Questa difesa scatenerà ulteriormente la
corsa agli armamenti. Qualsiasi sistema antimissili ha
infatti unefficacia limitata[1]
e può venire contrastato validamente da una serie di
contromisure: la migliore contromisura a questo sistema
consiste quindi nel saturarlo, aumentando il numero di
missili di un attacco nucleare. Il
nuovo missile balistico russo Topol-M (SS-27) sembra
avere capacità di manovra nella fase di rientro
dellatmosfera, in modo da aggirare la difesa
antimissili[2]:
per ora Mosca ne dispiega 10 allanno, ma potrebbe
accelerare la produzione. Alluscita di Washington
dal trattato ABM Mosca ha dichiarato di non riconoscere
più i trattati START: la sua scelta più efficace
potrebbe allora essere di montare sui nuovi missili
testate multiple (MIRV), vietate dal trattato. Senza
contare che non sembrano previste finora, anche se si
stanno sperimentando, difese contro i missili cruise,
che pure Mosca sta perfezionando: lanno scorso ha
condotto un test di un nuovo missile balistico
intercontinentale (SS-25) a tre stadi più un veicolo post-boost
contenente la testata, costituito da un missile da
crociera ad alta velocità che vola nellatmosfera,
per superare le difese antimissile[3].
Intanto Mosca pianifica di estendere loperatività
dei vecchi missili intercontinentali SS-19, che possono
essere dotati di 6 testate nucleari. Uno
degli aspetti delicati del potenziale nucleare russo è
costituito dalle testate tattiche, che ovviamente non
rientrano nei trattati START, e gli analisti valutano tra
4.000 e 10.000 (il loro stato di custodia sembra lasci a
desiderare): stante la difficoltà di reperire i fondi
per nuove testate, vi è stata la proposta di mantenere
queste testate operative come componente del deterrente
nucleare (lesercito russo ha condotto esercitazioni
simulando luso di testate tattiche). Su questo
aspetto la posizione di Washington non è chiara, dato
che essi mantengono in Europa bombe a caduta che
rimangono uno dei pilastri dei legami atlantici[4]. Armi di distruzione
di massa a go go Ma
il rischio nucleare si estende oggi a tutte le armi di
distruzione di massa. Il caso più allarmante è
costituito dalle armi batteriologiche: tecniche ormai
standard (funzionali agli interessi delle multinazionali
dell'alimentazione che cercano di monopolizzare il
mercato mondiale con gli organismi geneticamente
modificati) consentono anche ad un gruppo terroristico in
un laboratorio relativamente modesto di modificare il
codice genetico di un microrganismo normalmente ospite
del corpo umano o di piante agricole, in modo che esso
produca tossine letali (gli USA hanno portato ripetuti
attacchi con aggressivi chimici a Cuba, danneggiando
lagricoltura e lallevamento).
La Convenzione sulle Armi
Chimiche fu firmata nel 1997 e
ratificata da 120 paesi, ma gli USA sono in stato di
violazione, non avendo emanato la legislazione
applicativa e il regolamento per le ispezioni delle
industrie chimiche: di [1] V. F. Polcaro, in AA. VV., Contro le Nuove Guerre (a cura di M. Zucchetti), Odradek, 2000, p. 213. [2] Russia Weekly, Cdi (Center for Defense Information), Washington, n. 65, 10.09.1999. [3] Bill Gertz, Washington Times, 30.07.01: http://washingtontimes.com/national/20010730-13752166.htm [4] Documenti declassificati hanno rivelato che nei decenni passati gli USA introdussero armi nucleari senza informare i paesi ospitanti (tra laltro in Giappone, la cui costituzione lo vieta esplicitamente!). intercettori della NMD potrebbero
esserlo nel 2004 (sebbene fonti del Dipartimento di Stato
denuncino ritardi), sistemi basati in mare nel 2005. La
sperimentazione dello Space Based
Laser è prevista nel 2012 e
dovrebbe costare 4 miliardi di $. Ma i progetti non finiscono qui. Ve ne sono infatti altri dellEsercito, il Tactical High Energy Laser, la protezione mobile per le truppe Medium Extended Air Defense; poi ancora due programmi sviluppati per Israele, il programma Arrow di difesa di teatro (testato nelle manovre militari congiunte USA, Israele, Turchia del 17 giugno 2001), ed il laser anti-razzo. Poi vi sono ancora il sistema di satelliti di allarme SBIRS-High (solo per ricerca e sviluppo si prevedono 8,2 miliardi di $, più 2,4 miliardi di $ di supporto), la rete della Marina di gestione del campo Cooperative Engagement Capability, e diversi altri progetti collaterali. Se questi sono i progetti di difesa dai missili balistici, i militari denunciano la mancanza di difese dai missili cruise (che, dicono, in futuro incorporeranno capacità stealth): ma si stanno sperimentando sistemi con questo scopo (Jeff Bennett, Inside Missile Defense, 18.04.2001, p. 1; Washington Times, 07.06.2001, p. 6). Lo scienziato del MIT Ted Postol critica lo scudo antimissili ed è in accesa contrapposizione con lamministrazione: in unintervista al Manifesto (11.09.2001) solleva il pericolo che le testate colpite nella fase di spinta potrebbero cadere in Europa, in Canada o nellAmerica Centrale (Adrian Cho: www.newscientist.com/news/news.jsp?id=ns99991210). |