IL GUERRIERO

 

 

-Babbo-

-Dimmi Daryl-

-Quand’è che potrò addormentarmi anch’io?-

-Nessuno lo sa, capita:

Mario si addormentò a 16 anni e si risvegliò a 102, mentre zio Amerigo si è svegliato ieri dopo 50 anni di sonno.

Vero Amerigo?-

-Certo ed è sicuramente una bella esperienza-

Al piccolo Daryl questo non bastava, lui voleva sapere.

-Cosa succede zio quando dormi?-

-Sogni, e fai veramente dei bei sogni, ti scordi di esserti addormentato e ripercorri una nuova vita in un mondo fantastico. Io ho sognato di nascere su un posto dove ero ricoperto di una sostanza solida, anche quel mondo era solido e per muovermi dovevo venire a contatto con una piattaforma dura che si chiamava suolo.-

Daryl proprio non riusciva a capire, sebbene come tutti gli altri fosse un essere di puro intelletto, anche se più giovane.

-Cosa vuol dire solido?-

-Devi sapere che in questo mondo che ho sognato esisteva una materia diversa dal pensiero puro di cui siamo fatti noi, si chiamava materia solida: è impossibile per me spiegarlo a te che non ne hai fatto esperienza, la materia solida è un qualcosa, sostanzialmente, che ti leva la libertà.-

Daryl annuì timidamente anche se non aveva capito niente, ma ci teneva a non far la figura dell’imbecille.

Ciononostante Amerigo continuò il suo racconto :-Nel tempo in cui ho dormito ho sognato la mia nascita in questo posto, e pensavo fosse vera non ricordandomi la mia origine, e prima di svegliarmi ho sognato la mia morte.-

-Cos’è la morte?-

-E’ la cessazione dell’esistenza che credevo fosse possibile all’interno del mio sogno.

La cosa più bella dei sogni è la gente che incontri e che ti fa fare molte esperienze.

Ho conosciuto tante persone solide da cui ho imparato molte cose, la cosa negativa è lo choc del risveglio dopo il quale ti accorgi che quelle persone non esistono.-

Amerigo ripensò a quei 50 anni, tutte le amicizie strette in quel pianeta Terra inesistente, 50 anni vissuti da solo.

Si era perfino innamorato sulla Terra, ma la sua donna non era mai esistita, nemmeno il sicario che lo aveva ucciso esisteva, esisteva solo lui in quel mondo creato dalla sua mente.

-Daryl, quando ti addormenterai ricordati che, sebbene è una bellissima esperienza, le conoscenze che farai diventeranno inesistenti.-

-Moriranno?-

Questa domanda fatta ingenuamente dal nipote sollevò un atroce dubbio a Amerigo.

Non poteva avere ragione? Non glielo aveva spiegato forse lui che smettere di esistere significa morire?

-Forse.-

Col suo risveglio aveva ucciso anni e anni della storia di quel paese forgiato dal suo sogno creatore, ora Amerigo si sentiva di essere un po’ quell’essere che sulla Terra gli avevano insegnato a chiamare Dio.

Era molto dubbioso ora su tutto ciò che gli era successo e che succedeva a tutti i suoi simili.

Ma gli altri non ci avevano mai pensato? O avevano paura a pensarlo per le responsabilità che il sogno avrebbe avuto?

Se tutto ciò che la mente instabile di Amerigo stava supponendo era vero stavano morendo mondi su mondi vittime dei risvegli e la maggior parte della realtà veniva trasformata, distrutta e creata in quei mostruosi e potenti sogni di esseri superiori…

-Svegliati Amerigo, svegliati- il mago Aurizio svegliava il grande guerriero da un sonno più che centenario.

-Cosa è successo? Daryl? Eh? Il mago…-

Il mago vestito di seta osservava l’imponente figura con occhi sgranati.

-Ti ho mandato al di là del sogno per capire e carpire nuovi segreti provenienti da realtà diverse, dimmi dunque ciò che hai visto, mio prode avventuriero-

Il barbaro prese un’ascia dal tavolo degli attrezzi e fece rotolare la testa del mago lungo il pavimento.

-Spero tu sia morto davvero.-