LA MANCATA INTEGRAZIONE PRODUCE PAURA

di aminasalina

articolo del carissimo fratello Osama del GMI sul terrorismo come cosa assolutamente estranea all'Islam ed all'Italia.E' vero che in queste ore nonostante la solidarietò delle forze politiche degli amici cattolici abbiamo paura.Paura che qualche pazzo qaedista piazzi una bomba nelle nostre città, che qualcun altro paventi repressione ed esclusione per l'innocente comunità islamica italiana che vuole solo vivere in pace.Il nostro diritto di pregare e' messo in forse da chi vorrebbe riduci i diritti chiudere i nostri luoghi di culto mettere sotto accusa i nostri imam.Senza alcun riguardo per "moderati" o "radicali."mettendo tutti dentro lo stesso sacco.Abbiamo paura per i nostri figli segnati a dito per le nostre sorelle velate per i nostri fratelli che vogliono guadagnare onestamente il pane per le loro famiglie.Solo la solidarietò della parte migliore del popolo italiano puo' darci la possibilità di vivere.Attualmente mi sento un ebrea del 1930 prima delle leggi razziali.Vorrei che i
 miei figli potesseo vivere da liberi e da eguali in questo paese.Chiedo troppo ????


I giovani musulmani italiani: la mancata integrazione produce paura
«La paura principale dei giovani musulmani è che succeda qualcosa anche in Italia». Lo ha detto il presidente dei Giovani musulmani italiani, Osama al Saghir, sostenendo la necessità di «politiche dell'integrazione che permettano agli immigrati di seconda generazione, di ogni fede e cultura, di trovare dei valori comuni». Il rischio è infatti che «i giovani musulmani perdano la loro identità: l'identità per noi va costruita e non riscoperta». Il timore è per un «possibile attentato in Italia, sia per le eventuali vittime, sia per le bellezze del nostro Paese che potrebbe colpire. Io studio a Padova, amo Roma, Firenze, Venezia, il pensiero che tutto questo possa andare distrutto è per me una fonte di preoccupazione». Saghir non riscontra l'emersione di un «fondamentalismo cristiano, quanto il radicamento della paura, che non è una questione religiosa. Causato dai terroristi, ma dalla mancanza di politiche di integrazione».