Dopo sei mesi di carcere in Italia, Stefano
Surace incontra i giornalisti
Mercoledì 16
ottobre 2002, h. 9
IL 24 dicembre 2001, Stefano
Surace, direttore della testata italiana
Le Ore, un
settimanale anticonformista
pubblicato negli anni 60 piuttosto famoso
allepoca per le inchieste condotte in ambito
carcerario, è stato arrestato e messo in stato di
detenzione in Italia per dei reati a mezzo stampa
risalenti a oltre 30 anni fa, senza peraltro subire un
nuovo processo. Il giornalista era stato infatti
condannato in contumacia a una pena superiore ai due anni
di carcere per il reato di diffamazione e
pubblicazioni oscene. Agli arresti
domiciliari dal 16 agosto 2002, Stefano Surace ha
deciso di evadere e di tornare a vivere in
Francia, il paese dove risiede con la sua famiglia da
oltre 30 anni. Nel momento in cui Paolo Persichetti,
accusato di appartenenza alle Brigate Rosse e rifugiato
in Francia è stato estradato in Italia, il giornalista
ha deciso di parlare a volto scoperto e di raccontare per
la prima volta tutta la sua storia alla stampa francese.
Oltre a questo scandaloso episodio, lItalia è oggi
il paese dellUnione europea in cui la libertà di
stampa è maggiormente in pericolo: nel giro di qualche
mese, è stata censurata una trasmissione di critica
satirica della RAI
che aveva per soggetto Silvio Berlusconi, altre due
emissioni condotte da giornalisti piuttosto critici nei
confronti del presidente del Consiglio sono state
soppresse dai palinsenti delle reti televisive pubbliche,
mentre agenti della Digos hanno più volte perquisito il
domicilio di due giornalisti in seguito alla
pubblicazione di alcuni articoli sulle violenza avvenute
durante il G8 di Genova nellestate del 2001.
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