PETROLIO LUCANO

Comitato “Cittadini Attivi” Bernalda-Metaponto (MT)

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Allah, la Madonna di Viggiano e il petrolio

 

La richiesta per detassare in Basilicata la benzina e il gasolio è stata respinta dal Governo.

Perché i lucani confidavano in un trattamento di riguardo? Perché la Basilicata o Lucania produce il 75% del petrolio estratto in Italia.

La legittimità di questa richiesta ha fondamento nella legge di natura, ratificata dal principio di diritto internazionale della “proprietà collettiva del territorio”.

Lo Stato e la Regione decidono, le Compagnie petrolifere dispongono, il popolo subisce.

Almeno per educazione si dovrebbe dire ai lucani: “C’è permesso nel vostro territorio?”

Il popolo viene raggirato due volte: quando gli viene sottratta senza contrattazione e adeguata corresponsione una ricchezza che è sua; quando deve ricomprarsi sotto forma di bene di consumo la ricchezza sottratta. Accade la stessa cosa nei furti di auto.

Il ladro comunica al padrone che la macchina gli è stata rubata, ma può riaverla se paga il prezzo imposto. Il derubato non ha scampo: prendere o lasciare.

L’oro “nero” della Basilicata è ai piedi del Monte della Madonna “Nera” di Viggiano. Molti si recano per chiedere grazie alla Madre di Dio, altri per estrarre petrolio.

I primi lasciano doni, i secondi usurpano ricchezze.

In questo angolo della Terra sotto sisma il capogiro è vorticoso.

Di recente un aspirante al Parlamento gridava come profeta: “Se mi eleggerete, farò dimezzare in Basilicata il prezzo della benzina e del gasolio”.

Passate le elezioni, i lucani pagano la benzina anche per lui.

Il buon Allah ha dato agli arabi tanto petrolio e bravi emiri.

Anche la Madonna di Viggiano ha dato petrolio ai lucani, ma non ancora bravi emiri.

 

Bernalda, 10 luglio 2008

Pietro Tamburrano

a nome del Comitato “Cittadini Attivi”

di Bernalda e Metaponto