Domenica pomeriggio

Stavo seduto su una panchina
A metà del viottolo del parco
Adiacente al litorale inalberato:
C'era un sacchetto di patatine vuoto
Tra i sassi bianchi, proprio lì in mezzo
Camminava gente, continuamente
Dall'occhio sinistro
Dall'occhio destro
A due a due, a quattro a quattro
Piedi dopo piedi
Abbracciati, mano nella mano
Con le braccia dondolanti,
Una metamorfosi di colori
scandiva impercettibile
I cambiamenti di luce
L'allungarsi delle ombre
L'intercalarsi dei raggi
Fendenti, tra le foglie
Via via diverse, sempre uguali,
Il tramonto
Il crepuscolo
Niente più tracce di luce,
Verso sera.
Ma un raggio di sole
Non ancora
E' andato a dormire:
Una mano di fanciulla
Raccoglie quel sacchetto di plastica
Lì fermo da ore
Tra i sassi bianchi.
E' sera,
Una fila di lampioni
Illumina a giorno
Il viale
Ormai orfano di voci confuse,
Verso casa
Richiamo i sensi al cestino prima vuoto:
Profuma appena appena
Di snack salato.