(IL GIORNO DEI MORTI)


Quando l'alba si frammenta in voci sottili e finissime ombre,
quando i corpi di polvere gridano un eco lontano,
quando alle rose cade lo stelo,
petalo dopo petalo, ecco il giorno dei morti.
Come un'esile fiamma che danza su un cero,
barcolla, dipinge gesti di volti ormai spenti,
giorno dei morti e malinconia a me cara.
Si spogliano stelle nel calare dello scuro,
un battito, grembo di madre.
Giorno dei morti, mesta anemia,
processione di anime salve che salgono al cielo.
Ciņ che gli occhi non hanno non si puņ condannare,
nemmeno l'amore ha mani sottili da non farle scappare.
Puņ un ricordo?
Anime sole da un grembo all'altare,
ove battezzano figli che li accompagneranno alla tomba.
Ecco il giorno dei morti, arriva lento,
come un soffio di luce da una candela ormai spenta,
ti passa accanto, si avvicina, ti sfiora, scorre via.
Oggi č il giorno dei morti, sotto i raggi di luna,
in una passeggiata romantica di due anime in pena.
E la sera mi porta qua,
accanto a una gelida pietra come un cuore dannato,
cammino e nel mio errare ritrovo ricordi,
fuochi dispersi dalle mani che mi erano accanto.
Non c'č allegria oggi, si respira un affanno,
un tenue colore di grigio di marmo.
Giorno di sale,
sparso nei campi abbandonati all'autunno.

Luca Maddalena