"Lo
shopping di Berlusconi" di rossano
Sarin, Tabun, Agente
Arancio. Sono solo alcune delle sostanze chimiche
e radioattive ordinate dal governo Berlusconi.
Per fare cosa? di G. Lannes
Armi nucleari, biologiche e chimiche,
ovvero armi di distruzione di massa. Cercate (e
non trovate) in Iraq, ce le potremmo ritrovare
presto in casa nostra. Il governo italiano ha dato
ordine di acquistarle. L'elenco completo non si
trova in qualche documento segreto ma nel
supplemento ordinario della Gazzetta ufficiale
numero 171 del 25 lug corrente anno.
Con decreto 13 giugno 2003 il ministro della Difesa
Antonio Martino - "di concerto con il ministro
degli affari esteri Frattini,
dell'Interno Pisanu, dell'Economia e delle Finanze
Tremonti e delle Attivita' produttive Marzano"
- ha approvato l'acquisto di&n bsp;"agenti
tossici chimici e biologici, gas lacrimogeni,
materiali radioattivi,
relative apparecchiature, componenti, sostanze
e tecnologie".
A pag 17 l'atto ministeriale specifica che
i militari italiani si devono dotare di
"agenti biologici e sostanze radioattive
adattati per essere utilizzati in guerra per
produrre danni alle popolazioni o agli
animali, per degradare materiali o danneggiare le
colture o l'ambiente, ed agenti per la guerra
chimica". In particolare si autorizza
l'acquisto di gas nervini, tra questi
il micidiale Sarin (quello dell'attentato al
metro' di Tokyo del 20 marzo 1995), il Soman,
il Tabun, il Vx.
E ancora: "agenti vescicanti per la
guerra chimica: ipriti e lewisiti". E poi
continuando: "agenti inabilitanti
e defolianti" tra i quali anche
i tristemente famoso Agente Arancio,
utilizzato dagli americani in Vietnam e i cui
effetti devas tanti si riscontrano ancora sulla
popolazione di questo paese.
Nell'elenco sono comprese anche
"apparecchiature progettate o
modificate per la disseminazione delle sostanze
chimiche" oltre a "tecnologia per
lo sviluppo, la produzione, l'utilizzazione
degli agenti tossici".
Quanto al capitolo nucleare, l'autorizzazione non si
limita "al software in grado di simulare
un'esplosione", ma fa riferimento anche
all'acquisto di "sostanze radioattive" e
alla costruzione di "impianti
per l'ottenimento del plutonio 239 e
loro apparecchiature e componenti appositamente
progettati e preparati". Autorizzato anche
l'acquisto di vari tipi di gas lacrimogeni in
funzione antisommossa.
Sulla vicenda il verde Paolo Cento ha indirizzato
l'8 settembre scorso una interrogazione parlamentare
al ministro della difesa, che pero' non
ha ancora ritenuto di dover
rispondere. "L'elenco e' in contrasto con le
convenzioni internazionali, scrive
Cento, perche' e' destinato a supportare
azioni militari non solo difensive ma anche
offensive".
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