COMUNICATO STAMPA

 

DOMENICA 30 NOVEMBRE 2003:

GIORNATA MONDIALE DEL NON ACQUISTO (GNA)

Per un giorno godetevi una pausa, lontani dalla frenesia degli acquisti. Per un giorno non comprate nulla.

La Giornata mondiale del Non Acquisto (Buy Nothing Day), indetta dalla canadese Adbuster Media Foundation nel1992, si è rapidamente diffusa in più di 30 nazioni. In Italia da vari anni è promossa dalle riviste "Altroconsumo" e "Terre di mezzo".

Il gruppo  bolognese dell'operazione Bilanci di Giustizia e il nodo locale della Rete Lilliput, la Caritas Diocesana e il gruppo di bologna di Pax Christi,aderiscono alla giornata, estendendo l'invito a tutti coloro che condividono la preoccupazione per l'invadenza del consumismo.

 

Il Buy Nothing Day è una giornata di disintossicazione per fermarsi a riflettere: un’occasione preziosa per mettere in discussione il nostro ruolo nel funzionamento del sistema e per scoprire come sia possibile divertirsi e stare bene anche senza comprare nulla.

Una giornata dedicata a tutto tranne che alle compere, per rendere concreto il dissenso verso il consumismo e smascherare le bugie di chi usa ogni mezzo per convincerci che l’unica via per uscire dalla crisi è tenere alti i consumi.

Il nostro modo di consumare, in quantità e qualità, è purtroppo la causa dell’enorme divario tra Nord e Sud del mondo, origine dei disastri ecologici e sociali che stiamo vivendo.

Non esistono le risorse per consentire a tutti gli abitanti del pianeta il nostro tenore di vita, qualcuno deve forzatamente rimanere escluso.

Ci dicono “grazie” perché aumentando i consumi aiutiamo la nostra economia a risollevarsi. Ma i nostri consumi rappresentano il carburante per un sistema economico insostenibile. Ci fanno credere che è meglio usare il tempo per fare acquisti, anziché dedicarsi alla casa, ai figli, a un buon libro. Siamo proprio sicuri che sia così?

La GNA non è uno sciopero, e non è contro i commercianti

L'invito a sostenere la GNA è esteso a tutti i commercianti che rifiutano di dire "grazie" al consumismo sfrenato.

In particolare l'invito è rivolto ai negozianti che vogliono dare senso e valore al proprio lavoro orientandosi verso le necessità reali delle persone, anziché adeguarsi al mercato delle futilità, dell'usa e getta, dei falsi bisogni indotti.

 

Cosa si farà a Bologna

Il gruppo di Bologna di Bilanci di Giustizia, il nodo locale della Rete di Lilliput, la Caritas Diocesana e Pax Christi, saranno presenti Domenica 30 Novembre con un banchetto in Piazza di Porta Ravegnana. Dalle 15 alle 17 verranno distribuite confezioni di "Sobrium", medicinale per la diffusione della sobrietà, della giustizia, dello sviluppo sostenibile.

Altre iniziative sono annunciate per la mattinata dello stesso giorno a San Giovanni in Persiceto, a cura dell'associazione "Altreterre" (commercio equo e solidale) e del Social Forum Locale.

 

www.retelilliput.org                                                                                                                 www.bilancidigiustizia.it

per contatti:

Maurizio e Nadia Barattini 051- 63 88 358

Luca e Natascia Cremonini 051 - 682 00 26

 

CHI SIAMO

 

Operazione Bilanci Di Giustizia

Iniziativa nata nel '93 e che vede coinvolte circa 500 famiglie italiane impegnate in un percorso di "disintossicazione" dalla schiavitù del consumo. Si tratta di modificare lo stile dei propri consumi per non essere più "complici" di un sistema economico ritenuto insostenibile ed iniquo. Uno slogan dei Bilanci di Giustizia è: "Quando compri voti": se i consumatori si orientassero verso la qualità etica dei prodotti, le imprese sarebbero indotte a impostare su questo la loro concorrenza.

Le famiglie aderenti alla campagna compilano mensilmente un bilancio delle spese effettuate: non un bilancio economico, ma un bilancio di giustizia. Si valutano cioè le proprie scelte a partire da un obiettivo di revisione dei propri consumi che ogni famiglia, liberamente, si è posta all'inizio del mese.

Esempi di obiettivi possono essere: consumare prodotti del circuito equo solidale, consumare frutta e verdura di stagione, usare mezzi pubblici in sostituzione alla macchina. riparare o riutilizzare oggetti,  ecc..

Il bilancio viene poi spedito alla sede di Venezia dei Bilanci di Giustizia che alla fine di ogni anno redige un rapporto con i dati delle famiglie aderenti alla campagna, confrontati con la media ISTAT dei consumi delle famiglie italiane; in questo modo si rendono pubbliche le scelte effettuate dai "bilancisti", conferendo un senso politico all'iniziativa (il cui presuntuoso scopo è appunto quello di incidere sul comportamento delle imprese).

A Bologna esiste un "gruppo locale" composto da circa dieci famiglie "bilanciste".

 

Info: www.bilancidigiustizia.it

 

 

 

Rete Lilliput

Rete nata per collegare associazioni e gruppi che si battono per una economia di giustizia e per la salvaguardia della dignità umana, della salute e dell’ambiente. A livello nazionale è stata promossa da Aifo, Beati Costruttori di Pace, Bilanci di Giustizia, Botteghe del Mondo, Campagna chiama l’Africa, Campagna dire mai al MAI – Stop Millennium Round, Campagna globalizza-azione dei popoli, Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, Campagna Sdebitarsi, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, CoCoRiCò, CTM Altromercato, Mani Tese, Nigrizia, Pax Christi,  WWF.

Il nome fa riferimento alla metafora dei minuscoli lillipuziani, che con tanti piccoli fili riuscirono ad immobilizzare il gigante Gulliver, simbolo dell'attuale sistema economico. Il termine "rete"  indica l'impegno a conservare una struttura organizzativa appunto di tipo reticolare, cioè non gerarchica.

A Bologna è attivo da circa tre anni un nodo locale della Rete Lilliput.

 

Info: www.retelilliput.org