Un ulteriore fattore di tensione e di
pericolo è costituito dal fatto che Washington continua
a mantenere più di 2000 testate strategiche
costantemente in stato di allerta (perpetuando
latteggiamento della Guerra Fredda del Launch
on Warning), puntate sui bersagli
nemici[1]
(quasi 500 testate sono puntate sulla sola area di
Mosca). Questo crea una tensione permanente ed aumenta il
rischio di lancio per errore (nel 1995 Mosca scambiò un
razzo sperimentale lanciato dalla Norvegia per un missile
balistico strategico: la ritorsione venne fermata
allultimo momento, quando già si stava ricorrendo
alla valigetta di Eltsin!). Il problema più
grave è che non solo larsenale strategico, ma
anche il sistema dallarme russo - radar e satelliti
- è decrepito: dei 43 satelliti militari alcuni non
rispondono più, altri sono al termine della loro vita
operativa e non sono affidabili, rendendo lintero
sistema cieco per una parte del giorno. Il
pericolo della Russia viene paradossalmente più dalla
sua debolezza che dalla sua forza! Scudo antimissili e proliferazione La
realizzazione dello scudo antimissili avrà gravi
conseguenze destabilizzanti. I media
nostrani hanno parlato solo della NMD (National
Missile Defense), ma
lamministrazione Bush lavora per una difesa a
strati (layered defense)
consistente in molti tipi complementari di difese
antimissili, in modo da attaccare un missile in molti
modi diversi. I militari americani lavorano su non meno
di 20 programmi, e la NMD è solo uno degli otto
programmi principali che si stanno sperimentando, con una
previsione di costi di oltre 115 mld $ (probabilmente
sottostimata). [2]
[1] Walter Pincus, Washington Post, 20.06.2001, p. 8. Mantenere questo stato di allerta costa al Pentagono ben 20 mld $ lanno! Negli ultimi anni il numero di bersagli strategici in Russia è addirittura aumentato. [2] Questa layered
missile defense andrà ben al
di là della sola componente di cui si parla (e di rado)
da noi, cioè la NMD (National
Missile Defense), basata su
veicoli killer che dovrebbero distruggere le
testate per inmpatto diretto: si tratta di un sistema
ancor più complesso e megalomane, composto di una
molteplicità di sistemi anti-missile, i quali riprendono
molti aspetti del progetto reaganiano delle Guerre
Stellari, che comportano una diretta
militarizzazione dello spazio. I militari americani
lavorano su non meno di 20 programmi di difesa
missilistica: la NMD è solo uno di almeno otto programmi
principali che si stanno sperimentando (John M. Donnely,
Defence Week, 02.04.2001). Locchio
vitale del sistema è costituito dal System-Low-the
missile-warning e dai satelliti a
raggi infrarossi per inseguire la traiettoria. La Marina
ha due progetti: il Navy Area Theater
Ballistic Missile Defense, e il Navy
Theater Wide. Anche lEsrcito
ha due progetti: il THAAD (Theater
High Altitude Area Defense: un
sistema basato a terra che dovrebbe proteggere le truppe
dislocate oltremare da missili di teatro), e il sistema Patriot
PAC-3. Vi sono poi due progetti di laser
dellAviazione: lAirborne
Laser (portato da un Boeing 747-400,
dovrebbe distruggere i missili durante la salita, ad una
distanza di non più di 400 km) e lo Space
Based Laser (basato invece nello
spazio). I costi complessivi (probabilmente sottostimati,
in particolare per le spese durante il ciclo di vita dei
sistemi, valutato in circa 20 anni) superano la cifra
astronomica di 115 miliardi di $, v. La Tabella.
La Ballistic
Missile Defense Organization (BMDO)
prevede la ricerca simultanea nelle varie aree.
Lamministrazione spinge per accelerare i progetti,
in modo che alcuni possano divenire operativi prima della
fine del mandato di Bush (2004), chiedendo al Congresso
finanziamenti addizionali. I progetti sono soggetti a
continua evoluzione. Il programma di difesa tattica
della Marina Navy Area
ha incontrato difficoltà tecniche e se ne prevede lo
spiegamento con 20 mesi di ritardo rispetto alla data
prevista del dicembre 2003. La THAAD è prevista per il
2007, ma potrebbe venire anticipata di un anno o due (M.
Selinger, Aerospace Daily, 14.06.2001).
LAirborne Laser
è previsto per il 2008, ma potrebbe essere dispiegato
nel 2003; 5 o 10 intercettori della NMD potrebbero
esserlo nel 2004 (sebbene fonti del Dipartimento di Stato
denuncino ritardi), sistemi basati in mare nel 2005. La
sperimentazione dello Space Based
Laser è prevista nel 2012 e
dovrebbe costare 4 miliardi di $. Ma i progetti non finiscono qui. Ve ne sono infatti altri dellEsercito, il Tactical High Energy Laser, la protezione mobile per le truppe Medium Extended Air Defense; poi ancora due programmi sviluppati per Israele, il programma Arrow di difesa di teatro (testato nelle manovre militari congiunte USA, Israele, Turchia del 17 giugno 2001), ed il laser anti-razzo. Poi vi sono ancora il sistema di satelliti di allarme SBIRS-High (solo per ricerca e sviluppo si prevedono 8,2 miliardi di $, più 2,4 miliardi di $ di supporto), la rete della Marina di gestione del campo Cooperative Engagement Capability, e diversi altri progetti collaterali. Se questi sono i progetti di difesa dai missili balistici, i militari denunciano la mancanza di difese dai missili cruise (che, dicono, in futuro incorporeranno capacità stealth): ma si stanno sperimentando sistemi con questo scopo (Jeff Bennett, Inside Missile Defense, 18.04.2001, p. 1; Washington Times, 07.06.2001, p. 6). Lo scienziato del MIT Ted Postol critica lo scudo antimissili ed è in accesa contrapposizione con lamministrazione: in unintervista al Manifesto (11.09.2001) solleva il pericolo che le testate colpite nella fase di spinta potrebbero cadere in Europa, in Canada o nellAmerica Centrale (Adrian Cho: www.newscientist.com/news/news.jsp?id=ns99991210 ). Scarborough, Washington Times, 06.06.2001. |