«Berlusconi rema contro
l'Italia» scrive
Eco su El Mundo. «Ridicolo e insipiente» dice Fi Umberto Eco scrive un editoriale sul quotidiano spagnolo El Mundo nel quale critica Berlusconi «un uomo che ha una nozione mafiosa della stampa internazionale» e che sembra «remare sempre contro il suo Paese». Gli risponde il portavoce di Forza Italia, che al contrario sembra essere un estimatore incondizionato del Presidente, tanto da dire, sfidando il buon gusto, che Eco cade «nel ridicolo quando non teme di affermare che il presidente del Consiglio remerebbe contro l'Italia quando tutti ormai riconoscono che il nostro governo sta finalmente ottenendo sulla scena internazionale un prestigio e una autorevolezza fino a poco tempo fa impensabili». Nelleditoriale intitolato «Berlusconi rema
contro l'Italia», Eco si pone una domanda: «non sarà
che il primo ministro italiano fa sempre precisamente
quello che un primo ministro, di qualsiasi colorazione
politica, non dovrebbe fare?». Il semiologo e scrittore
si riferisce in particolare alle critiche rivolte a
Berlusconi dalla stampa internazionale durante la
campagna elettorale, e il modo in cui sono state recepite
dal leader della Casa delle Libertà. Eco scrive che
secondo Berlusconi, alla base di queste critiche c'è il
fatto che tali giornali siano «di sinistra e siano
influenzati dai dirigenti della sinistra italiana: sono
loro che li inducono a scrivere articoli diffamatori
contro il Paese». È così, aggiunge lo scrittore, che
è nata «l'immagine perfidamente ripetuta di un Massimo
D'Alema o di un Piero Fassino o di un Francesco Rutelli
che prendono il telefono e chiamano i direttori dei
giornali, includendo le testate conservatrici di Spagna,
Francia e Gran Bretagna, per invitarli a scrivere
articoli contro l'onorevole Berlusconi». «Che pena vedere Umberto Eco sfogare la sua acredine verso il capo del governo italiano dalle colonne di un giornale straniero. Peccato perché il suo astio incontenibile è pari soltanto alla sua insipienza politica e intellettuale. Una insipienza tanto clamorosa che lo fa cadere nel ridicolo quando non teme di affermare che il presidente del Consiglio remerebbe contro l'Italia quando tutti ormai riconoscono, perfino l'opposizione, che il nostro governo sta finalmente ottenendo sulla scena internazionale un prestigio e una autorevolezza fino a poco tempo fa impensabili». Il portavoce di Fi Sandro Bondi non usa mezzi termini nell'attaccare Umberto Eco. Prosegue Bondi, che forse non sa chi sia Eco: «Se poi avesse maturato un minimo di cognizione intellettuale su ciò che accade oggi in Europa, non si azzarderebbe a pronunciare giudizi che sono smentiti clamorosamente dalla realtà. Un tempo la sinistra avrebbe tirato le orecchie ad un intellettuale che non offre alcun contributo alla conoscenza di una realtà in profonda trasformazione e che esaurisce la sua funzione in uno sterile moralismo a senso unico». |