Così tu
scrivi ti rispondo. cara Luana non sò quali scopi persegui e se sono affini ai miei:liberazione degli operai attraverso un movimento proprio per l'abolizione del lavoro salariato. LUANA - figurati.... io sono
per l'abolizione del LAVORO - per un ritorno all'ozio, e
se vuoi ci metto anche di piu', ma non sto scherzando,
sono per un ritorno alla produzione controllata - e
verificata dalla collettivita', cioe' lavorare conoscendo
cosa e per chi lo fai. LUANA - non voglio generalizzare - ma il problema di quanto affermi e' da ricondurre alla crisi del capitalismo - il quale per poter risolvere la sua sopravvivenza, senza farsi sgozzare dal popolo - oggi piu' che mai STATO borghese, inventa la globalizzazione - l'unificazioni di multinazionali e gruppi economici, poi reggera' solo, secondo la sua idea, chi si fara' sfruttare al meglio, gli altri moriranno di fame o di lotte intestine. Sempre per la sua idea, e' meglio far morire tutti lentamente che immediatamente, perche' chi sopravvive a un tale brusco disastro, si renderebbe conto di quanto accade e potrebbe innescare qualche forma di lotta rivoluzionaria minacciosa ed organizzata. Poco tempo fa capii meglio questo discorso all'interno di un grande gruppo STATALE - nella riunione si stava decidendo se assumere o no altre persone, quando qualcuno disse che da oggi in poi bisognava solo appaltare, si pagava meno - si risparmiava di piu' - e che dai terzi ai sesti livelli di lavoro, bisognava privatizzare, lasciando all'interno della struttura, solo i settimi e gli ottavi livelli, perche' privatizzandoli bisognava pagarli di piu' di quanto LO STATO pagava nei confronti di questi con modesti stipendi. IN TUTTA questa teoria, nessuno si preoccupava della risposta d'azione dei lavoratori, perche' tutto questo si sarebbe innescato gradualmente, in faccia a coloro che consideravano borghesi, e alla famiglie - cioe' alle vite umane. IL CAPITALISMO quindi invece di riconvertire le sue strategie e trovare soluzioni diverse dall'attuale economia legata a personali interessi, ha preferito la strada del massacro alla flebo, dimenticando pero', come sottolineava AMATO ( da pochi ) che se non lasci i molti a comprare il tuo prodotto, difficilmente la struttura stessa del capitale continua ad esistere, perche' questo vive se ha un vortice di soldi alla base. in quanto al ruolo del sindacato e' evidente che prima dei lavoratori difende la sua esistenza, altrimenti tutto questo coraggio, negli anni precedenti anche con il governo pdiessino, non si e' mica visto, seppur bisogna ammettere che COFFERATI ha detto di no rispetto all'articolo 18 anche a D'ALEMA - il primo che voleva cancellarlo.
LUANA - non sono convinta che siano gli operai
il pericolo attuale, e il loro accettare l'andamento
lento,suonato da una vecchia sgangherata orghestrina che
ha gli strumenti in dotazione ma il palco gli crolla
sotto il culo. SPESSO mi sono posta questa domanda
raggiungendo il solito punto centrale, e' la cultura che
fa di un operaio la COSCIENZA di esserlo, ed e' in questa
cultura che la sinistra da buoni 20 anni sta mancando. LUANA - caro FRANACESCO - io pubblico tutto cio' che ritengo intelligente non solo per me e te ma per la collettivita' operaia e non..... quanto mi hai scritto e' di profonda riflessione - quindi non solo lo inserisco in namir ma lo girero' anche a tutte le altri fonti operaiste che conosco. un bacio - certo di me si sa poco - ma di qeullo che faccio si puo' leggere e comprendere inevitabilmente - e come dici tu, oggi l'organizzazione del FARE - cultura - e conoscerci e' piu' importante di sapere chi apparentemente sei. LUANA.
I centri di concentramento Il governo ha organizzato l'accoglienza degli immigrati clandestini Le lance della guardia di Finanza pattugliano le coste per impedire gli sbarchi e alcuni padroni delle bagnarole scaricano direttamente in mare il carico. Gli annegati non mancano. Per quelli che riescono ad arrivare a terra i guai non sono finiti. Polizia e carabinieri sono pronti ad iniziare la caccia all'uomo. Vengono catturati, con le buone o le cattive, e rinchiusi nei Centri di Accoglienza come se fossero delle bestie. A Lampedusa erano rinchiusi in container piazzati sotto il sole con temperature di 50 gradi. A Caltanissetta, Agrigento e Trapani, vecchi fabbricati, sbarre, filo spinato e attorno polizia e carabinieri. I centri sono veri e propri campi di concentramento che senza tante storie il governo ha organizzato alla luce del sole e con il consenso di tutte le forze politiche. Se gli immigrati tentano la fuga entrano in funzione i manganelli e le pistole. Al tempo dei governi democristiani, eravamo abituati alla celere che manganellava gli scioperanti. Ogni tanto qualche poliziotto inciampava e guarda caso centrava un bersaglio. Era anche normale sentire per protesta "Polizia fascista". Per 5 anni fino al 2001 il governo era a maggioranza di sinistra ed il ministro degli interni era Napolitano del partito di DAlema, diversi sono stati i morti bruciati nelle baracche e si venne a sapere che i dispositivi di sicurezza furono bloccati. Gli operai licenziati erano tranquillamente manganellati, stessa sorte hanno subito i no-global a napoli marzo 2001. Quando succede che la polizia spara sui clandestini non è più necessario dire che sono inciampati. Una terribile colpa hanno gli immigrati: è quella di essere riusciti a sbarcare in Italia senza un visto che permette di controllare il numero in rapporto alla necessità di sfruttamento dei padroni italiani. Ora al governo c'è Berlusconi Bossi Fini e si finisce col chiedere le impronte digitali, come dire "non sei colpevole di reati particolari è il tuo essere approdato qui il reato". Di più, si accusa chi non ci stà a questo razzismo organizzato dai padroni di essere fiancheggiatore di reati contro lo stato. pubblica pulizia (etnica e di classe) con gran uso di pubblica polizia. Di colpo gli operai e i lavoratori italiani e stranieri (che a milioni lavorano precari con salari miserabili nei luoghi della produzione) devono "sgurare" in silenzio: art 18 e legge bossi-fini sono 2 facce di una stessa medaglia, i cpt il corollario della politica razzista e scientemente organizzata dallo stato dei padroni. Ma sono proprio i padroni dell'occidente capitalista e democratico gli unici responsabili dell'emigrazione forzata. Per fare profitti rapinano, uccidono e distruggono ogni possibilità di sopravvivenza in molti paesi. Il sistema capitalistico e i governi borghesi si sono imposti a livello mondiale. Per la forza lavoro emigrante: oggi i campi di concentramento, domani per alcuni la schiavitù del lavoro in fabbrica. Questa è la civiltà del capitalismo. Associazione per la Liberazione degli Operai Una rete di
operai che la pensa allo stesso modo si può annodare.
per luana - artenamir@genie.it
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