Hanno già sostituito i giudici togati

LE UOVA DI BECCOGIALLO STANNO IN COVA

Gli Sferza Italia non hanno più bisogno di riformare la giustizia: la sostituiscono

di - Luigi Melilli

“Beccogiallo? E chi è costui? La domanda è manzoniana ma opportuna, perché gli italiani dimenticano presto, aiutati da una democrazia che non volle mortificare troppo la dittatura da cui era stata oppressa per più di vent’anni. Sì, proprio così: gli italiani poco o nulla seppero a scuola del fascismo e del nazismo: anzi non pochi tra i loro capi rimasero in soglio, occupando posti di responsabilità, come niente fosse successo.

Che volete? Quando la paura del futuro che non si vuole che si affermi diviene più grande del possibile ritorno del passato, allora tutto può succedere per evitare che i “cavalli cosacchi” vengano ad abbeverarsi nelle fontane di Piazza S. Piretro, come il Papa Pio XII temeva. Tutto: persino che le “Madonne” in effigie divengano pellegrine e, senza timore di offendere l’Altissimo che aveva proibito le immagini (Dio comprende e perdona tante cose), si salva la potestà terrena, lasciandola in mani sicure.

Sì, ma questo che c’entra con le uova di Beccogiallo?

Quanto è difficile essere fedele al tema proposto! Ma tale infedeltà non è dettata da incoerenza costituzionale degli individui, la causa di essa risiede invece nella necessità di far far conoscere a tutti fatti importanti che non sono conosciuti o son conosciuti in maniera distorta, come è accaduto da noi. Giustificata in questo modo mi vorrete ancora imputare la mia infedeltà?

Ma ora sono pronto a svelare ttutto: Beccogiallo era un foglio di satira politica che usciva negli anni venti. Come la Sabina Guzzanti di oggi non aveva riguardo per il fascismo salito al soglio, e questo dava molto fastidio al Benito come oggi la Guzzanti dà fastidio alla creatura del Benedetto detto Bettino, compare o padrino del nostro impagabile – per difetto della somma necessaria per farlo – Presidente del consiglio, che è – l’hanno detto in molti e autorevolmente – l’uomo politico più ricco del mondo.

Non lui, no certamente! Lui è “in ben altre faccende affaccendato”! L’impresa spetta ai suoi tirapiedi, compresi quelli che sono stati elevati agli onori della compagine governativa. E i tirapiedi non aspettano altro che… “tare i piedi” appunto. Non appena avvertono una qualche parola che potrebbe offuscare le dorature del divino loro Creso (Creso, non creduto, almeno da me!), drizzano subito le orecchie come gli asini quando si insospettiscono, e… che ti fanno? Scoprono che la Sabina Guzzanti, per esempio, potrebbe essere una chioccia che sta covando le uova per far nascere un nuovo Beccogiallo e.,… zac! Rubano le forbici alla “Censura” relegate in galera dalla nostra Costituzione e, aiutati dai tirapiedi della RAI cacciano dal nido la possibile chioccia perché, col calore della sua satira non faccia schiudere le uova del nascituro nuovo Beccogiallo.

E il partito di “Sferza Italia” che ti fa? Non appena sente parlare di “censura” indebita ed anticostituzionale, rovescia le carte e dice che quella della Guzzanti non è satira ma è calunnia, falsità, denigrazione, sporco tentativo di infangare e, insomma, si ergono subito a giudici, sparano sentenze irreversibili, anche malgrado la piccola soddisfazione data loro (certo perché dovuta) dal Trobunale di Milano con la sua recente sentenza.

Sabina,non darci questo dolore! Noi siamo – forse non come te - …. sabini e alle sabine ci teniamo eccome! Non vorremmo che qualcuno tornasse a dire che ce le hanno ancora una volta rubate e rese schiave. Che se questo davvero accadesse dovremmo tutti insorgere tutti come un sol uomo per liberarti dalle mani antiManiPulite dai RomPadani di BerluBossi & C.

Cova  pure le uova del nuovo Beccogiallo, se è questo che volevi fare: e non permetteremo a nessuno di chiudergli e becco e sedere con i due lucchetti appostigli a suo tempo dagli attuali fascisti. Anche se magari qualcuno di essi ja voluto redimersi ottenendo la fiducia di molti.

 

Rieti, martedì 25 novembre 2003