedia, se sono salvi, cosa si puo' fare, insomma desideravo
sapere e questo un organo di informazione dovrebbe farlo e farlo
bene.
Mi sono concesso solo il film - I MISERABILI - tratto dal libro
di Victor Hugo - che purtroppo, non si sa per quale scelta, viene
mandato ha puntate, tramortito per non far pensare, spezzettato
cosi' come vuole la societa' contemporanea, che desidera vivere
tutto senza approfondire nulla- pillole del caos - , alla fine,
della serie, verra' fuori, dalla memoria, che e' stato un bel
film e che gli attori erano bravi, i dialoghi saranno con questo
metodo dimenticati ed invece sono il perno centrale di tutto il
libro e del film.
Comunque attendo e alle 10,40 - l'ora non e' precisissima -
comincia Canale5 ad inviare delle immagini in diretta dalla
tragedia. Sul posto regna la calma piu' tragica, nel senso che si
cercano le persone con un fare calmo, come se si fossero perse
delle chiavi della macchina e si sa che ne abbiamo un duplicato a
casa. Alle domande del giornalista, l'unico ad agitarsi per far -
drammatica - la ripresa, tutti rispondono, si fermano, si
lasciano andare all'intervista e dicono - Stiamo cercando, ci
sono delle macchine con la luce accesa ora andiamo a vedere se
qualcuno ha tentato la via di fuga, ma sono sotto il fango - non
corrono, non si vedono pale,braccia,mani che scavano, solo un
trattore si muove lentamente e con la sua bocca bassa, sembra
piu' fare una strada che tentare di innalzare qualcosa, trovare
soluzioni - IL MOSTRO E' FERMO - e i bimbi seguono questa aria,
senza comprendere perche'. Guardate, cari della redazione Namir,
che gli intervistati a Canale5 erano tutti volontari e vigili del
fuoco. Poi ad un certo punto si forma un gruppetto che discute,
immediatamente si avvicina il telecronista e domanda cosa succede
- risposta :
Abbiamo deciso di sospendere le operazioni, domani mattina
riprenderemo, c'e' troppo fango - e poca luce, aggiungo io, tutta
la zona infatti non e' illuminata come si dovrebbe fare in questi
casi per poter esercitare le proprie azioni al meglio -
e il telecronista domanda di nuovo - ma i cani, non potete fare
qualcosa con i cani ? - risposta - no, neanche i cani possono
fare nulla, la superficie e troppo umida, troppo fango, non
riescono ad annusare. - e aggiungo io - ma in tutta la sequenza
delle immagini, non si e' visto un cane, un tentativo di condurli
ad annusare, a tentare la speranza - il fango non e' come le
macerie, dove qualcuno riesce, per una questioni di sassi e
mattoni che si incastrano e lasciano passare, nella loro caduta
violenta, sempre dell'aria, il fango ti copre, ti stringe, non fa
penetrare nulla e per questo se devi intervenire lo devi fare
subito, altrimenti le speranze di soccorrere qualcuno, sono
nulle..... forse lo sanno.
Ma nulla - nulla si muove -.
Cambio immediatamente canale e mi collego con la Rai. Anche in
questo caso, Rai3 apre una diretta, vedo, sperando che la buona
sinistra che ha regnato in questo canale, sia libera ancora di
fare delle denunce. Un bel gruppo con un politico, di cui non
ricordo il nome, annuncia che domani ci sara' immediatamente una
riunione della Camera per discutere solo di questo caso, e di
come portare un aiuto alla Calabria. Calabria ? - mi dico -
caspiterina, l'inondazione ad un campeggio, porta aiuti a tutta
la
Calabria, economia, soldi che piovono come il fango e senza fare
vittime se non quelle dei poveri ?
Va bene, il Sud ha bisogno di finanziamenti e progetti, ma se ne
deve discutere ora ? - niente e nessuno parla delle vittime,
dicono solo numeri - 10 in tutto i cadaveri fino ad ora.
Poi , mi fermo e vedo che gli stessi a parlare erano gli stessi
che prima aveva intervistato Canale5, gli stessi che ciondolavano
le scarpe nel fango, ora sono pronti pimpanti e allegri a parlare
dalla televisione di Stato ( ancora per poco ) per raccontare la
tragedia. E dicono - certo ci sono stati dei ritardi nei soccorsi
ma ora stiamo cercando - NON E' VERO, dico io urlando, poco fa
questi inquadrati dalle telecamere di Canale5 - ciondolavano, non
ci sono i cani, ed ho visto solo un trattore, una ruspa che hanno
spento. Immediatamente per risposta vengono date le interviste di
chi si e' salvato, o di chi ha perso il propio bambino, che
seppur DISABILE fa sempre piangere una madre, l'unica che ti ama
normalmente smisuratamente, piu' di ogni cosa, proprio come fanno
i bambini.
Ascolto le interviste una ad una, non per la stupidita' di
osservare drammi in diretta, il pianto che fa auditel, e tutte
queste cose sceme da - arrivismo TV americano - ma per
comprendere la dinamica di quanto e' accaduto, ebbene in tutte le
INQUADRATURE, non ho visto un DISABILE intervistato, ed ancora mi
chiedo se e' stato voluto o se nessuno di loro si e' salvato.
Sento con il cuore e con le tempie che battono forte la domanda
del telecronista - Lei come si e' salvato, cosa e' successo ? -
ad un certo punto e' arrivata l'acqua che ci ha coperto tutti,
siamo stati sbalzati fuori dalla macchina ed ho visto un povero
ragazzo DISABILE che stava per annegare....volevo salvarlo ma non
ci sono riuscito.
Grazie a tutti, per il tentativo di salvarci, grazie a tutti per
la vostra comprensione, grazie per averci portato in vacanza a
Settembre sulle rive di un fiume STROZZATO, grazie per averci
costruito le tende su quel fiume nascosto, grazie per non aver
ascoltato i comunicati mandati dalla procura a tutti i
Carabinieri, con i quali si avvertiva l'arrivo del cattivo tempo,
grazie per essere arrivati in ritardo di 3 ore per aiutaarci, di
non cercarci con i cani, di avere una sola ruspa quasi immobile,
di trovarci nel buio pesto, di essere in pochi a scrutare.
Grazie per le vostre scale, per quanto ci fate nella nostra vita
e nel nostro vivere, per la vostra pieta' economica, visto anche
la miseria che ci date per farci sostenere, grazie per
l'isolamento sistematico che attuate nei nostri confronti, grazie
per le vostre attenzioni, per il rinchiuderci in campi di
colonie, in lager per handicappati, per lasciarci negli ospedali
ad arricchire tutte le associazioni che ci girano intorno, quelle
caritatevoli che si beccano tutto il nostro accompagno. Ma grazie
ancora anche per l'informazione che siete riusciti a darci, e
santo DIO la Calabria e' in Italia non in Messico - ma grazie
soprattutto per l'amore e l'attenzione che ci rivolgete
quotidianamente e ancora di piu' quando accadono questi drammi. I
DISABILI, mai visti, forse non erano neanche al campeggio,
volavano in alto, come le stelle, oltre la pioggia, lo fanno
tutti i giorni, e' con la fantasia che sopportano le piaghe sulle
chiappe dateci dalla bellissima carrozzina che la USL non ci
passa e che ci possiamo
permettere senza i sedili adatti.
Grazie - I MISERABILI - ho scoperto - non e' un film a tre
puntate........si puo' sempre vedere, e' un moviolone lento e
pachidermico, al quale puoi sintonizzarti tutti i giorni, girando
la maniglia della finestra - ci impicca ancora per essere stati
beccati con una ragazza che fa il suo mestiere - ci si scuote
poco per la pena capitale - si corre tutti a veder volare gli
aerei che partono per la guerra, gli strumenti omicidi per i
collezionisti che certo non pensano alla famiglia che verra'
gettata nel dramma con le bombe lanciate, ma solo al fatto che
anche loro lo hanno costruito - 350 pezzi di plastica incollati
perfettamente - - ma che freddo fa....vengo anche io ? NO tu NO !
GRAZIE REDAZIONE NAMIR, le mie saranno
solo impressioni ? -
Chi di voi non ha pensato - Poverini, erano handicappati, da una
parte e'
meglio cosi' hanno smesso di soffrire - ?
batti comunque il tuo colpo se ci credi, io sono un tamburo,
lascia rimbalzare il suono.... chiunque lo e' faccia girare
questa email - facciamo tam tam - fatemi sentire che esistono
amici, anche solo virtuali, ma che esistono per dirmi GRAZIE e
senza fango.
M.D
Redazione Namir - stringiamo forte -.
Chiunque voglia scrivergli - artenamir@tin.it
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grazie a te, per questa analisi
spietata eppure serena nella sua precisione inquietante. Questo
dovrebbero darci i giornalisti e non le solite confezioni di
frasi e immagini fatte. Ti sono vicino, per quello che può
valere una vicinanza virtuale. Troppo spesso siamo dimentichi di
questi aspetti di inciviltà perché diamo spazio alle nostre
voglie più immediate, senza pensare che vivere è anche fermarsi
e guardare negli occhi la gente, e "annoiarsi" a
denunciare cose che dovrebbero essere e invece non sono... Come
se fosse la fatalità sempre a determinarle. Egoisticamente
traggo le mie riflessioni, e di questo ti sono sinceramente
grato. Mi permetto solo un appunto: non essere arrabbiato/a con i
volontari o i vigili che effettivamente in quella situazione, di
notte non potevano fare molto. Purtroppo lo
"spettacolo" televisivo spesso ci porta attese che non
trovano in esso risposte. Eppure sono certo che chi lo fa lo
sa... e dànno l'impressione che lo debbono fare per evitare il
biasimo, non per dare una informazione che probabilmente avrebbe
richiesto un quarto d'ora.
ciao
valentino
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gentili signori
ho letto la lettera che termina:
<<<<<<<<< batti comunque il tuo colpo
se ci credi, io sono un tamburo, lascia rimbalzare il suono....
chiunque lo e' faccia girare questa email - facciamo tam tam -
fatemi sentire che esistono amici, anche solo
virtuali, ma che esistono per dirmi GRAZIE e senza fango.
M.D >>>>>>>>>>>>>
è vero, verissimo ciò che scrive, sento quel dolore
dell'esistere in mezzo a tanta veregogna, e vi chiedo: posso
pubblicarla nel mio giornale ? Il giornale è a vostra
disposizione, rifiuto l'ipocrisia di stato, ed ho fondato
l'associazione telematica QUALCUNO PENSI AD ABELE proprio per
questo motivo,
vi aspetto
Giampiero Labbate
responsabile settimanale telematico
RICORDATI a <http://www.ricordati.com>
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Ti mando una poesia, scritta ai tempi
di Sarno, ma che ancora esiste e resiste, io esisto, tu esisti,
noi resistiamo, insieme, un abbraccio
ross
Fango
Vorrei costruirVi una cattedrale di fango
per poi assistere
muta
allo sgretolarsi della Vostra ignavia.
Vorrei vederVi sprofondare in un mare di disprezzo
senza nome
cosi come anonimo
e lodore della morte.
Vorrei che la rabbia che mi sale dentro trovasse cura
in quellospedale
franato
senza appiglio.
Vorrei scrutarVi gli occhi fino a soffocarVi
nel Vostro stesso ansito,
soffocando ogni scusa ogni preghiera
seppelliti da fantasmi rimorsi.
Rossana.
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martedì 12 settembre...ore 17
ho appena finito di leggere la lettera su Soverato...l'ho girata, chiamato chi non aveva indirizzi di posta elettronica e letta al telefono....poi stavo spegnendo il computer e riprendendo ad immergermi nelle mie cose....mi veniva in mente il fango...un fiume di fango...
il fango caro M.D. ce lo hanno abituato a sentire da molto tempo ad abituarci al suo odore/puzzo, a lasciarci galleggiare/travolgere senza rendersene conto...anni e anni di televisioni idiote, di cervelli spenti...badilate di immondizia e fango fatta assaggiare prima con piccole dosi e poi a palettate sempre più grandi...ci siamo abituati a chiudere il naso, serrare la lingua, smettere di sentire i rumori più elementari come il battito del cuore...a non stupirci e a non indignarci più davanti a niente...come se fosse tutto scontato..."ah, si, un'altra guerra, un'altra tragedia" come fossero pasticche da mandare giù senza dolore..."un'altro strappo nel cuore-un'altra pasticchetta blu"...come se tutto fosse un grande spettacolo virtuale, come se la memoria, la storia fossero cose da vedere solo nei cinegiornali dell'Istituto Luce e non come radici segni del cuore. Benvenuti nel grande baraccone del 21° secolo, dove è possibile tutto tranne che provare dolore, amore, avere il sano gusto di incazzarsi, di ritrovarsi accanto, di ricordare una parolaccia-bestemmia-insulto: COLLETTIVO
Complimenti....da piccolo ricordo morivo dalle risate quando mi raccontavano di quel tizio che caduto in una buca piena di merda e restato solo con la testa fuori, gridava continuamente "non fate l'onda, non fate l'onda"....Il mare di fango...
Mio figlio nascerà a febbraio...spero che la sua voglia di venire al mondo e la capacità di stupirsi per le cose più semplici non svanisca per strada...e che i suoi occhi continuino ad essere carta assorbente sul mondo, per urlare con tutto il fiato che avrà in gola la memoria...e non farsela mai rubare...ricercando sempre il senso delle cose come sanno fare i bambini....con la loro stupida/stupenda ingenuità..
Ti saluto ricordando quello che racconta Marco Polo al Kublai "L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce ne è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne: Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
Ti abbraccio forte
Fulvio
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Hai sintetizzato quello che ogni
persona per bene
ha
provato durante quelle oscene dirette TV. Mi hai aiutato a
sentirmi meno
solo e pessimista e di questo ti ringrazio infinitamente. Vorrei
contraccambiare il soffio di ''giusta e santa incazzatura'' che
mi hai
comunicato, regalandoti il CD che abbiamo ''autoprodotto'' con
l'orchestra
di musica ebraica in cui suono. Te lo manderò con tutto il cuore
in nome
dei comuni oppressori e del medesimo destino che ,troppo spesso,
le
maggioranze assassine ci hanno riservato.
Shalom baci e abbracci
A.Mordenti
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sono convinto che hai purtroppo una
vera e grande
ragione. credo che se esista un dio si è accanito contro le
persone sbagliate!
un saluto caloroso.
Helenio
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Caro M.D.,
condivido tutto ciò che hai scritto e finalmente ho pianto perchè tutto il dolore di quello che è successo mi era rimasto dentro insieme alle amare constatazioni uguali in tutto a quello che hai denunciato nella tua lettera. Questa è una tragedia che SI POTEVA EVITARE solo se ciascuno avesse fatto il proprio dovere e parlo dei politici, che, soprattutto nel campo edilizio, continuano a fare scempio del territorio e a dare concessioni senza ascoltare le associazioni ambientaliste o a non applicare le leggi dello Stato che ci sono. Spero che la morte di questi angeli di cui non abbiamo saputo neanche i nomi... non sia inutile. Io al posto di chi può farei andare a scuola tutti coloro che ricevono un incarico politico a livello locale per abilitarli o no al loro compito.
Grazie.
Cordiali saluti, Maria
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colui ke ha scritto quella lettera è un grande una persona l'unica in questo mondo di solitudine e indifferenza quotidiana ke ha avuto la forza di dire quello ke pensa.
amico se permetti fratello! ho pianto leggendo la tua lettera e non mi vergogno di dirlo anche se sono un uomo!!!
è bello quando hai detto che i disabili non c'erano perchè magari volavano oltre le stelle con la loro fantasia.
ho mandato quasta e-mail tutte le persone che conosco ma nel mio piccolo mondo + di questo so di non fare.
quando successe la stessa cosa a sarno io corsi lì per aiutare chi potevo non per sentirmi meglio ed aver fatto la mia buona azione, ma per salvare quella gente, la mia gente, poichè considero tutti miei parenti
ho pianto.
e mi scuso se questa e-mail non è ortograficamente corretta ma non c'è la faccio a scrivere meglio.
i giornalisti che hanno interistato i supersiti con la loro falsità e la loro indifferenza solo per guadagnare il loro schifosissimo stipendio mi hanno fatto sentire male.
ti prego amico se vuoi mettiti in contatto con me magari ci incontriamo mi piace ciò che hai detto ed anche io come te ho tanti amici handicappati!(come li chiama la nostra società perbenista, io li considero come facevano gli indios dei, che con la loror ingenuità magica cercano di dirci qualcosa ma le nostre orecchie sono sorde e sporche di fronte a ciò).
quindi se vuoi (io spero che lo farai ci tengo!!9
rispondimi personalmente altrimenti se vuoi rimanere anonimo e posso capirti fallo attraverso la redazione di naamir lìsono tutti miei amici.
aspetto tue notizie non posso prometterti niente tranne la mia piccola amicizia.
scrivimi presto
grazie per avermi fatto piangere ora ho capito tante cose in più
Mauro Cosentino
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Toccante, urlante di rabbia, la
testimonianza
sulla tragedia di Soverato.
Spero di poterla pubblicare sul mio sito.
Giampaolo
-webmaster-
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Ho avuto anch'io il terrore che qualcuno abbia pensato "Così hanno smesso do soffrire". E non so mai se prevale in me la rabbia o lo stupore.
Del resto, quella è una frase che cercano spesso di farti rimbalzare addosso... Quando mio figlio lottava come un leone per conquistarsi la sua vita, in coma, con reni bloccati, insufficienza epatica, bradicardia, ano artificiale post enterocolite necrotizzante, un arresto cardiaco dopo l'altro, ossigeno a 100%, neanche un atto respiratorio autonomo, gli stessi medici che avevano sbagliato a dosare un farmaco, precipitandolo in un inferno, e aveva solo quindici giorni, mi ripetevano "Non ce la può fare, è impossibile, ma vede, è meglio così... avrà un danno". E anche allora, cosa mi lasciava muta e con pensieri degni di un serial killer, la rabbia o lo stupore? Meglio per chi, bastardi? Io, mio figlio, il mio cucciolo, il mio amore, lo voglio. Non esiste che il mio bambino pensi che tutti gli esseri umani sono come voi. Non ascoltarli, piccolo, devi farcela. Io e il tuo fratello, il tuo fratello gemello, che urla come un pazzo da quando stai male, non possiamo vivere senza te.... Poi ho cominciato a non ascoltare più nessuno e a fidarmi solo di lui, del mio leone. Mesi di lotte, ma mesi in cui ogni secondo si dilata, mesi che diventano secoli... E poi, si è strappato il respiratore da solo, ha respirato, si è svegliato, l'ho allattato. La gioia. Da allora ho cominciato ad ammirare mio figlio. La sua costanza, la sua perseveranza, la sua pazienza, la sua allegria, la sua bellezza. La bellezza di quei movimenti diversi. Quello sguardo. E quant'è prepotente! Mio figlio un disabile? Se proprio c'è bisogno di una casella... va bene, ma soprattutto è un insuperabile. Ogno giorno mi regala una sorpresa. Ogni giorno lo ringrazio per quello che ci sta insegnando...
M.D., io ci sono... ho trent'anni, mi chiamo Alessandra... i miei figli ci sono... sono piccoli ma combattivi! ci proviamo a cambiare il mondo? Hai in mente qualcosa?
Alessandra.
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Io, persona aperta, tollerante, preparata, sensibile, 10 anni di volontariato all'Anffass, una bambina con gravi handicap, figlia adottiva di miei cari amici, che ha gironzolato per casa proprio questa sera: per un assurdo attimo ho sentito quel terribile malvagio pensiero vomitarmi in testa. Perchè?
Sono rimasta scandalizzata di me. Perdonami!
S.M.
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Hai scritto: Poverini, erano
handicappati, da una parte e'
meglio cosi' hanno smesso di soffrire - ?
io non l'ho pensato
è molto tardi ma ho letto tutto.
con i disabili non so
ma nella mia vita ho avuto molti amici che,
chi down chi tetraplegico, chi caratteriale
o come altrimenti qualcuno li chiama,
amici, che mi hanno fanno sentire a casa mia,
che mi hanno fatto stare bene, a me "normodotato"
e con questo?
i mezzi di informazione, i giornalisti sono una casta
lo so bene, ci lavoro tutti i giorni con loro...
si interessano, commentano...giudicano
ma su una tragedia come questa loro debbono
"sentire innanzitutto un politico, un deputato, un sottosegretario
insomma gente che non sa, nella quasi totalità dei casi, nulla di cui
si sta parlando, a meno che non abbia qualche efficiente segretario.
Che ci vuoi fare...
Uno bravo mi diceva sempre: il giorno in cui un pezzo grosso avrà
un problema con l'handicap, vedrai che ci faranno la legge.
mah...
ti verrebbe di augurarglielo?
un abbraccio forte
Renato
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Salve!
Non sto a spiegare come mi sia arrivato questo msg da parte di
M.D.,
l'importante è che sia arrivato. E' sempre importante sapere con
esattezza
quello che succede e chiedersi perché succede. Forse le
conclusioni che
vengono tratte sono un po' troppo pessimistiche, io non riesco a
pensare
che la gente voglia rinchiuderci in un paradiso di felicità
lontano dai
loro occhi per non turbarli. In questa tragedia preferisco
prendermela con
le persone che hanno costruito un campeggio nel letto di un fiume
in secca
e con gli amministratori che hanno dato i vari permessi o non
hanno fatto
nulla per far sgomberare il campeggio.
--
Saluti da Nicola Ferrando
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Ma tu, caro mio MD stai chiedendo - oro - stai chiedendo - diamanti - e faresti meglio a chiedere questi, ora che ci penso, sarebbe piu' facile che mai ottenerli. Chiedere partecipazione, comprensione, cambiamento, evoluzione della propria coscienza del proprio mettersi in gioco, e' qualcosa di - impossibile - e spero che te ne renda conto. Si, lo so che ti rendi conto di questo, e lo fai lo stesso.... perche ?
Per quanto mi riguarda l'informazione tutta dovrebbe essere gestita da persone come te, e' inutile dirti che oggi e' il bene piu' prezioso da saper gestire con intelligenza e amore nel prossimo e che dopo la scomparsa degli intellettuali, sembra irrintracciabile come i dinosauri. Grazie per avermi convolto dopo tanto gelo, ma grazie anche e comunque ad un mezzo di comunicazione che piu' che mai sentiamo sempre vicino - Namir - .
Paolo.
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si una bella lettera la tua.
polemica al punto giusto senza essere troppo aggressivo o
cattivo.
volevo solo dirti che purtroppo fino a quando ci saranno di mezzo
i soldi
nessuna parola,nessuna lettera,nessuna accusa servira' a
qualcosa.
la gente muore ma questo non importa fino a che i potenti non
sono toccati
direttamente.
ero a monza domenica:quando al nord e al sud del paese qualcuno
moriva.
ma niente si e' fermato.
a monza lo spettacolo doveva continuare,c'erano troppe cose in
ballo .e mi
sono sentita una stronza quando a fine gara hanno detto che lui
era
morto...insomma io a festeggiare,a gridare e saltare dalla gioia
quando lui
era gia morto (perche' e' morto all'istante). etutto questo per
cosa...per
soldi,per interessi vari,per salvare la festa.
a soverato tutto doveva proseguire,la vacanza nonostante si
sapesse che cosa
avrebbe portato la pioggia.
e poi ci si ritrova a parlare poche ore dopo,il giorno dopo,due
giorni
dopo,l asettiaman dopo su quello che si sarebbe potuto fare,su
come si
sarebbe dovuto agire. e se ne parla con facilita' come se fosse
normale,credendo di aver fatto il possibile in quel momento ma
non essendone
pienamente convinti.....e allora si lanciano colpe che si cerca
di schivare.
e poi arrivano i funerali e il presidente finalmente si degna di
parteciparvi......ma lui dov'era quando il casino stava
scoppiando.non e'
forse uno dei suoi doveri questo??forse come tutti i potenti
aveva motivi
diplomatici/economici....da onorare!
mi dispiace non riesco ad essere chiara.
spero che tu possa aver capito qualcosa.
magari se ne potra' riparlare...tra noi
un bacio
alessia
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Senza parole.
E ora?
Ora solo fiori. Il resto non conta.
Le lacrime le accuse le invettive. Non rimangono altro che fiori
su bare di
legno.
E domani altri avranno già dimenticato, come la storia del
nostro paese
insegna.
Questo è l'uomo.
Prospektiva
Rivista letteraria
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Carissimo,
ho letto la tua lettera... denuncia
non puoi sapere quanto ho pensato le stesse cose vedendo passare le immagini in TV.
Io lavoro un un'Istituto per ragazzi disabili molto gravi (non vedenti con handicap plurimi motori e sensoriali) e ho immaginato i nostri ragazzi in quel mare di fango..... forse molti di loro non avrebbero nemmeno avuto il tempo di comprendere cosa stava accadendo.... forse nessuno di loro sarebbe stato cercato nè con le pale meccaniche nè con i .... cani.
Credo che bisogna denunciare tutto quello che troviamo inadatto per una società equa. Ma come dici nessuno pensa ai DISABILI pare che non esistono tutto viene progettato come se non ci fossero questi cittadini (si fanno i marciapiedi senza scivoli...... poi si risfasciano per fare degli scivoli che nemmeno con una carrozzina con 100HP di potenza si superano oppure con un bel cartello stradale sul mezzo!!!!!!).
Penso anche che bisogna essere positivi e propositivi aiutare chi prende decisioni come se fosse CIECO (forse anche molto peggio!!!!).
Scusa se ti ho annoiato, grazie per il tuo scritto
A presto
Claudio
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Voi siete come I miserabili, "entità da sacrificare", per un benessere che crea vuoto, nullità, distrugge il "senso" dell'esistenza, quella fievola tolleranza che si instaura tra voi "anormali" e i cosidetti "normali". Ma i distorti sono loro che non provano"sofferenza",che non riconoscono l'alterità sociale, che non va oltre le loro visioni ottenebrate da falsità abnormi.
Ricordati di San Paolo: La debolezza rende l'uomo forte, cioè il "senso"del tutto.
umby
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...Ciao... non so come devo
rivolgermi a te perché non so con chi stó
"parlando" e non sono sicura di aver capito
completamente la tua
posizione...
Comunque sia, volevo solo ringraziarti per avermi aiutato a
rendermi conto
un po' piú di prima... bah! Discorsi contorti... faccio fatica
ad
esprimermi.. forse é colpa dei miei 16 anni... ti saluto con
ammirazione (e
non compassione) perché, per quanto un po' da interpretare, la
tua lettera
mi ha fatto capire che c'é gente migliore o comunque molto piú
consapevole
seduta sulle carrozine che a tutto attorno a me... Ciao Marianna
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Ho letto con viva commozione la Sua stupenda lettera:"Tragedia Soverato" pubblicata sul forum di Pansa nel settimanale:L'Espresso.La deluderò,ma la mia informazione sui fatti di Soverato è piuttosto limitata.Le parole del vescovo durante l'omelia per il rito funebre di ieri mattina,riportate dai telegiornali,mi hanno profondamente impressionato.La società misura il proprio grado di civiltà e di umanità nella cura delle esigenze di tutte le persone,disabili compresi.Abbiamo lottato per tanti anni per abbattere barriere architettoniche e per permettere ai meno fortunati l'inserimento nella società.Ci ha spinto la voglia di rispettare uno dei principi sanciti dalla costituzione:il rispetto della persona senza alcuna distinzione di qualsiasi tipo.Compito primario dello stato è quello di abbattere tutte le difficoltà che impediscono il sereno sviluppo della personalità.Cari disabili non abbandonate i cittadini in questa costante azione.Potremo definirci nazione civile solo con il vostro aiuto.A Soverato la barbarie dell'uomo ha causato un'immane tragedia,aiutateci a lavorare perchè quella sia l'ultima.
Distinti saluti:Ivano Franzini
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