Beppe
Grillo, e al Resto del Carlino, i
complimenti di Giuliana D'Olcese (,-)
Sent: Sunday, April 10, 2005 9:13 AM Subject:
OLIO DI COLZA
OLIO DI COLZA
Beppe Grillo
Prima
di fare questo discorso occorre una piccola premessa.
Quanto sto per dire danneggia gravemente il ministero
delle finanze, inoltre è considerato "truffa"
dallo stato. Se deciderete di mettere in atto quanto NON
vi consiglio affatto di fare, quindi, sarete perseguibili
e io ovviamente NON vi consiglio di farlo.
VI
spiego semplicemente e nel dettaglio cosa NON fare.
La premessa criminosa è la seguente: quando i motori
diesel vennero ideati, non esisteva ancora il carburante
che oggi noi definiamo "diesel". Non esisteva
perchè non esistendo i motori diesel, nessuno (escluso
il buon Diesel) si era mai chiesto con cosa farli
camminare. Quindi, i primi motori diesel furono concepiti
avendo come combustibile degli olii vegetali, come l'olio
di semi, l'olio di soia, l'olio di girasole, l'olio di
semi vari, e così via. Sì, proprio così, quelli che
usate in casa per friggere.
La domanda è: e i motori di oggi? La risposta è: idem.
La stragrande maggioranza dei motori diesel (credo
potreste avere dei problemi con quelli turbocompressi) è
capace di bruciare uno qualsiasi degli olii che si usano
in cucina, con l'eccezione dell'olio di oliva (dovreste
prima surriscaldarlo, aspettare che decanti il residuo, e
poi ossidare alcune sostanze facendoci gorgogliare
dell'aria mentre bolle. Far passare dell'ossigeno dentro
un combustibile liquido che bolle non è mai saggio,
quindi non lo fate se non vi chiamate Enichem di cognome.
Perdipiù il numero di esano è alto, quindi il botto lo
sentirebbero molto lontano).
Comunque, la notizia che il Resto del Carlino dava oggi
è la seguente. La gente, a quanto sembra, sta iniziando
a scoprire l'olio di colza. L'olio di colza è un
oliaccio di merda che le industrie usano per friggere su
larga scala, e ha due vantaggi: il primo è che rovina il
fegato molto lentamente, il secondo è che costa poco.
Costa poco nel senso che all'ingrosso e nei discount il
suo prezzo oscilla tra il 0.45 e i 0.65 euri/litro. E
quindi il Carlino dice che molta gente, "complice il
tam tam su internet" inizia a prendere d'assalto i
discount per comprare questo olio.
Dopodichè lo si ficca nel motore.
Problemi tecnici? L'unico problema tecnico è che l'olio
vegetale è leggermente più denso degli altri, e quindi
potrebbe dare dei problemi all'accensione. L'ideale
sarebbe partire con il diesel petrolifero, e poi iniziare
con l'olio di semi vari, o l'olio di colza. Questo
significa che la cosa migliore da fare è testare sul
vostro motore quale sia la percentuale massima di olio
vegetale che potrete usare. Prima ne aggiungete il 10% e
vedete come va, poi il 20% e vedete come va, poi il 40% e
vedete come va, eccetera. LA cosa che dovrete verificare
è come si comporta in accensione. I vecchi motori
diesel, quelli non common-rail, quelli con le candelette
di preriscaldamento per intenderci, NON hanno alcun
problema e ci potrete cacciare dentro quanto olio
vegetale volete. Quelli common rail invece vanno
verificati come dicevo prima, aggiungendo lentamente
percentuali sempre più alte di olio vegetale.
Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come la
maggior parte, ad aggirarvi sul 75% - 80%. L'olio di
semi, l'olio di colza, possono costare anche 0.45-0.50 al
litro. Il diesel... Tutto qui, direte voi?
No, non è tutto qui. Perchè lo stato considera questa
cosa una truffa, cioè un reato. Se voi, cioè, comprate
legalissimamente un litro di olio di colza e anzichè
friggerci i calamari lo infilate nel serbatoio del vostro
diesel per lo stato state compiendo un reato che è
truffa, perchè state evadendo la tassa che c'è sui
carburanti. Non importa il fatto che l'automobile sia
VOSTRA e anche l'olio sia VOSTRO e quindi ci fate quel
che volete. Lo stato dice che nel momento in cui diventa
carburante, qualsiasi cosa debba pagare delle accise.
Quindi nel momento in cui io sbatto, che so, il resto del
carlino nella stufa, sto compiendo una truffa perchè il
resto del carlino NON paga l'accisa sui carburanti ad uso
domestico.
Allora, qual è il problema? Il problema è che il
Carlino vorrebbe dare la notizia, come la voglio dare io,
mentre lo stato (che teme che la gente sappia come
truffarlo) non vorrebbe. E così, i giornalisti sono
minacciati di denuncia, per istigazione a delinquere,
qualora dicessero che tale operazione sia possibile, e
che tale operazione sia vantaggiosa.
Quindi, mi adeguo.
Allora, con questa operazione il diesel lo pagate dai
0.45 ai 0.65 euri al litro. Siccome il diesel
petrolifero, come è noto, costa MENO di così, allora
l'operazione è svantaggiosa.
Allo stesso modo, bruciare olio di colza inquina zero.
Inquina zero perchè siccome il bilancio chimico di una
pianta è nullo, il CO2 che buttate nell'atmosfera è lo
stesso che la pianta ha assorbito per crescere, e il
bilancio per il pianeta è nullo. Le misurazioni poi
mostrano come il tasso di zolfo sia pressochè nullo, e
le polveri sottili siano la metà del diesel petrolifero.
Siccome inquinare è BELLO, allora ovviamente (in
ottemperanza alle leggi vigenti) devo dirvi che usare
l'olio di colza è SBAGLIATO perchè rispetta l'ambiente,
cosa che, come sappiamo tutti, non è giusto fare.
Come se non bastasse, l'olio di colza ha un numero di
esano leggermente (il 3%) migliore rispetto al diesel
petrolifero, ovvero il vostro motore non solo durerà di
più, ma avrà una resa migliore e brucerà meno
combustibile. E questo, come ci insegnano le vigenti
leggi, è MALE, perchè dire il contrario sarebbe
istigare alla truffa.
La stessa cosa vale per l'olio di canapa, che è ancora
migliore rispetto ai precedenti due. Errata corrige:
trattandosi di truffa contro lo stato, è ancora
PEGGIORE. Sporca di meno, mentre noi tutti sappiamo che
inquinare è BELLO, rende di più, e non c'è bisogno che
vi elenchi le insidie del risparmo (pratica immonda e
scellerata) e, come se non bastasse, è una sonora
mazzata nei cosi di Siniscalco, la persona in italia le
cui gonadi stanno più a cuore a tutti noi. Guardatelo: i
suoi occhioni profondi, quello sguardo languido e
sensuale, l'espressione viva e intelligente: come pensate
di dare un dispiacere a nu' "piezz'e'core" del
genere? Quindi, vi esorto a NON piegarvi a queste
diaboliche pratiche consistenti nel risparmiare (vade
retro, satana!) soldi mettendo (coprite gli occhi alle
vostre figlie) olio di colza nel serbatoio della vostra
automobile diesel (che Siniscalco mi perdoni, l'ho
detto!), risparmiando per di più di inquinare il pianeta
(che come sappiamo invece necessita di dosi crescenti di
inquinamento. La colza danneggia gravemente Siniscalco.
Aut min conc.
Fate finta che ci sia anche un bel rettangolo color nero
"annuncio funerario" attorno, come nelle
sigarette. Come mai dico questo? Dico questo non perchè
sia una novità, ma perchè è una di quelle notizie che
non si dovrebbero far circolare, e che sui giornali non
trovano spazio. Motivo evidente: contate il numero di
pubblicità di aziende che fanno carburanti, e il numero
di pubblicità di aziende che fanno olio vegetale, e
scoprirete il perchè. Siccome in USA c'è un dibattito
sul potere dei blog, mi piacerebbe fare un test: vedere
quanto si diffonde una notizia (sebbene già nota a
molti) in barba alla censura industriale che vige sui
giornali, e che usa il ricatto "non faccio più
pubblicità sul tuo giornale se non dici cosa voglio
io". Quindi, se vi va, e avete un blog, replicate o
linkate questo articolo, o dite le stesse cose con parole
vostre. Non so perchè, ma a me Siniscalco non fa tanto
sesso. In generale, comunque, oltre all'olio di colza e a
quello di canapa che sono gli ideali, vanno bene anche
l'olio di semi di girasole, quello di semi vari, quello
di mais. L'unica discriminante è il costo al litro, il
che esclude l'olio di oliva, oltre ai problemi legati
alla densità.
Beppe Grillo
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