Claudio Pica nasce a Roma il 1 gennaio 1926.


Vince quattro Festival di Sanremo con
Buongiorno tristezza, nel 1955, con Corde della mia chitarra, nel 1957, con Addio... addio, nel 1962, e con Non pensare a me, nel 1967.


debutta nel 1944 con
II cardellino. Negli anni '50 canta alla radio. Da allora ha continuato a primeggiare, sostenuto da una straordinaria vocalità e da una profonda perizia musicale, come protagonista di oltre trent'anni di musica leggera italiana: manifestazioni radiofoniche e televisive, film musicali e non, festival vari cui partecipa lasciando sempre il segno di una personalità graffiante che non manca di segnalarsi per la coraggiosa difesa della melodia italiana contro le manie esterofile e le importazioni in Italia di scadente musica straniera.
Muore compianto da una marea di ammiratori il 7 febbraio 1987, proprio mentre si svolge la serata finale del Festival di Sanremo... .l'annuncio verra'dato in diretta tv, proprio dal PIPPO BAUDO nazionale.

scrivere DEL REUCCIO della CANZONE ITALIANA, mi e' difficile scrivere, perche' ricorda in me, piu' che un'esperienza diretta con il cantante, una melodia della sua musica filtrata attraverso mia madre, che ne era una vera e propria ammiratrice, come tante altre donne che hanno vissuto ROMA con passione.

Claudio Villa infatti, non era solo la - Canzone Melodica Italiana - e' stato ed e' una memoria legata alla sua romanita', ai vicoli di questa citta' antica e nello stesso tempo magica. Claudio veniva fischiettato - cantato - sospirato, da tutti i romani, Claudio con la sua musica trasmessa dalle radio e dai primi 45 giri, era il sottofondo di tutte le avventure, gli amori, le serate, i balli, le prime canzonissime, i baci, gli addi, le strade e i monumenti di Roma.

Io quando ero piccino lo odiavo, poi da adolescente lo trovavo noioso e prolisso, con i suoi acuti lunghissimi da operetta sguagliata, lo odiavo soprattutto per prendere in giro mia madre, perche' ne ero geloso, perche' era sempre nel suo cuore e nelle sue giornate. Oggi mi rendo conto che quel passaggio generazionale lo facciamo tutti, e tutti inevitabilmente rifiutiamo quello che i nostri predecessori vivevano con passioni romantiche, ma proprio per questo IL REUCCIO e' stato formidabile, non c'e' una sua sola canzone per leggera che sia, che non ricordi a qualcuno, parenti, giochi, sorrisi, vicoli, della memoria dei nostri amori e della romanita' passata e presente.

E allora ti rendi conto che non e' stato soltanto musica - ma anche magia.

CLAUDIO VILLA. IL ROMANZO DI UNA VOCE - mostra

Sabato 9 Novembre 2002 - Domenica 9 Febbraio 2003
orari: 10-20

Programma
Ripercorrere attraverso documenti, fotografie, immagini televisive e di film, riviste e quotidiani, la vita privata e pubblica del grande cantante romano

breve biografia

le immagini

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