intervista a SIMONA ROCCHI -di m.d'andre - redazione web namir

Dopo aver ricevuto un comunicato stampa, in cui ci avvertivano di iniziative e manifestazioni nella cittadina del Lazio, Civitavecchia, immediatamente abbiamo contattato Simona Ricotti, candidata al parlamento Europeo nelle liste di Rifondazione Comunista, donna intelligente e attenta ai problemi dell'ambiente, per sapere cosa stava accadendo.

Prima di leggere l'intervista sotto riportata, vi invitiamo a leggere questo articolo :

CENTRALI A CARBONE IN ITALIA

IL COMUNICATO STAMPA RICEVUTO

INTERVISTA A SIMONA RICOTTI

Consigliera di Civitavecchia nelle liste di Rifondazione Comunista, candidata al Parlamento Europeo.

di m.d'andre - redazione namir.

Cosa succede a Civitavecchia e per quale motivo i pescatori stanno protestando ?

Civitavecchia e Montalto sono in forte stato di agitazione perche’ sono stati autorizzati illeggitimamente degli scavi antistanti Montalto, una cava dalla quale si togliera' della sabbia per ridistribuirla sulle coste

illegittimamente perche’?

Perche’ la conferenza dei servizi che e’ stata realizzata per esprimere il parere su tali scavi, non ha dato il suo consenso a questi , soprattutto per il fatto che c’era una relazione scientifica dell’Icram ( Istituto
Centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica applicata al Mare ) – che e’ l’ente addetto a fare la ricerca sui fondali per vedere se sono compatibili con l’ambiente circostante, in cui si affermavano due punti essenziali :

Primo che il fondale di Montalto non deve essere assolutamente toccato perche’ ha una presenza estremamente variegata di animali e vegetali e quindi qualsiasi intervento e prelevamento delle sue sabbie, cambierebbe drammaticamente l’eco sistema presente.

Secondo, quel fondale vede depositato tutta una serie di materiali inquinanti, vuoi perche’ e’ gia’ presente la notissima centrale di Montalto, vuoi perche’ per un gioco di correnti nel mare, molte delle emissioni delle stesse centrali di Civitavecchia sono presenti nelle acque. E tra queste emissioni inquinanti c’e’ il mercurio, che, come tutti sanno, una volta in acqua si trasforma ed e’ estremamente velenoso per gli esseri umani e animali perche’ entra nella nostra alimentazione attraverso il pesce che mangiamo. Inoltre pensiamo al danno che l’inquinamento con il mercurio pone anche ai pescatori, perche’ il pesce una volta pescato, viene controllato dai veterinari, e trovato non idoneo alla nostra alimentazione, viene sequestrato.

C’e’ da ricordare che con questi scavi, il mercurio non si deposita piu' sul fondo diventando in questo modo meno pericoloso, ma rimane sospeso nelle acque e inevitabilmente ingerito dai pesci.

Oltrettutto i scavi che stanno portando avanti, non sono stati fatti in maniera estemporanea, ovvero per rifare le coste oggi, ma verranno attuati ogni qual volta serve della sabbia di rifacimento, in poche parole sara' un danno permanente all'ambiente.

A Civitavecchia c’e’ una giunta di destra ?

Si, c’e’ una giunta di destra, ma l’autorizzazione l’ha data la regione Lazio, e non comprendiamo come sia stato possibile, visto che la conferenza dei servizi di cui parlavo prima dava parere negativo e in quella conferenza la stessa Regione Lazio, non ha dato parere positivo, si e’ astenuta.

Per questo i pescatori di Civitavecchia stanno manifestando ?

Si, hanno fatto una sorta di corteo con le imbarcazioni, e alle ore 11,00 di sabato mattina, hanno suonato tutti insieme le sirene.

La manifestazione con il fischio delle sirene e’ stata immediatamente repressa ?

La contestazione pacifica e’ stata immediatamente censurata, bloccata, perche’ al secondo squillo di suono sono arrivate le forze dell’ordine a farli tacere, nonostante la capitaneria di porto non aveva ritenuto opportuno e giustamente, intervenire.

Come e’ la situazione a Civitavecchia, per quanto riguarda l’ambiente e la natura ?

Civitavecchia e’ una citta’ estremamente degradata a livello ambientale, perche’ vede la presenza delle centrali, dell’area portuale e ci sono altre attivita’ collaterali inquinanti. Ma il piu’ grande impatto ambientale e’ quello delle centrali che fanno scaturire sul territorio una forte lotta contro la riconversione della centrale dell’Enel di Torre Valdaliga nord a carbone, la quale una volta presente inquinera’ ancora e in termini scientifici pericolosissimi, Civitavecchia.

Tanto per dare alcuni dati, in questa citta’ si muore di piu’, rispetto alle altre, per tumori alla trachea, e ai polmoni ed e' la citta' dove c’e’ il piu’ alto tasso di leucemie di tutta la regione Lazio.

Ci sono correlazioni scientifiche che dimostrano quanto lei ci comunica ?

Civitavecchia inoltre e’ avvolta in una ragnatela di 110 chilometri di elettrodotti che attraversano quasi tutte le abitazioni, e queste gia’ in parte sono la causa di diverse malattie, tra cui come appunto dicevo, la leucemia, poi ci sono altre ricerche che stanno realizzando ora, sulle emissioni di enorme quantita’ di polveri sottili, quelle famosissimo PM2,5 che sono emissioni per le quali le grandi citta’, come Roma e Milano, spesso devono fermare il traffico automobilistico.

A civitavecchia, per mille motivi se ne producono tonnellate e tonnellate ogni giorno, e aumentera’ la produzione, una volta che la centrale verra’ riconvertita a carbone, si parla di otto milioni di metri cubi di polveri sottili emesse quotidianamente.

Sono stati avviati i lavori per la costruzione della centrale a carbone ?

Sono stati avviati i lavori di smantellamento dell’attuale centrale, e questo con altre grosse perplessita’, perche’ nella valutazione di impatto ambientale si prescrive che L’Enel, prima di avviare i lavori, avrebbe dovuto realizzare tutta una serie di progetti preventivi e presentarli ad una commissione nata appositamente. Di fatto i progetti non sono stati presentati ma i lavori di smantellamento sono stati avviati. I cittadini per questo sono in piena mobilitazione, ci sono numerose cause in tribunale e al Tar, presentate anche dagli altri abitanti dei comuni vicino a Civitavecchia, faccio notare che sono 12 i comuni insieme al Comune di Roma e la Provincia di Roma contrari alla riconversione, oltre agli undicimila cittadini di Civitavecchia che sono andati ad una consultazione esprimendo il loro parere negativo.

Il parere favorevole e’ solo quello di 19 Consiglieri del Comune di Civitavecchia, che hanno cambiato opinione all’ultimo secondo, per contributi compensativi di 52 miliardi, e’ quello della Regione Lazio, che non e’ venuta neanche a discutere con i cittadini, e' quello del governo nazionale per voce del ministro Marzano che, ancora prima del parere della commissione per l’impatto ambientale, ha provveduto di costituirsi insieme all’Enel, contro i cittadini di Civitavecchia, per impedirgli di fare un referendum.

Quali soluzioni bisognebbe mettere in campo per avere una energia pulita ?

Io penso che si tratta, in questo caso, assolutamente di volonta’ politiche. Il carbone e’ in assoluto il combustibile piu’ inquinante di tutti, e quindi non deve essere accettato ne a Civitavecchia, ne in qualsiasi altro luogo del nostro paese, dove stanno sorgendo altre centrali. Bisogna incentivare, con una grossa quantita’ di risorse economiche e strutturali che la Comunita’ Europea’ puo’ mettere in campo, mentre il nostro stato italiano la penalizza, le ricerche per combustibili alternativi e per le istallazioni di piccoli siti produttivi di energia che attivano la propria produzione, con il solare, con l’eolico eccetera, come accade gia in diversi luoghi del mondo.

Io vorrei far notare che Civitavecchia non ha alcun bisogno di quella centrale, quella centrale serve per produrre l’8 per cento della produzione energetica nazionale, e si va anche contro quanto afferma la commissione europea che parla di incentivare micro siti produttivi in modo da rendere autosufficienti i piccoli territori.

Invece si prendono soluzioni politiche energetiche di massima deregolamentazione, che producono black-out come quello accaduto nell’anno passato in Italia e in California,e in mancanza di politica per la pianificazione e programmazione si alimentano inevitabilmente i profitti che le grandi lobby energetiche riescono a fare inserendosi sul mercato.

Per Cambiare questa situazione ?

Bisogna Cambiare governo, bisogna ridare voce alle comunita’ locali che con il decreto sblocca centrali sono state completamente annientate e non possono partecipare e scegliere come far sviluppare il proprio territorio, bisogna mettere in campo una dignita’ e una presa di posizione forte da parte degli enti locali che spesso sono succubi delle grandi lobby.