IL SILENZIO SUL TOGO
Da quella data sono susseguite
una serie di violenze sulla popolazione togolese,
iniziate con un colpo di stato di Faurè Gnassingbè, il
quale nell'inerzia internazionale ha creduto di essere
nella posizione ideale per assumere la carica
presidenziale essendo il figlio del dittatore deceduto, e
culminate con le "libere elezioni" del 24
aprile. Da quel 24 aprile, che ha misteriosamente sancito
la vittoria "ufficiale" di Faurè Gnassingbè,
è iniziata una guerra civile nel piccolo paese africano,
i morti sono già più di cento, è iniziata
un'emigrazione di massa verso il Benin e il Ghana (due
paesi confinanti col Togo), l'esercito nazionale fa
irruzione nelle case per arrestare e uccidere i presunti
oppositori, l'opposizione guidata da Akitani si è
autoproclamata vittoriosa della tornata elettorale con il
70% dei voti, ha incitato il popolo a sollevarsi e
resistere fino alla fine, in sintesi si è manifestato
ciò che un occhio attento alla vita umana poteva
prevedere mesi fa e nulla è stato fatto per evitarlo.
Ora ci chiediamo a che cosa serve la vostra penna se essa
tace in queste occasioni? se l'informazione è
subordinata a logiche economiche spregevoli per chi è
interessato alla vita umana, qual è la differenza tra un
giornalista e un paparazzo?
|