Figli e figliastri

di Paola D’Anna

Altro caso di un ex prete anglicano diventato prete cattolico pur essendo sposato.

La chiesa cattolica spagnola ha permesso per la prima volta che un ex-sacerdote anglicano sposato e con due figli fosse ordinato prete.
David Evans, 65enne dello Zimbabwe, si è convertito al cattolicesimo e il Vaticano ha approvato la sua ordinazione, secondo quanto ha riferito la diocesi di Tenerife, dove don Evans è stato assegnato.
"Naturalmente, David Evans continuerà a rimanere sposato alla moglie Patricia anche dopo la sua ordinazione", ha dichiarato la diocesi in un comunicato, precisando che questo singolo episodio non segna l’inizio della revoca della legge sul celibato dei preti osservata dalla chiesa cattolica.
"Questa è piuttosto un’eccezione, vista la condizione di uomo sposato (di Evans) e dal fatto che proviene dalla chiesa anglicana che permette ai suoi ministri di sposarsi", si legge nel comunicato.
La chiesa cattolica ha accettato nel proprio clero circa 200 ministri anglicani sposati in Gran Bretagna e un certo numero di anglicani e protestanti in altri paesi.

Questa la notizia del 22 agosto scorso così come l’hanno fornita varie agenzie di stampa internazionali. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un trattamento diseguale all’interno della stessa chiesa cattolica di rito occidentale. Il matrimonio dei preti viene considerato un’eccezione mentre, stando ai testi evangelici, dovrebbe essere la regola. A qualcuno viene concesso ciò che ad altri è impedito. E’ come se un padre con due figli usasse nei confronti di uno un trattamento diverso: ad uno gelati e dolci e all’altro nulla; uno scalzo e l’altro vestito all’ultima moda; a uno carezze e baci e all’altro solo rimproveri e punizioni corporali. Tutti saremmo disposti a giudicare malissimo un genitore del genere, eppure è quello che la chiesa cattolica mette in atto nei confronti dei propri preti. La sessuofobia e gli scandali sessuali sono l’altra faccia del celibato obbligatorio che rende la Chiesa di Roma una matrigna piuttosto che una madre amorevole.
L’ordinazione di un prete sposato mette comunque in luce come il celibato non sia una questione di carattere ostativo ai fini dell’esercizio del ministero presbiterale. E’ una questione largamente opinabile visto che la stessa gerarchia ecclesiastica ammette eccezioni molto ampie.
Il popolo dei cattolici è comunque largamente preparato ad una eventuale ed auspicabile abolizione del celibato. Recentemente negli USA un sondaggio rilevava come il 53% dei cattolici e favorevole all’abolizione del celibato obbligatorio. Lo stesso crediamo vale per tutti i paesi del mondo. Aboliamo allora questo celibato: la chiesa non potrà che trovarne giovamento.



Sabato, 27 agosto 2005