Dira’ Pasolini :

mi sembra interessante dire qualcosa sul momento oggettivo di questo mio rapporto drammatico con la societa’ e allora dovrei dire che questa specie di presunzione o di linciaggio nei miei riguardi sono dovuti a due elementi della societa’ italiana, cioe’ al moralismo e al qualunquismo.

Pero’ non e’ soltanto odiato Pier Paolo Pasolini, e’ anche amato e stimato da tantissime persone, persone che leggono i suoi libri, i suoi articoli o che hanno visto i suoi film e a qualcuno di questi, la spiegazione del decesso di Pier Paolo Pasolini da parte di Pelosi, non e’ chiara, insomma per qualcuno il giallo non e’ risolto.

Comincia Oriana Fallaci, che dalle pagine dell’Europeo esprime forti dubbi sulle indagine condotte dalla polizia. Lei e gli altri giornalisti, elencano gli errori che avrebbero penalizzato l’inchiesta.

Quando la polizia arriva all’idroscalo, quella mattina alle sei e trenta, trova accanto al corpo di Pasolini una piccola folla di curiosi, nessuno li allontana, e gli agenti addirittura lasciano giocare a un gruppo di ragazzini, verso le nove, una partita nel campetto, a pochi metri dal corpo di Pasolini, in una zona non interessata dai rilievi, dice la polizia.

Inoltre la polizia non ha segnato correttamente i punti dei ritrovamenti dei reperti, come ad esempio l’anello di pelosi, che viene consegnato da un maresciallo successivamente.

La macchina resta nella rimessa dei carabinieri per parecchi giorni e viene consegnata alla scientifica soltanto il giovedi’. Il medico legale non arriva per esaminare il corpo di Pasolini, il cui decesso all’inizio viene attribiuto a dissanguamento.

SUCCESSIVAMENTE VEDREMO CHE TUTTI QUESTI INDIZI HANNO DELLE MOTIVAZIONI NON CHIARE – E PARTENDO PROPRIO DAL DECESSO DI PIER PAOLO – SI PUO’ COMPRENDERE E IN MODO LIMPIDO CHE LE INDAGINI FURONO SVIATE E FRETTOLOSAMENTE CHIUSE.

Forse il caso sembrava troppo chiaro per richiedere indagini accurate.ma per Oriana Fallaci e gli altri giornalisti dell’Europeo la spiegazione non e’ cosi’ semplice.

Salta fuori un testimone che racconta di aver visto Pier Paolo Pasolini entrare in una baracca insieme ad due motociclisti che poi avrebbero inseguito Pasolini fino al campetto colpendolo con una catena. Poi ci sara’ un’altro testimone, omosessuale, che frequenta il giro della prostituzione e che dice ai giornalisti che Pasolini sarebbe stato ucciso perche’ stava facendo troppe domande sul racket dei ragazzi di vita. Poi c’e’ un’altro testimone, il ragazzo che sa, lo chiama la Fallaci, che dice che Pasolini sarebbe caduto in una trappola organizzata per rapinarlo e sarebbe stato ucciso perche’ aveva reagito. Gli volevano rubare il portafoglio, dice il ragazzo ai giornalisti, lo dice prima di scappare via. Sono strane testimonianze e non reggono molto.

MA ORIANA FALLACI PRENDE IN CONSIDERAZIONE SOLO L’ULTIMA. CHIAMANDOLA - IL RAGAZZO CHE SA... MOLTO PROPABILMENTE L’IPOTESI DI UN AGGUATO A PASOLINI ORAMAI RISULTA EVIDENTE – E IL RESTO – LA STORIA DEL PORTAFOGLIO E DEL FURTO PER IL QUALE SAREBBE STATO ORGANIZZATO L’AGGUATO NON REGGE.

I testimoni individuati dalla polizia regolarmente ritrattano, uno addirittura fa risalire le sue informazioni a fonti parapsicologiche, gli altri, la Fallaci e i giornalisti non ne rilevano le identita’.

E FORSE ORIANA DOVREBBE OGGI ALMENO DIRE LA FONTE.

Ma a parte queste rivelazioni, qualsiasi cosa significano, la spiegazione del decesso di Pasolini data da Pelosi non convince tutti. Soprattutto la cugina Graziella, con la quale Pasolini divideva l’appartamento e la sua amica Laura Betty . Queste spiegazioni non convincono gli avvocati Guido Marazzita e Guido Calvi che si costuituiscono parte civile per seguire le indagini e seguire il processo, perche’ nelle dichiarazioni di Pelosi ci sono molte cose che non quadrano.

Tornando in quel tragico giorno in cui Pasolini e’ stato ucciso :

alle ore 21,30 Pasolini cenava in un ristorante insieme a Ninetto Davoli e sua moglie. Ninetto gli deve chiedere consigli su una sceneggiatura che sta scrivendo. Prima della cena pero’ e’ successo qualcosa.

Dice Aldo Bravi, proprietario del ristorante – il Pommidoro :

quella sera Pasolini arrivo’ verso le nove e da solo e c’erano quattro cinque ragazzi intorno alla sua macchina. Mi chiese se poteva cenare, e visto la nostra amicizia gli dissi di fermarsi. Poi arrivo’ Ninetto Davoli con la moglie e le figlie. Era una serata nervosa per Pasolini, lo vidi che non era sereno era molto cupo, come entro’ infatti mi disse, Aldo te vattene da questo paese, e io gli risposi, ma ndo vado so fa solo i spaghetti, non ho le tue stesse possibilita’, e mi disse, vattene perche’ i cretini gestiranno anche la tua vita.

Chi erano quei ragazzi con cui pasolini ha parlato prima di entrare nel ristorante ?

MOLTO PROPABILMENTE LA TRAPPOLA ERA SCATTATA – A PASOLINI FURONO RUBATE LE PELLICOLE ORIGINALI DEL SUO ULTIMO FILM... QUEI RAGAZZI LO AVEVANO AVVICINATO PER DIRGLI SE VOLEVA RECUPERARLE – CHE LORO SAPEVANO DOVE ERANO. PASOLINI VUOLE QUELLE PELLICOLE CI TIENE TANTISSIMO – E FORSE PER QUELLE GLI DARANNO UN APPUNTAMENTO AD ACILIA - DIRA' ULTIMAMENTE SERGIO CITTI - AL QUALE DEVE ANDARE ACCOMPAGNATO DA UN LORO AMICO E DEVE PRESENTARSI DA SOLO. PASOLINI NON IMMAGINA LA TRAPPOLA – NON PUO’ IMMAGINARLA – TENDE A CREDERE CHE SIA TUTTO UN FATTO DI DELINQUENTI OCCASIONALI ANCHE SE PENSA CHE CI SIA QUALCUNO DIETRO.

Poi Pasolini ha fretta ha da fare e se ne va. Carica pelosi ma prima di andarsene – Pelosi torna dietro e lascia le chiavi della sua macchina ad un amico.

Sulla base della perizia di parte, eseguita dal professor Faustino Durante, dell’istituto di medicina legale dell’universita’ di Roma emergono altri particolari importanti. Pier paolo Pasolini e’ deceduto perche’ l’alfa 2000 gli e’ passata sopra, schiacciandogli la cassa toracica e facendogli scoppiare il cuore. Prima pero’ e’ stato massacrato.

Con che cosa ?

Con quel bastone verde e fracido di umidita’ come e’ stato ritrovato ? oppure con quella tavoletta, anche quella cosi’ umida da spezzarsi al primo colpo ?

Dira’ il senatore Guido Calvi avvocato di parte civile :

Pier Paolo e’ stato colpito con corpi contundenti pesanti che non sono stati rinvenuti. Sono stati rinvenute soltanto piccole tracce di bastoni di legno infracitidi e incapaci quindi di poter dare quel colpo violento per esempio alla testa nel modo in cui e’ stato colpito. Non furono trovati questi corpi contundenti, quindi chi lo ha colpito ha portato via il tutto.La camicia di Pasolini – imbrattata del suo sangue – e’ stata ritrovata dietro la porta del campetto, molto distante dal punto in cui e’ stato ritrovato il corpo di Pasolini. Se le cose fossero andate come ha descritto Pelosi, che poi cade a terra in seguito alla colluttazione, quella camicia la giu’ come ci e’ finita ?

MA SOPRATTUTTO E’ POSSIBILE CHE UN UOMO COME PIER PAOLO PASOLINI –IN PIENA COLLUTTAZIONE SI TOLGA LA CAMICIA ? E SE LA CAMICIA E’ PIENA DI SANGUE – VUOL DIRE CHE NON SE L’E’ TOLTA – CIOE’ CHE E’ STATO PICCHIATO CON QUELLA CAMICIA – AL MASSIMO SE LA POTEVA TOGLIERE FINITA LA COLLUTTAZIONE – MA IN QUEL CASO GLI SAREBBE STATA TROVATA VICINO AL CORPO.

PIU’ FACILE CHE QUELLA CAMICIA SIA STATA LANCIATA SUCCESSIVAMENTE PER COSTRUIRE UN FINTO MOVENTE OPPURE PER SCARICARE UNA PROVA DA UNA MACCHINA – LA MACCHINA CHE AVREBBE PORTATO PASOLINI – ORAMAI CADAVERE – SUL LITORALE DI OSTIA.

C’E’ UN’ALTRA COSA CHE NON TORNA – SE VUOI RUBARGLI I SOLDI DEL RISCATTO DELLE PELLICOLE DEL FILM – DEVI ESSERE INFORMATO SU QUELLE PELLICOLE – DEVI SAPERE CHE QUELLE PELLICOLE GLI SONO STATE RUBATE – E QUESTE SONO INFORMAZIONI CHE POTEVANO AVERE SOLO GLI AMICI DI PIER PAOLO O GENTE LEGATA AL CINEMA – O SOLO COLORO CHE GLI AVEVANO REALMENTE RUBATO LE PELLICOLE ORIGINALI DI QUEL FILM SCOMODISSIMO ALLA DESTRA E SOPRATTUTTO ALLA DEMOCRAZIA CRISTIANA E ALLA CHIESA.

MA NON DIMENTICHIAMOCI QUEL PARTICOLARE... L’ULTIMO RACCONTATO DA PELOSI –

MENTRE LO UCCIDEVANO PARLAVANO SICILIANO – E CON LA SICILIA – ... I CONTATTI LI AVEVA SOLO LA DEMOCRAZIA CRISTIANA CON LA MANOVALANZA SICILIANA – CHIAMATA MAFIA. POI – SE VUOI UCCIDERE QUALCUNO PER RUBARGLI IL RISCATTO DELLE PELLICCOLE – UNA VOLTA CHE LO HAI PICCHIATO – E SI E’ IN TANTI COME IN QUESTO CASO – PRENDI I SOLDI E VAI VIA. E INVECE NO – PASOLINI E’ STATO COLPITO NELLE PARTI BASSE – MASSACRATO – COME RACCONTA PELOSI.

E non c’e’ solo la camicia la giu’, ci sono anche molte impronte di scarpe dalla suola gommata che non corrispondono ne a quelle di Pasolini ne a quelle di Pelosi e neppure a quelle dei ragazzini che sono andati a giocare nel campetto e che arrivano molto tempo dopo i rilevamenti. Poi c’e’ l’anello di pelosi che dice di averlo perso in seguito all colluttazione, pero’ quello e’ un anello molto stretto e sembra difficile che le cose siano andate come egli descrive.

E PROPRIO L’ANELLO DIMOSTRA QUANTO LE COSE SIANO STATE PREPARATE E CHE PELOSI ANCORA OGGI NON RACCONTA – DA CHI FU' CONTATTATO PER FREGARE PIER PAOLO E PORTARLO SUL LUOGO IN CUI LO AVREBBERO REALMENTE MASSACRATO ? – LUI GIA’ SAPEVA DI QUEL PIANO E CHE AVREBBE DOVUTO ACCOLLARSI LA COLPA – TANTO ERA UN 17 ENNE – E A 17 ANNI SI USCIVA PRESTO DI GALERA ANCHE SE SI COMMETTEVA UN DELITTO.

INSOMMA IL PIANO ERA STABILITO – TANTO CHE L’ANELLO APPUNTO – E’ STATO TOLTO DAL DITO E LASCIATO VICINO AL CADAVERE DI PASOLINI PER FARE IN MODO DI AVERE IL COLPEVOLE PRESTABILITO.

QUINDI PELOSI NON PASSA CON LA MACCHINA ACCIDENTALMENTE SU IL CORPO DI PASOLINI.

INSOMMA PELOSI HA ASSISTITO A TUTTA LA SCENA DELL’UCCISIONE DI PIER PAOLO – LO DEVE AVER ACCOMPAGNATO NEL LUOGO PER PRENDERE LE PELLICOLE DEL FILM – POI GLI AVRA’ DETTO... ECCOLI SONO LORO... PASOLINI E’ ANDATO E LO HANNO MASSACRATO – HA TENTATO LA FUGA – MA COLPITO RIPETUTAMENTE E IN MODO VIOLENTO DEVE ESSERSI ACCASCIATO – ACCERTATI CHE ERA ORAMAI IN FIN DI VITA – LO HANNO FRUGATO – TOLTO LA CAMICIA – MESSO SU LA MACCHINA E TRASPORTATO AD OSTIA.

GETTANO IL PASOLINI MORENTE – LASCIANO L’ANELLO – E PELOSI SI FA BECCARE DALLA VOLANTE. MENTRE GLI ALTRI VANNO VIA CON LA MACCHINA INSANGUINATA DAL CORPO DI PASOLINI – E LA CAMICIA LA GETTANO DISTANTE – OPPURE FA PARTE DEL PIANO PER SVIARE LE INDAGINI E DIMOSTRARE CHE PASOLINI E’ SCAPPATO MENTRE PELOSI LO RINCORREVA. UN PIANO TROPPO BEN ARCHITETTATO E PROGETTATO – PIENO DI ERRORI MA PREMEDITATO. C’E’ ANCHE UNA MENTE NON CONSONA ALLA MANOVALANZA PER FARE TUTTO QUESTO.

INOLTRE SI PUO' COMPRENDERE COME MEGLIO ERA DARE L'APPUNTAMENTO A PASOLINI SULLA TIBURTINA - LUOGO DOVE CITTI DICE CHE E' STATO UCCISO - PERCHE' SULLA VIA TIBURTINA CI SONO I STABILIMENTI CINEMATOGRAFICI DELLA DE PAOLIS - DOVE PIER PAOLO AVEVA GIRATO TANTI FILM - MA NON SALO' - SALO' LO AVEVA COMPLETAMENTE REALIZZATO A CINE CITTA'.

E poi le ferite – a parte l’escoriazione alla testa, Pino Pelosi di ferite non ne ha. Eppure Pasolini era un uomo forte e dinamico, che faceva sport e giocava al calcio uno che in una colluttazione avrebbe sicuramente saputo come difendersi e Pino Pelosi non e’ un gigante, e’ un ragazzo di diciassette anni, 1,71 di altezza e sessanta chili di peso. Ma Pasolini da quel giovinetto, diranno, e’ stato massacrato.

Continua Guido Calvi l’avvocato di parte civile.

Chi e’ che lo colpi, io sono convinto, lo sostengo e lo posso sostenere ancora oggi, non fu Pelosi. Basta soltanto pensare che Pier Paolo fu trovato completamente coperto di sangue e fu colpito violentemente al basso ventre e alla testa e perdette un’infinita’ di sangue, completamente coperto di sangue. Pelosi, mentre racconta questa colluttazione avvenuta con Pier Paolo, non aveva sui suoi vestiti e sul suo corpo la minima traccia di sangue, non una goccia di sangue di Pasolini era sul corpo di pelosi. Questo significa certamente che pelosi non tocco’ Pier Paolo, non aggredi’ Pier Paolo non ebbe nessuna collutazione con Pier Paolo.

Niente sangue per Pelosi, niente sangue dentro la macchina di Pier Paolo Pasolini. Ma fuori, sul tetto della stessa, c’e’ una macchiolina, come se qualcuno ci si fosse poggiato per aprire la portiera ,chi, non certo Pasolini, ed e’ difficile che lo abbia fatto pelosi. La portiera infatti e’ quella di destra, non quella dove si entra per guidare.

QUINDI QUEL QUALCUNO – SI AVVICINO’ A PELOSI CHE ERA IN MACCHINA – E GLI DISSE DI METTERSI AL VOLANTE E ANDAR VIA. ANDAR VIA... A TUTTA VELOCITA’ CONTRO MANO SUL LIDO DI OSTIA PASSANDO DAVANTI AD UNA VOLANTE DELLA POLIZIA.

IPOTESI - POI DIVENUTA REALTA'.

Poi c’e’ un maglione verde, trovato sul sedile posteriore dell’alfa, quel maglione non apparteneva ne a Pasolini ne a Pelosi e non e’ neanche uno straccio che serviva per pulire la macchina e’usato ‘ logoro, ma e’ di qualcuno.

USATO E LOGORO - QUALCUNO CHE LO INDOSSAVA DA TANTO TEMPO - UNO DELLA MANOVALANZA DEL SUD - VENUTA FORSE APPOSITAMENTE -OPPURE UNO DEI QUEI MAGLIONI CHE SI USANO PER MIMETIZZARSI E APPARIRE COME PERSONA DI SINISTRA ?

L’altro elemento e’ il plantare. Quel plantare non lo portava ne Pasolini ne Pelosi, di chi e’ ?

Per gli avvocati calvi e Marazzitta significa che Pino Pelosi, quando Pasolini e’ deceduto non era solo.

C’ERA CON LUI QUALCUNO CHE GLI RIPASSAVA IL PIANO.

Continua l’avvocato calvi.

La tesi e’ che vi erano altri e sono certo che Pelosi non li conosceva e non aveva nessun rapporto con questi altrimenti quelle poche indagini che furono fatte avrebbero ricostruito questo rapporto.

Secondo la parte civile, Pino Pelosi non partecipa forse neanche all’omicidio. Arrivano altre persone che trascinano fuori pasolini dall’auto e lo aggrediscono lo colpiscono con oggetti contundenti, lo colpiscono al basso ventre mentre lo tengono, come gesto di disprezzo. Pasolini cerca di scappare, si toglie la camicia, si asciuga il sangue e poi cade in mezzo al campo. I suoi aggressori scappano e Pelosi monta in macchina per scappare e facendo manovra passa sul corpo di Pasolini.

E’ possibile ? ... ma perche’ ? per motivi politici dice la parte civile.anche se prima aveva dichiarato di sospettare di quella camicia trovata troppo distante dal corpo di pasolini e u una rete.

Continua l’avvocato Calvi.

Dopo 25 anni credo che sia giusto dare una lettura diversa sul decesso di Pier Paolo. Io sono convinto che sia stato un delitto politico, un delitto politico particolare. E per capire la politicita’ di quel dramma, bisogna ricordarsi cosa avveniva a Roma e in Italia in quel Novembre Dicembre del 1975. era la stagione del terrorismo, il giorno prima del decesso di Pasolini vi erano stati due assassini uno di sinistra e uno di destra. C’era un clima feroce e duro in italia era un clima di scontri politici. Quindi Pier Paolo era un bersaglio naturale.

RIASSUMENDO L’AVVOCATO CALVI – DICE CHE IN UN CLIMA DI SCONTRI FU PRESO PASOLINI E MASSACRATO PERCHE’ EGLI RAPPRESENTAVA L’UOMO DI SINISTRA REALE – OMOSESSUALE – E INTELLETTUALMENTE ROMPI SCATOLE.

ERANO ANNI DURI – IN CUI DESTRA E SINISTRA COMINCIARONO – DOPO LE BOTTE – AD USARE ANCHE LE ARMI. MA ERANO ANCHE GLI ANNI DELLE STRAGI. ERANO ANCHE GLI ANNI DI CHI SAPEVA COSA ACCADEVA E COSA STAVA ACCADENDO – E PER QUELLA STRATEGIA DELLA TENSIONE LAVORAVA.

E POI SE DI DELITTO POLITICO SI TRATTA – CHI POTEVA SAPERE CHE ERANO STATE RUBATE A PASOLINI LE PELLICOLE DEL FILM ORIGINALE - CHI POTEVA SAPERE CHE GLI INTERESSAVANO QUESTE PRIMA DELLA COPIA DEL FILM ? – E SOPRATTUTTO CHI E COME SI POTEVA ARRIVARE TRANQUILLAMENTE A PASOLINI ? – CHI LO MISE IN CONTATTO CON I FINTI RICATTATORI ? ELIMINANDO I SUOI AMICI DA QUESTA VICENDA - MA RIFERENDOCI ANCORA A QUANTO DICE CITTI.

SERGIO AFFERMA CHE E' STATO AVVICINATO DA UNO DEL GIRO DELLA PROSTITUZIONE - CHE GLI HA DETTO DELLE PELLICOLE E CHE SE LE RIVOLEVANO DOVEVANO PAGARE DUE MILIARDI.

PROSTITUZIONE ? - CHI AVVICINA PASOLINI ? ... MALAVITOSI ROMANI - E LA MALAVITA ROMANA IN QUEL TEMPO E' COME DIRE CONTROLLATA SUCCESSIVAMENTE DA QUELLA CHE DIVENTO' LA BANDA DELLA MAGLIANA - LA QUALE VEDREMO HA NUMEROSI CONTATTI CON I SERVIZI SEGRETI DELLO STATO - ED ECCLESIASTICI -TANTO CHE UN CAPO DELLA BANDA E' STATO RECENTEMENTE TROVATO IN UNA TOMBA ALL'INTERNO DI UNA CHIESA IMPORTANTE E SETTECENTESCA ROMANA - COSA CHE PUO' AVVENIRE SOLO PER PERSONE COME DIRE - DI UN CERTO RANGO ECCLESIASTICO E NON PER UN DELINQUENTE.

ENRICO DE PEDIS E' Uno dei fondatori, nonchè capi effettivi della banda della Magliana (mafia, p2, Moro, Ior...) è sepolto in una cripta all'interno della chiesa di Sant'Apollinare.

Il primo processo per l’uccisione di Pier Paolo Pasolini si conclude il 26 aprile del 1976 presso il tribunale dei minorenni di Roma. Inizialmente il rinvio a giudizio e' per Pino Pelosi da solo come se fosse senza complici. Ma poi durante il processo il tribunale accoglie la tesi della parte civile e condanna Pino Pelosi a nove anni di reclusione e trenta mila lire di multa, per atti osceni, furto aggravato e omicidio volontario, con il concorso di persone rimaste ignote.

L’imputato e il procuratore generale si appellano e il 4 dicembre 1976 la sezione per i minorenni e la corte di appello di Roma assolve Pino Pelosi dall’imputazione di atti osceni e furto aggravato ma conferma la condanna per omicidio, e’ stato lui ad uccidere Pier Paolo, ma da solo, senza concorso di ignoti. Il 26 aprile 1979, la corte di cassazione invece conferma la prima sentenza, ma ritiene poco probabile il concorso di ignoti. Caso chiuso, tanti dubbi, ma caso chiuso.

Continua Aldo Bravi – il proprietario del ristorante – il Pommodoro –

Discussi con quelli del partito comunista, perche’ gli dissi che a loro Pasolini gli era scomodo per la sua vita privata e mi permisi di dirgli che il partito non gli era stato addosso come bisognava fare ad un personaggio importante. Trovarono delle scuse, ma la verita’ era quella, lui era omosessuale e al partito non gli faceva piacere sta cosa. L’italia se lo deve sogna’ di averci un uomo intelligente cosi’, riescono a condannarlo solo per la sua vita privata solo quello riescono a fa’ non so boni a fa altro. Ma tutto quello che ha detto so tutte verita’ sacro sante.

E’ vero, tutto quello che ha detto Pier Paolo Pasolini, seppur sono passati trenta anni, rimangono ancora attualissime.

In rai intervistato da Enzo Biagi disse :

Biagi – lei che cosa ci trova di anormale nella televisione

Pasolini – la televisione e’ un medium di massa e un medium di massa non puo’ che mercificarci e allienarci.

Biagi – guardandosi intorno circospetto e intimorito continua – Noi stiamo discutendo tutti con grande liberta’ senza alcuna inibizione – e girandosi verso la regia – o no ?

Pasolini – serenamente – no non e’ vero

Biagi – si e’ vero lei non puo’ dire tutto quello che vuole ?

Pasolini – sempre serenamente... non posso dire tutto quello che voglio

Biagi – lo dica !

Pasolini – no non lo posso dire perche’ sarei accusato di vilipendio e l’accusa di vilipendio fa parte del codice fascista italiano e quindi in realta’ non posso dire tutto. E poi a parte questo di fronte alla sprovvedutita’ o all’ingenuita’ di certi ascoltatori io stesso non vorrei dire certe cose quindi mi autocensuro. Comunque a parte questo, dal momento in cui qualcuno ascolta dal video, ha un rapporto da inferiore verso un superiore che e’ un rapporto spaventosamente anti democratico.

Biagi – mi pare che lei non creda piu’ ai partiti che cosa propone ?

Pasolini – se lei mi dice che non credo piu’ ai partiti mi da del qualunquista io invece non sono un qulunquista, tendo piu’ verso una forma anarchica che ideologica verso qualche partito, ma non e’ che non credo ai partiti.

e in un altra occasione Pasolini dira’.

Non e’ affatto vero che non credo al progresso, io credo al progresso non credo nello sviluppo e nella fatti specie in questo sviluppo.

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