Silvio Berlusconi e' nato a Milano il 29 settembre del 1936 da Luigi, impiegato di banca, e da Rosa Bossi, casalinga. A 12 anni frequenta il severo collegio dei salesiani, mentre i 7 anni successivi vengono trascorsi nel convitto di via Copernico. Non e' molto bravo a pallone ma sa farsi rispettare quando c'e' da superare contrasti fisici. I compagni lo chiamano Mandrake, come il mago dei fumetti famoso per astuzia e trucchi magici. Dopo la maturita' Berlusconi si iscrive a Giurisprudenza e nel frattempo lavora come venditore di aspirapolveri e fotografo di matrimoni e funerali. A 21 anni si imbarca sulle navi della compagnia "Costa", dove racconta barzellette ai passeggeri e canta motivi confidenziali, accompagnato al piano dall'amico Fedele Confalonieri. Nel 1961 si laurea , 110 e lode, con una tesi sugli aspetti giuridici della pubblicita'. A Silvio viene offerto un lavoro presso la banca dove lavora il padre, ma rifiuta. Riesce ad ottenere pero' una fideiussione per l'acquisto di un terreno in via Alciati, in una zona di Milano dove si stanno costruendo palazzoni popolari per gli immigrati. Nella societa' che viene creata, Berlusconi apporta circa 10 milioni (170 milioni di oggi). Il terreno costa 190 milioni e viene acquistato con una fideiussione della banca Rasini, un piccolo istituto di credito con un solo sportello a Milano. La leggenda vuole che Silvio incassi i primi soldi con la madre di Confalonieri a cui vende un pentavani con servizi e rivestimenti in ceramica. Gia' nel 1963 il suo volume di affari e' cresciuto grandemente, infatti e' impegnato in un ambizioso progetto edilizio per la costruzione di un centro residenziale per 4000 abitanti nella zona nord di Milano, a Brugherio. Nell'operazione rientra la banca Rasini in veste di parziale garante dell'operazione. Il 26 settembre 1968 la societa' Edilnord di Berlusconi acquista insieme ad anonimi finanziatori svizzeri 712mila metri quadrati di terreno vicino Segrate. Il costo dell'operazione e' di circa 3 miliardi di lire. Il 12 maggio 1969 il comune di Segrate concede la prima licenza edilizia e il 26 marzo 1972 la Edilnord puo' dare il via alla costruzione di Milano 2. Le societa' di Berlusconi cambiano spesso nome ma non muta la provenienza del denaro: la Svizzera. Nel 1973 Berlusconi si trasferisce dalla pur lussuosa palazzina di Viale San Gimignano alla villa di Arcore. Ben presto le pareti della villa si orneranno di Tintoretto, Tiziano, Rubens. Verra' costruita anche una scuderia che sara' per Silvio causa di enormi problemi per aver assunto alla manutenzione della stessa un mafioso. Non poteva mancare la barca che Berlusconi acquista dall'industriale Pininfarina. La barca, costruita in Inghilterra, lunga 40 metri, sarebbe dovuta diventare un battello oceanografico finanziato dal ministero della marina, ma il progetto falli' e berlusconi divenne proprietario del Geographic Vascel First. Berlusconi propone un piano di lottizzazione per 10mila abitanti, Milano 3. I tecnici del piano regolatore frenano il progetto, ma con il passare del tempo e il mutamento degli equilibri politici la situazione si sblocca. L'assessore regionale del PSI, Parigi, riesce a sbloccare il progetto che altrimenti avrebbe marcito per anni prima di una decisione. Berlusconi interrogato dai giudici di Milano all'epoca della scoperta delle liste della P2, dichiaro': "mi sono iscritto alla P2 nei primi mesi del 1978 su invito di Licio Gelli...... Fu Roberto Gervaso, mio amico, a presentarmi....Gelli mi chiari' che attraverso la massoneria, organizzazione internazionale, avrei potuto avere potuto avere dei canali di lavoro e contatti internazionali utili per la mia attivita' di presidente del consorzio per l'edilizia industrializzata". Nel 1990 Berlusconi e' chiamato a chiarire ulteriormente, modi e circostanze della sua iscrizione alla P2. In quest'occasione Berlusconi dichiara che la sua non fu propriamente un'iscrizione, perche' non fu accompagnata dal pagamento di alcuna quota, peraltro mai richiestagli. Tali asserzioni sono smentite: a) dalle risultanze della Commissione Anselmi; b) Dalle stesse dichiarazioni rese da Berlusconi davanti al G.I. di Milano e mai contestate. Risulta che Berlusconi verso' 100mila lire all'atto dell'iscrizione alla loggia. Il procedimento contro Berlusconi per queste false testimonianze fu estinto per amnistia. Negli elenchi di Gelli il nome di Berlusconi figura sotto la voce "industriali". Ma negli appunti privati della stesso Gelli, il venerabile mette Silvio alla voce "informazione e mezzi di comunicazione di massa". Nel 1983 berlusconi tenta, fallendola, la scalata al Corriere della sera. L'avventura televisiva di Berlusconi comincia grazie ad una tv via cavo che serve l'utenza di Milano 2 e che trasmette ricette di cucina. Il 24 settembre 1974 una graziosa annunciatrice, scelta tra le centraliniste della Edilnord, annuncia agli abitanti di Segrate la nascita di Telemilano cavo. Quattro anni dopo la tv del Berlusca lascia il cavo per l'antenna. Nel '79 acquista dalla Titanus 300 film mai trasmessi in tv per due miliardi e mezzo, per poi rivenderli ad altre emittenti locali. In compenso le tv private si impegnano a trasmettere la pubblicita' fornita dalla neonata Publitalia, la concessionaria di pubblicita' del gruppo di Segrate. Nel '77 Berlusconi viene nominato cavaliere del lavoro insieme a Gianni Agnelli, Leopoldo Pirelli, Gaetano Caltagirone. Il 12 novembre 1979 viene registrata la societa' Canale 5 srl, venti milioni di capitale sociale. Quel cinque significa che il gruppo punta a piazzarsi dietro le tre reti RAI e Telemontecarlo. Una sera verso la fine del '79 i telespettatori di canale 5 vedono apparire sullo schermo Mike Bongiorno, che presenta un gioco dal titolo "i sogni nel cassetto". Seguiranno gli acquisti di: Corrado, Sabani e Claudio Cecchetto. Nel 1980 canale 5 acquisisce i diritti per la trasmissione del Mundialito di calcio, assicurandosi uno share di oltre 8 milioni di spettatori. Cominicia la sagra di Dallas. Berlusconi, per racimolare liquidi entra nel campo del risparmio alternativo, acquista dall'editore Edilio Rusconi l'emittente Italia uno per 30 miliardi e la fonde con Rete 10, acquista il giornale di Indro Montanelli e Tv sorrisi e canzoni. Nel 1971 la Corte Costituzionale stabilisce che soltanto la RAI tv ha il diritto di trasmettere su tutto il territorio nazionale ed invita il Parlamento a legiferare in materia. Nel 1982 la RAI denuncia Canale 5. Nel 1984 Berlusconi, acquista Rete 4, fondata dal gruppo Mondadori e caduta in profondo coma finanziario. Il 16 ottobre di quello stesso anno i pretori di Roma, Pescara e Torino oscurano le frequenze delle reti berlusconiane, per violazione dell'articolo 215 del codice postale. Il 20 dello stesso mese Berlusconi vola a Roma, a palazzo Chigi. Dopo poche ore un decreto del presidente del consiglio Craxi azzera la decisione dei pretori. Un mese dopo il decreto viene respinto dal Parlamento perche' incostituzionale, ma in mancanza di normativa le reti del biscione continuano a trasmettere. Berlusconi diventa presidente del Milan calcio applicando al calcio il suo stile. Nel 1989 Berlusconi riprova l'attacco alla presidenza Mondadori e il 25 gennaio 1990 il cavaliere si insedia alla presidenza creando un monopolio senza precedenti nel mondo dell'informazione. Il 1990 e' l'anno della legge Mammi' che se da un lato pone regole ad una materia fino ad allora lasciata alla piu' totale anarchia, consolida le posizioni monopolistiche del soggetto pubblico e di quello privato. Gli articoli che costituivano una limitazione alla raccolta pubblicitaria ed al monopolio privato sono emendati e la legge viene imposta con continui voti di fiducia. Cio' costa le dimissioni dal governo Andreotti dei ministri della sinistra democristiana. Berlusconi e' costretto a lasciare la presidenza della Mondadori ed a cedere l'Espresso, Repubblica e i quotidiani locali della Finegil e parte delle concessionarie di pubblicita' Manzoni. Il resto e' storia recente. La fine della prima repubblica lascia un vuoto al centro del sistema politico che Berlusconi riesce a colmare grazie ad una formidabile campagna pubblicitaria e di immagine. In tre mesi crea il primo partito di Italia e lo porta alla vittoria politica. Rimmara' nella storia patria il messaggio con cui Berlusconi annuncia in tv la sua "scesa in campo", ecco le prime righe: "l'Italia e' il paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze e i miei orizzonti. Qui ho imparato da mio padre e dalla vita il mestiere di imprenditore, qui ho anche appreso la passione per la liberta'". Ma il governo Berlusconi dura 7 mesi, giusto il tempo di mostrare l'impossibilita' di un governo che mette insieme leghisti e missini. La sconfitta in tutte le elezioni successive a quella per il parlamento europeo del 1994, il mancato appoggio al governo Dini, il dietrofront sul governo Maccanico, una esasperata corsa alle elezioni e un sempre maggiore nervosismo, fino alla disfatta totale delle elezioni politiche del 1996 e delle amministrative del novembre 1997. Berlusconi risultera' pero' in ascesa nuovamente con la vittoria del suo partito e gli alletai nelle regionali. |