COSA FARA' IL LEADER DELLA CGIL ? - NON LO SA nessuno - tutti lo immaginano - lo desiderano nei vertici della sinistra - di quella sinistra che deve unirsi per forza di cose - se non vuole farsi sconfiggere nuovamente da BERLUSCONI - che deve trovare un progetto comune e che soprattutto deve far capire a D'ALEMA che per il bene dei cittadini e' meglio smtterla nella difesa di poltrone e desideri da CAPO-GIRI. cofferati va via - anche se gli giunge una lettera di FASSINO che lo chiama a far parte della SINISTRA per una vittoria futura - e fassino sappiamo tutti che e' la copia di D'ALEMA senza baffetti - e forse piu' in gamba di quello autentico.

COFFERATI TORNA ALLA PIRELLI - forse fara' un partito - di chi e' partito - forse si unira' a PRODI - forse fara' solo il contabile nella sua BICOCCA - forse - e sole forse....

l'importante e' che ha dato un'immagine - quella di chi non concede, per non far fallire la sua ditta CGIL e quindi tutti gli operai, al potere.... nessun dialogo, se le parti in questione sono la RINUNCIA DEI DIRITTI dei cittadini.

certo ora molti balleranno - per questa sua uscita dall'AUTUNNO CALDO - ma le sorprese sono quanto i punti interrogativi - e quindi non ci rimane che attendere e comprendere la sua storia - quella cioe' di milioni di uomini e donne che tutte le mattine si alzano per andare a lavorare- OPERAI QUALUNQUE - su cui la confindustria vuol giocare il suo futuro in crisi - sfruttandoli - comprandoli a basso costo - importandoli.

GRAZIE COFFERATI - hai fatto ricordare a questi ricchi biscottoni senza miele chiamati PADRONI .....che siamo NOI GLI UMANI.... speriamo che il tuo , NELLA CGIL - sia ora un esempio da seguire - perche' troppe volte questa e' stata indifferente alle battaglie da ricoprire e impostare - per noi tutti, alla quale ci siamo spesso rivolti per una qualunque vittoria non qualunquista.

LA SCHEDA
Un anno in trincea
contro l'articolo 18

SONO tante le tappe della carriera di Cofferati che hanno trasformato il "chimico" cremonese in un leader riconosciuto. E tante sono le date che danno il senso della costruzione di un leader. Ecco le più significative.

29 giugno 1994: il direttivo della Cgil elegge Sergio Cofferati alla segreteria generale. COn i suoi 46 anni è il più giovane fra i capi del sindacato rosso che si sono succeduti in corso d'Italia.

12 novembre 1994: la prima grande manifestazione nazionale procalamata, e difesa contro tutti, dal leader della Cgil per protestare contro Berlusconi e la sua riforma della pensioni. Un milione di persone in piazza e vittoria dei sindacati che costringono il governo a fare marcia indietro.

20 febbraio 1997: al congresso del Pds è il momento dello scontro aperto con i vertici del suo partito (Veltroni e D'Alema) e l'attacco al governo Prodi.

3 luglio 2001: la Fiom, a differenza di Fim e Uilm, con l'accordo del segretario generale non firma il contratto dei metalmeccanici.

Novembre 2001: si schiera contro Fassino nel congresso dei Ds ma subisce una dura sconfitta. Ma negli stessi giorni si apre lo scontro sull'articolo 18.

6 febbraio 2002: parla per l'ultima volta al congresso della Cgil come segretario e lancia la proposta dello sciopero generale contro la riforma dell'articolo 18.

23 marzo 2002: Cofferati organizza la più grande manifestazione sindacale della storia d'Italia. In piazza con la Cgil, nonostante l'assassinio 4 giorni prima di Marco Biagi e le polemiche sul sindacato come mandante morale, milioni di persone. Al di là dei numeri Cofferati riesce a riunire tutte le anime della sinistra.

16 aprile 2002: l'Italia si ferma per il primo sciopero generale dopo 20 anni.

Giugno 2002: in alcune lettere Marco Biagi dice di sapere da fonte certa che Cofferati lo ha minacciato. Il leader della Cgil reagisce con rabbia e denuncia "un attacco alla Cgil".

21 luglio 2002: unico fra i leader del centrosinistra Cofferati strappa l'applauso dei no global alla commemorazione, un anno dopo, della morte di Carlo Giuliani. Nello stesso periodo viene firmato il Patto per l'Italia. Cofferati si dissocia ancora una volta da Cisl e Uil e la Cgil non firma.

14 ottobre 2002: riceve l'ovazione dei manifestanti autoconvocati da Moretti e dal movimento dei Girotondi. Lui, in piazza, raccoglie firme per la campagna della Cgil sui diritti.



 

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