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Salvo: “ Dillo a me che sono iscritto a Sc.della comunicazione a Catania…Ora capisci perché mi ha interessato così tanto questa tematica. Mi riguardava in pieno! E mi ha stupito moltissimo il venire a conoscenza di questa situazione aberrante a Catania”

 

Dino: “ Se Ciancio ti dicesse, dico Ciancio per dire, per indicare comunque la dirigenza del giornale…Dunque se Ciancio ti dicesse: “Vuoi fare il giornalista? Bene, lavora gratis per tre anni, poi ne parliamo” a questo punto hai tre possibilità:

 

1)     Gli dici di no e non becchi una lira COMUNQUE

 

2)     Gli dici di no e vai a lavorare fuori Catania

 

3)     Gli dici si

 

Quindi se vuoi fare il giornalista a Catania, devi dire “Si”. Se lui ti dicesse che non ti paga per quattro anni, devi dire “Si”, se ti dicesse per un anno e poi ti do cinque mila lire al pezzo, tu devi dire “Si”! Già questa cosa è demenziale, è assurda, non sta ne in cielo ne in terra! Perché non è che in tutto il resto d’Italia tu arrivi e dici “Salve sono Salvo Mica appena laureato in Sc.della comunicazione e voglio fare il giornalista!” ti dicono: “Si! Prego si accomodi ecco tre milioni e mezzo al mese!” E’ chiaro che è difficile fare il giornalista, perché c’è un esubero, perché la carta stampata va di meno, è chiaro che è difficile soprattutto essere assunti, essere un professionista, magari fai il collaboratore per anni, poi ora ci sono i co.co.co.: micidiali! Ma non esiste un posto in cui tu per avere l’opportunità di fare il giornalista nella tua città puoi andare solo da uno! Non esiste! Non ha senso! Non funziona! Già questo è un primo motivo. Poi, secondo me, c’è un altro motivo, subdolo indimostrabile, ma è la mia opinione ed è il seguente: se si fa qualcosa di qualità al “La Sicilia”…Innanzitutto la qualità costa, e come ti ho detto prima se Ciancio può risparmiare ottanta lire, è felice. Quindi, perché spendere del denaro in più per fare una cosa di qualità quando tanto anche se faccio una cosa di bassa qualità la gente il giornale se lo deve comprare!? Se vuole sapere cos’è successo a S.Giovanni la Punta, a Catania, a S.Agata li Battiati, a Ragusa…Devi comprare “La Sicilia”. Chiuso. Quindi se tu gli fai un articolo di merda oppure uno molto buono, gli mandi tre fotografi o ti spari le foto ansa, se gli mandi tre inviati o ti rigiri la notizia Ansa, è la stessa cosa! La qualità costa, quindi il primo motivo per cui il monopolio abbassa la qualità è questo. La gente o muore di sete o per dissetarsi deve bere la mia bibita ovvero “La Sicilia”. Questo non è confutabile perché è la verità. Secondo motivo, confutabile ma che credo io e credo di averlo capito da quando ho lavorato io, è la mia opinione quindi...Se qualcuno gratis va da Mario Ciancio e gli dice “Ti faccio una cosa di qualità” e lui gli dice si…Non gli dice si nella realtà ma comunque, facciamo finta! E c’è uno che davvero glielo fa gratis! Quando uno spettatore vede una qualunque cosa di qualità, gli può venire in mente ”Ma perché non lo rifanno?” Se tu a uno gli dai da mangiare sempre brodo liscio, il giorno che gli dai una fetta di carne, quello si comincierà a domandare, “Ma perché non me la dai mai?” Questa cosa qua, secondo me, confutabilissima…Ciancio è molto determinato da questo punto di vista, la qualità bassa tiene tutto sotto controllo. Secondo me “La Sicilia”, Antenna Sicilia, tutto il regno mediatico di Ciancio è come una ruota che cammina molto lenta[…]per lui più lenta gira e meglio è, meno cose succedono in un giorno meglio è perché tanto ogni giorno lui guadagnerà X lire, e non gli e ne frega niente del come. Più passa il tempo meglio è. Più le cose rimangono come sono, meglio è! Perché adesso lui è l’unico imprenditore in quel settore che ci guadagna, quindi perché devo far entrare uno che è bravo, è intelligente, ha idee che però può mettere in testa ai dipendenti certe cose, poi magari mettiamo che questi sono dieci, venti si mettono insieme e fanno un giornale per conto loro o qualcosa del genere… Perché dovrebbe farlo? Non gli conviene.”

 

Salvo: “ Ti basi sulla tua esperienza a “La Sicilia”?”

 

Dino: “ Mi baso sulla mia esperienza a “La Sicilia” ma mi baso anche su quello che ho studiato, perché essendo laureato in Scienze della Comunicazione e vedendo certe dinamiche credo che dietro a queste dinamiche ci sia un certo percorso. In base al fatto che ho lavorato li ed ho compreso perché certe persone sono messi in certi posti. Come ti dicevo prima: Ciancio è un decisore assoluto[…]quando tu vuoi fare tutto di testa tua, se hai dieci galline non c’è problema, se ne hai diecimila la cosa diventa un po più complicata, allora quando le cose si cominciano ad espandere ci sono soli pochi modi per continuare a fare tutto di testa tua: o metti gente di cui ti fidi ciecamente, o metti delle teste di legno, degli “utili idioti” diciamo…Credo che Ciancio abbia scelto questa seconda opzione. Non credo cioè che i personaggi che sono più in vista al giornale siano i più intelligenti, i più bravi giornalisti…Assolutamente no!Anzi! Credo che siano le persone che lui ritiene innocue. Questa è la mia opinione, magari è pesante ma la dico lo stesso.

Prendiamo il caso di Tempio, che è uno importante all’interno del giornale. Per carità, un bravo giornalista, un professionista, tutto quello che vuoi…Dopo di che…Credo che Tempio sia uno che non contraddirebbe mai il direttore.

 C’è stato un giornalista: Milazzo che è stato vicedirettore del giornale, “condirettore” anzi…E poi Ciancio lo ha silurato dopo poco tempo, ci fu una mezza rivoluzione interna allora, la redazione si arrabbiò, ci furono scioperi ecc…ecc…Io non stimo in maniera incredibile Milazzo ma sicuramente aveva fatto qualcosa di positivo perché aveva portato uno sprazzo di novità, di vitalità di… Da allora in poi nessun’altro personaggio brillante, a mio parere, ha più avuto un incarico importante nel giornale.”

 

Salvo: “Cos’è cambiato?”

 

Dino: “ E’ stato tanti anni fa, ero ancora studente, non ci lavoravo, ma ricordo che cercava di fare de “La Sicilia” un giornale più completo…Secondo me “La Sicilia” è un giornale di pessima qualità. Secondo me è di pessima qualità per i motivi che ho detto prima, perché ci lavorano giornalisti in buona parte non di grande qualità, quelli bravi sono svogliati, perché l’ambiente porta ad essere svogliati, perché non si vogliono fare cose di qualità. Questo è il motivo generico, astratto, diciamo…Ma praticamente posso dire che è di bassa qualità perché raramente c’è una bella inchiesta, praticamente mai…E’ molto raro che leggendo un articolo de “La Sicilia” ti indigni! Nel senso che leggi un articolo, un resoconto di politica e ti arrabbi! Non ti capita mai, leggendo La Sicilia di dire “Ma questo come si permette…” (qualunque sia la tua opninione intendo!) La politica ad esempio è trattata con una voglia di annacquare tutto, è trattata come…Un minestrone, al di la della posizione che prende il giornale…Cerca di smussare tutto, cerca di fare una pappetta molto annacquata…Sembra quasi che se si potessero togliere quelle pagine di politica nazionale, lo farebbero… sembra quasi che gli pesi doverne parlare per forza. E’ noioso leggere la politica su “La Sicilia”. Molto noioso. E questo vale per moltissimi settori del giornale.”

 

Salvo: “ Non c’è nessuno che dia del personale, diciamo…”

 

Dino: “ Si…Qualche volta Mario Centorrino che occupandosi delle cose della nostra isola, a volte scriveva delle cose interessanti, oppure Zermo (con risultati a mio parere terrificanti…) o altri che provano delle analisi…Ma è raro e comunque è sempre e solo un editoriale, la cronaca politica è una noia, la cronaca sportiva della serie A, di quello che non riguarda prettamente le squadre siciliane è altrettanto scialba, ”La Sicilia” è un giornale che in moltissime parti si fa ricopiando le notizie Ansa. Che tristezza è?! […] Anche se mi leggo “Libero” che è all’opposto di me, mi fa arrabbiare però ho letto un giornale! “Il foglio” penso che sia il giornale più fascista in assoluto, il più schierato, il più subdolo, il più pericoloso perché normalizza la situazione Berlusconiana, fa finta che Berlusconi sia un normale potente è  il più schierato con Berlusconi, è quello che odio di più, ma è un bel giornale. E’ fatto bene. Per questo lo ritengo pericoloso. Non dico che “La Sicilia” è fatto male perché non è di sinistra, affatto!! E’ un giornale di scarsa qualità in assoluto, non è questione di schieramenti. Non parliamo dello spettacolo! Una volta c’era…Sai che “La Sicilia” nella prima pagina ha quattro notizie in alto, con una piccola foto, c’era la foto di Fiorello con su scritto “Fiorello esordisce sul grande schermo”, all’interno c’era tutto un articolo su Fiorello e sul suo esordio nel cinema, per un film il cui protagonista era il fratello. Beppe Fiorello, detto Fiorellino. Questo cosa vuol dire? Vuol dire che l’inviata neanche c’è andata alla conferenza stampa!Non c’è andata! Altrimenti lo vedeva che non era Fiorello, era suo fratello! C’era una finta intervista montata chissà come… Vecchie foto ansa di Fiorello, e via dicendo. Cioè hanno preso una toppata micidiale, un’intero pagina (con richiamo in prima) per una notizia che NON C’ERA!!! Cioè l’esordio di Fiorello al cinema. E i giorni seguenti non una smentita, o un chiarimento ai lettori, o delle scuse. NULLA!! E’ tragicomico! Un’altra volta c’era un articolo sul “Diario di Bridget Jones”, sono quelle interviste che sono fatte dall’Ansa, riprese dalle varie agenzie…L’articolo su “La Sicilia” era intitolata “Renèè Zellweger: Bridget Fonda sono io” Bridget Fonda invece di Bridget Jones! Capisci il livello??”

 

Salvo: “Ce ne vuole…!”

 

Dino: “ C’è qualcuno che si impegna…Dino Lodato e Giuseppe Attardi che tra l’altro è di Siracusa, credo che sia il caporedattore della sezione spettacolo, o forse è solo il responsabile di Vivere Giovani… adesso non so che funzione ricopra ad oggi. Ma anche lui mi sembrava uno stanco, annoiato…Fare il giornalista secondo me vuol dire avere anche molta energia, molto entusiasmo. Per fare un giornale bene, bisogna avere voglia di farlo bene! Tu puoi essere un giornalista bravissimo ma se fai un articolo bellissimo e io te lo riduco, te lo taglio te lo censuro; secondo articolo bellissimo stessa storia, terzo articolo bellissimo, magari te lo fanno passare ma accanto al tuo articolo nella pagina ci sono quattro puttanate, o quattro cose noiose scritte in maniera becera e poi c’è il tuo articolo su cui hai lavorato fino alle tre di notte per scriverlo benissimo… bè, dopo dieci anni che fai questo lavoro hai già mandato a quel paese tutti gli articoli bellissimi. Forse anche dopo dieci mesi. Un giornale cui la media è bassa mortifica anche i giornalisti bravi che si annoiano e finiscono coll’adeguarsi allo status quo di bassa qualità e questo vale pesantemente anche per la televisione ed io ho lavorato principalmente per la televisione! …E su internet per il Newspaper Games. Io sono stato uno di quelli che hanno lanciato assieme ad Escher il Newspaper Games…Anzi, a me m’ha coinvolto proprio Escher, non è che mi voglio arrogare diritti… Escher assieme ad Andrea Lombardo hanno avuto quest’idea del Newspaper Games e poi loro mi hanno chiamato per dirigere il sito internet del newspaper games, che poi è diventato il sito de “La Sicilia”, è stato un esperimento per lanciare il sito de “La Sicilia”,diciamo... Perché quando io sono tornato da Siena con questa laurea in Sc.della comunicazione pochissimi sapevano di internet a Catania, nessuno ne capiva niente e nessuno conosceva il video digitale e il montaggio digitale. Questa è stata la cosa che mi ha permesso di lavorare subito e di guadagnare subito, anche se non tantissimo…Questa è un’ altra cosa, io prima ho fatto l’ipotesi dei due anni gratis…Ma nella realtà chiunque entra al “La Sicilia” sa che per un tot periodo lavora gratis. Questo posso affermarlo, giurarlo, dirlo con certezza…Chiunque entri a “La Sicilia” sa che lavorerà gratis per un periodo e per un periodo più lungo lavorerà sotto pagato e non avrà il contratto da praticante che ti permette poi di diventare professionista. C’è una giornalista che si chiama Ombretta Grasso che mi sembra che sia diventata adesso giornalista, dopo diciassette anni che lavora al giornale, Dino Lodato a quanto mi risulta fino a due anni fa non era giornalista dopo non so quanti anni che lavora al giornale e che ha suo fratello che era un pezzo grosso della televisione e del giornale: Andrea Lodato! Ciascuno di noi ha bisogno di mantenersi, di guadagnare dei soldi, di avere una vita normale…Se tu quindi stai cinque anni in un posto senza aver riconosciuti i tuoi diritti… Perché –attenzione– questo non si potrebbe fare, lo posso dire tranquillamente,  ma non penso sia solo Ciancio che non rispetti le regole, attenzione…In realtà in Italia tu puoi fare il collaboratore esterno per un giornale, ma se tu stai in redazione dalla mattina alla sera, di fatto sei praticante! E quindi devi avere il contratto da praticante! Invece ci sono personaggi come Ombretta Grasso, Alberto Cigalini, Dino Lodato…Io ne conosco alcuni ma ce ne saranno altri trenta che non conosco! Questi stanno li dalla mattina alla sera, si fanno il culo, fanno la cosidetta “cucina”[1] del giornale, fanno il giornale[…].La “cucina” è una rottura vera e propria! Ed è pesante come lavoro! E’ un passo della gavetta che poi ti porta se sei bravo ai piani più alti del giornale, chi la fa comunque è praticante, in realtà, quindi dovrebbe avere un contratto per legge che a Catania in realtà non ha! L’ unico che abbia fatto una vertenza in questo senso…Non ricordo il nome…Era un giornalista che si occupava di sport, dopo anni di questo trattamento ha fatto la vertenza ed ha vinto! Ma naturalmente poi ha smesso di lavorare in Sicilia e se n’è andato a lavorare chissà dove. “

 

Salvo: “ E ti pareva…”

 

Dino: “Poi ci sono moltissimi pubblicisti che lavorano a “La Sicilia”. Ma insomma…C’è questa situazione per cui secondo me in parte la qualità viene sacrificata, perché dopo cinque anni che lavori li, guadagni poco, capisci che l’andazzo è che più stai tranquillino meglio te la passerai domani, ma perché ti devi mettere ad inventare cose o a fare cose pazze? Cosa ci guadagni ad essere “brillante”, o innovativo, o colto ? Niente. Non ci guadagni niente. Al massimo rischi di perderci qualcosina e di stare sul cazzo a gente molto in alto. […]Il giornale “La Sicilia”, ecco ora mi è venuta la parola giusta, prima ho detto la ruota lenta che gira ecc…Il giornale “La Sicilia” è un giornale edulcorato, anestetizzato…Anche le cose gravi che succedono, vengono trattate in maniera calma…E’ rarissimo leggere un articolo forte su quel giornale. A volte è interessante la pagina della cultura, ma anche quello è raro. Ti faccio un esempio terra terra: se sei un calciatore od un tennista ed hai maestri bravi è più facile che migliori, se resti a Catania con un maestro babbo, resti il tennista che sei. Se sei un giovane giornalista e la scuola, le ossa te le fai a Catania dove tutto si muove lentamente e comunque c’è il monopolio quindi a nessuno frega niente di fare cose speciali, cresci con questa mentalità! E chi cresce nella mediocrità secondo me rimane mediocre, questo in tutti i campi della vita ma in particolare nel giornalismo. Perché fare il giornalista può essere un mestiere eccitante, avventuroso, rilevante da un punto di vista sociale, ci sono giornalisti che hanno fatto la storia d’Italia: Biagi, Montanelli, Pratolini, Buzzati, Pannunzio…”

 

Salvo: “Mussolini”

 

Dino: “Mussolini che nessuno si ricorda mai che è stato giornalista, hai fatto bene a ricordarlo! Scalfari stesso quando ha fondato “La Repubblica” quando uscì “L’Espresso”  Capitale corrotta nazione infetta” quella fu un’inchiesta che per esempio rivoluzionò il rapporto tra potere e giustizia, in Italia, a Roma in particolare ci fu una bella sferzata! Sulle Brigate Rosse ci fu chi le ha trattate in un certo modo e chi le ha trattate in altro modo…Pansa, Jacobelli, Barbato…Queste sono persone che hanno fatto la storia del paese! A Catania, mi sembra che il giornalismo mi sembra un modo come un altro per guadagnarsi uno stipendio. E non sai quanto questo mi dispiaccia. Quelli che hanno fatto “la storia” di Catania, o almeno ci hanno provato, come Fava, finora hanno perso.”

 

Salvo: “ Si tira a campare.”

 

Dino: “Si, si tira a campare. “

 

Salvo: “Io ho una lacuna che spero tu mi possa colmare. Domenico Ciancio dice una cosa, su quest’argomento, Benanti un’altra: Co.Co.Co.

Benanti mi dice a “La Sicilia” si sta esternalizzando tutto, ovvero è sempre più difficile trovare un servizio fatto da un giornalista interno alla redazione ed invece è molto più semplice trovare una persona esterna, un ragazzo che fa le fotografie, ti scrive l’articolo…A cottimo. Le sue parole sono state ”Alla fine gli dai la mancia” cioè questa persona non ci campa con questo lavoro e questa cosa, lui mi diceva che sta invadendo tutta la Sicilia ed anche altri giornali. Parlando con Domenico Ciancio…L’esatto opposto…”

 

Dino: “ Che ti ha detto Domenico Ciancio invece?”

 

Salvo: “ Domenico Ciancio mi ha fatto un lungo discorso ed ha tenuto a precisare che ne “La Sicilia” non ci sono mai stati licenziamenti”

 

Dino: “ Ma neanche assunzioni però.”

 

Salvo: “ Mi ha addirittura detto che negli anni ’80 quando c’è stata l’informatizzazione de “La Sicilia” e quindi c’era una macchina od un programma, che poteva fare il lavoro di quattro persone, la dirigenza aspettava che quattro persone adibite a quel lavoro andassero in pensione prima di comprare quella macchina”



[1] Per “cucina” del giornale si intendono tutte le notizie minori, prese dalle agenzie, o la cronaca minuta…Ciò che serve a “riempire” un giornale