Inutili ma non false...........

di Alfonso Russi

Dovendo cercare delle ragioni comuni si rendeva indispensabile percorrere delle strade irte di compromessi ed io non ne avevo affatto voglia.

Sperimentavo solo allora quanto fossero stranamente reali le mie esigenze di nonvita, di alterative bastarde.

Dovevo impegnarmi a rendere più chiari i miei pensieri, se non le mie ragioni. Dovevo trasmetterle il mio voler essere simile a lei, farle sentire anzi percepire la mia uguaglianza post-genetica.

Ma anche di questo non avevo più voglia, preferivo trascinare le ipotesi risolutive tutte insieme fino all’ultimo momento.

Ma quel giorno, a quell’ora, in quell’attimo, era già arrivato quel momento ed io, come al solito, non me ne ero accorto.

Ora vagavo, stranamente libero. Distaccato da lei.

Pur sapendo che non potevo tornare ero contento di non tornare.

Ero stranamente contento di non dover rendere più chiari i miei pensieri, comunque e sempre legati a delle ragioni inutili, ma non false. Ero felice soprattutto per non essere più uguale a lei, diverso solo nel coraggio di una non risposta ad una non domanda su una non vita.

ottobre 1999

 

IN ASSENZA DI MEMORIALI

E’ vero, dovrei fermarmi.

Per riflettere.

Ma il frullo d’ali della mia memoria è già svanito.