L’America
va verso una dittatura
di Fabrizio Vielmini Lyndon LaRouche ha ottant’anni
suonati ma potrebbe ancora mettere in riga la maggior
parte dei politici contemporanei di due-tre generazioni
più giovani di lui. Pre-candidato alle presidenziali
americane del 2004, incaricato da Regan di condurre i
negoziati con l’URSS riguardo al primo progetto di
difesa anti-missile, quest’economista è oggi una
delle voci più critiche del panorama politico
statunitense. LaRouche ha tenuto questa settimana due
conferenze alla Camera di commercio di Milano di fronte
ad uno spaccato della classe politica ed imprenditoriale
lombarda, a margine delle quali ha accettato di
rispondere a qualche domanda per i lettori dell’Eco. EdB Il capo della Federal Riserve, Alan Greenspan, ha recentemente dichiarato che gli USA hanno superato la crisi ? EdB Qual’è
la relazione di ciò con la spirale di guerra che
Washington sta portando avanti ? LL Una relazione di totale interdipendenza. Il Dipartimento di Stato si riempie dichiara di aver vinto la guerra in Afghanistan. In realtà l’Esercito americano si trova oggi nella stessa condizione di quello sovietico all’inizio degli anni 80. Ed anche l’esito finale sarà lo stesso. Siamo andati in Afghanistan senza la minima prova di un legame fra Bin Laden ed i fatti dell’11 settembre. In tale situazione, tutta l’attuale politica US è un pretesto per attaccare l’Iraq. Gli uomini che controllano la Casa Bianca, personaggi quale H. Kissinger e Z. Brzhezinsky, gli stessi che finanziarono l’estremismo islamico contro l’URSS, tentano una fuga in avanti per ritardare il crollo del sistema economico che l’Argentina ha preannunciato. Per fare ciò, questi uomini vogliono creare una spirale di guerre, un conflitto di civiltà. Bombardando l’Iraq, sarà l’insieme del mondo arabo a sentirsi aggredito. Ma l’Iraq non sarà un osso facile. E per questo che a Washington stanno parlando di rivedere le dottrine d’impiego della bomba atomica. EdB Sono note anche le sue tesi non troppo ortodosse sull’attuale crisi israelo-palestinese… EdB Quale può essere il ruolo dell’Europa in tutto questo ? EdB Lei si è già presentato più volte alle presidenziali rimanendone sempre escluso. Cosa le fa pensare che nel 2004 sarà diverso ? |