fotografo MARZIANO PEDERZANI



Marziano Pederzani è nato a Cento, in provincia di Ferrara, il 14 dicembre 1948, risiede a Finale Emilia, in provincia di Modena,


Ha frequentato l'Istituto d'arte "Dosso Dossi" di Ferrara nella sezione "decorazione e ceramica" e si è diplomato presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, dopo aver frequentato per tre anni l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano,avendo come insegnanti gli scultori Francesco Messina, Enrico Manfrini, Rui Roldano e il critico d'arte Guido Ballo. Altri suoi maestri gli scultori Milani, Carpigiani e il pittore Orsatti. Dopo l'esperienza dell'insegnamento si occupa, da oltre 20 anni, di fotografia d'arte e di immagine.

DELLA PERSONALITA' ARTISTICA, così scrive il giornsalista G. Masina:

"Avvicinandosi personalemente alla sua pittura, discutendo il suo mondo si scopre che egli, pur passando con straordinaria versatilità da una tecnica all'altra, resta fedele alla realtà delle figure,anche se a volte appaiono trasfigurate da un tratto stilisticamente forte e sicuro.

Per quanto inusitate ed ardite possano essere le pose delle figure di Pederzani, chiunque si accosti ad esse con animo sgombro da attese intellettualistiche, non può mancare di cogliere il gusto di una sana contemplazione del corpo, immancabilmente femminile. Estrapolando con sapienti, leggerissime pennellate turgori luminosi e vellutate insenature,accentuate da surreali albescenze su fondi di misterioso nulla, l'artista ci conduce senza costringerci a limiti concettuali, nel suo
mondo di pulita ricerca formale, di rigorosa, sensuale anatomia, maturo frutto di seri studi accademici che trovano nel classicismo la loro radice ideale. Classicismo per bellezza idealizzata, classicismo per ricerca di ordine,classicismo per simmetrica proporzione.

Lungi dall'aver raggiunto l'apice possibilistico del suo stile, Pederzani si destreggia abilmente nell'ancor vasto campo della sperimentazione, tentando con felice mano, oltre agli usuali acrilici e scerigrafia, non disdegnando incursioni nel campo della fotografia. E' opportuno a questo punto evidenziare il fatto che l'influenza della sua formazione artistica marca inconfodibilmente le "composizioni fotografiche" e non sarà assurdo parlare di " quadri fotografici" in quanto degli acrilici mantengono gli stessi stilemi: fondi cupi, corpi morbidi e luci improvvise, come raggi di sole attraverso fessure di finestre aperte sull'ideale".